Le recensioni di Viola: "Iceman" di LadyD
Ora Viola ci parlerà di una lettura che ha suscitato polemiche... Quali? Dove? Come? Oddio, me lo sono perso? No, tranquilli... leggete la recensione e capirete.
Titolo: Iceman
Serie: Racing Hearts Trilogy #1
Autore: LadyD
Editore: Self Publishing
Genere: Sport Erotic Romance
Data di pubblicazione: 7 Settembre 2018
Prezzo: 2,99 €
Autore: LadyD
Editore: Self Publishing
Genere: Sport Erotic Romance
Data di pubblicazione: 7 Settembre 2018
Prezzo: 2,99 €
Sinossi
Nina Williams è una bella e giovane, pilota di auto da corsa.
La sua brillante carriera viene stroncata da un incidente dove rischia la vita, ciò le fa maturare la sofferta decisione di abbandonare il mondo delle corse per dedicarsi a qualcosa che la leghi ai motori con meno pericolo. Con la sua esperienza nella meccanica, la giovane intraprende la strada di collaudatrice, divenendo ricercatissima e contesa dalle case automobilistiche più prestigiose del mondo. Durante una normale giornata di lavoro, Nina, si imbatte nel tenebroso e affascinate ex pilota di rally, Matias Quinn, soprannominato Iceman, da chi lo conosce per via del suo carattere freddo e dei suoi occhi di ghiaccio. Lui viene colpito dalla surreale bellezza della ragazza e si mette subito sulle sue tracce con il solo scopo di portarsela a letto. I due scopriranno di avere molto in comune, ma Nina non è una donna come tutte le altre... Cosa succede se una persona che ha paura di amare ancora, ne incontra una che non ha paura di dare tutto l’amore di cui è capace? E se a tutto ciò, come se non bastasse, si aggiungesse anche il passato che viene a bussare nuovamente alla porta?
Recensione
Nina Williams è conosciuta ovunque per essere stata una formidabile pilota di automobili: gareggiava in Nascar ma, al secondo anno di gare, è stata costretta ad abbandonare le corse a causa di un incidente che l'ha vista coinvolta. Di origine italiana, Nina ha iniziato ad appassionarsi al mondo delle macchine grazie alla nonna e, nonostante il parere contrario della madre, si è trasferita a Los Angeles per poter seguire il suo sogno. L'incidente subito l'ha segnata, portandola ad abbandonare le gare, ma non ad allontanarsi dalla pista. Infatti, Nina è una collaudatrice, non ce la fa a smettere di sfrecciare in pista.
Vive con Tyson, il suo cane, lavora nell'officina del suo agente James e viaggia, niente meno che, su una Ferrari 458 Italia bianca.
Matias Quinn è un ex pilota di rally, lavora nella ditta di famiglia nonostante i problemi con suo padre e suo fratello maggiore. Matias è bello come il sole ma così riservato di carattere da sembrare glaciale, tanto da ricevere il soprannome di "Iceman". Sempre sincero e diretto, non ama le menzogne e, dopo una delusione in amore, ha deciso di non donare più il suo cuore ad alcuna donna, ma di appagare i propri istinti con chiunque desideri, comprese tutte le donne della ditta in cui lavora.
Nina e Matias incrociano i loro sguardi durante un “incontro in pista”, che serve alla casa automobilistica che ha assunto la nostra protagonista per mostrare le novità di mercato e invogliare gli acquirenti ad aprire il libretto degli assegni. Con la promessa di “appagare la fame” della propria segretaria, e smettere di farsi tormentare dal cugino Daniel , Matias riesce ad avere informazioni su Nina: gli basta una scusa banale per presentarsi con una delle sue auto al cospetto della collaudatrice, riuscendo sia a farla incavolare che a sconvolgerla con atteggiamenti un po' troppo intimi per un primo incontro non del tutto casuale. Altra soffiata della segretaria e i due si incontrano in un locale dove fanno la rispettiva conoscenza di Helèna (migliore amica di Nina) e Daniel, il sopracitato cugino e collega di Matias. In questo locale succede qualcosa che spinge Matias a portare a casa propria Nina, lasciando al cugino il compito di riaccompagnare l'amica.
Non iniziano nel migliore dei modi ma, piano piano, anche a suon di insulti, cominciano a dialogare: nonostante l'evidente attrazione che provano reciprocamente, Nina nega perché non le basta questa chimica per lasciarsi andare. Matias sembra non spiccare per capacità decisionali.. prima vuole Nina, poi le consiglia di stargli lontano perché lui le può dare solo una cosa, ma è la paura che si trascina fin dall'infanzia a farlo reagire in questa maniera. Questo tira e molla di Matias e il suo comportamento altalenante fanno saltare i nervi alla pilota che lo manda letteralmente a quel paese, finché lui si confida e lei prova a fargli capire che deve solo ascoltare il battito del proprio cuore. Matias lo capirà? Riuscirà a decidersi? Come in ogni storia, c'è un antagonista pronto a mettere i bastoni tra le ruote ai protagonisti... chi sarà? Perché si metterà in mezzo? E se non fosse il solo? Lascio a voi l'onere e l'onore di scoprire tutto il resto!
La storia è lineare e si denota la preparazione e lo studio dell'autrice in merito al mondo della Formula 1 e dei motori, anche dalla scelta delle auto inserite nel libro. Faccio presente che sono appassionata, ho avuto la fortuna di guidare sia in circuito ad Imola, ma soprattutto la magnifica Ferrari 458 Italia, anche se rossa, quindi ho apprezzato la scelta di parlare di questo mondo. È una storia buona, che si fa leggere, anche se mi ha lasciato con l'amaro in bocca, come se mancasse qualcosa. Se mi dovessi fermare qui, se non fosse successo altro, darei semplicemente 3 stelle e mezzo... ma... ebbene sì, esiste un ma!
Se leggete le mie recensioni, avrete notato che evidenzio la presenza di errori. Spesso e volentieri - e alcuni autori possono confermarlo- quando mi occupo di recensioni in anteprima (per Review party e non) se trovo errori, contatto l'autore in chat e glielo comunico, soprattutto se non sono tanti: consiglio la correzione perché, magari sono sviste. Basta poco per poter migliorare il proprio lavoro e mettere in vendita un buon prodotto. Ma mi irrito parecchio quando trovo nel file i refusi, soprattutto se viene dato in dotazione dall'autore poco prima della pubblicazione, con la dicitura "definitivo".
Dovevamo partecipare al Review Party di questo libro, per ovvi motivi siamo stati esclusi, ma il lavoro che ci è stato consegnato per la lettura non era all'altezza: erano presenti errori di ogni genere, dalla punteggiatura alla svista, passando per parole digitate male.
La cosa che mi lascia più allibita è che, a fronte di una domanda banale come "verrà fatta un ulteriore controllo prima della pubblicazione? Ci verrà fornita copia corretta?" (domanda legittima, soprattutto quando è interesse dell'autore ricevere una recensione oggettiva sul proprio romanzo), siamo arrivati alle minacce di denuncia per diffamazione. Denuncia. Di. Diffamazione. Sì, avete letto bene, non è un errore dovuto al caldo, al freddo o alla stanchezza. Ripeto, siamo arrivate a porre la domanda dopo aver trovato anche errori gravi (un'animale... giusto per chiarezza eh..), ma proprio per tutelare l'autrice, per evitare di ricevere una recensione su un testo non effettivamente definitivo! Per me era più semplice scrivere una recensione, mettere una stellina per gli errori e tanti cari saluti, ma quando nessuno di noi ha agito in malafede (tutt'altro semmai!!) non mi va giù di passare per quelle cattive. Se faccio notare degli errori, non è per sminuire il lavoro dell'autore, ma perché penso che possa aiutarlo a rendere perfetto il proprio libro. A me, personalmente, non entra in tasca niente, a volte neanche un grazie, nonostante il tempo impiegato a leggere un libro piuttosto che un altro.
Sono e siamo consapevoli che, dopo questa recensione, si potrebbe sollevare un polverone... dopotutto sulla nostra testa pende la minaccia della denuncia (abbiamo gli Screenshot e i vocali, sia mai che dobbiamo andare a difenderci), ma abbiamo anche inviti, più o meno velati, di paletti da infilare chissà dove... la modestia e l'educazione, queste sconosciute. Un ultimo appello, parlo a nome di tutto lo staff: spesso, sui social, ci sono autori e autrici self che lamentano la poca attenzione da parte di blog, recensioni negate solo perché non sono pubblicati da case editrici; non vogliamo fare di tutta l'erba un fascio, ma chiedetevi perché si arriva a questo punto. Perché i blog chiudono ai self e agli autori italiani in generale.
Per concludere, la storia meriterebbe 3 piume e mezzo. Per tutto il contorno, uno zero sarebbe anche troppo. Fate voi la media.
Vive con Tyson, il suo cane, lavora nell'officina del suo agente James e viaggia, niente meno che, su una Ferrari 458 Italia bianca.
Matias Quinn è un ex pilota di rally, lavora nella ditta di famiglia nonostante i problemi con suo padre e suo fratello maggiore. Matias è bello come il sole ma così riservato di carattere da sembrare glaciale, tanto da ricevere il soprannome di "Iceman". Sempre sincero e diretto, non ama le menzogne e, dopo una delusione in amore, ha deciso di non donare più il suo cuore ad alcuna donna, ma di appagare i propri istinti con chiunque desideri, comprese tutte le donne della ditta in cui lavora.
Nina e Matias incrociano i loro sguardi durante un “incontro in pista”, che serve alla casa automobilistica che ha assunto la nostra protagonista per mostrare le novità di mercato e invogliare gli acquirenti ad aprire il libretto degli assegni. Con la promessa di “appagare la fame” della propria segretaria, e smettere di farsi tormentare dal cugino Daniel , Matias riesce ad avere informazioni su Nina: gli basta una scusa banale per presentarsi con una delle sue auto al cospetto della collaudatrice, riuscendo sia a farla incavolare che a sconvolgerla con atteggiamenti un po' troppo intimi per un primo incontro non del tutto casuale. Altra soffiata della segretaria e i due si incontrano in un locale dove fanno la rispettiva conoscenza di Helèna (migliore amica di Nina) e Daniel, il sopracitato cugino e collega di Matias. In questo locale succede qualcosa che spinge Matias a portare a casa propria Nina, lasciando al cugino il compito di riaccompagnare l'amica.
Non iniziano nel migliore dei modi ma, piano piano, anche a suon di insulti, cominciano a dialogare: nonostante l'evidente attrazione che provano reciprocamente, Nina nega perché non le basta questa chimica per lasciarsi andare. Matias sembra non spiccare per capacità decisionali.. prima vuole Nina, poi le consiglia di stargli lontano perché lui le può dare solo una cosa, ma è la paura che si trascina fin dall'infanzia a farlo reagire in questa maniera. Questo tira e molla di Matias e il suo comportamento altalenante fanno saltare i nervi alla pilota che lo manda letteralmente a quel paese, finché lui si confida e lei prova a fargli capire che deve solo ascoltare il battito del proprio cuore. Matias lo capirà? Riuscirà a decidersi? Come in ogni storia, c'è un antagonista pronto a mettere i bastoni tra le ruote ai protagonisti... chi sarà? Perché si metterà in mezzo? E se non fosse il solo? Lascio a voi l'onere e l'onore di scoprire tutto il resto!
La storia è lineare e si denota la preparazione e lo studio dell'autrice in merito al mondo della Formula 1 e dei motori, anche dalla scelta delle auto inserite nel libro. Faccio presente che sono appassionata, ho avuto la fortuna di guidare sia in circuito ad Imola, ma soprattutto la magnifica Ferrari 458 Italia, anche se rossa, quindi ho apprezzato la scelta di parlare di questo mondo. È una storia buona, che si fa leggere, anche se mi ha lasciato con l'amaro in bocca, come se mancasse qualcosa. Se mi dovessi fermare qui, se non fosse successo altro, darei semplicemente 3 stelle e mezzo... ma... ebbene sì, esiste un ma!
Se leggete le mie recensioni, avrete notato che evidenzio la presenza di errori. Spesso e volentieri - e alcuni autori possono confermarlo- quando mi occupo di recensioni in anteprima (per Review party e non) se trovo errori, contatto l'autore in chat e glielo comunico, soprattutto se non sono tanti: consiglio la correzione perché, magari sono sviste. Basta poco per poter migliorare il proprio lavoro e mettere in vendita un buon prodotto. Ma mi irrito parecchio quando trovo nel file i refusi, soprattutto se viene dato in dotazione dall'autore poco prima della pubblicazione, con la dicitura "definitivo".
Dovevamo partecipare al Review Party di questo libro, per ovvi motivi siamo stati esclusi, ma il lavoro che ci è stato consegnato per la lettura non era all'altezza: erano presenti errori di ogni genere, dalla punteggiatura alla svista, passando per parole digitate male.
La cosa che mi lascia più allibita è che, a fronte di una domanda banale come "verrà fatta un ulteriore controllo prima della pubblicazione? Ci verrà fornita copia corretta?" (domanda legittima, soprattutto quando è interesse dell'autore ricevere una recensione oggettiva sul proprio romanzo), siamo arrivati alle minacce di denuncia per diffamazione. Denuncia. Di. Diffamazione. Sì, avete letto bene, non è un errore dovuto al caldo, al freddo o alla stanchezza. Ripeto, siamo arrivate a porre la domanda dopo aver trovato anche errori gravi (un'animale... giusto per chiarezza eh..), ma proprio per tutelare l'autrice, per evitare di ricevere una recensione su un testo non effettivamente definitivo! Per me era più semplice scrivere una recensione, mettere una stellina per gli errori e tanti cari saluti, ma quando nessuno di noi ha agito in malafede (tutt'altro semmai!!) non mi va giù di passare per quelle cattive. Se faccio notare degli errori, non è per sminuire il lavoro dell'autore, ma perché penso che possa aiutarlo a rendere perfetto il proprio libro. A me, personalmente, non entra in tasca niente, a volte neanche un grazie, nonostante il tempo impiegato a leggere un libro piuttosto che un altro.
Sono e siamo consapevoli che, dopo questa recensione, si potrebbe sollevare un polverone... dopotutto sulla nostra testa pende la minaccia della denuncia (abbiamo gli Screenshot e i vocali, sia mai che dobbiamo andare a difenderci), ma abbiamo anche inviti, più o meno velati, di paletti da infilare chissà dove... la modestia e l'educazione, queste sconosciute. Un ultimo appello, parlo a nome di tutto lo staff: spesso, sui social, ci sono autori e autrici self che lamentano la poca attenzione da parte di blog, recensioni negate solo perché non sono pubblicati da case editrici; non vogliamo fare di tutta l'erba un fascio, ma chiedetevi perché si arriva a questo punto. Perché i blog chiudono ai self e agli autori italiani in generale.
Per concludere, la storia meriterebbe 3 piume e mezzo. Per tutto il contorno, uno zero sarebbe anche troppo. Fate voi la media.
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