Le recensioni di Giulia: "La vita inizia quando trovi il libro giusto" di Ali Berg e Michelle Kalus
Chi di voi non ama perdersi tra gli scaffali di una libreria? chi non ama immergersi in una lettura? Ecco, benvenuti nel club, fondato da Frankie, la protagonista del libro di Ali Berg e Michelle Kalus, pubblicato da Garzanti Libri... Giulia ce ne parla proprio ora!
Titolo: La vita inizia quando trovi il libro giusto
Autore: Ali Berg e Michelle Kalus
Edizione: Garzanti Libri
Prezzo: 15,21 Copertina Rigida/ 9,99 formato ebook
Genere: Romance
Data di pubblicazione: 10 gennaio 2019
Sinossi
Frankie ha sempre cercato risposte nei libri. Risposte al perché la sua carriera non sia decollata, perché sia così difficile andare d'accordo con sua madre o non abbia ancora vissuto la sua grande storia d'amore. Leggere le pagine di Jane Austen, Francis Scott Fitzgerald e Steinbeck l'ha sempre aiutata. Ma spesso Frankie si sente sola. Ora, però, ha escogitato un piano infallibile per cambiare vita. I libri non possono tradirla. Per giorni ha lasciato una copia dei suoi romanzi preferiti su treni e autobus, scrivendo all'interno la sua e-mail. Per una grande lettrice come lei non c'è modo migliore di conoscere qualcuno se non grazie a un libro. Quando le risposte cominciano ad arrivare, Frankie colleziona appuntamenti su appuntamenti. E purtroppo delusione su delusione. Si presentano le persone più strambe che lei abbia mai conosciuto. Fino a quando non incontra Sunny che sembra uscito da uno dei suoi romanzi preferiti. Ma ha un difetto: ha gusti letterari opposti ai suoi. Una cosa su cui Frankie non può proprio soprassedere. Per vivere la favola che ha sempre sognato, dovrebbe accettare Sunny con pregi e difetti. Accettare che l'uomo che le sta accanto possa amare autori che lei non ha mai letto. Perché una nuova vita inizia quando trovi l'amore. Ma anche quando scopri una nuova storia da leggere, che apre verso orizzonti inaspettati e protagonisti indimenticabili da incontrare.
Recensione
Entrando in libreria in un uggioso pomeriggio di gennaio, ho colto, con la fugace occhiata di un lettore compulsivo che abbraccia l’enormità del mondo pubblicato e dimentica la brevità del tempo concessogli, una vivace copertina fatta di copertine. Portava, fiera, un titolo seducente: La vita comincia quando trovi il libro giusto. L’impressione immediata è stata quella di un volume che utilizzasse un espediente semplice: un libro sui libri per parlare d’amore. È con questa incosciente curiosità che ho affrontato, in una manciata di ore, la lettura di un testo fuggito velocemente di bocca in bocca. E, al termine di quelle ore, ho capito di aver commesso un errore di valutazione.
Il libro, nato da una esperienza reale, "Books on the rail", un progetto di bookcrossing, volto a promuovere la lettura - lasciare libri in giro nei parchi e sui mezzi pubblici, affinché possano essere presi e letti da chiunque e, una volta terminati, abbandonati a un nuovo affidatario -, ricalca la trama della realtà, associandovi uno scopo diverso: lasciare libri in giro per trovare l’amore. È questo che fa Frankie, protagonista con una grave dipendenza da lettura impegnata, scrittrice fallita e un innato talento per complicare le cose più ovvie.
Ed eccolo, dunque, il mio errore di valutazione. Ho riletto il titolo e ho capito. Che alla fine, forse, l’espediente era tutt’altro che semplice. Che alla fine, forse, questo è un libro che, attraverso l’amore, vuole parlare di libri. E questo, purtroppo, è un qualcosa che riesce rare volte. Questa non è una di quelle.
Sinossi
Frankie ha sempre cercato risposte nei libri. Risposte al perché la sua carriera non sia decollata, perché sia così difficile andare d'accordo con sua madre o non abbia ancora vissuto la sua grande storia d'amore. Leggere le pagine di Jane Austen, Francis Scott Fitzgerald e Steinbeck l'ha sempre aiutata. Ma spesso Frankie si sente sola. Ora, però, ha escogitato un piano infallibile per cambiare vita. I libri non possono tradirla. Per giorni ha lasciato una copia dei suoi romanzi preferiti su treni e autobus, scrivendo all'interno la sua e-mail. Per una grande lettrice come lei non c'è modo migliore di conoscere qualcuno se non grazie a un libro. Quando le risposte cominciano ad arrivare, Frankie colleziona appuntamenti su appuntamenti. E purtroppo delusione su delusione. Si presentano le persone più strambe che lei abbia mai conosciuto. Fino a quando non incontra Sunny che sembra uscito da uno dei suoi romanzi preferiti. Ma ha un difetto: ha gusti letterari opposti ai suoi. Una cosa su cui Frankie non può proprio soprassedere. Per vivere la favola che ha sempre sognato, dovrebbe accettare Sunny con pregi e difetti. Accettare che l'uomo che le sta accanto possa amare autori che lei non ha mai letto. Perché una nuova vita inizia quando trovi l'amore. Ma anche quando scopri una nuova storia da leggere, che apre verso orizzonti inaspettati e protagonisti indimenticabili da incontrare.
Recensione
Entrando in libreria in un uggioso pomeriggio di gennaio, ho colto, con la fugace occhiata di un lettore compulsivo che abbraccia l’enormità del mondo pubblicato e dimentica la brevità del tempo concessogli, una vivace copertina fatta di copertine. Portava, fiera, un titolo seducente: La vita comincia quando trovi il libro giusto. L’impressione immediata è stata quella di un volume che utilizzasse un espediente semplice: un libro sui libri per parlare d’amore. È con questa incosciente curiosità che ho affrontato, in una manciata di ore, la lettura di un testo fuggito velocemente di bocca in bocca. E, al termine di quelle ore, ho capito di aver commesso un errore di valutazione.
Il libro, nato da una esperienza reale, "Books on the rail", un progetto di bookcrossing, volto a promuovere la lettura - lasciare libri in giro nei parchi e sui mezzi pubblici, affinché possano essere presi e letti da chiunque e, una volta terminati, abbandonati a un nuovo affidatario -, ricalca la trama della realtà, associandovi uno scopo diverso: lasciare libri in giro per trovare l’amore. È questo che fa Frankie, protagonista con una grave dipendenza da lettura impegnata, scrittrice fallita e un innato talento per complicare le cose più ovvie.
Così, dopo aver fatto di nascosto un raid tra gli scaffali della libreria dove lavoro (#cleptomane #shelfie #bestbossever) e averne presi solo alcuni dalla mia collezione personale, ho sfogliato ognuno di loro fino alla settima pagina dal fondo e ho scritto quanto segue: Hai ottimi gusti in fatto di libri. Ti va di conoscermi?Manda un’e-mail a: Rossella O’, ciao@ninjadeilibri.comAccanto a Frarkie si avvicendano una migliore amica, Cat, incinta e dedita a gravitare al polo opposto alla complicazione, quello della semplificazione dell’assurdo attraverso la negazione, un adolescente innamorato di idee incredibili quali il sapere, le libertà civili e lo zucchero, una madre innamorata di tutto e un padre innamorato del silenzio. E, sullo sfondo di una esistenza ordinaria resa straordinaria dal resto della storia, si staglia Sunny. Sunny Day.
Lui è John Knightley, Mr Darcy e Edmund Bertram in una sola persona.Sunny è un’anima da omega chiusa dentro un corpo da maschio alfa e possiede il terribile difetto, ostentato con l’ingenuità di un bambino, di leggere tutto quello che potremmo definire “leggero”. In sostanza, tutto quello che Frankie detesta.
Frankie: PS Katniss Everdeen è un tributo a Thomas Hardy, lo sapevi? (L’ho googlato per te.)Sunny: Adoro Hunger Games.Le pagine corrono via veloci, si riempiono di citazioni, di meta-personaggi, di libri nel libro, di contrappassi dolorosi. In una prosa, purtroppo, dolorosamente semplice e poco auto riflessiva, si rintracciano la solitudine delle corse di treni pieni di volumi e speranze, la complessità di un mondo nel quale si affida a una mail il proprio destino e personalità pesanti ammalate di vita e di morte. E sarebbe abbastanza, se non tutto. Ma non lo è. E allora si aggiungono episodi che hanno, nella loro assurda incongruenza con il senso del testo, il peso di uno schiaffo. Senza mai dimenticare l’obiettivo primo e ultimo. Così la ricerca dell’uomo giusto passa attraverso incontri incredibili, documentati attraverso un blog, che spunta come un raggio di sole nel mezzo della narrazione. Pagine catastrofiche nelle quali il cambio passo delle autrici non solo è palese ma anche, e per fortuna, spiraglio dal quale sbirciare l’altro lato della loro capacità creativa. Perché ciò che non manca, mai, è il richiamo del lato nascosto delle loro quattro mani: la parola scritta, come mezzo di catarsi, analisi, scoperta e rinascita.
Ed eccolo, dunque, il mio errore di valutazione. Ho riletto il titolo e ho capito. Che alla fine, forse, l’espediente era tutt’altro che semplice. Che alla fine, forse, questo è un libro che, attraverso l’amore, vuole parlare di libri. E questo, purtroppo, è un qualcosa che riesce rare volte. Questa non è una di quelle.
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