L'Angolo Vintage - Cime Tempestose di Emily Bronte

Secondo appuntamento con questa rubrica dedicata ai bei libri di una volta.
Ieri 30 Luglio era l'anniversario della nascita di una giovane scrittrice, sottovalutata all'epoca, ma che ci ha regalato la storia d'amore più tormentata di tutti i tempi: Emily Bronte.

Cime tempestose viene pubblicato nel 1847 in una Inghilterra già frenata dai pudori vittoriani; è l'unico romanzo di Emily, allora appena ventottenne e prossima alla morte perché consumata dalla tisi.

Il libro, stampato in proprio e in poche copie, non desta, come del resto quelli delle sorelle, grande interesse, scatenando nella critica pareri contrastanti e per lo più negativi dovuti alla cruda descrizione della crudeltà fisica e pscicologica che permea il libro. Solo in seguito si imporrà come singolare capolavoro della letteratura inglese.

Nella solitaria e selvaggia brughiera dello Yorkshire si consuma una tumultuosa e distruttiva passione amorosa. Tutti i tormentati contrasti che s'innescano tra gli abitanti di una agiata dimora a fondo valle e quelli di una fattoria su di un colle ventoso convergono nella figura del trovatello Heathcliff. Le contraddittorie e velenose passioni umane innestano nell'amore la sofferenza e la crudele vendetta.

Cime Tempestose è la tormentata storia di Catherine e Heatcliff, l'emblema di un amore che si trasforma in ossessione.
Per quanto la lettura di questo libro scateni forti emozioni nel lettore, confesso che per me è stato destabilizzante.
Mi aspettavo una storia d'amore, un romanticismo tormentato, invece mi sono trovata a leggere una storia di ossessione con personaggi che durante la storia mi trovavo a definire orribili: persone orribili che compiono gesti orribili.
Perchè l'animo umano ha una parte oscura in ogni uomo e donna. E anche un sentimento che nasce puro come l'amore può, quando viene ostacolato, impedito, vietato, portare all'ossessione morbosa, alla violenza, alla morte e alla vendetta.

Vi consiglierei di leggerlo? Ovvio che si. Ma non aspettatevi la classica storia d'amore, perchè per me, quello tra i due non è amore...è qualcosa di meno e allo stesso tempo qualcosa di troppo.
Accostatevi alla lettura di questo classico con mente aperta e cuore leggero.

“Gli ho dato il cuore e lui lo ha preso soltanto per stritolarlo a morte e scagliarmelo sulla faccia.. Gli esseri umani sentono con il cuore, Ellen, e poiché lui il mio lo ha distrutto, non posso più provare alcun sentimento nei suoi riguardi; né vorrei provarlo, nemmeno se lo vedessi gemente a patire da questo momento fino al giorno in cui morirà, e anche se versasse lacrime di sangue per Catherine!”

“A che scopo esisterei, se fossi tutta contenuta in me stessa? I miei grandi dolori, in questo mondo, sono stati i dolori di Heathcliff, io li ho tutti indovinati e sentiti fin dal principio. Il mio gran pensiero, nella vita, è lui. Se tutto il resto perisse e lui restasse, io potrei continuare ad esistere; ma se tutto il resto durasse e lui fosse annientato, il mondo diverrebbe, per me, qualche cosa di immensamente estraneo: avrei l’impressione di non farne più parte. Il mio amore per Linton è come il fogliame dei boschi: il tempo lo trasformerà, ne sono sicura, come l’inverno trasforma le piante. Ma il mio amore per Heathcliff somiglia alle rocce nascoste ed immutabili; dà poca gioia apparente ma è necessario.”

“È duro perdonare, e guardare codesti occhi, e toccare codeste mani consunte. Baciami ancora; e non farmi vedere i tuoi occhi! Ti perdono per quello che mi hai fatto. Io amo la mia assassina; ma il tuo assassino, come potrei perdonarlo?”

“Ho condotto una ben dura esistenza, dal giorno che ho cessato di udir la tua voce. Ma tu devi perdonarmi: perché ho lottato solo per te.”