Le Recensioni di Jessica: SOTTO LO STESSO TETTO di Christina Lauren
Buongiorno Disasters,
dopo qualche settimana di assenza, torno finalmente a recensire. L'autrice che vi propongo oggi è Christina Lauren, amatissima dalle amanti del genere rosa, soprattutto per la serie "Beautiful Bastard". Sotto lo stesso tetto è invece uno stand alone, un romanzo fresco, divertente e... inaspettatamente dolce.
Be', basta con le chiacchiere. Signori e signore, benvenuti a Broadway...
dopo qualche settimana di assenza, torno finalmente a recensire. L'autrice che vi propongo oggi è Christina Lauren, amatissima dalle amanti del genere rosa, soprattutto per la serie "Beautiful Bastard". Sotto lo stesso tetto è invece uno stand alone, un romanzo fresco, divertente e... inaspettatamente dolce.
Be', basta con le chiacchiere. Signori e signore, benvenuti a Broadway...
Autore: Christina Lauren
Edizione: Leggereditore
Data di pubblicazione: 9 maggio 2018
Prezzo: 4,99 e-book, 14,90 cartaceo
Genere: romanzo rosa
Sinossi:
Per mesi Holland Bakker ha inventato scuse per scendere
nella stazione metro vicino casa, attirata dalla musica di un affascinante
artista di strada. Le manca però il coraggio di parlare con quel ragazzo,
finché una notte, aggredita da uno squilibrato, viene soccorsa dal misterioso
musicista: è irlandese e si chiama Calvin McLoughlin. Per ringraziarlo, Holland
gli procura un’audizione con un famoso direttore musicale di Broadway. La
performance di Calvin è un successo ma lui fa perdere le proprie tracce per una
ragione che diventa presto chiara: è nel Paese illegalmente, il suo visto è
scaduto da anni. Holland gli propone quindi di mettere in scena una relazione
inesistente per aggirare le rigide leggi sull’immigrazione. Convivere sotto lo
stesso tetto, però, non si rivela facile come credevano: le cose sfuggono di
mano a entrambi, e Holland e Calvin devono prendere atto di aver smesso di
fingere già da un po’...
Recensione:
Alzi la mano chi non si è mai presa una cotta per un
musicista.
Ecco, come pensavo. Che si tratti del cantante famoso, del
chitarrista della band delle medie o del batterista capellone di un gruppo
metallico sconosciuto, tutte abbiamo qualche scheletro nell’armadio.
Il problema è quando questa cotta proprio non se ne va e ti
porta a fare cose stupide, come scendere in una stazione della metro a notte
fonda, solo per sentir suonare quell’uomo misterioso bello come un dio greco e
con la voce di un angelo. Complice l’alcol, Holland si decide finalmente a
parlargli, solo un attimo per fuggire subito dopo, ma è quanto basta. Aggredita
da un ubriaco, sarà proprio Calvin a salvarla e a chiamare i soccorsi. Se state immaginando un principe azzurro che salva la principessa in difficoltà, state sbagliando strada. Il bel musicista può aiutarla solo a distanza, rimanendo nell'ombra, dato che è irlandese e il suo visto
è scaduto da anni. Eppure Calvin ha troppo talento per suonare in metro e Holland
è disposta a tutto per portarlo a Broadway, dove merita di stare… compreso
sposarlo.
E chi di voi si sarebbe tirata indietro di fronte a una
simile prospettiva?
Calvin è bellissimo e talentuoso, un musicista della
Juilliard che non ha avuto il successo sperato, ma nonostante questo non è
riuscito a lasciare New York quando il suo visto è scaduto. Non è riuscito a
tornare a casa da un padre che avrebbe voluto che si trovasse un lavoro “vero”.
Non è riuscito a rinunciare alla musica, anche se deve accontentarsi di
suonarla in metro o di prestarsi come chitarrista per alcune band. Calvin è
gentile e sensuale in un modo sconvolgente per quanto semplice. Mentre leggevo
con gli occhi a cuoricino, ho capito perfettamente cosa dovesse provare Holland
a vederselo girare per casa in mutande.
*sigh*
Com’è che il sesso non è compreso nel loro matrimonio di
convenienza?
Holland credeva che le sarebbe bastato averlo vicino, al suo
fianco. In fondo non ha scelto di sposarlo per ragioni puramente egoistiche,
voleva che suo zio, importante direttore musicale di Broadway, avesse il
musicista perfetto per il suo spettacolo. E voleva dare all’uomo che l’aveva
salvata la possibilità di riscattarsi.
Non aveva previsto quanto pessima potesse rivelarsi
quell’idea.
Holland è un personaggio secondario nella sua stessa vita,
mette sempre il bene degli altri prima del suo. Ha un’amica acida che la
sfrutta per sentirsi meno fallita. Lavora a teatro solo perché i suoi zii
l’hanno sistemata lì. Vive in un appartamento che non potrebbe mai permettersi
senza il loro aiuto. E ha un dottorato che ammuffisce in un cassetto, in attesa
dell’idea giusta da buttare giù.
Calvin è ciò che le serve per dare una scossa alla sua vita,
anche se lo capirà solo dopo, quando nessuno dei due riuscirà più a nascondere
l’attrazione reciproca.
Sotto lo stesso tetto è una commedia romantica e divertente,
ma con una dolcezza di fondo che lo distingue da altri libri delle autrici.
Tocca temi attuali come quello dell’immigrazione clandestina, rendendo vivido
il ritratto di New York e di una Broadway basata fin troppo sulle apparenze.
Ho trovato un po’ lento l’inizio, ma dopo i primi capitoli
ho riconosciuto lo stile di Christina Lauren, capace di condire anche le
situazioni più improbabili con un pizzico di ironia, quella che ti fa venir
voglia di leggerle ancora e ancora.
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