Le recensioni di Jessica: "Scommettiamo che è amore?" di Fabiola D'Amico
Adesso tocca a Jessica... oggi pomeriggio vi propone il terzo volume della serie Cupido di Fabiola D'Amico. Si è affezionata subito ai personaggi, soprattutto alla tenerissima Danielle di "Amore per tre" (una bambina indimenticabile) e al passionale, ma un po' stronzo Ethan Fieldman di "Io lo chiamo amore". Adesso è il turno di Lady Cupido in persona di stupirci...
Titolo: Scommettiamo che è amore?
Autore: Fabiola D’Amico
Serie: Cupido Series – vol. 3
Edizioni: Newton Compton
Prezzo: 3,99 e-book, 5, 01 cartaceo
Genere: romance
Data di pubblicazione: 23 maggio 2018
Sinossi
Alexandra Miller, Ale per gli amici, è la fondatrice della
Cupido Agency di New York. Giovane donna elegante, raffinata, sorridente, ama
prendersi cura di tutti. Crede nell’amore, quello con la A maiuscola, e la sua
missione è far incontrare le anime gemelle. La sua vita sentimentale, però, è a
un punto fermo, e non sarà facile rimetterla in moto. Nemmeno quando
l’improvviso malore di nonna Eloise la costringe a partire per Parigi, dove
dovrà fare i conti col suo doloroso passato e con un futuro che non si
prospetta roseo. Ma si sa, non ci si può opporre al destino, soprattutto se si
presenta sotto le spoglie di un muscoloso brontolone di quasi due metri,
affascinante, disordinato, diffidente e solitario. Riuscirà a resistergli, la
nostra Miss Cupido? E lo scorbutico Jean-Luc, sostenuto dalla sua eclettica
famiglia e dagli amici più stretti di Ale, toglierà i lucchetti dal suo cuore
blindato, una volta scoperto che, al di là delle apparenze, il lato migliore
della vulcanica Ale è la sua tenera fragilità?
Recensione
Abituata a credere che la perfezione sia la chiave di tutto,
Miss Cupido sa che non potrà mai permettere a un uomo di avvicinarsi, di
amarla, di illudersi. Non ci sarebbe futuro con lei: non potrà mai avere una
famiglia, dei bambini. Ale è convinta di non avere niente da offrire, ma i suoi
amici sanno che donna straordinaria sia. Se non fosse stato per lei nessuno di
loro avrebbe trovato il lieto fine. Ethan (ah, il mio adorato Fieldman) le
lancia una sfida irresistibile che la porta ad avvicinarsi allo scorbutico
Jean-Luc. Riuscirà quell’uomo all’apparenza tanto rude a riscuotere Ale dal
torpore in cui vive da anni? Sarà capace di vedere oltre la facciata che si è
costruita?
Era da tanto tempo che aspettavo la storia di Ale, più o meno dall’inizio della serie e per delle buone ragioni. Avevo immaginato Miss Cupido proprio come una dea, una specie di fata madrina pronta ad aiutare chi ne aveva bisogno. Il quadro era ovviamente incompleto: perché la donna che più di tutte crede nell’amore, lo evita come la peste? Finalmente ho ottenuto tutte le risposte e ho conosciuto la vera Ale Miller, la donna forte più fragile che esista, dominata dalle sue paure e da una nonna che cerca di controllarla.
Jean-Luc sarebbe stato l’ultimo uomo che avrei immaginato al
suo fianco. Non è il principe azzurro che avevo sognato per Miss Cupido, ma
allo stesso tempo è vero, e migliore di qualsiasi fantasia. Jean-Luc è la
dimostrazione che l’amore non è mai scontato e sa trovare il modo di farsi
largo, inevitabile e inarrestabile… a volte anche dietro a una maschera.
In questo romanzo Fabiola affronta un tema – quello della sterilità – a dir poco difficile. Ci mostra i conflitti interiori di una donna che vive il suo problema come una menomazione, qualcosa che la renderà diversa dalle altre a prescindere da tutto. Una donna apparentemente sicura di sé diventa fragile quando si tratta di maternità, prendendo addirittura in considerazione un matrimonio di convenienza.
Come sempre ho apprezzato lo stile di Fabiola, il suo modo
di scrivere è capace di catturare l’attenzione del lettore. Ho apprezzato
anche i personaggi, ben caratterizzati e con mille sfaccettature. Tuttavia
ammetto che ci sono stati anche momenti in cui la storia non mi ha convinta del
tutto: avrei voluto capire meglio il rapporto di Ale con sua nonna, vederne una
risoluzione. Avrei voluto meno carne al fuoco in certi momenti, ma più approfondita.
È stata in ogni caso una lettura piacevole che vi consiglio.
P.S: il mio preferito rimane il secondo volume della serie, "Io lo chiamo amore". Ethan è Ethan.
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