Le recensioni di Viola: "Viking Chronicles: L'Ascesa" di Andretta Baldanza


Dopo averci raccontato del primo volume, ecco che Viola torna al tempo dei Vichinghi e ci parla del libro di Andretta Baldanza uscito a inizio aprile... scopriamo cosa ne pensa!


Titolo: Viking Chronicles: L'Ascesa

Autore: Andretta Baldanza

Editore: self publishing

Genere: storico fantasy

Data di pubblicazione: 06 Aprile 2018

Prezzo: € 2,99 ebook


Sinossi


La fine della storia.
Hindalvisk, X secolo dC.

Eric ed Alyssa dopo un inizio tormentato sono finalmente riusciti a vivere pienamente il loro reciproco amore, e tutto sembra andare per il meglio. Ma la guerra incombe. Un inaspettato ed imprevisto attacco dei guerrieri di Krelt interrompe la sacralità della festa di Mezzo Inverno e le vite dei nostri protagonisti vengono sconvolte dalla serie di avvenimenti scatenati da questo evento. Fra tradimenti, assassinii, missioni diplomatiche e gelosie, riusciranno Eric, Alyssa ed i loro fedeli compagni a difendere il villaggio, preservare il trono dall’usurpazione e non perdersi lungo il cammino?

Contiene scene sessualmente esplicite




Recensione

A Hindalvisk è tempo di “jólablót”,  le feste sacre di mezzo inverno: si sono appena conclusi i festeggiamenti per il matrimonio tra Unni e Sven, celebrato nel primo volume, e partecipiamo all'investitura a guerriero e al giuramento di fedeltà di Arild, all'avvicinamento del principe Elof alla giovane Viki e assisteremo al primo bacio in pubblico tra il nostro Urlo di Thor e Alyssa.

Questi ultimi due episodi attireranno soprattutto lo sguardo maligno di Gunther che non aspettava altro di avere un appiglio per colpire entrambi i rivali alla sua salita al trono. Se nel primo volume Gunther ha cercato di screditare Eric e Alyssa rimanendo nell'ombra, nel secondo volume lo vedremo "lanciare il sasso" (nel libro è un'ascia, ma sono dettagli) ma senza nascondere la mano, mostrando pian piano le sue intenzioni.

Lasciate che vi presenti per un minuto Gunther Guntherson nonostante credo lo abbiate imparato a conoscere già nel primo volume .. Gunther è un skítugt stykki af skít, un ömurlegur hundur, un gran mongrel nonostante sia un abile e valido guerriero. Ho volutamente usato i termini in lingua madre per descrivervi il personaggio di Gunther perchè altrimenti sarei stata censurata dietro a mille bip, ma non preoccupatevi... ho usato le stesse parolacce che troverete nelle ultime pagine del libro 😜 La sua natura è completamente annebbiata dalla rabbia, dal rancore, dalla sete di potere che lo porta a soggiogare persino il Re pur di esser il favorito, a discapito dello stesso principe Elof.

Come se questo non bastasse, all'alba del secondo giorno di jólablót, i festeggiamenti verranno bruscamente interrotti dal corno di guerra che annuncia l'arrivo in poche ore dei nemici confinanti di krelt, capeggiati da una vecchia conoscenza di Alyssa, dando pochissimo margine di tempo a tutti di riprendersi dalla sbornia e prepararsi al combattimento.
Durante la battaglia due cose sconvolgeranno il nostro Urlo di Thor tanto da ripiegare in ritirata e poi cercare un dialogo con il nemico.


“Non hai orrore di quello che ho fatto?” chiese incredulo con un filo di voce. “Ho orrore della guerra e della morte. Ma io vedo … vedo che gli Dei camminano al tuo fianco Eric Tjellsen, Urlo di Thor e intagliatore del legno. Essi vedono nel cuore degli uomini e non possono vedere altro che onore, giustizia e lealtà nel tuo.”


Eric si ritroverà a dover accettare di allontanarsi da Hindalvisk per portar a termine l'incarico diplomatico assegnatogli dal Re e partire per Krelt lasciando Alyssa senza la sua personale protezione. Al suo ritorno dovrà affrontare una dura realtà.. Qualcuno ha toccato la sua proprietà e dovrà pagare col sangue..


“Allora, Eric... Se Gunther avesse rubato o distrutto intenzionalmente qualcosa che ti appartiene, cosa faresti?” ….. “Andrei alla Sala del Trono e chiederei un risarcimento” risposi cominciando a sogghignare. “E come si risarcisce il sangue?” “Con il sangue” dissi.


Riuscirà Eric ad avere giustizia?

Il libro è ben scritto (qualche refusino da sistemare c'è, ma non disturba in malo modo), la lettura è scorrevole e mi ha fatto pensare di essere realmente “trasportata” nel villaggio di Hindalvisk. Ho conosciuto altri usi e costumi di questo meraviglioso popolo di vichinghi rispetto al primo volume, alcune le conoscevo, una assolutamente no e mi ha decisamente lasciata a bocca aperta, sgomenta e con l'amaro in bocca tanto da dovermi fermare un momento e metabolizzare la cosa (non posso rivelare quale altrimenti correrei il rischio di rovinarvi la lettura).

Ambientazioni e usanze sempre ben descritte e l'autrice è stata brava a farmi provare le stesse emozioni dei protagonisti. Non mi resta che augurarvi una buona lettura.


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