Le Recensioni di Stefania: "Come rette parallele" di Alessia D'ambrosio
Buon mercoledì Disasters! con l'avvicinarsi delle vacanze, stiamo cercando di mettere il turbo... Stefania oggi ci parlerà di ben tre libri! partiamo dal libro di esordio di Alessia D'ambrosio.
Titolo: Come rette parallele
Autrice: Alessia D'ambrosio
Genere: Romance
Quando la vita che stai vivendo non ti offre più nulla, hai un’unica possibilità: cambiare.
Isabella sogna un lavoro migliore, un riscatto in campo sentimentale, una vita sociale più dinamica. È con questi propositi che vola alla volta di Londra, città che le è sempre rimasta nel cuore. Durante la prima uscita con i suoi nuovi amici, Isabella si imbatte in Christopher, giovane avvocato in cerca di indipendenza. Complice un drink di troppo, i due ragazzi vivranno una notte di passione che li segnerà profondamente.
Sebbene Isabella e Christopher decidano di dimenticare quell’episodio e continuare i propri percorsi su binari differenti, il destino si metterà in mezzo per farli incontrare di nuovo. Ma quanto vale una passione? E se in gioco ci fosse il vero amore? Christopher sarebbe disposto a rinunciare alla stabilità tanto agognata per una sconosciuta? E Isabella si precluderebbe davvero la possibilità di vivere una vera favola, con tanto di principe azzurro, per una storia che forse non ha futuro?
Due rette parallele non possono incrociarsi, ma è davvero così semplice smettere di provarci?
Titolo: Come rette parallele
Autrice: Alessia D'ambrosio
Casa Editrice: Les Flâneurs Edizioni
Data Uscita: 28 Settembre 2017
Prezzo: € 2.99
Sinossi
Isabella sogna un lavoro migliore, un riscatto in campo sentimentale, una vita sociale più dinamica. È con questi propositi che vola alla volta di Londra, città che le è sempre rimasta nel cuore. Durante la prima uscita con i suoi nuovi amici, Isabella si imbatte in Christopher, giovane avvocato in cerca di indipendenza. Complice un drink di troppo, i due ragazzi vivranno una notte di passione che li segnerà profondamente.
Sebbene Isabella e Christopher decidano di dimenticare quell’episodio e continuare i propri percorsi su binari differenti, il destino si metterà in mezzo per farli incontrare di nuovo. Ma quanto vale una passione? E se in gioco ci fosse il vero amore? Christopher sarebbe disposto a rinunciare alla stabilità tanto agognata per una sconosciuta? E Isabella si precluderebbe davvero la possibilità di vivere una vera favola, con tanto di principe azzurro, per una storia che forse non ha futuro?
Due rette parallele non possono incrociarsi, ma è davvero così semplice smettere di provarci?
Recensione
Isabella ha 26 anni, vive a Roma e da ormai un anno non è soddisfatta della direzione che ha preso la sua vita. Laureata in Lettere, vorrebbe realizzarsi nel campo dell’editoria: purtroppo però, fino ad ora, ha acquisito esperienza solo nel fare fotocopie e preparare caffè, accontentandosi di uno stipendio da fame. Sul lato sentimentale non va certo meglio, il suo ultimo ragazzo l’ha tradita e da allora si è chiusa in se stessa, non lasciando passare più nessuno. Il suo arrivo a Londra è dettato proprio dalla sua voglia di stabilizzarsi e realizzare il suo sogno. Si è data un anno di tempo per ottenere ciò che vuole veramente. Non si aspetta di incontrare Cristopher. Non immagina di innamorarsi.
La trama di questo romanzo è chiarissima. La loro notte doveva essere un evento isolato… già, doveva! Il karma, invece, solo un mese dopo ritorna a bloccare le loro strade. Christopher è la persona più sbagliata, c’è chi meriterebbe più di lui la sua fiducia ma al cuore non si comanda. Lei vuole lui. Lui vuole lei. Anche se è sbagliato. Anche se a soffrire non sono solo loro due. Anche se s’inseguono come due rette che non si incontreranno mai.
Più volte nella lettura mi sono chiesta se valesse la pena vivere tutta questa situazione. A prescindere dalle mie convinzioni, in netto contrasto con questo romanzo, non posso che riconoscere che ciò che viene romanzato qui in alcuni casi è normalità. C’è chi si è trovato nella posizione di Isabella o di Christopher e capisco che è difficile rinunciare a qualcosa di cui ormai non si può fare a meno. Ci si sente legati e si vuole legare l’altro sapendo che è l’unico modo per non vederlo sfuggire dalle mani. Non ho apprezzato molto questa storia e, probabilmente non è per la trama in sé, ma per i personaggi. Devo dare atto però che l’autrice non ci regala una storia convenzionale dove la coppia s’incontra, si innamora, c’è il terzo incomodo e alla fine vissero tutti felici e contenti.
Alessia D’Ambrosio sfida i preconcetti, ci obbliga a pensare, a ragionare, ad oltrepassare le nostre convinzioni del giusto e sbagliato. Il lettore, o per lo meno io, mi sono trovata a cercar di razionalizzare la situazione, il contesto, a cercar di comprendere le scelte e i pensieri dei protagonisti.
Posso dirvi che, arrivata quasi a metà storia, odiavo tutti. Non trovavo spiegazioni, per me è tutto o nero o bianco, non ho dato spazio alle sfumature, a tutte quei grigi che ci sono in mezzo per spiegare certe azioni. Per me Isabella doveva lasciar perdere subito Christopher e dedicare il suo tempo a qualcun altro che concretamente poteva darle di più. L’ho trovata debole, facilmente abbindolabile, aspetta, accetta e si fa usare. Soffre ma non sa come uscirne. Ad un certo punto ho pensato che, finalmente, era riuscita ad andare avanti per poi ricredermi e… se prima era la vittima poi è diventata complice e carnefice.
Christopher è incommentabile. Non è sicuramente l’uomo ideale. Sicuramente la sua situazione familiare è un peso e si sente obbligato nel prendere certe direzioni, ma non accetto le sue scelte. C’è modo e modo e mi spiace non essere riuscita a trovare un qualcosa di positivo per lui. E’ egoista, arrogante e non sa imporsi né a parole né con i fatti. Sta fermo nelle sue convinzioni e commette errori ancor peggiori. Non posso svelarvi altro perché vi toglierei il gusto di scoprirlo da sole.
“Come rette parallele” è il primo romanzo della serie Uncrossed. Non è un libro da prendere con leggerezza. Lo schema del doppio pov permette di entrare nella testa di entrambi i protagonisti. Seguiamo passo dopo passo le vicende che si susseguono, aspettando il momento del lieto fine che si fa attendere fino alla fine… per poi trovare un finale aperto. Per sapere cosa succede, come finirà la loro storia, si è obbligati ad aspettare il prossimo romanzo. L’autrice ci lascia di stucco con un epilogo diverso, dove tutto viene lasciato in sospeso e nuovi orizzonti si aprono davanti agli occhi.
Ci sono momenti erotici molto intensi, dettati dalla rabbia, dal nervoso, dal bisogno di marcare fisicamente un possesso. Troverete attimi dettati dalla tenerezza. E troverete una situazione intorno ancora più confusa come se solo i protagonisti non bastano.
Mi aspettavo qualcosa di più lo ammetto ma vi consiglio comunque di leggere questo romanzo perché non sempre è tutto come vogliamo noi. Non sempre le due rette s’incontrano a primo colpo, a volte si viaggia parallelamente aspettando il momento giusto per incrociarsi.
La trama di questo romanzo è chiarissima. La loro notte doveva essere un evento isolato… già, doveva! Il karma, invece, solo un mese dopo ritorna a bloccare le loro strade. Christopher è la persona più sbagliata, c’è chi meriterebbe più di lui la sua fiducia ma al cuore non si comanda. Lei vuole lui. Lui vuole lei. Anche se è sbagliato. Anche se a soffrire non sono solo loro due. Anche se s’inseguono come due rette che non si incontreranno mai.
Più volte nella lettura mi sono chiesta se valesse la pena vivere tutta questa situazione. A prescindere dalle mie convinzioni, in netto contrasto con questo romanzo, non posso che riconoscere che ciò che viene romanzato qui in alcuni casi è normalità. C’è chi si è trovato nella posizione di Isabella o di Christopher e capisco che è difficile rinunciare a qualcosa di cui ormai non si può fare a meno. Ci si sente legati e si vuole legare l’altro sapendo che è l’unico modo per non vederlo sfuggire dalle mani. Non ho apprezzato molto questa storia e, probabilmente non è per la trama in sé, ma per i personaggi. Devo dare atto però che l’autrice non ci regala una storia convenzionale dove la coppia s’incontra, si innamora, c’è il terzo incomodo e alla fine vissero tutti felici e contenti.
Alessia D’Ambrosio sfida i preconcetti, ci obbliga a pensare, a ragionare, ad oltrepassare le nostre convinzioni del giusto e sbagliato. Il lettore, o per lo meno io, mi sono trovata a cercar di razionalizzare la situazione, il contesto, a cercar di comprendere le scelte e i pensieri dei protagonisti.
Posso dirvi che, arrivata quasi a metà storia, odiavo tutti. Non trovavo spiegazioni, per me è tutto o nero o bianco, non ho dato spazio alle sfumature, a tutte quei grigi che ci sono in mezzo per spiegare certe azioni. Per me Isabella doveva lasciar perdere subito Christopher e dedicare il suo tempo a qualcun altro che concretamente poteva darle di più. L’ho trovata debole, facilmente abbindolabile, aspetta, accetta e si fa usare. Soffre ma non sa come uscirne. Ad un certo punto ho pensato che, finalmente, era riuscita ad andare avanti per poi ricredermi e… se prima era la vittima poi è diventata complice e carnefice.
Christopher è incommentabile. Non è sicuramente l’uomo ideale. Sicuramente la sua situazione familiare è un peso e si sente obbligato nel prendere certe direzioni, ma non accetto le sue scelte. C’è modo e modo e mi spiace non essere riuscita a trovare un qualcosa di positivo per lui. E’ egoista, arrogante e non sa imporsi né a parole né con i fatti. Sta fermo nelle sue convinzioni e commette errori ancor peggiori. Non posso svelarvi altro perché vi toglierei il gusto di scoprirlo da sole.
“Come rette parallele” è il primo romanzo della serie Uncrossed. Non è un libro da prendere con leggerezza. Lo schema del doppio pov permette di entrare nella testa di entrambi i protagonisti. Seguiamo passo dopo passo le vicende che si susseguono, aspettando il momento del lieto fine che si fa attendere fino alla fine… per poi trovare un finale aperto. Per sapere cosa succede, come finirà la loro storia, si è obbligati ad aspettare il prossimo romanzo. L’autrice ci lascia di stucco con un epilogo diverso, dove tutto viene lasciato in sospeso e nuovi orizzonti si aprono davanti agli occhi.
Ci sono momenti erotici molto intensi, dettati dalla rabbia, dal nervoso, dal bisogno di marcare fisicamente un possesso. Troverete attimi dettati dalla tenerezza. E troverete una situazione intorno ancora più confusa come se solo i protagonisti non bastano.
Mi aspettavo qualcosa di più lo ammetto ma vi consiglio comunque di leggere questo romanzo perché non sempre è tutto come vogliamo noi. Non sempre le due rette s’incontrano a primo colpo, a volte si viaggia parallelamente aspettando il momento giusto per incrociarsi.
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