Le recensioni di Stefania: Lasciati uccidere di Roberto Leonardi
Stefania ci parla oggi di Lasciati uccidere, thriller di Roberto Leonardi e targato Leone Editore.
Titolo: Lasciati uccidere
Autore: Roberto Leonardi
Editore: Leone Editore
Genere: Thriller
Collana: Mistéria
Data di pubblicazione: 24 gennaio 2019
Prezzo: 14.90 € cartaceo
Sinossi
Un bambino trova il corpo di una donna all’interno di una casa diroccata. La vittima è dentro una gabbia, ha un foro in fronte causato da un proiettile e con lei giacciono quattro rondoni morti. Il caso viene chiuso in pochissimi giorni; le prove sono schiaccianti e conducono a un solo uomo: Achille Capodacqua. Il dossier è archiviato, ma il fresco trasferimento del commissario Frau spariglia le carte. Frau vuole vederci chiaro e comincia a indagare di nascosto con l’aiuto della neoagente Lara Iannacci e dell’ispettore Svevo. Un secondo omicidio, dal modus operandi simile al primo, conferma che il vero colpevole è ancora in circolazione.
Recensione
Chi mi conosce sa bene che la sottoscritta sceglie i libri senza pensare troppo a se facciano parte di una raccolta o se siano stand alone.
Poi succede che come sempre cado nel tranello delle serie lette senza l’ordine corretto. Mentre leggo mi rendo conto di qualcosa che in teoria dovrei conoscere e ovviamente così non è. Ebbene si, Lasciati uccidere è il secondo volume di una trilogia e io devo assolutamente leggere l’inizio di tutto al più presto!
Siamo a Vaporago, un paesino di poche anime, e come si evince dalla trama un bambino dopo essere stato nei campi con il nonno, scappa dal suo controllo e in una casa abbandonata ritrova il corpo di una donna martorizzato da qualcuno che viene prontamente incolpato. Il caso è presto che chiuso ma… mesi dopo ci penserà il commissario Frau a riaprirlo per nuovi accertamenti.
Jacopo Frau è un uomo particolare, un capo giovanile e anomalo per alcuni atteggiamenti, strano per altri. Non sto a raccontarvi troppo perché il quadro che disegna l’autore su di lui è complesso. Comunque, da solo non può fare molto e per questo motivo entra in scena Lara Iannacci, agente italo-americana, che ha il compito di ristudiare tutto il plico di scartoffie. La donna si intuisce subito avere un forte sesto senso, riesce a vedere e percepire sfumature non notate da nessun altro.
Un presunto omicidio passionale che in realtà maschera un progetto ben più elaborato. Chi ne è a capo ha premeditato qualcosa di terrificante ed è così scaltro da non lasciare tracce riconducibili a lui come persona. Eppure ha lasciato una pista, sfida le forze dell’ordine con prove di intelligenza e logica, ne prevede le mosse e ha sempre un piano di riserva pronto. Ma più di tutto, gode del suo successo, un appagamento fisico e mentale senza eguali.
Un thriller da leggere tutto d’un fiato. È un testo abbastanza corposo, prolisso per alcuni ma meticoloso nei dettagli, nei dialoghi e nelle spiegazioni di tutti i passaggi per i veri intenditori. Tutto ha un perché, l’autore ci invita a riflettere (verbo non a caso), ci mette in condizione di dover risolvere enigmi inimmaginabili. Via via che si prosegue nella lettura ci si accorge che tutto è concatenato, ogni tassello che si aggiungerà al puzzle non è messo lì a caso ma ha un motivo ben preciso.
Quello che mi ha entusiasmata e lasciata spesso senza parole è la struttura ideata dall’autore. Il centro di tutto è la vendetta. Le vittime non sono persone vittime di un destino crudele ma per ognuno c’è un motivo preciso come c’è un disegno ben delineato per la loro fine. Un disegno che accentua la fredda ma lucida crudeltà del loro carnefice. Ma non solo. L’aspetto ancora più particolare è l’utilizzo di due elementi inusuali ma che se li mettiamo in relazione ad un modus operandi di un serial killer sono genialmente elaborati e cuciti addosso alla persona.
Tra capitoli che depistano le indagini del lettore, situazioni che all’apparenza non hanno un significato nel contesto e che invece analizzate con razionalità sono molto più di quanto sembra, la lettura prosegue con interesse costante con un picco dopo la prima metà e un epilogo sconcertante che lascia milioni di punti di domanda danzare davanti agli occhi.
“«Tutto è plausibile» le fece presente Frau. «Dobbiamo prendere in considerazione ogni variabile, la verità si nasconde nelle piccole cose. In alcuni casi è impercettibile per le persone che nascono ottuse nella mente. Chi lo stabilisce il confine tra sogno e realtà? In questo istante noi siamo svegli… e se invece stessimo solo sognando?»”
Disaster non posso che consigliare questa lettura con un consiglio: attenzione ai dettagli.
Poi succede che come sempre cado nel tranello delle serie lette senza l’ordine corretto. Mentre leggo mi rendo conto di qualcosa che in teoria dovrei conoscere e ovviamente così non è. Ebbene si, Lasciati uccidere è il secondo volume di una trilogia e io devo assolutamente leggere l’inizio di tutto al più presto!
Siamo a Vaporago, un paesino di poche anime, e come si evince dalla trama un bambino dopo essere stato nei campi con il nonno, scappa dal suo controllo e in una casa abbandonata ritrova il corpo di una donna martorizzato da qualcuno che viene prontamente incolpato. Il caso è presto che chiuso ma… mesi dopo ci penserà il commissario Frau a riaprirlo per nuovi accertamenti.
Jacopo Frau è un uomo particolare, un capo giovanile e anomalo per alcuni atteggiamenti, strano per altri. Non sto a raccontarvi troppo perché il quadro che disegna l’autore su di lui è complesso. Comunque, da solo non può fare molto e per questo motivo entra in scena Lara Iannacci, agente italo-americana, che ha il compito di ristudiare tutto il plico di scartoffie. La donna si intuisce subito avere un forte sesto senso, riesce a vedere e percepire sfumature non notate da nessun altro.
Un presunto omicidio passionale che in realtà maschera un progetto ben più elaborato. Chi ne è a capo ha premeditato qualcosa di terrificante ed è così scaltro da non lasciare tracce riconducibili a lui come persona. Eppure ha lasciato una pista, sfida le forze dell’ordine con prove di intelligenza e logica, ne prevede le mosse e ha sempre un piano di riserva pronto. Ma più di tutto, gode del suo successo, un appagamento fisico e mentale senza eguali.
Un thriller da leggere tutto d’un fiato. È un testo abbastanza corposo, prolisso per alcuni ma meticoloso nei dettagli, nei dialoghi e nelle spiegazioni di tutti i passaggi per i veri intenditori. Tutto ha un perché, l’autore ci invita a riflettere (verbo non a caso), ci mette in condizione di dover risolvere enigmi inimmaginabili. Via via che si prosegue nella lettura ci si accorge che tutto è concatenato, ogni tassello che si aggiungerà al puzzle non è messo lì a caso ma ha un motivo ben preciso.
Quello che mi ha entusiasmata e lasciata spesso senza parole è la struttura ideata dall’autore. Il centro di tutto è la vendetta. Le vittime non sono persone vittime di un destino crudele ma per ognuno c’è un motivo preciso come c’è un disegno ben delineato per la loro fine. Un disegno che accentua la fredda ma lucida crudeltà del loro carnefice. Ma non solo. L’aspetto ancora più particolare è l’utilizzo di due elementi inusuali ma che se li mettiamo in relazione ad un modus operandi di un serial killer sono genialmente elaborati e cuciti addosso alla persona.
Tra capitoli che depistano le indagini del lettore, situazioni che all’apparenza non hanno un significato nel contesto e che invece analizzate con razionalità sono molto più di quanto sembra, la lettura prosegue con interesse costante con un picco dopo la prima metà e un epilogo sconcertante che lascia milioni di punti di domanda danzare davanti agli occhi.
“«Tutto è plausibile» le fece presente Frau. «Dobbiamo prendere in considerazione ogni variabile, la verità si nasconde nelle piccole cose. In alcuni casi è impercettibile per le persone che nascono ottuse nella mente. Chi lo stabilisce il confine tra sogno e realtà? In questo istante noi siamo svegli… e se invece stessimo solo sognando?»”
Disaster non posso che consigliare questa lettura con un consiglio: attenzione ai dettagli.
Commenti
Posta un commento