tag:blogger.com,1999:blog-15176601522193959592024-03-28T05:34:05.005+01:00 Libri e Altri Disastri Libri e Altri Disastri nasce dalla necessità di parlare di ciò che viene letto. Di esternare le emozioni provate, pagina dopo pagina. Basta vincoli, niente catene. Leggo e parlo solo di quello che mi tocca il cuore. Libri e Altri Disastri è un porto sicuro nel quale torno, tempesta dopo tempesta.Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.comBlogger3379125tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-3046705246866068972024-03-26T08:00:00.001+01:002024-03-26T08:00:00.136+01:00“Meraviglioso” di Amanda Linsmeier<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji5omixNSLSNZlUSH9xKxPE4crLqXJshLhQ_GLDjIC3If5PHKGecYk6dGk2RjjNemb_zOc5z_94jKsXU919Z-n1XPie49iKewFvO5XHBJQfVoynnOqbb3k6sSy8a7ngmWopuNKqwuZ4iGjQarjBDjoU3qqoPWt2bD72tjukVy9xp0rt-sTyxfUmLCp9rE/s1000/meraviglioso-starlings-x1000.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="643" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji5omixNSLSNZlUSH9xKxPE4crLqXJshLhQ_GLDjIC3If5PHKGecYk6dGk2RjjNemb_zOc5z_94jKsXU919Z-n1XPie49iKewFvO5XHBJQfVoynnOqbb3k6sSy8a7ngmWopuNKqwuZ4iGjQarjBDjoU3qqoPWt2bD72tjukVy9xp0rt-sTyxfUmLCp9rE/w258-h400/meraviglioso-starlings-x1000.jpg" width="258" /></a></div><br />Apriamo le pagine e siamo immediatamente in viaggio. Sì ok, ogni romanzo è un viaggio meraviglioso verso l’ignoto, ma qui siamo proprio in viaggio anche fisicamente, dal North Dakota, in un’auto, all’alba, e i primi raggi del sole vanno a illuminare un’insegna: <br /><br />Benvenuti a Rosemont. Città della rosa eterna. Anno di fondazione 1781. Popolazione 2089.<br /><br />Una città che sembra appartenere a un’altra epoca, una in cui persino il segnale del telefono si rifiuta di arrivare.<br /><br />L’atmosfera è di mistero, boschi fitti, selvaggi, sconfinati, alberi simili a scheletri, una nuvola di storni, nonna Agatha e delle verità che non possono essere svelate, tutto questo condito dal nervosismo della protagonista che ha un’unica certezza: l’amore di sua madre. <br /><br />L’oscurità attraversa le parole senza mai abbandonarle.<br /><br />Dopo la morte improvvisa del padre, Kit scopre che la nonna che credeva morta è invece ancora viva e non vede l’ora di conoscerla. Ma le domande della ragazza sono tante e i dubbi non smettono mai di tormentarla. Primo fra tutti sicuramente il motivo che avrebbe spinto il padre a mentirle su una cosa così importante.<br /><br />Conterò i giorni che ci separano. Ti aspetto da sempre.<br /><br />La costruzione di un rapporto è qualcosa di molto complicato, implica fiducia, disponibilità, impegno. Non è qualcosa che si può chiedere come fosse una magia.<br /><br />La diciassettenne Kit poi come personaggio sembra aver ben compreso il potere delle parole e le dosa con attenzione per non ferire chi ha vicino, ma anche per preservare se stessa da un dolore che sembra quasi essere inevitabile. <br /><br />Molta bellezza in questo romanzo sta nell’intensità degli sguardi che passano tra i personaggi. Sguardi che parlano e dicono molto sui legami che intercorrono. Un linguaggio che esprime emozioni e sensazioni incontrollabili.<br /><br />Una casa nella città delle rose è molto importante: casa Starling. La casa della famiglia di Kit che ora è diventata una specie di museo. Un luogo che già dalla prima visita non manca di trasmettere un intenso senso di inquietudine.<br /><br />Scopriremo che ogni oggetto in questa storia è in grado di andare oltre la propria essenza e parla una lingua che Kit dovrà scoprire e partiremo ovviamente dai fiori, dalle rose spettacolari in cui la città sembra ammantata.<br /><br />Il posto più pericoloso è quello che ti illude di essere al sicuro. Non è una citazione ma una sensazione che ho avvertito come urgente dopo aver superato lo scoglio iniziale. Saranno alcuni dettagli a scatenare la curiosità e muovere la coscienza di questa ragazza ancora intimamente legata al padre ed è affascinante vedere come il suo interesse sia proiettato non solo alle parole ma anche agli oggetti e alla loro assenza.<br /><br />Ciò che ne verrà fuori sfida la fantasia in maniera terrificante, e una parola, anzi due, si ripetono in loop nella testa di Kit facendo maturare in lei la convinzione che forse suo padre…<br /><br />Scopriremo che il bosco con le sue ombre è un luogo pericoloso, un luogo fisico che renderà materia anche le nostre paure più nascoste. Sarà doloroso perdere ogni certezza e vedersi strappare via la fiducia conquistata a fatica negli anni.<br /><br />Ci farà infuriare, la nostra paura avrà il profumo e il sapore delle rose.<br /><br />Scopriremo come Starling sia il nome della famiglia di Kit, ma anche della sua stessa condanna al male, condanna inevitabile che mette sul piatto della bilancia la salvezza di Rosemont e non ammette esitazioni, non prevede vie d’uscita.<br /><br />Bugie, speranze, ricerca della verità, corse a perdifiato, fogli nascosti, confusione, un patto fatto per l’eternità, una corona di rose, un bacio che sa di sale e zucchero, una promessa siglata con il sangue, una chiave nascosta tra i ricordi. Immagini che mi passano davanti come un trailer alla chiusura del libro e mi trascinano in un sogno “meraviglioso”, appunto.<br /><br />Kit, in qualunque modo sia finita, sappi che ho tifato per te.<br /><br />Avventuroso e molto scenografico, è una lettura che gli appassionati del dark fantasy non possono perdere.<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3uSF5av" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDRyPywXm5F0NgfeQF2OvahQrzALh2OUmNM4xEzt0TBGmoJTyQHKBc1suSUd4uqa0yr90RrSX_oPTzeIc3FUcoKqILsr9QDF0LoiaXRDyhGkOABnzXuImWWMFkwEddEsGuoHcVdp-Bzm1QYh3Js269B_QZAwPJPCWZ52bNmSuV8M6NXhv6jm_kaJr6q3A/s320/Banner%20amazon%20(1).png" width="320" /></a></div><br /><p><br /></p>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-67064811722821032492024-03-19T08:00:00.003+01:002024-03-19T08:00:00.371+01:00"Nella casa dei segreti" di Freida McFadden<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv556vPPtR6Q5PQoK-3M6DnKBMTjbFdNgL4U6lK6tWwp-o2Osd_lG7eFdb6JrIyyHZSORwx6j5qiXuEEMPF4fs7MabncbggKuZzMFPG4JOCucKd-InygUIS_3D57sqathBA-ruS8r89u79ubJBdgsgsQzoyDLAqhQalgGQazzv-ElDNt_ev5F7IQIERdc/s1920/McFadden.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1920" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv556vPPtR6Q5PQoK-3M6DnKBMTjbFdNgL4U6lK6tWwp-o2Osd_lG7eFdb6JrIyyHZSORwx6j5qiXuEEMPF4fs7MabncbggKuZzMFPG4JOCucKd-InygUIS_3D57sqathBA-ruS8r89u79ubJBdgsgsQzoyDLAqhQalgGQazzv-ElDNt_ev5F7IQIERdc/w400-h225/McFadden.png" width="400" /></a></div><br /> Il mio primo review party, sono quasi emozionato! è un bel traguardo, soprattutto considerando che mi sono avvicinato alla lettura di piacere solo da quasi un annetto. A un thriller raramente riesco a dire di no... non a caso devo parlarvi di "Nella casa dei segreti" di Freida McFadden. <p></p>Non amo le montagne russe, anzi, ne ho sempre avuto un po' timore. Leggendo questo thriller, la prima cosa che ho pensato è stato quello di accostarlo proprio all'attrazione più famosa del luna park e posso affermare che è stata la prima montagna russa che ho apprezzato in vita mia!! Alterna momenti di calma apparente ad altri davvero coinvolgenti dove, appunto, non riesci a capire cosa troverai alla fine della salita.<div><br /><div>Ambientato principalmente a New York, il libro ci parla di Millie, giovane donna, che si divide per sbarcare il lunario tra studio (per coronare il suo sogno di diventare assistente sociale) e lavori umili quali la donna di servizio e baby sitter. Millie ci racconta di un suo passato torbido e un presente indeciso e precario, sia nella vita privata sia sul lavoro.</div><div><br /></div><div>Non voglio scendere troppo nel dettaglio perché, a differenza di altri generi, qui ogni parola o dettaglio può rivelare qualcosa. Ecco perché, in quali pericoli e in quali avventure si imbatterà la protagonista, lo scoprirete solo leggendo questo bel thriller, scritto in modo molto scorrevole e adatto veramente a tutti.</div><div><br />Certo, detto questo, non voglio far passare il messaggio che sia privo di difetti: la parte descrittiva dei personaggi e delle ambientazioni andrebbe secondo me migliorata, mancano di spessore. Anche alcune scelte di trama mi hanno un po' lasciato perplesso, chiedendomi davvero se si sentisse la necessità di complicarsi la vita.</div><div><br /></div><div>Sono dettagli che a un lettore di thriller saltano all'occhio, ma senza rovinare completamente la lettura. Il mio giudizio finale è più che positivo perché è un libro che ho divorato (per me è tutt'altro che scontato) e ho apprezzato nel suo insieme, Fino alla fine proverà a stupirvi mantenendovi incollati alle pagine!</div></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3TlPpQv" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha70waW1-KvcK-mExrL9NPdvN42NIPPCg96gkqKPLaZMCu1DDYOvK6qnohURABzn98QMK73gSZDUV5cJDMYWe0zhG7SC6NAnKzlQCtOoZn-5K9_yuHM4fjX4eOqPlrWRt9BaghPZYHjD5vUo_aToLALRPVSS8lRi21nDn_q9Mf77iu6-F4xfqca9SxOB8/s320/Banner%20amazon%20(1).png" width="320" /></a></div><br /><div><br /></div>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-87268373034199191352024-03-13T08:00:00.001+01:002024-03-13T08:00:00.145+01:00"Un incontro (im)perfetto" di S. P. Hopeful<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGZN1wPlrE2QEoj8WxZ75UfSPrXhhTftagzmgyQLHq0HuxRg8ruD1Pfs5idhaCHLgFGEUUgP47et3hZQvRjEr_oOh0rPU8VzcLryYQUtImkRh_AhBW6HOnq56wiKE5AGsS3lrPUVWMRp7Kki1yCQHm5Tql9nF_lDEeRV1cB8Z6lQasxOm1SgVNI-OK7ac/s1620/FB_IMG_1708464191440.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1620" data-original-width="1080" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGZN1wPlrE2QEoj8WxZ75UfSPrXhhTftagzmgyQLHq0HuxRg8ruD1Pfs5idhaCHLgFGEUUgP47et3hZQvRjEr_oOh0rPU8VzcLryYQUtImkRh_AhBW6HOnq56wiKE5AGsS3lrPUVWMRp7Kki1yCQHm5Tql9nF_lDEeRV1cB8Z6lQasxOm1SgVNI-OK7ac/w266-h400/FB_IMG_1708464191440.jpg" width="266" /></a></div><p></p><p><br />Se c’è una cosa che mi ha sempre affascinato del mondo dei libri e in particolare dei romance è la loro capacità di far accadere l’impensabile. Tutto ciò che nella realtà ha una possibilità di essere pari a zero, tra le pagine diventa così normale da essere quasi prevedibile.<br /><br />Paige Flores, ribattezzata Pippi, capelli rossi come il rame, occhi azzurri e lentiggini, scopre a pochi giorni dal matrimonio il tradimento del suo fidanzato, chiude la sua relazione e si concentra sul lavoro di giornalista per una rivista nella quale ha la possibilità di ottenere la promozione a caporedattore.<br /><br />Riley Moore è un modello cliccatissimo, sempre sotto i riflettori e inevitabilmente al centro del gossip, figlio del candidato favorito a governatore della California. <br /><br />Galeotto fu il bicchiere di vino rosso con cui Paige e le sue migliori amiche Zelda e Cassidy hanno deciso di festeggiare i trent’anni di Paige, un regalo inaspettato, lo sconcerto e… il disastro. Un movimento sbagliato mentre il sommelier sta versando il vino fa rovesciare l’intero calice dritto sul vestito della ragazza che si sente perseguitata dalla sfortuna.<br /><br /> La corsa in bagno per rimediare la farà scontrare con il destino che era lì, in attesa di sorreggerla e tenerla tra le braccia per pochi istanti fatali per entrambi. Istanti dopo i quali si innescheranno una serie di eventi in cui la sorte giocherà tutte le sue carte per vincere la scommessa.<br /><br />L’amicizia con Zelda e Cassidy è uno dei punti fermi di questo romanzo, forse ancora più bella della stessa storia d’amore. Queste tre ragazze si vogliono un bene dell’anima e la loro sincerità esce fuori da ogni dialogo, chiamata, messaggio.<br /><br />Poi ci sono le famiglie, quella distruttiva e opprimente di Paige e quella riflessiva e accogliente di Riley. Entrambe ci regaleranno importanti ragionamenti sull’influenza che la nostra provenienza può avere nell’intercettare alcuni comportamenti.<br /><br />L’indifferenza di Pippi al corteggiamento di Riley, o quantomeno il suo disinteresse ad accaparrarsi la scena, darà a questo ragazzo, immaturo solo all’apparenza, la possibilità di credere in un amore indipendente e spensierato.<br /><br />L’autrice è veramente in gamba nel rendere la suggestione dei posti che visiteremo in questo viaggio. Un viaggio nel viaggio in realtà perché sono stata rapita e portata a Bali, la splendida isola indonesiana famosa per le sue montagne vulcaniche ricoperte da boschi rigogliosi, le tipiche risaie e la spettacolare barriera corallina.<br /><br /></p><blockquote>Quante possibilità ci sono che due persone si incontrino di continuo? Una su mille miliardi!</blockquote><br />Eppure l’isola farà la sua magia, quasi come un regalo donato dal cielo, facendoci vivere un sogno a occhi aperti e donando a questi due ragazzi la possibilità di scoprire la bellezza dei loro animi, lontano dalla routine a cui entrambi sono abituati e ormai assuefatti.<br /><br />Affascinante la descrizione della foresta delle scimmie, vi invito a trovarla e a perdervi un po’ anche voi tra i templi.<br /><br />Al di là della passione, innegabile e travolgente per entrambi, rimane anche molta tenerezza nel tenersi le mani e donarsi conforto e molta attenzione ai gesti e ai toni, piuttosto che alle parole. L’amore in fondo è prima di tutto attenzione.<br /><br />È un cuore sintonizzato sulla stessa frequenza dell’altro.<br /><br />Riley e Paige dovranno mettersi alla prova più volte e prendere coscienza il primo dell’onestà dei sentimenti della sua Pippi, la seconda del fatto che arrendersi all’amore non equivale a subirlo, soprattutto quando questo amore non dimentica di proteggerti.<br /><br />Grazie anche per la storia del saggio centauro Chirone che con il suo sacrificio si è guadagnato un posto tra le stelle. La volta celeste di notte nasconde segreti inenarrabili bisbigliati alle orecchie degli innamorati.<br /><br />Ho amori sparsi in ogni parte del mondo. Mio fratello è in America. La mia migliore amica, che è più una sorella, è in Irlanda. L’idea che si possa guardare lo stesso cielo e ammirare le stesse costellazioni è uno dei tanti modi per sentirli più vicini.<br /><br />Non posso spiegare il significato di queste mie parole perché vi priverei dell’emozione di leggere un momento veramente commovente, vi basti però sapere che sono rimasta piacevolmente travolta dagli eventi finali.<br /><br />È una lettura spensierata alla quale potete dedicarvi quando, stanche, avete bisogno di staccare un po’, chiudere gli occhi e vivere un sogno che non ha bisogno di essere perfetto per essere tale. <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3Ts0GA0" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTDWqlZ8K0iR1qmZPxpZser4QvbbSvbY3xgV00CGgdxWhUTurFSo3_k6_xIT2tMtwWhBTMBPQOWhlxcVzWw8LueYwTUsCmWa2AGfK0XcwpwjoOL9Lmtc17zDxWrXHT9z2Yt9rsDeTTTpgLkLWTSrrAe0yEKZ_T5ODQ8F7WiS6Ag8TndQpV_nLfWVMvRs8/s320/Banner%20amazon_20240307_154748_0000.png" width="320" /></a></div><br /><p><br /></p>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-34023529913709484462024-03-12T08:00:00.001+01:002024-03-12T08:00:00.130+01:00"Sempre e solo con te" di Chloe Liese<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7PV0Gz0clOxRsDD7j139kqTgr2qrRDrwGHk-yDe7ZRHawbXKIJpnqC90F0ivASpxzOpaF3OpA9aXqbLVb-YZ19VzWj1X8GPsKEzelsnVGoXNJM6Dy7vVf_-pReezUsPzlx90EMxSi-9Trqp-dMmtI_mxToetd6K7TqISTDdZroxF5Oo2Veu3Xk27LSlU/s1000/sempre-e-solo-con-te-1-x1000.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="643" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7PV0Gz0clOxRsDD7j139kqTgr2qrRDrwGHk-yDe7ZRHawbXKIJpnqC90F0ivASpxzOpaF3OpA9aXqbLVb-YZ19VzWj1X8GPsKEzelsnVGoXNJM6Dy7vVf_-pReezUsPzlx90EMxSi-9Trqp-dMmtI_mxToetd6K7TqISTDdZroxF5Oo2Veu3Xk27LSlU/w258-h400/sempre-e-solo-con-te-1-x1000.jpg" width="258" /></a></div>Inizio con una constatazione. A mio avviso, Chloe Liese è l'autrice romance più adatta per certi personaggi. La sua delicatezza, il suo studio, il suo stile, sono perfetti per dare spessore a chi non è perfetto.<br /><br />Certo, quando leggiamo andiamo alla ricerca della perfezione, vogliamo personaggi che hanno il mondo ai loro piedi per evadere dalla realtà, per non leggere di quello che ci affligge giornalmente. Eppure, sono proprio personaggi come Frankie che ci toccano maggiormente l'anima.<br /><br /><blockquote>Il modo in cui ho deciso di vivere ha funzionato per tanto tempo. Mi ha confortato reprimere le emozioni, essere ragionevole e pratica, controllata e ordinata. Evitare di correre rischi mi ha permesso di voltare pagina rispetto alle sofferenze del passato. La mia casa è avvolta nel silenzio. Un vuoto pesante si riversa in ogni angolo, crudo e luminoso come la luna fuori. Una domanda scomoda mi scava dentro, mi punge il cuore. E se questa vita che ho costruito e che avrebbe dovuto liberarmi si fosse trasformata alla fine in una prigione?</blockquote><br />Frankie è abituata a tenere lontani tutti. A indossare maschere, pur di non mostrare Francesca. Anche solo la scelta del nome che gli altri devo utilizzare è un'indicazione di quanto poco voglia essere se stessa. La sua vita è stata complicata, si è sentita un problema per chi ama e questo le ha lasciato delle cicatrici profonde. Si avvolge in una nube temporalesca, un broncio perenne sulle labbra.<br /><br />Ren, il Bergman dedito all'hockey, è... okay, lo ammetto. Mi ha conquistata sotto ogni cavolo di punto di vista. Non ho un kink per i rossi di capelli, ma per Ren faccio un'eccezione! Solido, fisicamente e mentalmente. È uno dei protagonisti più quadrati mai letti. Sa quello che vuole. Lotta per ottenerlo, per difendere quello che è. Ha idee chiare sul suo presente, sul suo futuro, e non ha paura a proteggerli. Mostra quello che serve mostrare, tenendo lontani i riflettori dalle cose che più gli stanno a cuore. Sotto agli abiti da giocatore di hockey sfrontato, c'è un nerd timido. Uno ying e yang affascinante, che invoglia Frankie (e i lettori con lei) a grattare la superficie, scoprire il vero Ren.<p></p><div>Come descrivere la loro interazione? </div><div><br /><blockquote>La verità è sempre stata una. Sole e tempesta condividono il cielo, ma non si mescolano mai. Si sfiorano, tangenziali, fugaci momenti di bellezza mozzafiato: il sole, che brucia e dà la vita, attraversa un cielo annerito. Ma l’attimo finisce talmente in fretta che ti chiedi se sia mai accaduto.</blockquote><br /></div><div>Ecco, sembrano sole e tempesta. Raggio di Sole lui, Mercoledì Adams lei. Un reverse grumpy/sunshine che incolla al kindle o alle pagine, rendendo il lettore dipendente. Ma non è solo questa la perla del libro. Perché, come dicevo all'inizio, Chloe Liese ha creato una Frankie lontana dalla perfezione, ma non solo. Come nel primo libro di questa serie, le disabilità sono un filo conduttore e tocca a Frankie tirare la carretta. L'autrice è stata favolosa nel gestire i problemi della protagonista facendola lottare per la propria indipendenza, per smettere di sentirsi sbagliata. Nessuno sceglierebbe di avere dei problemi, più o meno gravi che siano, ma la differenza sta nel come vengono affrontati. </div><br /><blockquote>Vorrei che per me le persone non fossero sempre colpevoli fino a prova contraria. Ma il passato è stato un insegnante severo e non posso dimenticare facilmente la sua lezione. Se mi proteggo, non rimarrò ferita.</blockquote><br />Il cinismo di Frankie è giustificato, non solo da quello che vive, ma per il suo passato, per quelle ferite che fanno fatica a rimarginarsi. Ne sappiamo tutti qualcosa, è la vita dopotutto che brandisce coltelli che affondano nella carne. Tutte le persone che incontriamo hanno il potere di farci male, che ci piaccia o no... e, a volte, avremmo preferito essere forti come Frankie, o incontrare il nostro Ren. <div><br /></div><div>Perché una cosa che i romance insegnano, è che l'amore riesce a guarire le ferite. E' quello che cerchiamo tutti, colui o colei che veda oltre alle maschere, che abbatta quei muri altissimi che vengono costruiti... "Sempre e solo con te" è un libro senza angst in ogni angolo, ma dai messaggi profondi, con due personaggi che arrivano dritti al cuore. </div><br />“Sei tu”. Due parole. Missili che mi squarciano il cuore e che atterrano con un bum che fa tremare la Terra.<div><br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3VddZWA" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguE8Qj9W5lA1QjCiQ6OIuuQ4bo8PFgRTcdvQcyGmK_kNlIPEMzBc86K13RjlIiJZFB1QSjxzz9jTP6UdwdMNifYBYwqULsfkG6q7mE5d-1PstcvkADVr2unkvMPChjoJG1P5Ws2DCIC1SXSLFupBpIPF7H4xh0fosLEwJBlsJvZ2HvQzFSYbHzdLs3CY4/s320/Banner%20amazon%20(1).png" width="320" /></a></div><br />Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-45881087436700846242024-03-11T08:00:00.006+01:002024-03-11T08:00:00.249+01:00“Writing the Rules” di Sagara Lux<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiF09QbjD4J-Lwve4Inq2OE-67xodejvzPGg2bUb_gMVVLbcLraKNEFfKmHaVk9s6WHEUfUxv_0X-oMPhS7zhjxCFRmw6Mh7dkEYStfbhbO6rUVnk-fqy_KN5ffqvxrZxsu2YbXHbcL46BIInMQRWZKtHck2rY_-v70pF4rgACTd1Qq0PhGPPfwuiu7c94/s2625/COVER.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2625" data-original-width="1670" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiF09QbjD4J-Lwve4Inq2OE-67xodejvzPGg2bUb_gMVVLbcLraKNEFfKmHaVk9s6WHEUfUxv_0X-oMPhS7zhjxCFRmw6Mh7dkEYStfbhbO6rUVnk-fqy_KN5ffqvxrZxsu2YbXHbcL46BIInMQRWZKtHck2rY_-v70pF4rgACTd1Qq0PhGPPfwuiu7c94/w255-h400/COVER.jpg" width="255" /></a></div><p></p>Hades è una leggenda nel dark web. Alexandra è l’imprevisto, lo zero che se fossimo davanti a un’addizione non farebbe differenza ma la sorte vuole che si tratti invece di una moltiplicazione a molte cifre e quello zero ha nella vita di Hades una potenza devastante.<br /><br />In questo nuovo capitolo conclusivo della saga Rules si esplora molto attentamente il tema della sincerità, molto più che negli altri perché qui questa parola non rimane fuori dalla scena come una virtù che si dovrebbe possedere ma si fa protagonista accanto a una ragazza che si trova a gestire una missione quasi impossibile, dentro un’indagine complessa e delicata dell’F.B.I.<br /><br />Qualcuno ha violato la sicurezza dei federali, qualcuno che sembra legato in qualche modo a Robert Rules. Alexandra potrebbe essere la chiave risolutiva oppure l’ostacolo. L’atmosfera è quella del poliziesco in cui i fatti sono preceduti da una lunga serie di piccoli indizi, quasi impercettibili, dissonanze…<br /><br />Un profumo dolce e intenso, delicato e inebriante, come l’eco di un sogno… <div>Un barattolo di penne da riordinare<br />Una cadenza vocale particolare<br />Una macchia di caffè sul polsino<br />Una cravatta storta<br />Un fiore<br /><br />Hades e Alexandra si osservano, o meglio lui osserva lei, aggiungendo ogni volta nuovi particolari al suo schedario dettagliato e mettendo ordine laddove decisamente non c’è. Anche lei osserva lui, con l’unica differenza di non avere mai la certezza di farlo. </div><div><br />Interessante come nella prima parte la lettura mi abbia coinvolto fino a confondermi più volte sull’identità del nostro criminale. Saper tenere alta la partecipazione non è sempre facile in questo genere, ma l’autrice lo sporca molto bene fino a sfiorare in alcuni passaggi il thriller psicologico.<br /><br />Gli asfodeli sono anche chiamati i fiori della cenere. Sono i fiori del giardino sotterraneo di Ecate dal quale anche Circe nell’Odissea raccoglie le sue erbe.<br /><br /><div style="text-align: center;"><i>e presto furono nel prato asfodelo</i></div><div style="text-align: center;"><i>dove abitan l’ombre, parvenze dei morti</i></div><div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: center;"><i>(Odissea 24, 13-14)</i></div></div><div><br />Sono dei fiori bianchi disposti a grappolo, con le foglie lunghe e lineari. Li coltivava mia nonna che adorava la loro purezza e il fascino dell’assenza di tinte. Li considerava tra tutti i fiori quelli che meglio rispettavano in suo dolore.<br /><br />La presenza di questi fiori nel testo è un monito costante a non abbassare mai la guardia e rimanere sempre presenti a se stessi. Quasi un invito a non fidarsi di nessuno perché la sincerità non sempre è possibile, anzi spesso sceglie di non manifestarsi.<br /><br /><blockquote>Ciò che conta non è quanto resta aperto un varco, ma che qualcuno sia riuscito a crearlo.</blockquote><div><br /></div>Il tempo perde la sua forza difronte al fatto compiuto e irreparabile e la consapevolezza che tutti abbiamo qualcosa da nascondere sembra prendere piede velocemente dentro la mente di Alexandra tra la certezza che, nonostante i suoi sforzi, non potrà evitare di rimanere intrappolata, tradita dai suoi desideri più nascosti.<br /><br />È un romanzo che non riposa perché è costantemente pervaso da incubi che restano cuciti addosso anche al risveglio e minacce a mala pena percettibili, ma inquietanti e allo stesso tempo attese che fanno compagnia a un sospetto incontrollabile che spingerà la nostra giovane protagonista ad azzardare azioni veramente pericolose.<br /><br />Alexandra è unica agli occhi di Hades, sa infrangere le regole ed è disposta a farlo se si tratta di salvare qualcuno con un nome, un’identità e non un mero ideale. Lei sa vedere la persona dietro la vittima, sa toccare l’anima, è fatta per l’oscurità come solo chi porta la luce dentro di sé sa esserlo.<br /><br />Hades abbraccia la missione di penetrare nella mente della giovane agente e per farlo non si pone limiti. Anch’esso in un certo senso infrangerà tutte le regole e si lascerà consumare fino a diventare cenere. L’inferno non è un luogo fisico: sono le sue braccia. Le sue mani. I suoi pensieri. Due mondi opposti che si scelgono più volte nel corso della narrazione che intriga ad ogni svolta.<br /><br />Uno spettacolo in tre tempi che hanno come misura l’intensità e non la lunghezza. Anche questa è una scelta molto originale che non ho potuto non apprezzare.<br /><br />Il ritorno al dark di questa autrice mi rende veramente felice perché la sua è un’oscurità che sa di luce e profuma di incanto.<br /><br /> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3PjhAib" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVpM-a7fWd4A9bhzTX7SvGxxVhjoLLa0SCXbUJ0gMuHIIAt5UkxGbFVaR9FW7k-SVWGiNJOr4f30AYI7JgrP_o9E8BeuR0JidVGEBIhHoFhStV2GZ2yBfEURwOR_gJH2mv3cNh-pPWHyVtWCz1XmYm34B0bVKqfCx_d0MJQGjf8C4-wbWtpJNNRBkMxWw/s320/Banner%20amazon.png" width="320" /></a></div><br /><div><br /></div>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-24276330134298743862024-03-07T08:00:00.001+01:002024-03-07T08:00:00.246+01:00Review Party: "Il castello delle congiure" di Davide Cossu<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK_aqeUv1-z1WMfPbeVP4lfTCh0dELPLftvBiUYvdeemW6xyGPApQ1vSMwQGCTfiuOoBzEGC0ZTMrUWmnaTCVgj-kVd7TtFnrLRjzm5JuewM3NHS0mezKtRFW_i14d46XEeIMv3LiVIF0AWNQCwkMtJ0QlfqwiHlWX5-RUonxS6muuuWnFtnOj-Wxo3tQ/s1920/Cossu.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1920" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK_aqeUv1-z1WMfPbeVP4lfTCh0dELPLftvBiUYvdeemW6xyGPApQ1vSMwQGCTfiuOoBzEGC0ZTMrUWmnaTCVgj-kVd7TtFnrLRjzm5JuewM3NHS0mezKtRFW_i14d46XEeIMv3LiVIF0AWNQCwkMtJ0QlfqwiHlWX5-RUonxS6muuuWnFtnOj-Wxo3tQ/w400-h225/Cossu.png" width="400" /></a></div><br />Tre fiori intrecciati e un frutto ancora acerbo, incisi con una scheggia di pietra sulla parete di una cella sono la porta d’ingresso a un romanzo storico intenso e coinvolgente come pochi.<br /><br />1442. Leonello d’Este invita a Ferrara, una città laboriosa e sonnolenta destinata a diventare un luogo di luce, Leon Battista Alberti che arriva con al seguito i fidati Tommaso Parentucelli da Sarzana, segretario del cardinale Albergati e l’avventuriero Niccolò de Conti.<div><br />Leonello ha intenzione di far erigere una statua equestre in onore del padre Niccolò III, morto l’anno prima e per fare ciò indice un concorso che ha bisogno di giurati esperti e qualificati. Chi meglio di Alberti per ricoprire tale ruolo?</div><div><br />Scopriamo però immediatamente che tra il marchese e il nostro letterato, scrittore, architetto, archeologo, matematico, scienziato, musicista, e qui, come per altro nel romanzo precedente, in veste di investigatore c’è una solida amicizia a cui il nobile si aggrappa per risolvere… una questione matrimoniale.</div><div><br />Il caso vede coinvolta la giovane figlia di Bartolomeo Pendaglia, Laura, e Folco, nipote del generale Alberto Bonacossi, che ci viene presentato subito come un dissoluto. Sembra che la ragazza per evitare il matrimonio si sia rifugiata in un convento.<br />Va da sé che le famiglie dei due promessi sposi scendono in campo per tutelare ognuna i propri interessi e intrecciano la vicenda con altri personaggi rendendola intrigante e coinvolgente al punto che il povero Alberti farà veramente fatica a venirne a capo.</div><div><br />La cura nella caratterizzazione di ciascun personaggio è immediatamente evidente e sarà proprio il nostro Leon Battista che definirà i tratti caratteriali, fisici, esistenziali di ciascuno, dimostrando che le sue qualità che gli hanno fatto ottenere tra i tanti anche il soprannome di “uomo universale” sono reali e quanto mai tangibili.</div><div> <br /><blockquote>Battista fissò la donna e si impose una fermezza innaturale. I capelli di lei erano corvini e scivolavano in due ciocche lungo il seno dell’abito; la pelle chiarissima appariva d’avorio, così come il sorriso con cui rispose all’omaggio di Folco. Solo gli occhi erano d’una natura diversa, grandi e mobilissimi d’una sfumatura color dell’ambra, e improvvisamente si volsero verso il punto in cui sedeva Battista che, dimentico di tanta fermezza, trasalì.</blockquote></div><div> <br />Tra tanti ho scelto di citarvi l’introduzione alla figura di Margherita Pio, moglie di Taddeo d’Este, che avrà un ruolo determinante nelle indagini (e non solo), per darvi idea dello spessore dei personaggi che l’autore è stato in grado di proporre con tale maestria da lasciarmi affascinata e ammutolita.</div><div><br />A scuotere la scena arriverà la morte scenografica di Folco. Non ve la racconto, ve la lascio scoprire. Vi basti sapere che richiama le scene dei grandi poemi epici e allo stesso tempo dei più moderni e accattivanti thriller storici.</div><div> <br />Apro una parentesi sul linguaggio utilizzato da Cossu in questo romanzo che si conferma come il precedente ricco di dettagli utili e ricercatissimi eppure paurosamente scorrevole da essere divorato in poche ore.</div><div><br />La capacità di Alberti e del suo gruppo di destreggiarsi in mezzo ai misteri è ormai una garanzia e le qualità del nostro uomo non verranno mai messe in discussione neanche di notte, quando la sua mente ansiosa di lavorare non gli concedeva il giusto riposo, neanche quando alcuni fili nel tirarsi toccano il tema della sincerità.</div><div><br />Osserva tutto, nulla sfugge al suo occhio attento e allenato, nulla rimane senza collegamento o incastro nelle sue rielaborazioni e tra il tutto non dimentica di saziarci delle dinamiche tipiche delle corti italiane del Quattrocento davanti alle quali non si può che rimanere avvinti.</div><div> <br />Non manca l’ironia intelligente che mette in luce le problematiche legate al tempo e al luogo del racconto e che riflettono in parte gli stessi disagi che hanno percorso e continueranno a percorrere tutta la storia.<br />Mi sento di concludere con una bella citazione dantesca direttamente da famoso quinto canto dell’inferno, i celebri versi 133-138.</div><div><br /><div style="text-align: center;"><i>Quando leggemmo il disïato riso</i></div><div style="text-align: center;"><i>esser basciato da cotanto amante,</i></div><div style="text-align: center;"><i>questi, che mai da me non fia diviso,</i></div><div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: center;"><i>la bocca mi basciò tutto tremante.</i></div><div style="text-align: center;"><i>Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse:</i></div><div style="text-align: center;"><i>quel giorno più non vi leggemmo avante</i>.</div><br />Citazione che come sappiamo richiama la storia di Paolo e Francesca e si rifà al ciclo bretone. Allo stesso modo un’altra storia, quella di Tristano e Isotta, sarà protagonista nello svelamento del mistero che Cossu ha apparecchiato per noi. Una storia ugualmente intensa, affascinante e tragica.</div><div><br /><blockquote>Chi ama sa che ogni cosa è lecita per il bene dell’amato</blockquote></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3wAlYCU" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqlCRiWt-MNI8glIrMsp5FFp3DObJG28_4jVrgtYVW98A56z_RjMtKDuhyOuTNNy7fn1hjT4WuvhaQ4L4NmtDCJ1tezK9o9T91R43pADLHmETUpRhPv7DOfnnzBrMKZy5cXmgjx633kWAxgOSLlknm7e2tC70PtG0OAZMlf-aj_iOOWEBh8Ox7k2zXeFc/s320/Banner%20amazon_20240118_080310_0000.png" width="320" /></a></div><br /><div><br /><div><br /></div></div>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-40443606992616189602024-03-04T08:00:00.003+01:002024-03-04T08:00:00.174+01:00“Isabella. Hanami” di Aria M.<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRPIn6xvHvRNPG7h5aaNavBe_rioUXQ6Vy13P2p0QeiZmCS74GG07DO2hFiHlbd66EmCSzw9O_4FifAr9yScmCXgKxPBaUjDq4QKv5RhzduRytn8-vfjyueGatDy7g5YYrv3sypPbt8vohJap8bBbUi24__5TNSEVgmHUyVHBh9ztiEz7bYcZRcvtc0HU/s668/Isabella-Hanami.webp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="668" data-original-width="445" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRPIn6xvHvRNPG7h5aaNavBe_rioUXQ6Vy13P2p0QeiZmCS74GG07DO2hFiHlbd66EmCSzw9O_4FifAr9yScmCXgKxPBaUjDq4QKv5RhzduRytn8-vfjyueGatDy7g5YYrv3sypPbt8vohJap8bBbUi24__5TNSEVgmHUyVHBh9ztiEz7bYcZRcvtc0HU/w266-h400/Isabella-Hanami.webp" width="266" /></a></div>Da dove parto?<br />Dalla famiglia ovvio. Questo è un romanzo sui Kane, serie storica con cui la nostra autrice comincia la sua avventura da scribacchina anni or sono e che vede la sua genesi nella "Nonostante Tutto Serie" dalla quale nasceranno i nostri Kane Brothers e la principessa Isabella, quinta e ultima in ordine di uscita.<br /><br />Giusto per chiarire che, se non avete letto gli altri, perderete alcuni passaggi e linguaggi che appartengono ai singoli personaggi ai quali molte, moltissime (ma quante caspita siete?) lettrici sono affezionate.<br /><br />La famiglia non può mancare in Isabella che verrà avvolta dall’affetto dei suoi fratelli, zii, cugini, incoraggiata dalle sue zie, cugine e cognate, protetta dallo zio Chris e dal sempre più presente Rafael (chissà se sarà lui il prossimo!), difesa, compresa, letta nell’anima da papà Alexander e mamma Ginevra e… amata.<br /><br />Non manca nessuno nel vero senso del termine perché Aria sa rendere i suoi personaggi presenti e presenze. E tutti quei “mocciosi” ormai cresciuti non sono un contorno ma entrano con forza nelle nostre case ed è un vero piacere ospitarli.<br /><br />A casa mia trovi sempre un Kane in cucina ad esempio, con una battuta o uno sguardo pronto a farti tremare le ginocchia. Isabella però ha anche una trama tutta sua, complessa e profonda proprio come lei, che abbiamo lasciato ragazzina un po’ impacciata, incastrata in una relazione quasi tossica che l’ha spinta ad abbandonare la sua preziosa famiglia e ad avventurarsi in Giappone.<br /><br />Il destino sa trovarti in ogni luogo e Amias non impiega molto a riconoscere l’altra parte del suo cuore. Questo ragazzo, che, come scopriremo, di giapponese ha ben poco, è sicuramente il personaggio maschile esterno alla famiglia più “bello” che potesse uscire dalla penna dell’autrice.<br /><br />Bello l’ho messo tra virgolette proprio perché oltre a essere esteticamente un personaggio da romance (potete sbirciare il prestavolto nel gruppo dell’autrice) è bello proprio dentro. È un ragazzo in grado di dare alla nostra principessa la stabilità necessaria per rimettere in gioco i propri sentimenti e il tempo giusto per farlo. Lascia spazio ma non molla, protegge ma non soffoca, è arrogante ma sa anche toccare le corde giuste per arrivare all’animo di Isabella.<br /><br />La forza della principessa sarà un altro punto fermo in tutta la lettura. Rimane se stessa anche nei momenti di maggiore incertezza. Oggi il romance è un genere molto frequentato anche da fanciulle in fase adolescenziale. Ho una figlia che si sta avvicinando a quell’età e molte amiche dei miei figli più grandi che già sono dentro a questo mondo. Ecco… Isabella è qualcosa che farei leggere loro perché l’immagine che esce fuori è quella di una potenza nascosta dietro tante piccole fragilità.<br /><br />Una donna circondata da uomini che sanno veramente cos’è il rispetto e sono abituati a praticarlo tutti i giorni e che quindi sa riconoscere le stesse dinamiche quando se le trova davanti. Se dovessi scegliere una sola caratteristica di Isa da donare a mia figlia non sceglierei la bellezza ma le augurerei l’onestà nei sentimenti. Piuttosto che mentire infatti lei preferisce tacere.<br /><br />Cresce tra le pagine in un espandersi di maturità, saggezza, passione e sogni che guidano ogni suo passo. Assume consapevolezza di sé e quel carattere che la rende simile ma non uguale agli altri membri della sua famiglia.<br /><br />Ci sono scene che ho riletto infinite volte e altrettante mi hanno fatto piangere. Papà Alexander è stato la causa principale delle mie lacrime e l’ho immaginato spesso a prendersi gioco di me con il suo sorrisetto strafottente.<p></p><p>La capacità dell’autrice di descrivere i momenti di passione è anch’essa una certezza. Ho avuto anche questa volta la mia dose di fuoco e fiamme che è la naturale conseguenza di un sentimento così travolgente.<br /><br />La Sardegna con i suoi scenari da sogno, i suoi prodotti tipici e le emozioni pure e semplici è presente e ci ricorda che abbiamo bisogno di una casa in cui tornare per poter dare un senso a ogni viaggio intrapreso nella vita.<br /><br />Voglio spendere due parole anche sullo stile in continua evoluzione di Aria che con coraggio prende in mano la propria scrittura, schiera scelte coraggiose e aggiorna costantemente la propria formazione senza paura di mettersi in discussione. Non puoi che continuare a crescere ragazza mia!<br /><br />Non ho mai nascosto il mio interesse per il mondo self. So bene che trovare autori validi non pre-selezionati dalle case editrici non è facile ma vi assicuro che qui siamo davanti a una scrittrice capace di emozionare anche dopo numerose riletture. </p><p>Vince l’amore con i Kane perché è scritto nel loro destino, ma vince anche il coraggio perché per amare come amano loro ce ne vuole veramente tanto e io li ringrazio perché ogni volta che a me manca torno tra le loro pagine per fare rifornimento.<br /><br />Tra il Giappone e la Sardegna visiterete posti meravigliosi, vivrete un’avventura da cardiopalma, vi arrabbierete, riderete e piangerete, vi sazierete di bellezza e arroganza e vi colmerete di amore e passione. Una trama piena, ricca ed esplosiva in tutti i sensi possibili.<br /><br />Vi lascio con una delle mie citazioni preferite<br /><br /></p><blockquote>A velocità ridottissima arriviamo al limite di miglia consentito per il transito delle imbarcazioni, e ci fermiamo. Per lunghi secondi non diciamo niente, entrambi troppo presi dal paesaggio. È lui a rompere il silenzio, e lo fa facendomi scoppiare il cuore: «I tuoi occhi hanno la stessa tonalità di queste acque. Impossibile non rimanerne stregati». Poggio il mento sulla sua spalla, coperta dal giubbino salvagente. «Lo ha pensato anche la mamma, la prima volta che ha visto papà». Sorrido. «Lui ha il mare negli occhi, ma non un mare qualunque: questo mare». «E tuo padre?». «Lui negli occhi della mamma vede tutto il suo mondo. Noi, nei loro, un universo di possibilità». Annuisce piano. «Proprio quello che io vedo nei tuoi», afferma mozzandomi il fiato. «Il mare, il mio mondo e un universo di possibilità».</blockquote><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/49wLk2X" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsUtaYzAWNrBT4HzBBF_PHWYaVRtLx3DZ3aNxj5tMchh7yVS6dnVVi8UhL8ErumDyai6H4NoWyfbv5PfMmn55aIJLAjrfVYWhaujmPa3Vv9blLXVMGUrGoZc6PywHaMVoH7FlCvBELqAMpXPBL3zRKsMZr-Y3TyPm_wwIkv2euBschEF7X10CZaT1J7M8/s320/Banner%20amazon%20(1).png" width="320" /></a></div><br /><p><br /></p>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-61619651632067321612024-02-29T08:00:00.000+01:002024-02-29T08:00:00.136+01:00“Il nostro grande niente” di Emanuele Aldrovandi<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiA_fAx8ttToMfHG4muXcTy3SLyMJfq8BoGC9YlxuHI1iiQYuI7JsfkUYFK-YhG2nx4eB6tdqJ1G8XsraZMYdhQ0Zv_NXpg584cgzZ8NvGNZY78RKyJG0DDXe2F4gJVCDP7h_UvFOQ7O46Bq4vQiZZgldfeDWammbQaujdLofqS_pZuVMrlNUxmIv-k-0/s839/9788858444368_0_536_0_75.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="839" data-original-width="536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiA_fAx8ttToMfHG4muXcTy3SLyMJfq8BoGC9YlxuHI1iiQYuI7JsfkUYFK-YhG2nx4eB6tdqJ1G8XsraZMYdhQ0Zv_NXpg584cgzZ8NvGNZY78RKyJG0DDXe2F4gJVCDP7h_UvFOQ7O46Bq4vQiZZgldfeDWammbQaujdLofqS_pZuVMrlNUxmIv-k-0/w255-h400/9788858444368_0_536_0_75.jpg" width="255" /></a></div><p></p>La morte, lo avrò letto in migliaia di romanzi, lo avrò scritto in mille dediche, lo avrò ripetuto in centinaia di discussioni, non ha potere sull’Amore. Muore il corpo, dunque, non l’Amore.<br /><br />Con questa premessa mi immergo nella recensione di un romanzo da brividi. <br /><br />Prime parole, righe, pagine, due, forse tre, e già tutto il mio asse si sposta su una prospettiva diversa, quella di chi viene abbandonato e quella di chi è costretto ad abbandonare. Una scelta non sempre c’è. Ma quello che l’autore riesce a fare in poche righe è una sorta di incantesimo.<br /><br />Appoggiata a quel lavandino, tra la bottiglia d’acqua e il pacchetto di grissini alle olive c’è una pozione di dolore che mi aspetta, mi chiama, mi sovrasta e… mi piega.<br /><br />Questo romanzo è l’Amore che rimane, che sgomita per trovare il proprio universo tra la morte e le circostanze. Tutto l’Amore nascosto nel fondo di una tazza in bilico, nel sapore dei biscotti, tra le pile di libri messi a caso e mai sistemati.<br /><br />Passano i giorni, no non quelli del tempo, sarà impossibile staccarvi dalla carta (o dal kindle come me) prima di aver finito in due, tre ore al massimo. I giorni che passano sono quelli dentro le pagine, quelli che non posso raccontarvi non solo per non darvi troppi spoiler ma perché, vi giuro, non sono raccontabili.<br /><br />Al di là, sopra, dentro la trama ci sono sensazioni ed emozioni che vi stordiranno, disarmando ogni vostro tentativo di fuggire da demoni spaventosi.<br /><br /><blockquote>Vorresti consolarla, ma non sai neanche come consolare te stessa, per cui resti in silenzio.</blockquote><br />Un silenzio che purtroppo in molti abbiamo conosciuto perché la voce e la realtà in alcuni istanti sembrano così vicine e connesse da apparire una, conseguenza dell’altra. Così l’assenza di suono crea l’illusione di poter fuggire dal piano del reale mentre i ricordi continuano imperterriti il loro dialogo con il nostro cuore nel disperato tentativo di riparare un vaso che non sosterrà mai più la pressione dell’acqua. Lo sai tu e lo sanno anche loro.<br /><br />Eppure la vita vale sempre un tentativo. <br /><br /><b><i>Ti sembra di non avere bisogno di niente</i></b>. Mi sono ritrovata tanto in questo pugno di parole in cui ho visto gli occhi di uomini e donne rassegnati alla sofferenza e all’apatia. Una sensazione che non è una dimostrazione di forza ma di impotenza e rassegnazione.<br /><br />Chi non è da nessuna parte riesce veramente a essere ovunque e riempiere ogni spazio sia fuori che dentro l’anima.<br /><br />La modalità di esprimersi scelta dall’autore è coinvolgente e potente. Il teatro in questo senso sicuramente aiuta, ma sembra ci sia di più, meriti e sacrifici sconosciuti a chi legge ma capaci di esistere e conquistare lo spazio di una consapevolezza che non ha bisogno di prove.<br /><br />Che viaggio dev’essere stato per te, Emanuele…<br /><br />Un cammino a passo sostenuto verso la presa di coscienza che fuori dalle nostre certezze siamo fragili e spaventati. Un invito, importante, ripetuto più volte, a sistemare il tiro della nostra esistenza modificando i mezzi, non gli obiettivi.<br /><br />Superato lo smarrimento iniziale comincia la ricostruzione del sé in una modalità contesa tra l’ironia e la pungente riflessione sull’essere. È nella parte centrale di questo piccolo gioiello che ci si rende conto di quanto potente possa essere la resilienza dei sopravvissuti. <br /><br />È un distacco, quello provocato dal lutto, che prevede varie tappe non per forza riconducibili al tempo, anzi spesso sono improvvise illuminazioni che hanno il colore di una password capace di risvegliare il passato e con lui il mostro che prima o poi va affrontato.<br /><br /><blockquote>Il nostro grande niente.</blockquote><br />Solo al termine ho compreso, forse, il vero significato del titolo. Mi sono volutamente concentrata sulla parte sbagliata del fiume. Ho pensato erroneamente che la svolta avrebbe seguito la direzione spontanea delle acque per poi dovermi arrendere al fatto che avrei dovuto risalire i miei demoni per poter beneficiare di ciò che stavo leggendo.<br /><br />Facile raccontare il dolore di un momento, più difficile raccontarne lo scorrere quotidiano da un punto di vista che non è quello di chi direttamente lo sta vivendo ma quello dell’Amore stesso che si fa spazio dopo la sorte.<br /><br />Sarà per le tante, troppe similitudini con il mio percorso di studi, per il linguaggio così vicino a quello che sento intorno a me ogni giorno, per le riflessioni che mi trovo ingenuamente a fare mentre percorro a piedi le strade della mia città, per Just Breathe di Pearl Jam e Tangled Up in Blue di Bob Dylan, ma io queste pagine le ho sentite così presenti nella mente da non capire dove finiva la carta e dove cominciavano i miei pensieri.<br /><br />Un dialogo immaginario che non ha mancato di strapparmi diversi sorrisi nascosti in mezzo a lacrime pesanti che più volte sono scese senza che io potessi controllarle.<br /><br />Continuo a leggere e mi chiedo se alla fine sarà proprio il morso di un biscotto a risolvere tutti i problemi. Me lo chiedo come una che si era illusa si trattasse di scegliere tra lasciarsi morire e continuare a vivere e invece no.<br /><br />Anche qui Emanuele è stato in grado di sorprendermi fino all’ultima infida pagina e oltre, fin dove la mia immaginazione di lettrice ha voglia di portarmi.<br /><br />Il libro perfetto per chi non vuole avere più paura.<div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3UIfL1v" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMVCpfglu-Q1LO9DpM8Qn-4SOLq3v8l5jBrvGXHQpanvWt15NKuRIk6QQN7S-6zUj39Dh8z83aj8n5bvWYV1UaL_BvkuRhTzfw6pCZjZ5pZPdxZltJJ7xlL96qHnAB3TMhJyyyuJMAd0_gSTP_sBWPFnBdfWQG_0t705Rbb-53Rf2JHstCXq19pJaSGOg/s320/Banner%20amazon%20(1).png" width="320" /></a></div>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-8761614184043009182024-02-23T08:00:00.001+01:002024-02-23T08:00:00.143+01:00“Quando le stelle risuoneranno” di Deborah P. Cumberbatch e Elvereth Ahn<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgupxFYIfsxgazcNTnH2FPezch-rsJJ3RH6UvjuDSQtkRgEQwvK-GWAVGNSUeUGpUypLB9Fg218f_hAKX_t1Cs-sSfP1VVUO_GCJe66pD8fM2oUp9JSEz9YHnotCvqCt-5_JyoEaz2oy_OeLwEoG7KsBt437CT-dE6vkLftedANZKSFfvtzWvUlmA5nTkk/s1023/13-mar-5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1023" data-original-width="692" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgupxFYIfsxgazcNTnH2FPezch-rsJJ3RH6UvjuDSQtkRgEQwvK-GWAVGNSUeUGpUypLB9Fg218f_hAKX_t1Cs-sSfP1VVUO_GCJe66pD8fM2oUp9JSEz9YHnotCvqCt-5_JyoEaz2oy_OeLwEoG7KsBt437CT-dE6vkLftedANZKSFfvtzWvUlmA5nTkk/w270-h400/13-mar-5.jpg" width="270" /></a></div>Vi è mai capitato di incontrare qualcuno in grado di rubare la luce del Sole? Qualcuno che quando compare nel vostro raggio monopolizza con la sua sola presenza la vostra attenzione? No? Peccato.<br /><br />Evelyn, Lyn per tutti, Evie solo per lui, l’Universo che ha catturato le sue iridi e non le vuole liberare, liquirizia nera, stelle, cieli sconfinati, e lei… una risata che Darren vorrebbe trasformare in musica.<br /><br />Una storia d’amore, di musica e di stelle, dunque. Due ragazzi destinati da sempre a respingersi come corpi che hanno cariche dello stesso segno, superano le leggi della fisica. Darren inverte il proprio polo per primo dando vita a una forza attrattiva potentissima che Evie proverà a contrastare con ogni mezzo, la distanza in primis.<br /><br /><blockquote>Mi guarda con gentilezza, senza secondi fini, e cedo. Perché sto morendo di freddo e anche perché non so come comportarmi con questa nuova versione di noi due, intrappolata tra passato e presente.</blockquote><br />È un romance, quindi sappiamo già che in un modo o nell’altro a vincere sarà l’Amore, eppure fino al terzultimo capitolo mi ero convinta che la vicenda avrebbe preso una determina piega, invece alcune scelte delle autrici mi hanno lasciata piacevolmente sorpresa e appagata.<br /><br />È un amore che sa rispettare i silenzi, li accetta come doni preziosi e li rende inviolabili. Il tempo nei silenzi diventa una dimensione quasi inutile.<br /><br />Intorno alla storia c’è il linguaggio delle stelle e della musica, costante, coerente, originale e bello da leggere e sottolineare. Ho detto sì al sorriso di Darren che fa inchinare le stelle al suo cospetto e alla risata di Lyn che diventa musica nel cuore di questo ragazzo decisamente complicato.<br /><br /><blockquote>Il suo sorriso sembra illuminare l’intero locale. Forse è così che si sente il cielo quando una stella cometa lo solca.</blockquote><br />Ho detto sì quasi a tutto in verità perché gli ingredienti ci sono, le dosi sono state rispettate e il risultato mi ha strappato lacrime e sorrisi. <br /><br />Ma <b><i>Quando le stelle risuoneranno</i></b> non è solo Amore. Chi ha letto il precedente di queste due autrici sa già che Evelyn ha un fratello gemello, Gilbert. La loro intesa tra queste pagine è simbiotica e impossibile da non invidiare e contrasta in un certo senso con un’altra relazione che non vi svelo ma vi invito a individuare.<br /><br />Dove i nostri gemelli rappresentano la perfezione presente, gli altri (purtroppo non posso svelarvi di più) disegnano l’imperfezione che si propaga all’infinito divenendo immagine di una fratellanza immortale che convince e sazia. Spero di avervi incuriosito abbastanza.<br /><br />Non manca neanche l’amicizia fatta di complicità, battute, occhi che ridono e scelte che convergono in un rapporto tra persone con interessi diversi ma la voglia di conoscersi, proteggersi e volersi bene.<br /><br />Oliver, il nostro nerd, si fa amare da subito e la sua stabilità bilancia spesso le scene. È simpatico, rispettoso e intelligente. Un pesce fuor d’acqua nel gruppo iniziale. Un personaggio determinante in più di un’occasione. Avrà anche lui la sua dose di soddisfazione e felicità ed è forse a questo che guarderanno i nostri protagonisti per affrontare le proprie divergenze.<br /><br />La famiglia di Evelyn non è un contorno ma un punto fermo. Una famiglia atipica, lontana da quella tradizionale come due galassie attraversate da buchi neri, e menomale oserei dire.<br /><br />Fortunatamente ci sono madri in grado di essere tali senza bisogno di un titolo e padri che sfidano ogni legge biologica per essere Amore allo stato puro. La sintonia tra Lyn e Weston, quello che a tutti gli effetti in questo romanzo riveste con orgoglio il ruolo di padre, è imbarazzante per chi è abituato a relegare la paternità al puro ambito educativo.<br /><br />Weston è in assoluto il personaggio che mi ha fatto versare più lacrime. Maledetto! Eppure solo alla fine, davanti alla splendida conferma di Lyn, ho compreso realmente ciò che le autrici hanno voluto trasmettere.<br /><br />Poi c’è Elijah, fratello controverso di Darren, fra tutti quello odiato maggiormente, ma anche quello più in cerca di assoluzione che forse troverà… forse. <br /><br />Lo so lo so! Non vi sto dicendo abbastanza. Vorrei, giuro. Sono ritornata indietro innumerevoli volte a cancellare spoiler da questa recensione perché le mie scoperte non devono in alcun modo influenzare la vostra lettura.<br /><br />Non mancano scene molto hot da leggere con un bel calice di rosso vicino perché i nostri ragazzi sapranno essere davvero disinibiti in più di un’occasione.<br /><br />Troverete dunque Amicizia, Famiglia, Amore, c’è un intero Universo in questa storia, c’è tanta musica che vi accompagnerà in una strada solo apparentemente sbagliata, ci sono gesti, tanti gesti, che significano qualcosa di più e dentro i quali vorrete perdervi… precipitatevi!<br /><br /><blockquote>Presumo che sia questo il problema quando senti così tanto le emozioni di un’altra persona. Svanisce il confine. Si perdono le barriere, non ci sono più muri.</blockquote><br />Grazie a entrambe le autrici per aver dimostrato, ancora una volta, un’ottima intesa nell’intreccio di penne e per averci regalato questi ragazzi complicati fatti di note e stelle, e di panna nel caffè.<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3SX28dK" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3alKFlXnLvZQ3vfk0HCD_8jMQoSGL_ZP5V73QXfDT37MAzRxmRuA2_kJ-fWpJUPyKggdguLWQ1qZKj8mp4bHgscS3bC1bNnF9wGj3iPDnjTVo2I8rSISCji-nigGNV9NFPquF74NOPUSzAFbMufPDhRB9zYPwkEXC9V4CTYE574qDiYix_Vfjcdp41j4/s320/Banner%20amazon_20240118_080310_0000.png" width="320" /></a></div><br /><p><br /></p>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-38721029064700119372024-02-20T08:00:00.001+01:002024-02-20T08:00:00.148+01:00Review party: “Just another love” di Scarlett Reese<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj15-6MM-7FmdNZfKM8tQ5Pou5-y6_IrgWfKA2QzTyw1ol7gAL5H4e3nalo4hPKOAHV1HYccMtEqeI8U4HNkJLPLINH0jcHJn8gVPQJTzSDWxN7Q1SnzayabOOvRilkyMuxG-kDRXE8mVbxd5P6b1mPIE4t0IV6Lm2e5Q1vMsWaMdAj8U06rPP7kSQqXog/s1920/Reese.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1920" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj15-6MM-7FmdNZfKM8tQ5Pou5-y6_IrgWfKA2QzTyw1ol7gAL5H4e3nalo4hPKOAHV1HYccMtEqeI8U4HNkJLPLINH0jcHJn8gVPQJTzSDWxN7Q1SnzayabOOvRilkyMuxG-kDRXE8mVbxd5P6b1mPIE4t0IV6Lm2e5Q1vMsWaMdAj8U06rPP7kSQqXog/w400-h225/Reese.png" width="400" /></a></div><br /><p></p><p></p>Tanta legna nel camino della Reese con quest’ultimo romanzo che porta all’estremo il concetto di hate to love, amore e odio si mescoleranno infatti sapientemente fino all’epilogo e saranno anche gli strumenti con i quali questa storia troverà i più importanti momenti di leggerezza.<br /><br />Cosa chiedono Eleonore e Mason, coppia stabile, sposata, sinceramente innamorati l’uno dell’altra, alla giovane Skyler, sorellastra di Eleonore? Potrei dirvelo perché in verità è qualcosa che scoprirete già nel primo capitolo, ma l’autrice nella sinossi ha scelto di mantenere il mistero e io scelgo a mia volta di rispettarla.<br /><br />Posso dirvi però come mi ha lasciato la richiesta e cioè palesemente interdetta. L’istinto è stato quello di controllare il numero di pagine perché nella mia testa circolava l’idea che un simile argomento necessitasse almeno di una trilogia. Sbagliato.<br /><br />I piani esplorati sono anch’essi molti e importanti, l’amore in primis ovvio, se vi state chiedendo se c’è il lieto fine vi rispondo tranquillamente di sì… oddio non troppo tranquillamente in realtà perché per arrivarci vi servirà un secchio di kleenex e magari un whiskey, sì, liscio, sì sì, anche doppio.<br /><br />La sorellanza, con la familiarità negata, i contrasti, ma anche i momenti teneri e le condivisioni di idee, sogni, progetti. L’istinto di protezione e la fiducia cieca nello sguardo dell’altra. La convinzione che una sorella non è una semplice amica, ma qualcuno che può appartenerti anche solo con un gesto o uno sguardo fiducioso.<br /><br />Eleonore e Skyler sono sorelle leali, oneste, diverse negli atteggiamenti ma simili nei sentimenti e condividono un sostrato di saggezza che è forse la chiave di svolta del romanzo. L’amicizia, che si nutre spesso di bugie bianche e piani messi in atto per il bene della persona a cui si è scelto di stare accanto. L’amicizia in questo romanzo ha tre volti principali, positivi e incoraggianti, che cozzano tutti e tre con l’aspetto esteriore come a sottolineare che quello in amicizia è veramente l’unica cosa che non conta.<br /><br />Ha il volto di David, un cantante emergente che assume il ruolo di spalla, di confidente, di alibi e di provocazione. Ha il volto di Spencer, migliore amico di Mason dai tempi del liceo, stravagante, eclettico, intuitivo come pochi, capace di lasciarsi guidare dall’euforia ma anche perfettamente connesso alla realtà, molto più dei protagonisti stessi.<br /><br />Ha, infine, il volto superlativo di Tris, Patrisha per Mason, migliore amica e coinquilina di Sky, dovrete a lei la più alta percentuale di risate durante la lettura e sono sicura che alla fine la ringrazierete per essere entrata a gamba tesa tra un pugno sul tavolo e un canestro nel cestino dei fazzoletti smoccolati.<br /><br />C’è anche il piano della genitorialità afferrato al volo attraverso l’interazione dei vari personaggi che ci riporta alla distanza che si può mettere tra un’esperienza negativa e la realtà che inevitabilmente ci porta davanti a delle scelte che possono e devono molte volte essere diverse. In sostanza, non tutti abbiamo la fortuna di avere genitori esemplari, ma questo non ci vieta di provare a fare del nostro meglio, anzi, l’esperienza negativa può e deve essere sfruttata per trovare soluzioni laddove potremmo ricadere in errori conosciuti.<br /><br />Poi ovviamente c’è l’Amore con le sue innumerevoli facce che deridono la razionalità. L’Amore in grado di superare ogni barriera. L’Amore rispettoso e delicato, eppure non meno capace di strapparti il cuore dal petto. L’Amore irruento e tempestoso, desiderato e rifiutato, conteso, indomabile.<br /><br />Vi ho confuso abbastanza? Spero proprio di sì perché vi assicuro che la Reese in questo romanzo ha dato il meglio di sé nel dare un volto a tutti questi aspetti della vita. Il vero protagonista però secondo me è il tempo del quale troppo spesso dimentichiamo l’importanza. Il tempo riconquistato, quello perso, quello vissuto, quello sprecato. Il tempo che scorre su ogni aspetto della nostra vita. Il tempo che vorremmo controllare e al quale dobbiamo portare rispetto perché alla fine rimane veramente l’unica cosa che conta.<br /><br />E il tempo per leggere la Reese non è sicuramente tempo perso o sprecato.<div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3SEMTEP" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIC4BWy_VKsakY0H88IyKNkqkYrPY8d06YzEk97hMxzyYedpvi7lFOCZVh94iwGS18nTOc5NQAl5Us4BsSoBQ_bRtU4VONEdAGMpsq9itU86cUINTqhVkP6iaejqld8oqJQCX7anFzPmpnLwUY2vi1kFb-NhECjxMx1ouRL8wwSIr-nDaQdMNe1V772cM/s320/Banner%20amazon%20(1).png" width="320" /></a></div>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-57475345970628162652024-02-19T09:00:00.001+01:002024-02-19T09:00:00.137+01:00"From me to us" di Naike Ror<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjCZCAiQWOOZ_iV5dMGxguq5Jp-BQzG_6z_dOJUwF6orvJ-tC0RoG9gxBHsvRqK38pYdbqwTgNIxys3m_wkIn-6mDPZy9qfyhm7A3Yv424vHYPqQfP27vTI_QS5ZJ50yTzbk6DlWYoUkncIydXupKvrxXYF1esnrSzNK2NlIhfGQHwK1Z27CAqFrf8ImY/s1000/71G175OKy5L._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="625" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjCZCAiQWOOZ_iV5dMGxguq5Jp-BQzG_6z_dOJUwF6orvJ-tC0RoG9gxBHsvRqK38pYdbqwTgNIxys3m_wkIn-6mDPZy9qfyhm7A3Yv424vHYPqQfP27vTI_QS5ZJ50yTzbk6DlWYoUkncIydXupKvrxXYF1esnrSzNK2NlIhfGQHwK1Z27CAqFrf8ImY/w250-h400/71G175OKy5L._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" width="250" /></a></div><p></p>Perdersi tra le pagine di un libro…è quello che mi accade ogni volta che leggo una storia di quest’autrice e lo so, sono clamorosamente di parte perché della Ror leggerei anche la lista della spesa. Comunque, ho dovuto aspettare un giorno per riuscire a scrivere queste righe, dovevo metabolizzare e mettere in ordine le emozioni che ho provato durante la lettura. È un amore dolce e intenso quello fra Boyce e Sandy, di quelli che fanno battere forte il cuore, ma che, quando arrivano, riescono a mettere a soqquadro l’intera esistenza.<br /><br /><blockquote>Insaponai il viso, passai il rasoio attentamente, poi mi buttai sotto la doccia e quando uscii dal box vidi Sandy appoggiato alla porta che mi fissava con lo stecchino del lollipop tra le labbra. «Hai bruciato la camicia?» «No.» «Ti serve qualcosa nel bagno?» «No.» Si affiancò a me, davanti allo specchio appannato, ancora avvolto nell’accappatoio. «Devo preoccuparmi?» Rimase qualche istante in silenzio a guardarmi attraverso il riflesso dello specchio. «Io ti vedo» disse. «Anche io ti vedo nonostante il vetro appannato.» Sandy pulì il vetro con un asciugamano e si rimise al mio fianco. «Io ti vedo nel mio futuro, Boyce. Vedo me in questa città, vedo noi a Dallas, e mi immagino a prendere da solo un aereo. Mi vedo passeggiare in una città in Germania e a guardare il tramonto in Grecia. Io, adesso, ci vedo.»</blockquote><br />Tutto si svolge in una piccola cittadina dell’Alabama, Sweet Albany, un posto dove nessun segreto riesce a rimanere tale, perché come si dice da noi, il paese è piccolo e la gente mormora. <div><br /></div><div>Boyce, vent’anni prima, era il bullo del liceo che aveva preso di mira Sandy perché si vestiva con colori sgargianti. Personalità dirompente la sua, determinato, arrogante e presuntuoso che però gli è valsa una sfavillante carriera come architetto a San Francisco. Sandy invece è un uomo mite, altruista e accomodante con tutti, che è rimasto invischiato in quel paesino del profondo sud diventandone sindaco e preside del liceo. Una sorta di ringraziamento per l’intera comunità visto che lui e Bella, sua sorella più grande, sono rimasti orfani di entrambi i genitori, quando erano piccoli e l’ex Sindaco si è fatto carico della loro Patria Potestà. </div><div><br /></div><div>Perfetta scelta di ambientazione della trama, a mio parere, proprio per delineare, definire e dare un senso forte alla personalità di Sandy. Perfetta l’evoluzione di Boyce, sempre coerente con sé stesso, ma capace di gesti grandiosi (e non poteva essere diversamente) per far capitolare l’uomo dei suoi sogni. </div><div><br /></div><div>Perfetta scelta stilistica quella di dare il giusto spazio sia ai dialoghi che sono a tratti irriverenti, laddove c’è un serrato botta e risposta tra i due, e a tratti sofferti, sia a quella parte che riguarda più l’introspezione dei personaggi. Perfetto il colpo di scena che non mi sarei mai aspettata e che crea quello scompiglio che ti lascia con il fiato sospeso fino a che Boyce non ci mette una pezza (e qui avrei preso volentieri a schiaffi Sandy…). Perfetto il finale, una sorta di chiusura di un cerchio fatto con il compasso. Quindi tutto perfetto? Avendo iniziato a leggere appena è uscito, ho trovato dei refusi. Niente di esagerato o grave, ma l'autrice ha già corretto. Se come me avete fatto click immediatamente, aggiornate il file nella vostra libreria Kindle prima di leggere!</div><div><br /></div><div>Comunque, le storie della Ror vanno lette in due fasi differenti: la prima è quella della curiosità, il libro va divorato per la trama emozionante, avvincente e accattivante che lei, come poche, sa scrivere; la seconda è quella della calma, della consapevolezza, quel modo di assaporare lentamente tutti i dettagli che sono sfuggiti alla prima lettura. C’è bisogno quindi di chiedermi se mi è piaciuto? L’ho semplicemente adorato. Ho amato Boyce e Sandy e ne ho carpito tutte le emozioni grazie al pov di entrambi, ma ho amato anche tutti gli altri personaggi che sono sì secondari, ma che sono fondamentali al fine della storia. <br /><br />Piccanti il giusto le scene hot… Quindi, ne consiglio vivamente la lettura, non può mancare nella libreria di noi lettrici che amiamo questo genere di trame e che, mi ripeto, adorano perdersi tra le pagine di un libro. <br /><br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3OyVc3D" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizNqK8XYNBV_j3krEQB_SckEffzXh5iPrKDTTqdx7cBz3RaYa4C-smmUSyw3BC3lYSHgMTP725lob_Prl9H6wlcw2cAROQFKNeDMMs94a-TpBDs8Js9NxQ-_joeSS2QKV6b_0n-6bHO-d9gsulpfF4g8FoIO4ZDLBpOqH6SbASJd_oUwN9OZe-3GKnftg/s320/Banner%20amazon_20240118_080310_0000.png" width="320" /></a></div><br />Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-61161571894596712442024-02-15T07:00:00.004+01:002024-02-15T07:00:00.200+01:00"First Down. L'amore in contropiede" di Grace Reilly<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI_fo4Int-vyrrQ214NytjwKMOmje9Y5DxxUyHM9bz0iry378zneqH6XQ-KPEC5tY3GFV5s1knsJUZBhZ4upN1l4M8AN6t2PnQwP4Lq_JDCPTLH3YxXt_WZmli_USh1gXEk5-7X3s1hZIlvRt0YXwBNfx6kzSEo1ApzbF4uaH-fXIvvBYQBnecScC52hs/s832/first-down-def_3dc069dc6a6fec6a93f3f41d2d4572e5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="832" data-original-width="555" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI_fo4Int-vyrrQ214NytjwKMOmje9Y5DxxUyHM9bz0iry378zneqH6XQ-KPEC5tY3GFV5s1knsJUZBhZ4upN1l4M8AN6t2PnQwP4Lq_JDCPTLH3YxXt_WZmli_USh1gXEk5-7X3s1hZIlvRt0YXwBNfx6kzSEo1ApzbF4uaH-fXIvvBYQBnecScC52hs/w266-h400/first-down-def_3dc069dc6a6fec6a93f3f41d2d4572e5.jpg" width="266" /></a></div>La mia passione per gli sport romance è ormai nota a chiunque. Potevo quindi lasciarmi sfuggire questa nuova storia? Figuriamoci! La trama, a dire il vero, sa di trito e ritrito, lo ammetto.<br /><br />Lui, James, è bello, dannato, il quarterback del college determinato a vincere il campionato prima di passare nei professionisti. Ha cambiato college da poco, abbastanza inusuale ma, finché gioca come il campione che è, nessuno storce il naso, giusto? Ci sono dei motivi dietro a questa scelta, non posso spoilerarveli... Ma ci mostrano un ragazzo che, per quanto grande e grosso, ama senza remore.<br /><br />Avete presente le protagoniste con le palle? Ecco, avete in mente Bex. Si è lasciata da poco con il ricevitore della squadra, dopo che lui l'ha tradita. Non capisce di dover mollare la presa e andare avanti con la sua vita, lontano da Bex. A una festa, per cercare di farglielo capire, bacia con enfasi il primo ragazzo a portata di mano. Un bacio dato per scherzo ma che si ricorda lungo . Bex ci sta ancora pensando quando, durante una lezione di scrittura creativa, il ragazzo che prende posto a fianco a lei è proprio colui che le ha regalato il miglior bacio della sua vita.<br /><br />James ha bisogno di superare il corso ma ha fin troppe difficoltà, Bex sembra essere l'unica capace a fargli capire quello che deve fare. E se lei avesse bisogno di un finto fidanzato per fare capire all'ex che è finita, l'accordo è presto stretto. E fino a qui siamo nello spettro del già letto milioni di volte, lo so!<br /><br />Grace Reilly ingrana la quinta e si distacca dal resto. Aggiunge un pizzico di proibito, tanta tensione, e degli obiettivi da raggiungere. Crea un personaggio maschile quasi anomalo, pronto a lottare per gli altri anche a discapito dei suoi sogni: è questo che li accomuna, perché Bex avrebbe altri interessi piuttosto che studiare economia.<br /><br />Ho adorato follemente questo libro. Tanto sport e non solo di contorno, personaggi decisi, ben delineati. La giusta dose di spicy, di drammi, di tutto. È un libro Q.B., quanto basta, mai esagerato. Bex e James si avvicinano per un patto, per finzione, ma quei battiti del cuore raccontano altre storie. Ci vuole coraggio per inseguire la strada che si desidera, per affrontare gli ostacoli che la sbarrano. E, a volte, quel coraggio ce lo infonde qualcuno che ci entra sottopelle. Ed è quello che succede ai nostri ragazzi.<br /><br />Io ora bramo i fratelli di James e i loro sport romance. Se James ha abbracciato il football, Cooper gioca a hockey, Sebastian a baseball e la piccola di casa, Izzy, a pallavolo. Se le premesse sono queste, prevedo tante tante scintille!<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3SXU1NK" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZsOvW0CUIni1xE1Anr9ksrzubg1TY8vVZh8AVRcxubAVZzwqGG5q-l8D0hE6pRlw2CLE-E0KKW1XO-jfB881gqaCqEwHUrpcFui0N2vrU0f-cEJRlkCmz0bsh9fAB1sODi0BmsitdiV3KI_MrsACOj5IlN2EQo-HvB1aXY5a_3IM1VzRWAh9SDnFYfcw/s320/Banner%20amazon_20240118_080310_0000.png" width="320" /></a></div><br /><p><br /></p>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-41529650932601083372024-02-13T08:00:00.002+01:002024-02-13T08:00:00.153+01:00"Un attimo soltanto" di Paola Chiozza<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwn7q1l6XuC5U6W5G75k392DP5uFJqlVYdrI2ZdStSFjwCkZTbA7QQHOSHENWoN2WjQwRIaWd-jsi2clzRTN7EZgDP2zjAcpZT8WFQrAT2wJ5FcI9x0VWpUetSEfslBng9SQIuUZA0MuYAqj4oY35xiTNqeuKnezfTdPDKGptFtBCg7u5gcLhP9AdLQlg/s500/510XV0eOZ-L.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="366" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwn7q1l6XuC5U6W5G75k392DP5uFJqlVYdrI2ZdStSFjwCkZTbA7QQHOSHENWoN2WjQwRIaWd-jsi2clzRTN7EZgDP2zjAcpZT8WFQrAT2wJ5FcI9x0VWpUetSEfslBng9SQIuUZA0MuYAqj4oY35xiTNqeuKnezfTdPDKGptFtBCg7u5gcLhP9AdLQlg/w293-h400/510XV0eOZ-L.jpg" width="293" /></a></div><br />Un attimo soltanto è il tempo che ho impiegato a capire che non sarebbe stata una semplice lettura ma un’esperienza, un viaggio nel mare burrascoso che travolge due ragazzi che devono gestire un sentimento che nasce e diviene immediatamente “inevitabile”.<br /><br />A vent’anni si rischia per sé, verrebbe spontaneo dire, si rischia per il proprio futuro e per veder realizzati i propri sogni. Difficilmente si rischia per amore di una ragazza o di un ragazzo. Raramente sul tavolo da gioco del futuro mettiamo il cuore.<br /><br /><blockquote>Se mi concedo il lusso di rischiare, di consegnare il mio cuore sanguinante a qualcuno, voglio che sia lei. Solo lei fino alla fine.</blockquote><br />Troy Reynolds ha un sogno, e non è così scontato come sembra. Oggi per i nostri ragazzi sognare è… complicato. Tocca mettere in cantiere tante variabili, salvagenti, reti con cui noi adulti tendiamo a circondarli per paura che cadano e non siano capaci di rialzarsi.<br /><br />Troy questa rete sembra averla nel benessere e nel lusso dal quale è circondato. Una promessa della vela, un’auto sportiva, abbigliamento di classe e una meravigliosa villa con tante vasche idromassaggio in cui affogare l’insofferenza, la rabbia, l’impulsività e una costante e palese volontà di riscatto.<br /><br />Tutto ciò che non vorrebbe gli cade letteralmente addosso e ha il nome di un vento, Alizée, un corpo reale e non artefatto come quelli da cui abitualmente si circonda e una lingua in grado di scatenare pensieri che appartengono a ogni età, che tracciano i primi confini di un amore destinato a spandersi durante tutto il romanzo.<br /><br />È un modo di raccontare, quello di Paola Chiozza, che non sta fermo ad attendere che i fatti accadano ma li provoca con tale abbondanza di dettagli da farti soffrire la giusta attesa. Non è scontato e non è affatto semplice calcolare i tempi come fa lei.<br /><br /><blockquote>Tu non sei quello giusto. Se lo fossi, significherebbe che ci sono anche altre persone. La verità è che non c’è nessuno, Troy. Ci sei solo tu… giusto o sbagliato, ci sei solo tu.</blockquote><br />Se di colpo di fulmine si può parlare esso va inteso proprio nel senso della citazione appena riportata nella quale entrambi i nostri protagonisti finiscono per specchiarsi definendo da subito l’unicità della loro relazione.<br /><br />Sanno di avere in mano qualcosa di unico e irripetibile e ci provano con tutte le forze a opporsi, a cambiare strada, a mettersi al riparo da un sentimento che li vuole fragili ed esposti. Corrono contro un vento che li spinge uno tra le braccia dell’altra pur sapendo di essere destinati a perdere la sfida.<br /><br />Il lettore dall’altra parte della barricata (dello schermo nel mio caso) attende la resa e guarda con affetto allo sforzo di mantenere integro un cuore destinato a spezzarsi. Attende il lettore, e nell’attesa fa scorta di fazzoletti perché sa già che ne avrà bisogno.<br /><br /><blockquote>… che si fa largo al punto da riscrivere i miei confini.</blockquote><br />Ho paura a lasciarvi troppe citazioni perché mi piacerebbe trasmettervi il piacere della scoperta di una scrittura che per me è solo una conferma di quanto la passione per questo genere possa muovere l’abilità e la tenacia dell’autrice.<br /><br />Qualità che non mancano di porre l’accento su vere e proprie chicche come l’Ovetto Kinder, sì proprio lui, quello che si scarta, si divide a metà, si gusta e, solo dopo, si scoperchia la sorpresa, un oggettino di plastica a volte insignificante, altre ricco di un contenuto che lo classifica come segno del destino.<br /><br />Quando la vita prova a sviarti dall’essenziale, a indicarti una strada solo apparentemente facile, quando ti circonda di apparenza e superficialità, ecco in quel momento hai bisogno di un Ovetto che ti riporti con i piedi per terra e rimetta al vertice la libertà di sentirsi felici.<br /><br />Alizée cancella il passato di Troy e lo fa con una divisa da cameriera e una dose massiccia di sincera stima in grado di catturare e soffiare via lontano tutte le paure, le incertezze, le aspettative degli altri. In grado di sollevare un masso poggiato sopra l’anima di un ragazzo che merita di volare ai suoi modi e con i suoi tempi.<br /><br />Meritano di essere letti Troy e Alizée e merita sicuramente anche la Chiozza alla quale non si può non chiedere: Ludo??? Forza Paoletta riportaci in mare!!! <br /><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3OyWpbw" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipZxvkPhmqiIwJ82OkSVSIxy4CbNPls_srjd_ESNMZ48akjla917lCG9WSKDt1BTL7x3BDAlfjra9cMyE6qKqzSVBWgFxZyAN9X2mk_UALyNeIHcQJTL_64V5T6K1q6cAP4_YPkEoB1W7EmLqeNKyxxFrod4DQ_Tm96ixk07VtG16vzRL5Ee7n2JxblRU/s320/Banner%20amazon_20240118_080310_0000.png" width="320" /></a></div>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-38632284404770361982024-02-12T09:00:00.007+01:002024-02-12T09:00:00.130+01:00"Effetto amore" di Elle Kennedy<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbeYMFMulBnnJ5IXKUvecSOhogOJ2D67piW8wYeTyjZXjeV4aibDd3ps91JTdLIJOLGGKicPkiZf09T_4y_NJpMTMBzqz06pAlazD650m9wuvhfJ7_Q0QBR5giA7hvciRO6WUHucEyoWO0OSgbXUPaCiHQrRn6Y6yx5jKlWzrRx2FV4_KM9GBZSs5khzI/s1000/effetto-amore-x1000.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="643" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbeYMFMulBnnJ5IXKUvecSOhogOJ2D67piW8wYeTyjZXjeV4aibDd3ps91JTdLIJOLGGKicPkiZf09T_4y_NJpMTMBzqz06pAlazD650m9wuvhfJ7_Q0QBR5giA7hvciRO6WUHucEyoWO0OSgbXUPaCiHQrRn6Y6yx5jKlWzrRx2FV4_KM9GBZSs5khzI/w258-h400/effetto-amore-x1000.jpg" width="258" /></a></div><br /></div>Quando si leggono serie, si sviluppa una dipendenza da quei personaggi. A me capita spesso, leggendo mi sembra di far parte di quel gruppo di amici/fratelli/sorelle e, quando arriva l'ultimo libro, soffro per il distacco. Se la penna è quella di Elle Kennedy, quel distacco è brutale, perché avrai imparato ad amare ognuno di loro. <br /><br />Con la serie Campus è successo proprio questo. I nostri amati giocatori di hockey sono entrati nelle nostre vite e non ne sono più usciti. Capite bene, allora, quanto sia entusiasta di leggere della seconda generazione? Sì, è ora di leggere di qualche figliol prodigo... e non poteva non essere che un Graham.<br /><br />Già, abbiamo lasciato Garrett e Hannah (protagonisti de "Il contratto") in attesa di due gemelli. Anni dopo, conosciamo Gigi detta Stan, la femmina. Vivere con il cognome che si ritrova non è facile, soprattutto se il tuo scopo nella vita è legato all'hockey. Gigi ha tre obiettivi: vuole indossare la maglia della Nazionale femminile, vincere alle Olimpiadi e scrollarsi da dosso il peso del suo cognome. Perché lei non è suo padre. Nonostante i suoi sforzi, però, questo la condiziona. Lei potrebbe essere la figlia della star viziata, abituata agli agi e ai lasciapassare, ma è proprio il contrario. È grata di avere la sua grande famiglia allargata, ma vive per l'hockey. Ogni suo pensiero è sullo sport, su come migliorare ed essere la migliore.<br /><br />A seguito del fallimento del suo college, Luke Ryder, nuovo co-capitano della squadra maschile della Briar, sa di non essere il ben voluto, così come i suoi compagni. È come se Milan e Inter si fondessero in una squadra sola, una scena apocalittica, immaginate? Se non bastasse che i nuovi compagni facciano muro, Luke deve combattere con la reputazione dell'attaccabrighe e del donnaiolo... davanti al suo idolo, Garrett Graham.<br /><br />Un patto. Ryder aiuta Gigi a migliorare i suoi punti deboli sul ghiaccio, lei a riabilitarsi agli occhi del padre. Semplice? Eeeeh, no. Perché c'è un prurito che non va via; un'attrazione sbagliata, proibita, che non riescono a ignorare.<br /><br /><blockquote>Lei è luce tanto quanto lui sia buio. Chiacchiere contro silenzi, sole contro nuvole. Lui sa essere scontroso, asociale, ma è una maschera che nasconde un passato doloroso. Ma gli opposti si completano. Lei lo fa uscire dal guscio, abbattendolo colpo su colpo. Lui la sostiene, nello sport, nel volere qualcosa per sé e non perché è la figlia di una star.</blockquote><br />Vederli affrontare le prove sul loro cammino è emozionante, ancora di più lo è vederli sbocciare pagina dopo pagina. Questo libro contiene tante scene spicy, alcune da ventaglio e doccia fredda. Ma la vera storia è fuori dal letto, lontana dal sesso. È fatta di margherite strappate e regalate, di silenzi e di dialoghi muti. Di emozioni sulla pelle. Di farfalle che svolazzano ovunque. Di qualcosa da festeggiare, non importa cosa... perché, alla fine, quello che vogliono loro è uguale a quello che desideriamo noi. Essere felici proprio per quello che si è. Ed è bellissimo quando puoi esserlo con qualcuno che ti ama in modo folle, profondo, totalizzante.<br /><br />È stato bello tornare alla Briar, non vedo l'ora di leggere della prossima coppia!<br /><br /><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3SieUle" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheerlfyRD9UqNUNi2qdwjuePP5f0bmFznVEadMdt51GjbQW9dwR5ox2bM7vtK05Z_Iq_xYfwsbjeVdZg-khmVdrlv7ASjQ8xZSXNsFr7sYKs_CDb-_a6540iQhgECBkMhBvOvTtIKBsRlSk6xRIjM_wMGLLju9lVQ3sJagBoO2y17a2E-Vtu4AqRKWDzc/s320/Banner%20amazon_20240118_080310_0000.png" width="320" /></a></div><br /><p><br /></p>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-80283970051466376212024-02-06T09:00:00.001+01:002024-02-06T09:00:00.148+01:00Review party: "Il compositore di sogni infranti" di Laura Rocca <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYQH6Fq92M4vYPakWRD4iRmY1Di2Ek5jdQUvEIVH1hTSQkIQepezZ6n4lht9ZzdACUPpU4Btwiwk3COYMXr6WYfcJttQkUv8Igz2A6WouXIzo-OzFMqm6X4eZYoxpTGF67rNQS6z_J2oPn8vgtcrIi88LddVPsgn1SMlQWlBeioqYw_ibtCb0b3aKhOOc/s1920/Rocca.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1920" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYQH6Fq92M4vYPakWRD4iRmY1Di2Ek5jdQUvEIVH1hTSQkIQepezZ6n4lht9ZzdACUPpU4Btwiwk3COYMXr6WYfcJttQkUv8Igz2A6WouXIzo-OzFMqm6X4eZYoxpTGF67rNQS6z_J2oPn8vgtcrIi88LddVPsgn1SMlQWlBeioqYw_ibtCb0b3aKhOOc/w400-h225/Rocca.png" width="400" /></a></div><br /><br />Leggo la trama: beh, non male.<br />Leggo i trope: music romance, grumpy for sunshine, small town, hate to love. Sì, è nelle mie corde.<p></p><p> <br />Non mi aspettavo di essere presa a mazzate come una pallina da baseball. Il pugno nello stomaco che mi lascia senza respiro.<br /><br />Perché la storia di Ermes e Amethyst, detta Aimieee, non è semplice. Si può paragonare alle montagne russe più spaventose che possiate immaginare. Un salto dal grattacielo più alto al mondo con un paracadute difettoso, che non sai se si aprirà.</p><p><br /></p><p></p><blockquote>Non tutte le ferite si vedono, ma non per questo sono meno profonde, anzi: lacerano la nostra anima.</blockquote><br />Ermes è uno dei protagonisti maschili che ho adorato maggiormente. Non focalizzatevi sull'aspetto fisico, perché non serve. Certo, è figo, bello e dannato, affascina senza fatica, e bla bla bla. Parlare di Ermes tirando in ballo il suo aspetto è come definire il Titanic una bagnarola a remi. Lui è il cielo tenebroso, quell'attimo prima del temporale. È un cielo meraviglioso che non sa più come sorridere, come rimanere limpido. Ermes è tempesta. Ha un passato importante che lo condiziona, lo spinge in un buco nero sempre più profondo.<br /><br />Amethyst è l'opposto, il cielo sereno, un sole splendente che vede quanto di buono c'è nel mondo, anche laddove in realtà non c'è. Per alcuni versi, è quasi fin troppo ingenua, ma sa tirar fuori le unghie, lottando per ciò che ama. Vuole aiutare gli altri, sa già a cosa sarà votata la sua vita, sfrutta ogni ora del suo tempo per fare volontariato, per studiare e ripercorrere i passi della madre.<br /><br /><blockquote>Il mistero di Ermes, forse, mi consumerà prima che io riesca a leggere il suo buio e a comprenderne il rompicapo.</blockquote><br />Il rapporto tra loro è complicato, fatto di parole pesanti, di gesti fatti con cattiveria. Ermes, a volte, si comporta come se fosse il bullo di Amethyst, tranne quando usa il violino. Ermes comunica una nota dopo l'altra, a ogni passata di archetto sulle corde urla quello che ha dentro. Ama intensamente, ma la luce non può penetrare dentro al suo buio. O forse sì?<br /><br /><blockquote>Penso di non essere adatto a nessuno, di dover stare solo ma… se c’è qualcuno capace di illuminare il mio buio quella è lei e nemmeno se ne rende conto.</blockquote><br />Ognuno di noi reagisce in modo diverso agli eventi della vita. Non c'è un modo giusto o uno sbagliato, non esiste la razionalità. Si tratta di cuori spezzati, anime danneggiate, sogni infranti. Ci sono cocci così piccoli che non sai come incollare nuovamente. Lei vuole essere una colla per lui, aiutarlo a stare meglio, a sorridere... per un passo che fa avanti, lui ne fa due indietro.<br /><br />È un tango al quale si aggiunge una nuova figura, una nota, un tocco. Un ballo che parte con due passi e finisce lasciandoti sudato e ansante, con i muscoli che bruciano tanto sono stati usati. Assistere a questa loro danza è ipnotico. Ti catturano, non mollano la presa. <br /><br /><blockquote>«Hai presente quando il cielo si apre in due e la pioggia cade all’improvviso? Quando una folata di vento ti colpisce? Quando cammini per strada e inali un profumo? Ecco, l’amore è così. Non puoi schivarlo, ti attraversa e ti colpisce e, quando te ne accorgi, è già successo».</blockquote><br />Questo romanzo d'amore racconta lo sforzo nel voler evitare di provare certe emozioni. Quanto si lotti contro un cuore palpitante. Come si stringe la gola quando la paura diventa la tua migliore amica. Ecco, è un romanzo sulla paura. Ma anche sulla forza, sulla determinazione.<br /><br />Certo, né Amethyst né Ermes sono perfetti. Sono personaggi imperfetti sotto diversi punti di vista. Sono magnificamente incoerenti, la giovane età che si scontra con la voglia di essere grandi. Una profondità che fa a cazzotti con comportamenti estremamente infantili. Ma hanno dalla loro la forza di quella giovinezza, di chi ha ancora il mordente, la voglia di non cedere il passo.<br /><br />E la musica. Oh, è una protagonista in carne e ossa, non è un semplice sottofondo. È l'espressione massima di comunicazione, senza musica non ci sarebbero tutte le emozioni che alla fine viviamo. Che sia contemporanea o classica, in cuffia e con il violino, le emozioni che provano i protagonisti sono vivide quanto le nostre. <br /><br />A mio avviso, e non vuole essere una critica o un lato negativo, si poteva fare qualche taglio. Ci sono scene, dettagli, frasi, che vengono ripetute più volte. A Ilenia lettrice fanno storcere il naso e passare oltre, ad altri no, è soggettivo, ma andava detto. Non è quella pecca che mette in discussione quanto vissuto, quanto amato. È un piccolo neo sul labbro nella Gioconda. O, forse, come Ermes e la sua Aimieee. La perfetta imperfezione. <br /><br /><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3SC1VMS" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvJPWBJ6JZnpwcVREQZ1KVzBKn7FVN1-ypeODxvjrvFyR2hZ2QLPa-BAoQMmoWy48hEEJ2Qv7jZpW42t-73qjsCZC9bVbsZKZaxg7zFZrGAi4AgHxSTjAm54MsliM5ouS-7kJ4hWCqMYBI-4Muq2bTnSgpwVdgMCPh-NfKFP5s4aD-Dke-_4lDeIUsXlo/s320/Banner%20amazon_20240118_080310_0000.png" width="320" /></a></div><br /><p><br /></p>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-13381866107906709302024-02-05T09:00:00.001+01:002024-02-05T09:00:00.145+01:00"Fiamme" di Jocelynn Drake e Rinda Elliott<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivYT1_SnWLRY9VS4jaXAd-bCQe7gDZTzbnQlrESxLpyIlajYyb8C2H4I654GvMLJ8GkRZ6abUJJsB2PyiTiHYXXDekNj6QEuPizKa6S-Tv4XyjjC9bJeBcibn0TPmFD7PnPTvXpS3YW6JKREK75HvDF8Bq3wISvpFhVuVMZe8aujmp6V0G7szdGHx2VgA/s960/Fiamme-640x960.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="640" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivYT1_SnWLRY9VS4jaXAd-bCQe7gDZTzbnQlrESxLpyIlajYyb8C2H4I654GvMLJ8GkRZ6abUJJsB2PyiTiHYXXDekNj6QEuPizKa6S-Tv4XyjjC9bJeBcibn0TPmFD7PnPTvXpS3YW6JKREK75HvDF8Bq3wISvpFhVuVMZe8aujmp6V0G7szdGHx2VgA/w266-h400/Fiamme-640x960.jpg" width="266" /></a></div>Ho appena letto la parola Fine e non posso fare a meno di scrivere una recensione a caldo. Non si può aspettare per far decantare le emozioni che scuotono la mia anima, si perché è come se fossi su una zattera in balia di un mare in tempesta. <div><br /></div><div>Questa serie è spettacolare, finora i tre libri usciti, sono stati uno più bello dell’altro; la amo perché ogni storia ci racconta di protagonisti differenti, ma compaiono sempre anche gli altri personaggi, quindi la trama evolve di pari passo per tutti quanti. Ho amato alla follia il primo della serie, Lukas e Andrei mi hanno fatto scoprire un mondo nuovo, che coinvolge e stravolge, Snow e Jude sono stati una rivelazione…ma questo è di un livello superiore, qualcosa che davvero non ti aspetti. </div><div><br /></div><div>È profondo, carico di significato e sofferenza che arriva dritta al cuore del lettore. C’è Noah Keegan un ex Ranger, c’è Rowan Ward che ha costruito un impero con la Ward Security e c’è una notte a Praga, di tanto tempo prima, che li lega più di quanto entrambi vogliano ammettere e che aveva fatto scappare Rowe a gambe levate. Passano tredici anni, ma quella fiammella è lì, latente e basta una piccolissima scintilla per far esplodere un incendio che arde selvaggio ed irruento, come nessuno dei due poteva nemmeno immaginare. <br /><br /><blockquote>“Quella sera, invece, aveva bevuto un po’ di birra, ma anche mangiato qualcuna delle costine di Noah avanzate, quindi era molto lucido, e la mezza sbornia stava svanendo in fretta. Se a quello si aggiungeva un bacio che gli aveva fatto passare la libido dal letargo all’overdrive, era pronto a riprovarci. Con lo stesso uomo. Il fatto lo colpì con forza. Aveva guardato altri uomini nel corso degli anni, ma solo uno lo aveva intrigato abbastanza da cedere, ed eccolo che ci ricascava. E quella seconda volta, Rowe non era lo stesso. Era cresciuto, aveva sperimentato la vita e la perdita, non sentiva più quella strana sensazione di proibito. Aveva frequentato i suoi amici abbastanza a lungo da conoscere la verità. No, era tutto nuovo. Ed eccitante. Rowe era ben consapevole che stava per portarsi a letto uno dei suoi amici più cari.” </blockquote><br />Rowe è sconquassato, letteralmente dilaniato da una lotta interiore, dal senso di colpa per la paura di tradire la moglie morta un anno prima e la felicità che Noah gli dona, facendolo sentire di nuovo vivo. Quindi due protagonisti corposi e di spessore, ben definiti e caratterizzati, determinati e forti, seppur con le loro fragilità ma senza nessuna paura di mostrarle. </div><div><br /></div><div>Un libro struggente, ma non troppo drammatico, in quel giusto mix di dolore e felicità che arriva nel più profondo dell’anima. Ho apprezzato il modo in cui le autrici hanno fatto evolvere la storia, quei “se” e quei “ma” quasi rinnegati, ma che vengono racchiusi dentro il cuore e lì custoditi gelosamente, quando leggerete capirete meglio le mie parole…sì, perché questa serie è davvero imperdibile, non può assolutamente mancare nel kindle di chi ama questo genere. </div><div><br /></div><div>Jocelynn Drake e Rinda Elliott sono un duo esplosivo, che a me personalmente, sta regalando grandi soddisfazioni e sono sicura che con la storia di Ian si supereranno. Un piccolo appunto che non mi permette di dare un punteggio pieno a questo libro: tema editing… <br /><br />È il secondo libro di seguito che leggo di questa CE (che tra l’altro è una delle mie preferite) che ha problemi di refusi, piccole cose, ma che comunque, non permettono una lettura fluida e scorrevole del testo. Peccato!<br /><p></p></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3HHyym1" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoP6oF0iHE5AJ02FPaaHWmQktDc_AvyhUDSPSVuhQey6l3Qj4XmJ14f6sZSdeR4tErHNtFJsmo9djNANnQIW3FllcqssGX559fwn8uEU-5Ys9ByHJcUdYz2QYPS4f-GXpKmu5QkOFegEvaUfo9DmjB7i9IsLxQWnDqgm1K1TfRr_TBB2Xx7Ezw5jJ7w2M/s320/Banner%20amazon%20(1).png" width="320" /></a></div><br />Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-38339270887237523602024-01-31T07:30:00.006+01:002024-01-31T07:30:00.136+01:00"Reminders of him. La parte migliore di te" di Colleem Hoover<p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLiuHwZPSiWpy6ui9DkplYVNNVp94iV7V3UXdtCQQXgMFfYT7z_DF9vo7Qh5KgqDS9C7GMfPdtpLmDyo5ujvlZU9qJ5Gf_-AIYRAsbKJRb4tC_KxfYeS6wd-KTyMweWt8B5kXQzPVOY0eES9HobmFeSdZ6xlufA4b0SGInCrSYYHs6B2q4VpRC6LGNtnI/s1500/reminders-of-him.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="977" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLiuHwZPSiWpy6ui9DkplYVNNVp94iV7V3UXdtCQQXgMFfYT7z_DF9vo7Qh5KgqDS9C7GMfPdtpLmDyo5ujvlZU9qJ5Gf_-AIYRAsbKJRb4tC_KxfYeS6wd-KTyMweWt8B5kXQzPVOY0eES9HobmFeSdZ6xlufA4b0SGInCrSYYHs6B2q4VpRC6LGNtnI/w260-h400/reminders-of-him.jpg" width="260" /></a></div><p></p>Ogni volta mi arrabbio. Con me stessa. Con la mia fragilità. Non dovrei sentire così tanto una storia, eppure non riesco a rimanere distaccata. Con alcune storie succede più di altre, ma ho alcune certezze. Ci sono autrici - che posso contare sulle dita di una mano - che prendono il mio cuore, la mia anima e la mia testa e ne fanno quello che vogliono.<br /><br />La Dea è una di queste. Forse la più potente. Ho iniziato con i romance grazie a lei, sapete? "Hopeless. Le coincidenze dell'amore" ha dato il via alla mia dipendenza da emozioni forti. Sky e Holder sono i primi personaggi che mi hanno annichilita, hanno distrutto le mie convinzioni e mi hanno resa una lettrice nuova, migliore. Se esce un libro della Hoover, lo compro. Ne ho uno in lingua originale con la sua dedica, comprato sul suo shop anni fa. Ha un ripiano tutto suo. Solo un paio di libri non ho letto, storie che non mi invogliano ma che, prima o poi, so che leggerò. <br /><br />"Un ricordo ti parlerà di noi" è il libro che più mi ha fatta male, perché mi tocca nel personale, sembra parlare di me. Quel livello di dolore non l'ho più sperimentato... con questo libro però ci sono andata vicino. Ho iniziato a piangere dopo poche righe, il cuore stretto in una pressa fino all'epilogo. Pagine e pagine di dolore, di emozioni ingarbugliate alle quali non sapevo dare un nome o una direzione. <br /><br />Perché è questo che fa la Hoover, è il suo potere di autrice. Idea storie potenti, dolorose, ma... migliorative? Passatemi il termine, non so dirlo in altro modo. Perché se il libro non ti limiti a leggerlo, ma lo vivi veramente, se lo senti su ogni centimetro della tua pelle, ti migliora. Ti eleva.<br /><br />La storia di Kenna è forte, spiazzante. Si parla di lutto, di errori, di perdita, di perdono, di resistenza, di depressione, di rancore. Si parla di un amore materno fatto di tutto quello detto prima, perchè Kenna è una madre che ha commesso un errore. Un errore che le ha tolto la libertà, l'amore della sua vita e quello della figlia mai vista, mai respirata. <br /><br />Parla di quanto sia difficile reinserirsi in società, soprattutto se la prima a non perdonarsi sei proprio tu. Se quell'errore te lo sei cucito addosso, perché tutta la tua vita pensi si racchiuda in quel momento. Puoi prendere decisioni giuste, lavorare sodo, cercare di mostrare agli altri le tue qualità... ma se non ti perdoni, se continui a vederti per quella che pensi di dover essere per redimerti agli occhi degli altri, allora non vivi.<div><br /></div><div><blockquote>Quando mi hanno fatta sedere sul sedile posteriore dell’auto della polizia, ho capito che la mia vita aveva raggiunto l’apice con te, e che nulla di quanto sarebbe venuto dopo avrebbe avuto importanza. C’era un prima e c’era un mentre. Per qualche ragione non ho mai creduto che ci sarebbe stato un dopo. Ma c’era, e io c’ero dentro. Ci sarò dentro per sempre</blockquote><br />C'è tanto in questo libro. Potrei raccontarvelo, ma non è quello che vi serve. Siete indecisi se leggerlo o no? Non cercate riassunti o spoiler, vivete le pagine. Assorbite le emozioni di Kenna, di Ledger, di Diem, di Grace e Patrick. Tenete la mente aperta, il cuore stretto e i fazzoletti a portata di mano.<br /><br />Intraprendete un viaggio tortuoso, disconnesso, lungo un sentiero in salita. Ogni curva e ogni buca vi faranno male, ma la vista dalla cima? Impareggiabile. Una volta finito il libro, vi sentirete in pace. Migliori di quanto foste prima di iniziarlo. Perché avrete messo mano alla parte più irrazionale del dolore. Perché avrete preso un cuore lacerato e lo avrete ricucito minuziosamente. Perché vi sarete innamorati di una protagonista fragile ma resistente, determinata a tutto, anche a rinunciare al proprio cuore pur di non ferire ancora. Avrete conosciuto (o assaporato nuovamente) un amore così totalizzante da farvi sentire completi. <br /><br />"Reminders of him. La parte migliore di te" è tutto ciò. Lasciatevi trascinare. Ne rimarrete soddisfatti.</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3Un2bAL" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMMta1DygseGF7YPDJTOMoGWwizGb9PWlm0p6JCxQehax2h15565ROgY6P401xj2NM4IxXfVcvfw0hqV0i7UIG02oZffs8TF1f7s77JPQ_fZdnfQk1ME8tKx8ky62lc1dNhX5ndOqkVAfvJMKupFYy8OaPyFotbRJNzcMkvQgZtyvIHqegNiHyQ1Emb3g/s320/Banner%20amazon_20240118_080310_0000.png" width="320" /></a></div><br /><div><br /></div>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-24311589487351865392024-01-24T08:00:00.001+01:002024-01-24T08:00:00.148+01:00"Non mentirmi" di Sagara Lux<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbJZDg6yQrcQzMKyT1P4V_r-2B4P9xqzMU9sq-jHmDbZaSynPxBkK70niDm1_JcD7B0UzvJtshMbewKQ6jf54aDPjxbej5I60T3m0ze0dTFVu3E5lAfXs-7xU29qpb7g0q2HcZyDAqwm3McxhjEtJ5AwWnUYkhHGbg14svhg3WNEli-gBysaUHP8pFAl8/s500/51fTBj8JHyL.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="329" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbJZDg6yQrcQzMKyT1P4V_r-2B4P9xqzMU9sq-jHmDbZaSynPxBkK70niDm1_JcD7B0UzvJtshMbewKQ6jf54aDPjxbej5I60T3m0ze0dTFVu3E5lAfXs-7xU29qpb7g0q2HcZyDAqwm3McxhjEtJ5AwWnUYkhHGbg14svhg3WNEli-gBysaUHP8pFAl8/w264-h400/51fTBj8JHyL.jpg" width="264" /></a></div><p></p>Adoro muovermi tra le pieghe dell’umanità, in mezzo ai turbamenti, alle imperfezioni, ai difetti, agli uomini che hanno paura, alle donne che fanno scelte avventate, consapevoli che non potranno tornare indietro, eppure spericolate e incoscienti.<br /><br />Ecco, adoro l’incoscienza, e Sagara Lux con questo romanzo mi porta con sé in un viaggio poco elegante, nonostante i suoi protagonisti a tutti gli effetti lo siano, eleganti.<br /><br />Nathan, un fiero avvocato, un professionista stimato, un individuo distrutto, un uomo che per sopravvivere è sceso a patti col Diavolo. La verità alla quale giungere attraverso vie indiscrete, le mani sporche, la disperazione, la colpa e il perdono che arriva attraverso la musica, trasportato dal suono di un violino.<br /><br /><div><blockquote>Miranda è come la musica che suona. Pericolosa.</blockquote><br />La ragazza di questo romanzo è giovane anagraficamente ma molto indipendente, tenace nel perseguire i propri obiettivi e consapevole della propria unicità. Non elemosina affetto, non ha bisogno dello sguardo di un uomo per sentirsi completa. A lei spetterà l’onore e l’onere di sfidare il passato di Nathan e sarà brava a utilizzare tutte le armi in suo possesso per garantirsi la vittoria. <br /><br />Il passato di Nathan è oscuro, perverso, al limite del lecito, tra il crimine e la follia. Il suo mestiere è la sua vita e allo stesso tempo la sua condanna. Considera la giustizia come un miraggio e l’amore, al quale ha smesso di credere è per lui null’altro che una perfida illusione. I desideri sono pericolosi e lo sono per diversi motivi, fra tutti perché la necessità di esaudire un desiderio ci rende fragili, deboli, vulnerabili. I desideri di Nathan però non sono solo pericolosi, hanno il potere di uccidere, l’oggetto del desiderio, l’anima e il desiderante stesso.<br /><br />È una trama che prova a essere thriller e bisogna riconoscerle che una certa tensione si respira soprattutto nella prima parte, quella in cui il lettore sa che la battaglia si sta combattendo sul terreno del passato, ma ignora totalmente i fatti accaduti e dubita che possa esserci una via diversa da quella che ci si aspetta di percorrere.<br /><br /><blockquote>La vita è sbagliata: non ti propone mai la tua occasione quando sei nel pieno delle tue possibilità. Se la vuoi afferrare devi dimostrare di esserne degno, in qualsiasi condizione tu ti trovi.</blockquote>In mezzo alla storia sono presenti importanti spunti di riflessione che portano la lettura sul piano dell’immaginario e del vissuto personale di chi sta leggendo che si trova inevitabilmente a ripercorrere i fatti della propria vita per dare conferma a ciò che l’autrice scrive con evidente padronanza del tema.<br /><br />Miranda vuole tutto: i segreti, gli sguardi, il calore delle mani, i demoni. È pronta ad accogliere emozioni, ricordi e rimpianti, tutto ciò che si cela dietro l’apparenza di un uomo che fa fatica a guardarsi allo specchio. La passione è coprotagonista tra le pagine, presente nelle note che escono dal violino di Miranda e in un piacere che rimane sospeso <i><b>come una meravigliosa melodia che continui a sentire anche dopo che il sipario è calato.</b></i><br /><br />Miranda è capace di vedere. Con il suo sguardo attento mette a nudo l’anima di Nathan che prova a fuggire da se stesso, da lei, dall’amore, pur non mancando mai di essere consapevole dell’inutilità della sua resistenza. Mi piace pensarli così imperfetti questi personaggi. Incapaci di smettere di guardare l’altro nonostante i pericoli e gli ostacoli che di volta in volta si presentano.<br /><br />Miranda sa prendersi quello che vuole. È una protagonista che non scende a compromessi con se stessa pur facendolo a volte con la vita. Se è impensabile infatti vivere senza tener conto delle decisioni altrui è anche positivo pensare che una giovane donna si dimostri coraggiosa e consapevole anche nell’errore.<br /><br />Riuscirà la bella violinista a spezzare le catene invisibili e robuste che bloccano il nostro bell’avvocato? Una cosa è certa, se c’è una forza che può spezzare le catene è proprio l’amore e in questo romanzo ne troverete in abbondanza. Capitoli brevissimi e un buon stile di scrittura renderanno piacevole la vostra esperienza.<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/491bJ8h" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="6912" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNqqSQ40lPJf_inz5uQbq_TwUVT0kOXlFGYbZtzE6TgZvBrySnKYrqYE3o7I4qNfpvvVh5KanooycEyZ9hOMLqt8y_L32cRdUZrHsAhDuaTlA9QFYO4NOk7JvYh-O2o4UOoc3dwpQeVagO7D8MXMH46ZU3Vr7jt9h9iFoOp6qkd9QxJL0JPyP9np70VH0/s320/Banner%20amazon.png" width="320" /></a></div><br /><p></p></div>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-52415118081546064002024-01-19T09:00:00.006+01:002024-01-19T09:00:00.159+01:00"Reckless. Senza Paura" di Elsie Silver <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcBmiPjS-fAQX-xJxLzXXvDD0hLXl7W-Rkn2IIkRuO-Ns2Gv1ZrbcgyM4v5PvJwsUnd409cUDntoctriW9qoJ8x3dX_wu1DrTvGrXxvYnR5NEH2WXDUCteZBKJcS4gvj8sJ4dvgPyNEfNPlsLnmSZPzSZmU_MhBUUD3Jebs1uQOnMfsQxphGSRbd944G8/s1000/senza-paura-reckless-x1000.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="643" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcBmiPjS-fAQX-xJxLzXXvDD0hLXl7W-Rkn2IIkRuO-Ns2Gv1ZrbcgyM4v5PvJwsUnd409cUDntoctriW9qoJ8x3dX_wu1DrTvGrXxvYnR5NEH2WXDUCteZBKJcS4gvj8sJ4dvgPyNEfNPlsLnmSZPzSZmU_MhBUUD3Jebs1uQOnMfsQxphGSRbd944G8/w258-h400/senza-paura-reckless-x1000.jpg" width="258" /></a></div><p></p><b><i>Recensione per conto di Les Fleurs di mal blog</i></b><br /><br />Se dovessi usare sono una parola per descrivere il quarto volume della serie di Elsie Silver sarebbe <b>Fiducia</b>. <br /><br />È una parola bellissima <u>fiducia</u>, se non fosse probabilmente una delle cose più difficili per una persona. Da ottenere e da regalare.<br /><br />Sì, perché le persone che ci gravitano intorno devono meritarsi la nostra fiducia. Non importa se siano tutti sorrisi e sex appeal. Ma, ancora più difficile, è fidarsi di se stessi, a maggior ragione quando la vita tende a fare come i tori che cavalca Theo Silva nei rodei, ovvero disarcionarti dopo pochi secondi. Se sei fortunato, te ne esci con l'ego ammaccato ma tutto integro... in caso contrario, come successo metaforicamente parlando a Winter, non ti fidi più di niente e di nessuno, a partire da te stesso.<br /><br />Intrappolata a lungo in un matrimonio comodo, diventata medico per far felice la madre, allontanata la sorella per proteggerla. Winter ha sempre visto le luci della ribalta da dietro le quinte. Nessuno l'ha mai messa al centro, sotto al cono di luce che merita... diventare una regina di ghiaccio è stato facile come respirare. Quando le malefatte del marito nei confronti di sua sorella Summer (protagonista del primo volume) vengono a galla, per Winter si apre un nuovo scenario. Vuole tornare in possesso della sua vita, anche se significa mollare ciò che conosce per avvicinarsi a Summer. Vuole ripartire dal loro rapporto, il resto verrà da sé, giusto?<br /><br />L'incontro con Theo è... ipnotizzante. Sembra di assistere alla finale a Wimbledon tra due mostri sacri del tennis. Si sfidano, botta e risposta. Più lei rimane fredda, rigida, altezzosa, più lui si avvicina, cercando di mandarla fuori di testa e flirtando senza ritegno. L'attrazione è evidente, la sentiamo leggendo ogni scena, ogni battuta.<br /><br />Non ci sono sorprese quando li troviamo seduti al bar, inebriati dalle emozioni e dalla tequila, intenti a erigere un contratto per una notte sola. Ore di libertà, di scoperta. Per Theo è l'occasione di toccare la sua Campanellino, cavalcare l'attrazione che gli scorre bollente nelle vene. Lui sa. Sa chi è lei e che ruolo avrà per lui. Ed è determinato a usare ogni mezzo per farglielo capire.<br /><br />Per Winter, una notte sfrenata con Theo, è l'occasione per riprendere in mano la propria vita. Scoprire qualcosa di sé e della propria sessualità. Finalmente si sente risvegliata dal torpore in cui era caduta con il suo matrimonio, brama ogni tocco, ogni bacio. <br /><br />Quella notte custodisce tanti segreti, per gli altri e per loro stessi. Tutto il libro verte intorno a questo. A quanto sia difficile fidarsi quando vieni ferito ancora e ancora. E allora Winter diventa la Sally di Vasco. Vive in equilibrio, tra gioie e dolori, vecchie ferite e un cuore che si espande, batte in modo diverso. In equilibrio tra ciò che è sempre stata e quello che diventa ogni giorno, un passo dopo l'altro.<br /><br />Non è un mistero, amo follemente la scrittura di Elsie Silver. Amo la grande famiglia del Wishing Well Ranch, mi sento a casa con tutti loro, le loro personalità prorompenti. L'autrice non riesce a essere banale. È più forte di lei. La storia di Winter e Theo poteva avere dei risvolti banali, visti e rivisti, ma Elsie Silver è riuscita a trovare nuove strade che la conducono all'originalità. Con delicatezza, parla di tutti noi. Stringe tra le mani le nostre anime toccate da vicino, ci fa commuovere quando meno ce lo aspettiamo, ci porta alle lacrime per le risate. <br /><br />"Reckless. Senza Paura" è pura magia.<br /> Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-15735190226758504592024-01-15T08:00:00.003+01:002024-01-18T07:56:25.947+01:00"My killer vacation" di Tessa Bailey<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQEdqrzLqg4FZZnPV3zr_aa6XwzRQquS2LhNgsU4JdL9rsmEqwMfVwAy1bhstWzIM-AF7ZUYp9-B3NQtD6u66PvezEimgwn23sPLivhKvDt1ESV6xXb6onlfhUG7aGzFpXKlB8b0DumydA22WGUVunhes3Jipd_cYXek1MysCmCVIyp62igimCMsf7_DQ/s1535/71zQn7I-bwL.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="1000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQEdqrzLqg4FZZnPV3zr_aa6XwzRQquS2LhNgsU4JdL9rsmEqwMfVwAy1bhstWzIM-AF7ZUYp9-B3NQtD6u66PvezEimgwn23sPLivhKvDt1ESV6xXb6onlfhUG7aGzFpXKlB8b0DumydA22WGUVunhes3Jipd_cYXek1MysCmCVIyp62igimCMsf7_DQ/w260-h400/71zQn7I-bwL.jpg" width="260" /></a></div>Non so come mai non abbia letto subito questo libro. Tessa Bailey è una di quelle autrici che adoro, sa essere ironica, irriverente, sensuale, profonda... Tutte caratteristiche che amo in un autore romance. Eppure, My killer vacation è finito nel dimenticatoio nel Kindle... Che errore imperdonabile!<br /><br />L'HO AMATO FOLLEMENTE. Merita tutte le maiuscole di questo mondo, va urlato a pieni polmoni. Vi chiederete il perché. Beh, mi ha fatto tornare ragazzina. Sono tornata la Ilenia che amava mettersi a tavola con il nonno paterno e con il proprio papà e la signora Fletcher in sottofondo. La signora in giallo ci univa durante i pranzi settimanali, una tappa imperdibile della nostra giornata.<br /><br />Ecco, mentre leggevo avevo la sensazione di deja vù. Taylor è la signora Fletcher! Entrambe insegnanti, entrambe indagano su un omicidio. Certo, non c'è il commissario con cui ho sempre shippato Jessica, ma Myles, un ex detective ora minaccioso cacciatore di taglie.<br /><br />Una storia narra di Taylor che, accompagnata dal fratello, affitta una villa sulla spiaggia per una settimana di relax; di certo non si aspettano di trovare il proprietario di casa ucciso. Taylor, che di professione fa la maestra elementare, è sempre stata la figlia tranquilla, quella che non corre mai i rischi, al contrario del fratello e dei genitori. Trovare il cadavere non la fa reagire come si aspettava, tutt'altro. Reagire bene le fa capire che, sotto sotto, c'è una Taylor che neanche lei conosce ed è disposta a tutto pur di scoprirla, farle vedere la luce.<br /><br />La sorella della vittima assolda Myles, cacciatore di taglie amico del suo fidanzato. Lui di certo non si aspetta di dover collaborare con questa insegnante fuori di testa. Sì, perché Taylor nel voler indagare alla ricerca del colpevole, regala al lettore perle di risate genuine. Tanto sunshine lei, quanto grumpy lui, e già questo crea scintille che ti auguri veder diventare un incendio in piena regola. <br /><br />Ma non è solo Taylor a scoprire qualcosa in più di se stessa, anche Myles impara qualcosa dalla maestrina. Il suo passato lo ha fatto finire in una specie di buco nero, fatto di lavoro, regole, solitudine. Il raggio di sole di Taylor prima acceca, pian piano lo fa abituare, fino a desiderare di avere il coraggio e prenderne di più, abbandonando le tenebre.<br /><br />è una danza sensuale la loro, fatta di dare, avere e, a volte, pretendere. Di buttare al vento le regole, le aspettative, e di fare qualcosa di sconsiderato, come inseguire l'assassino o il proprio cuore... Quest'ultima cosa rischia di far più paura di chi ti fa la caccia. <br /><br />Con questo romanzo, la Bailey dà ulteriore sfoggio delle sue capacità. Ha ideato e strutturato un romanzo completo in ogni sfaccettatura. Ottima la parte suspense, favolosa quella romance. I personaggi sono solidi, reali. Che sia la risata, la rabbia o la lacrima, il lettore sperimenta ogni emozione mentre il libro scorre via. Alla parola fine ci si sente svuotati ed è bello, perché significa che abbiamo tra le mani una chicca. Una lettura che meriterebbe più di cinque stelle.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div><br /></div>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-87112685926998504822023-12-23T00:44:00.001+01:002023-12-23T00:44:40.903+01:00“The story of us” di Tara Sivec<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc_oMDbVTa61hQATo6QY9eGXy_exxEWSVmvL3z9sYqv_w1pJsLvXwYlGJBbSQFVoMPzXMdFTJuFjJN8r2PTLy0IIe5nfGjg2Iij_-dIE-NEi7Gk8_90fmQP8klWH73I7L4jDsplox9TnZVqpJj33E9bY3aJAaXuupsVit42YiFXb5wnWWn4lz_67zh-Uw/s500/The-story-of-us-cover.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="333" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc_oMDbVTa61hQATo6QY9eGXy_exxEWSVmvL3z9sYqv_w1pJsLvXwYlGJBbSQFVoMPzXMdFTJuFjJN8r2PTLy0IIe5nfGjg2Iij_-dIE-NEi7Gk8_90fmQP8klWH73I7L4jDsplox9TnZVqpJj33E9bY3aJAaXuupsVit42YiFXb5wnWWn4lz_67zh-Uw/w266-h400/The-story-of-us-cover.jpg" width="266" /></a></div>Ci sono momenti difficili nella vita di un lettore: arrivano silenziosi e rendono complicato perdersi nella storia, tra le pagine che solitamente aiutano a viaggiare con la fantasia. Arrivano quando meno te lo aspetti e fanno danni enormi. Ti ritrovi bloccata, senza neanche un briciolo di desiderio di aprire il kindle e scegliere un libro. Ci provi, ti intestardisci ma non riesci ad assorbire le emozioni… ti arrendi e impieghi il tempo in altro modo, pregando tutte le divinità dell’universo che il blocco del lettore ti abbandoni il prima possibile. Poi arriva lui. IL libro. Il libro giusto al momento giusto.<br /><br />“The story of us” di Tara Sivec non è un libro leggero. La storia di Shelby e Eli assomiglia a una ferita che continua a sanguinare nonostante i cerotti e sulla quale versi del succo di limone. Fa male. Dilania e squarcia il cuore in due, raggiunge la parte più profonda dell’anima. Ti prende e ti distrugge in pezzi così piccoli che ti spaventa, lasciandoti con la paura di non ritornare più intera. E poi, quando stai finendo la riserva di lacrime, ecco che ti senti meglio. Perché hai capito cosa significa amare. Soffrire. Spezzarsi per rinascere, per guarire.<br /><br /><blockquote>Quanto può sopportare un uomo prima di andare in pezzi? Si misura forse in base a quanti minuti, ore, giorni o anni vive all’inferno? Oppure anche dal gran numero di pugni, calci o ossa rotte che ha perché si è rifiutato di arrendersi? Vorrei saperlo.</blockquote><br />Nei romance è facile immaginare un protagonista bello e impossibile, una vita da Gran Culo, ma l’autrice è riuscita – solo nelle prime pagine – a farci diventare tutti Eli. Siamo lì con lui, imprigionati e torturati. Ferito, privato di tutto, in pace con l’idea che sta per morire, che non rivedrà l’amore della sua vita. Il suo dolore è così totalizzante che non è facile respirare. Ma, proprio quando crede di esalare l’ultimo respiro, viene liberato. Ha una seconda opportunità, tornare a casa e riprendersi la sua donna. Il suo profumo, il ricordo della sua voce, del suo carattere, della sua pelle è ciò che gli ha dato la forza di resistere. Amore all’ennesima potenza, a mio avviso.<br /><br /><blockquote>Ogni sogno che mi sono lasciata sfuggire dalle dita, ogni decisione che ho affidato a qualcun altro e ogni pezzo di me stessa che ho perso negli ultimi cinque anni è stato per lui. Non importa quanto mi abbia spezzato il cuore, niente potrà cancellare i bei ricordi che mi ha lasciato.</blockquote><br />Shelby aveva dei sogni che era determinata a realizzare, al costo di lottare contro sua madre. Eli era la benzina che alimentava la sua voglia di raggiungere gli obiettivi, poi tutto cambia. Un biglietto, un addio che mette in discussione tutto. Quando provi il tipo di amore che prova lei, leggere quelle parole ti toglie il fiato, prende la lucidità e la butta nel cestino. Non riesci a respirare, il dolore ti annienta… e Shelby ha pagato un prezzo troppo alto, perdendo tutti i suoi sogni. Ma nonostante questo, ha combattuto per lui, anche quando sembrava morto. Ma lui torna e il dolore aumenta.<br /><br /><blockquote>Mi lascia andare, proprio come ha fatto sei anni fa. È ciò che merito. Ha vissuto l’inferno sperando di tornare dalla stessa donna che ha abbandonato, forse per scusarsi, probabilmente per fare ammenda per come mi ha lasciata, ma è impossibile. Quella donna è morta tanto tempo fa, insieme ai suoi sogni, ed è stato per lui. Ogni cosa è sempre stata per lui, e vederlo vivo, sapere che starà bene fintanto che sarà lontano da me, mi ricorda che ho preso la decisione giusta.</blockquote><br />Eli e Shelby sono più simili di quanto si possa immaginare. Entrambi amano profondamente l’altro, in quel modo che ogni essere umano immagina e desidera per sé. Soffrono a ogni respiro, le cicatrici visibili e quelle nascoste sono delle zavorre fisiche quanto emotive.<br /><br /><blockquote>Stringe le braccia intorno a me, tanto strette che riesco a malapena a respirare, ma non m’importa. Non ho bisogno di respirare perché è lui il mio ossigeno e tutto ciò di cui ho bisogno per vivere.</blockquote><br />Spesso, per auto conservazione, creiamo dei muri intorno a noi pensando che siano invalicabili, delle barriere contro quelle emozioni forti e dolorose. Possono essere alti, li immaginiamo invalicabili e indistruttibili, ma quella persona che ama ogni parte di noi troverà il modo di raggirarli. Nel rito del matrimonio, c’è una frase che mi è venuta in mente leggendo questo libro. “Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”. Non sono solo parole da ripetere, ma un credo. È facile amare in salute e nella gioia, quando la ruota gira, il sole splende alto nel cielo. Ma è quando fa buio che il vero amore si manifesta. È proprio in quei frangenti che trovi la forza per aiutare l’altro, nonostante tu sia ancora a pezzi. Perché è il suo sorriso che cura il nostro cuore dilaniato.<br /><br /><blockquote>«Preferirei essere un completo disastro insieme a te piuttosto che passare un altro giorno in frantumi sul pavimento da sola.»</blockquote><br />L’amore può resistere alla tempesta più spaventosa, al dolore lancinante. L’amore ti fa andare avanti quando sembra tutto finito, ti fa resistere ai colpi bassi che continui a subire. Eli e Shelby ne sono la dimostrazione. Leggere questo libro mi ha fatto veramente male, ma ne sono uscita più forte, più grata. Tara Sivec sa scrivere, definire personaggi così veri da sembrarci familiari, nonostante vite diverse, lontane dalle nostre. È impossibile non immedesimarsi, non trovare affinità con loro, vivere le emozioni sulla propria pelle… e non è facile spezzare qualcuno con la sola forza delle parole, per poi ricomporne una versione migliore. Non è stato un viaggio leggero, sono scesa all’inferno. Ma cavolo, se ne è valsa la pena.<div><br /></div><div><div style="text-align: center;"><iframe sandbox="allow-popups allow-scripts allow-modals allow-forms allow-same-origin" style="width:120px;height:240px;" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no" frameborder="0" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libriealtridi-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=B0C1RCCQ54&linkId=70bc225c4d532a3b382d04f426852ffc"></iframe></div><br /></div>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-42196480103885248802023-12-03T09:00:00.002+01:002023-12-03T09:00:00.146+01:00"Quando l'anima brucia" di L.J. Shen<p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgROsk7IRFbEGP-QJ3abum6CCGcfSGtn9SKfYcWMh5KY3zISEMN-K1SZ5_YgzdBS_6aRH2U913fu0lWzB0mRxCtX2-Xa2xQobdP23p5YSNppHgk8MQaZ0stGzTLWiHHZwvsnkLzNkNiu1xu9a1WXnMwEcmDo_XlmGWWwBCKPsaEi1acnwLWNky2N44TfoQ/s2481/quando-l-anima-brucia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2481" data-original-width="1654" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgROsk7IRFbEGP-QJ3abum6CCGcfSGtn9SKfYcWMh5KY3zISEMN-K1SZ5_YgzdBS_6aRH2U913fu0lWzB0mRxCtX2-Xa2xQobdP23p5YSNppHgk8MQaZ0stGzTLWiHHZwvsnkLzNkNiu1xu9a1WXnMwEcmDo_XlmGWWwBCKPsaEi1acnwLWNky2N44TfoQ/w266-h400/quando-l-anima-brucia.jpg" width="266" /></a></div>Amo i romance. Le storie dove posso trovare l'amore anche nei posti più assurdi, tra le persone più diverse di questo mondo. O nelle condizioni più svantaggiose. Negli ultimi anni il romance è stato bistrattato, in lungo, in largo e, a volte, anche in diagonale. Le storie d'amore sono per donne frustrate, per chi non ha orgasmi regolari, per lettori scadenti, di serie D, E, F, G e via andare. Certo, è il genere che tira avanti la carretta dell'editoria, quello che sedicenti autori si sentono in grado di padroneggiarlo al grido "e che ci vuole?". Il settore è pieno, escono in media una decina di romance al giorno... ci sono tante ciofeche, ne sono consapevole. Ma, per fortuna, non solo. <br /><br />Non sono pagata per dire quello che verrà. Non voglio che passi un messaggio diverso o che anche solo un lettore possa pensare che le mie prossime parole siano un modo per leccare i piedi e ottenere qualcosa. Parlo da lettrice e da blogger, da chi negli tre ultimi anni ha letto circa 250 romance. In un certo senso, posso dire di avere di avere esperienza. <br /><br />Ecco, se volete leggere romance veramente belli, curati, che sanno smuovere sentimenti... beh, questa è la casa editrice che fa per voi. Ogni uscita annunciata so che sarà una lettura all'altezza delle mie aspettative. Ogni libro che finisco so che metterà in difficoltà perché alzerà ancora di più l'asticella. Ecco perché, a parte un paio di titoli, ho letto tutto di questa casa editrice e perché continuerò a richiedere libri senza quasi leggere la trama. <br /><br />Ma con LJ Shen è stato amore a prima vista, fin da Vicious. Adoro il suo stile, la creazione dei suoi personaggi e l'architettura delle storie. Quando apro un suo libro, il mio cuore si prepara alla guerra. Verrà bistrattato, dilaniato, distrutto... e ricomposto, rigenerato, rimboccato di amore e buoni propositi. <br /><br />Questa storia fa male. Non c'è altro modo per descriverla. È un romanzo doloroso, in alcuni punti ti strazia rendendoti un mucchietto di lacrime. Sa strapparti timidi sorrisi, risate, ti fa sentire parte viva della storia. Chi non ha mai giocato con il fuoco? Chi non si è mai scottato? Che sia una metafora o meno, i nostri ragazzi trovano facile lanciarsi in qualcosa di sconosciuto, di potenzialmente pericoloso per la loro fragile indole. <br /><br />Un'araba fenice non ha mai avuto tanto peso in una storia. Se ne parla, spesso viene nominata, ma dopo un incendio la cenere è talmente pesante che non è facile scrollarsela di dosso. Ci vuole forza, coraggio, determinazione e, indovinate? Già, amore. Quell'amore che ti rende invincibile, che ti dà la forza di fare passi da gigante. Hai bisogno di supporto, di amore incondizionato che ti accoglie tra le sue braccia anche quando non riesci a pulire una sola piuma della tua fenice.<div><br />West e Grace, Maine e Texas, lui e lei. Una coppia di pezzi rotti, di anime perse. Basta un furgoncino di tacos a farli avvicinare... perché al destino non importa il come o il dove. Sa solo che quelle due anime sono fatte l'una per l'altro, che le cicatrici di lei possono essere curate dall'amore di lui, e viceversa. Non senza sbagli. Non senza errori. Non senza dolore. Ma, come dice LJ Shen... <br /><br /><blockquote><blockquote>Nessuno qui è perfetto. Perché in fin dei conti, siamo tutti fenici che risorgono dalle proprie ceneri, che spiccano il volo verso una destinazione sconosciuta, le punte delle ali forgiate dalle fiamme. </blockquote></blockquote><br />A volte le parole non rendono giustizia. Dire che questo libro è perfetto non basta. Questo libro va oltre. Alla perfezione, al dogma del romance, a tutto ciò che pensate di sapere e di volere in un libro. Quando l'anima brucia vi tocca come un tornado, vi scombussola lasciandovi storditi. E, una volta asciugate le lacrime, vi renderete conto di che gioiellino avete tra le mani.<br /><p></p></div><div><br /></div><div style="text-align: center;"><iframe sandbox="allow-popups allow-scripts allow-modals allow-forms allow-same-origin" style="width:120px;height:240px;" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no" frameborder="0" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libriealtridi-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=B0CCSBK5XJ&linkId=d67d81f0e1c5b423358928d80134515e"></iframe></div>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-20584378680337424252023-11-27T09:30:00.001+01:002023-11-27T09:30:00.132+01:00“Crash on you” di Elvereth Ahn<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhENcIUqR1zzdHSSdIN_TfrD5XlnGKlafr7hVTlUP3fdCxB6GveLqImPcgG782VVehFJXxL4Hp6gEaRnxo05gAdWOPfsV1EKXh40GBJ-tkLIbmzyN5G-1am-qKYokRcb__ISAVsG37NnYiL856MRL5_gQqvsQpEJM5fqk0vU4VSBVapB7ElgkLVVKHJMP4/s1000/71F2TyL+iVL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="657" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhENcIUqR1zzdHSSdIN_TfrD5XlnGKlafr7hVTlUP3fdCxB6GveLqImPcgG782VVehFJXxL4Hp6gEaRnxo05gAdWOPfsV1EKXh40GBJ-tkLIbmzyN5G-1am-qKYokRcb__ISAVsG37NnYiL856MRL5_gQqvsQpEJM5fqk0vU4VSBVapB7ElgkLVVKHJMP4/w263-h400/71F2TyL+iVL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" width="263" /></a></div><b>Recensione a cura di Jessica</b><br /><br />Un’autrice che ho conosciuto per la prima volta quest’anno, un romanzo che ho tenuto dubbiosa sul comodino in attesa di ispirazione, una bella scoperta senza dubbio, quantomeno per la cura nella scrittura e nella stesura.<br /><br />Innamorata del migliore amico di suo fratello, Alyssa è stanca di aspettare, stanca di vivere nell’ombra, di sentirsi invisibile davanti all’unico sguardo che veramente conta per lei. Alyssa “sente” Ryder e avverte il peso di pensieri davanti ai quali non ha mai avuto accesso eppure sa che ci sono e li riconosce in ogni frammento di colore degli occhi. <br /><br />Gli occhi sono lo specchio dell’anima, la porta delle nostre emozioni, eppure per poter vedere cosa c’è dietro non basta essere attenti osservatori, bisogna anche essere disposti a rischiare un rifiuto, una delusione e affermare con forza il coraggio delle proprie azioni. A volte siamo tentati di cullarci tra le relazioni “comode”, che siano esse di amicizia o di amore poco importa, purché siano poco impegnative e magari riescano anche a favorirci socialmente. Così quando Logan, uno dei ragazzi più desiderati della scuola decide di corteggiarla, Alyssa prova a lasciarsi andare, prova a capire se sia possibile ricreare quella stessa alchimia finora legata all’amico di suo fratello anche con qualcuno di più “adatto” a lei.<br /><br />Non credo esista questa formula nella realtà, non credo esista una qualche prevedibilità rispetto alla sintonia che può crearsi fra due persone. Escludo a priori comunque che sesso, età, etnia, religione, colore possano essere determinanti a riguardo. Eppure quello che accettiamo con apparente semplicità in amicizia non sempre riusciamo a trasportarlo sul piano dell’amore che sembra legato a dinamiche differenti e a differenti ostacoli con i quali è più che mai necessario fare i conti. A complicare, oppure favorire (dipende da quale lato siamo disposti a esaminare del problema) una possibile relazione tra Ryder e Alyssa, c’è il rapporto tra la giovane e suo fratello maggiore Drave. Un rapporto più profondo di quanto si possa immaginare.<br /><br /><blockquote>Il legame tra fratelli è qualcosa che non può essere spiegato, non a parole. Devi viverlo per capirlo.</blockquote><br />Non sempre è così in verità, ma qui, in questo romanzo, ci piace immaginare che sia possibile avere un rapporto praticamente perfetto, in cui ci si guarda le spalle a vicenda e in cui qualsiasi sia la difficoltà, c’è sempre la certezza di avere qualcuno al fianco su cui contare.<br /><br />Non è facile insomma far sbocciare questa storia e l’autrice è molto brava a giocare sui vari aspetti di tensione per poi fornirci una soluzione che metterà d’accordo tutti.<br /><br />Ryder tra i due personaggi rimane forse il più fragile, ma ovviamente a noi vuole mostrare solo la sua forza e la sua indifferenza. Ferisce con le parole, poi inevitabilmente finisce per pentirsi, ma sappiamo bene che un pezzo di carta sgualcito con tornerà mai più nuovo. Specchiarsi negli occhi tristi di Alyssa significherà per questo ragazzo cresciuto troppo in fretta fingere di non essere in grado di provare dei sentimenti. Ma per quale motivo fingere? Perché i mostri contro i quali deve combattere non devono in alcun modo rischiare di sporcare qualcosa di puro e ai suoi occhi inviolabile. La pace che lui non riesce a provare è possibile e va perseguita a ogni costo.<br /><br />L’amore in questo fragile e intrigante romanzo non è delicato. È un respiro ritrovato nella bocca dell’altro. È sofferenza. Sono labbra che si sfiorano a ogni parola. Sono occhi che annegano in altri occhi, dita che accarezzano e mentre lo fanno finiscono inevitabilmente per scavare un buco nel petto. Il sorriso di Lissy sarà la chiave per spezzare la maledizione e scacciare le nubi dalla vita di Ryder. La famiglia sarà l’unica cosa che conta, l’unica da proteggere veramente.<br /><br />Simpatica, leggera, ma allo stesso tempo capace di stimolare riflessioni profonde, è una lettura giovane, adatta a chi sogna ancora e non ha nessuna intenzione di smettere.<br /> <p></p><p style="text-align: center;"><iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" sandbox="allow-popups allow-scripts allow-modals allow-forms allow-same-origin" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libriealtridi-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=B0CK3VWMH1&linkId=f70a3ad75e33be166eeabb95f637bb5d" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe></p>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-49312203729658819122023-11-23T09:30:00.005+01:002023-11-23T09:30:00.153+01:00"Più delle parole. More Than Words" di Mia Sheridan <p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiAssUO62REEwwlDgoN8ouaXAH44tqOxBWKAJonERpC-u5lm2_xJ-91SbY7_gn1BFa4U1bVkPJDLCKZ0sE8BXVOQAZNPNmLSCbz8WpGjwFbp77Py-JzoFoVvTqwzemDnahr7A8_PIt8Nd7M6jO6k14gppSVP2Col1qUSsOstU8NOOLE5or4TbOXA746GY/s1000/piu-delle-parole-more-than-words-x1000.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="643" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiAssUO62REEwwlDgoN8ouaXAH44tqOxBWKAJonERpC-u5lm2_xJ-91SbY7_gn1BFa4U1bVkPJDLCKZ0sE8BXVOQAZNPNmLSCbz8WpGjwFbp77Py-JzoFoVvTqwzemDnahr7A8_PIt8Nd7M6jO6k14gppSVP2Col1qUSsOstU8NOOLE5or4TbOXA746GY/w258-h400/piu-delle-parole-more-than-words-x1000.jpg" width="258" /></a></div>In un mondo che ormai rende normale la violenza, fa specie vedere quanto possano ferire le parole. A volte lo fanno più di uno schiaffo. Non ce ne rendiamo conto, escono liberamente. Non ci si sofferma, è facile giudicare l'altro, usare un termine più o meno duro, senza pensare a come possiamo far sentire il destinatario di queste parole. Sono fermamente convinta che, in un libro tanto quanto nella realtà, ognuno di noi dovrebbe dosare ogni parola. Pensare prima di parlare. Metterci nei panni degli altri. Cat calling, body shaming, il sempre attuale bullismo, vi dice niente? <br /><br />È su questo che Mia Sheridan si basa. Le parole feriscono. Lasciano strascichi. Sono ferite che non riescono a guarire come quelle fisiche: in quel caso il livido passa, ma il peso delle parole rimane sull'anima. Se per tutta la vita ti senti dire che sei inutile, come fai a fare finta di nulla? Come puoi pensare di non esserlo? Ma nessuno ci pensa, perché a volte si parla a sproposito. Sono le ferite più intime, perché condiziona una persona. Nel caso di questo libro, condiziona un personaggio che ha tanto da dire, da dare... Ma che continua a sentire nelle orecchie quelle parole pesanti, quegli insulti ai quali ormai crede più che al resto, nonostante siano passati anni. Nonostante i successi, i traguardi tagliati e i premi riscossi, Callen continua a non credere di meritare nulla di ciò. È più facile perdersi nei vizi, entrare in una spirale distruttiva e non lottare per dimostrare di meritare. Si sente un impostore, figuriamoci se merita Jessica. La sua Jessie.<br /><br />La loro storia parte da lontano, da quando erano poco più che bambini. Il destino tira i fili della loro storia, facendoli incontrare quando hanno bisogno l'uno dell'altra. Se da bambina, Jessica amava inventare storie avventurose, da adulta cerca di tuffarsi nel passato, vestire i panni di altri. Le parole, questa volta, non sono per ferire, ma per conoscere. Traduce testi antichi e questo la porta sulle orme di Giovanna D'arco. Con la Francia in sottofondo, Jessica deve scoprire di più di Adélaïde, una ragazza che, vestita da soldato, accompagna Giovanna D'arco in battaglia. Le sue lettere non servono solo alla storia mondiale, ma aiuteranno i personaggi e il lettore con loro.<br /><br /><blockquote>Se la ragazza di cui stavo traducendo gli scritti mi stava insegnando qualcosa, era che le nostre storie erano fugaci, raramente lasciate su carta per essere lette e imparate da altri, e spesso solo nei cuori di coloro che erano abbastanza coraggiosi da amare. Avevamo una possibilità, una vita e nulla più. Vivi con ardore e senza rimpianti.</blockquote><br />Ecco, capite? Immaginate una ragazza ai tempi della guerra. Senza la certezza di un futuro, senza poter essere se stessa. Adélaïde sarà vissuta nel 1400, ma non è così diversa da noi, da Jessica e Callen. Ci preoccupiamo di quello che pensano gli altri, di come veniamo additati, di chi amiamo, cosa facciamo. Siamo perennemente sotto il giudizio di qualcuno e questo ci blocca. Blocca la vena creativa di Callen, ad esempio. Ma, se solo seguissimo le parole di Adélaïde, ci si aprirebbe un mondo nuovo. Un mondo di possibilità da cogliere, attimi da vivere a pieni polmoni. Amori da inseguire e tenere stretto. E parole da fare volare via come piume nel vento. <br /><br /><blockquote>In quel momento ero solo il ragazzo che aveva conosciuto in quel vagone tanto tempo prima. Da allora mi ero nascosto dietro tante cose, mi ero perso nello stile di vita che avevo scelto, mi ero sentito come tutto fumo e niente arrosto per tanto, tanto tempo. Guardando Jessie di fronte a me, la bella donna che mi osservava con una tale onestà negli occhi, mi sentivo sopraffatto dalla possibilità, dalla speranza che vedesse il vero me e le piacesse ciò che vedeva.</blockquote><br />Per quanto le fiabe ci hanno inculcato che arriverà il principe azzurro a salvarci, qui è il contrario. È la principessa che salva il principe. O meglio, che fa capire al principe che merita di essere felice, non permettendo alle parole di ancorarsi all'anima. Soprattutto se non sono piene d'amore. Dovremmo salvarci da soli, sapendo di meritare la felicità in ogni caso. <br /><br /><blockquote>Lo lasciai lì a combattere la sua battaglia… oppure no. Perché ora lo capivo. Alcune battaglie si potevano combattere unicamente da soli.</blockquote><br />Mia Sheridan ci ha abituato a storie potenti, a sentire quella stretta alla gola, le lacrime agli occhi. Con Jessica e Callen ha alzato ulteriormente l'asticella, mostrandoci un principe distrutto, spezzato, e una principessa caparbia. Ci mostra quanto l'amore possa guarire ferite invisibili agli occhi, quanto sia importante spezzarsi ancora un po' prima di incollare i pezzi. <br /><br /><blockquote>Le parole non avevano più il potere di ferirmi. Erano state sostituite da parole veritiere e di incoraggiamento. Ma ora sapevo che la vita andava oltre le parole. La vita era risate, amore, fede e gioia. E, soprattutto, era la pace profonda che derivava dal viverla con ardore e senza rimpianti.</blockquote><br />Viviamo con ardore e senza rimpianti. Non c'è messaggio migliore. Grazie Mia Sheridan per questo libro, Jessica e Callen avranno sempre un posto nel mio cuore.<br /><br /><div style="text-align: center;"><iframe sandbox="allow-popups allow-scripts allow-modals allow-forms allow-same-origin" style="width:120px;height:240px;" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no" frameborder="0" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libriealtridi-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=B0CLX4KL6G&linkId=29a10ab36ab1ad60948e6e9127ff5a7a"></iframe></div><p></p>Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1517660152219395959.post-58896961174667999752023-11-20T08:00:00.000+01:002023-11-20T08:00:00.142+01:00L'importanza dei TRIGGER WARNING. Pensieri su ICEBREAKER di Hannah Grace<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbkxNCcD-1CgqBrRj41AYVHb_JdNGN0_MwqqiHgAcEBs8SxPmBr_-sGzCi92OmRv7r3NXCod-POmXkG40wgHLvgnDdDCoT0swtO7mskAzHzLKkizJTtQmRmy-p-NzJ5LJ9Cml2M0gG1dKu_ZHAq2aUbYi7ppIaiehlZMqXJifs6jZWeEDtcgWnI_ypYSw/s1000/61RCbBCA6vL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="650" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbkxNCcD-1CgqBrRj41AYVHb_JdNGN0_MwqqiHgAcEBs8SxPmBr_-sGzCi92OmRv7r3NXCod-POmXkG40wgHLvgnDdDCoT0swtO7mskAzHzLKkizJTtQmRmy-p-NzJ5LJ9Cml2M0gG1dKu_ZHAq2aUbYi7ppIaiehlZMqXJifs6jZWeEDtcgWnI_ypYSw/w260-h400/61RCbBCA6vL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" width="260" /></a></div><p></p>Quando compro un libro, molte volte vado di pancia, il classico acquisto compulsivo. Le altre volte, complice il BookTok, sono più cauta, non riuscendo a leggere subito i tanti esaltati casi editoriali. Quindi cerco di informarmi, di capire se quel libro rientra effettivamente nei miei gusti. Ho la fortuna di essere grande (non fatemi dire vecchia, dai), di avere un'esperienza ventennale come lettrice e di capire da pochi dettagli se il libro merita la mia attenzione.<br /><br /><b><i>Icebreaker</i></b> aveva fatto suonare tutti i miei campanelli da lettrice. Sport romance? C'è. Lei pattinatrice artistica, lui capitano della squadra di hockey. Enemies to lovers? Eccome se ce n'è! Anastasia odia fin dal primo istante il povero Nate che, al contrario, rimane affascinato. Lei, fin da subito, si ha l'impressione che sia un'algida principessina fatta di ghiaccio. Ha ben chiaro cosa vuole, ovvero far parte della nazionale artistica, e fa di tutto per non distrarsi. Cerca di organizzare tutto nei dettagli, il suo planner è una delle cose più importanti della sua vita, senza si sente persa. Lui, invece, deve affrontare l'ultimo anno prima della laurea, ha ereditato la fascia da capitano e vuole adempiere al meglio ai suoi obblighi. Questo mostra al meglio il suo animo buono, la voglia di sistemare i problemi, essere un appoggio per tutti. Non sembrano avere troppo in comune, eppure si incastrano benissimo. <br /><br />Vedere gli sforzi di Nate anche solo per entrare nelle sue grazie è rinfrancante, così come mi è piaciuto che lei non sia capitolata subito. La storia, forse quel pizzico di spicy di troppo (in alcuni passaggi mi è sembrato forzato), è godibile, scorrevole, l'autrice alterna momenti ilari ad altri di profonda riflessione. Una lettura consigliata a pieni voti? Ni.<br /><br /><blockquote>Mi ha insegnato che comunicare non significa che tutto è sempre perfetto e senza disaccordi. Significa lavorare sulle cose imperfette e, se non ci troviamo d’accordo, quantomeno sappiamo perché l’altro si sente in un determinato modo, anche se non cambieremo idea. Siamo comunque due individui, ma due individui uniti, e non sapevo che una relazione potesse essere così.</blockquote><p>Perché a mio avviso manca qualcosa di grosso e fondamentale. I trigger warning. La copertina, la trama, l'intera promozione da parte della casa editrice, tutto porta a credere di leggere un libro adatto a tutti. Giovani e meno giovani, lettori esperti o acerbi. Eppure, soprattutto per chi non ha un occhio lungo, i TW sono necessari prima di comprare il libro. Ah, piccola nota: nella versione originale è presente un avviso.</p>Quando si trattano argomenti delicati, come i problemi di alimentazione o le relazioni tossiche, andrebbe indicato. Perché, se spingiamo un determinato libro soprattutto tra i giovani (questo tipo di cover attrae molto più un ragazzo che un adulto), dobbiamo ben tenere a mente che hanno bisogno di capire, anche tramite le storie, cosa sia giusto e cosa no. Come affrontare determinati problemi, come esorcizzarli. Per non farli sentire soli. Sbagliati. O, peggio ancora, come se questa tipologia di problemi non siano da combattere. <br /><br />Anastasia vive cose che non dovrebbe affrontare nessuno. Ma, nell'arco della storia, ho avuto l'impressione che vengano minimizzati. Come se il problema con l'alimentazione o un comportamento passivo aggressivo da parte di un amico siano di poco conto. Magari dando più rilevanza alla parte spicy. Non voglio passare per bigotta perché non lo sono, ma avrei preferito rimuovere una scena erotica a favore di una seduta di terapia in più, per capire al meglio cosa sia giusto. <br /><br /><b>A volte basta poco per consegnare al lettore, ogni tipo di lettore, un prodotto valido. Questo è uno scivolone che poteva e doveva essere evitato. </b><br /><br /> Libri e altri disastrihttp://www.blogger.com/profile/17134674428222022249noreply@blogger.com0