Le recensioni di Stefania: Nient'altro che la verità di Alessandro Noseda
Stefania ci parla oggi di un romanzo a tinte gialle di
Alessandro Noseda. Vediamo come ha trovato NIENT’ALTRO CHE LA VERITA’ edito La
Ponga Edizioni.
Titolo: Nient'altro che la verità
Autore: Alessandro Noseda
Editore: La Ponga Editore
Data di pubblicazione: 6 luglio 20018
Prezzo: 2,99 € ebook, 11.99 € cartaceo
Sinossi
Cos'è la verità? E dove si custodisce? Nelle parole di chi c'era, o nell'aula di un tribunale? La moglie di un mercante d'arte, nota esponente dell'alta società fiorentina, viene brutalmente uccisa, e la sua morte scoperchia un vaso di pandora fatto di tradimenti e perversione. Ma chi è stato? Qual è il movente che ha guidato la mano dell'assassino? Dopo la trilogia di Luca Mariani e Lo stilista, Alessandro Noseda torna con un giallo in cui un giovane magistrato e un carabiniere con un passato nell'esercito si troveranno alle prese con un caso in cui nulla è ciò che sembra, e la verità sembra più che mai un'opinione.
Recensione
Ci sono romanzi a cui serve approfondire la trama e
romanzi dove solo aggiungendo una virgola, penalizzi l'intreccio che a quel punto è ben chiaro nella mente del lettore.
Ho letto
Nient’altro che la verità incuriosita
dalla sinossi, soprattutto dalla frase finale che mi ha fatto fantasticare su
un possibile scenario:
“… nulla è ciò che sembra, e la verità sembra più che mai un’opinione.”
La trama è intrecciata, non solo dal punto di vista
temporale dove il lettore viene catapultato prima in un anno e poi in un altro
in una ragnatela ben studiata. Ogni particolare, ogni più piccolo
insignificante dettaglio motiva questi spostamenti. Ma non solo, i punti focali
sono molti. Ogni personaggio ha il suo spazio e lascia il suo personale contributo ad
una storia complicata.
Dalla sinossi si evince che il lettore si troverà davanti ad
un fatto di cronaca nera. Una donna assassinata. un colpevole da inchiodare. Un
movente da cercare e comprendere.
“<< … un conto è
la verità processuale, quella che noi cerchiamo di provare in aula, un conto è
la “la verità vera”, quella che forse non sapremo mai e che conosce solo il
Signore. E non sempre le due coincidono>>. <<Vuole dirmi che spesso
i fatti non sono come appaiono? Di come possiamo ricostruirli in
giudizio?>>.
Come spesso accade nella nostra realtà, ci troviamo di fronte
ad un delitto senza un colpevole certo al 100% e spetta alle forze incaricate
riuscire a ricostruire la scena.
Quando possiamo dire di avere la certezza su un fatto?
Quando possiamo prendere per vero un qualcosa senza commettere l’errore di
sbagliare?
In questo romanzo l’autore ha dedicato molto spazio alle
descrizioni puntigliose e precise. Ogni piccola informazione è ben studiata.
Niente è lasciato al caso. Mi è sembrato di leggere di un vero caso di cronaca
e non di un atto di fantasia. Da questo caso si aprono tanti scenari che
arricchiscono la narrazione rendendola ancora più vera. Una scatola che aperta
mostra i segreti che si celano dietro ad occhi tranquilli ed insospettabili.
Un piano perfetto che nella sua perfezione mostra delle
falle e sono proprio queste falle che vanno osservate minuziosamente.
Un finale che mi ha lasciata in un misto di incredulità e
attesa e solo le parole dell’autore nei ringraziamenti mi hanno fatto
comprendere il significato.
Volete sapere il motivo? Bè, leggete questo romanzo e lo scoprirete!
Questo romanzo mi ha colpita e consiglio a tutte le persone
amanti del genere cimentarsi in questa lettura.
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