Le recensioni in anteprima di Stefania: Verso il frastuono del caos di Carmen Jenner
Stefania ha letto in anteprima Verso il frastuono del caos di Carmen Jenner, edito Hope Edizioni.
Titolo: Verso il frastuono del caos
Autore: Carmen Jenner
Editore: Hope Edizioni
Genere: Contemporary Romance; Military fiction
Data di pubblicazione: 8 aprile 2019
Sinossi
Jake Tucker è un uomo a pezzi. A ventidue anni, ingenuo e inquieto, si è arruolato nel Corpo dei Marines. Nove anni e quattro missioni dopo, Jake ritorna sul suolo americano, anche se la sua mente è rimasta saldamente radicata nelle sabbie dell’Afghanistan, insieme agli uomini che non ce l’hanno fatta.
Ferito, annientato e gettato via dalla guerra, Jake ha come compagnia solo il suo cane, Nuke, una sindrome da stress post-traumatico e il senso di colpa del sopravvissuto. Per nove anni non è passato istante senza che non si sia chiesto quando per lui sarebbe stato l’ultimo giorno, ma c’è ben poco conforto nel fatto che sia ancora vivo, quando nessuno del suo plotone lo è più.
Ellie Mason non ha tempo per gli uomini spezzati dalla vita. È troppo impegnata a cercare di portare del cibo in tavola. E fare fronte alle esigenze di Spencer, suo figlio, affetto da autismo, talvolta è come combattere dietro le linee nemiche. Come se destreggiarsi nei campi minati dell’essere una madre single non fosse sufficiente, Ellie si sente attratta da quel tranquillo Marine, solitario quanto lei. Ma ha già amato uomini traumatizzati, e ne è uscita straziata.
Ambientato nel pittoresco scenario di Fairhope, Alabama, Ellie e Jake si ritrovano coinvolti nel frastuono del caos.
L’amore è guerra. Solo il più forte sopravvive, e la resa è inevitabile.
Recensione
“Sono un Marines degli Stati Uniti. Niente può fermarci. Non la guerra, né la carestia o l’indigenza e, certamente, non il terrore. Quando gli altri fuggono dal frastuono del caos, noi gli corriamo incontro. Io? Io sono corso così avanti da essere diventato il caos. Ci sono andato a nozze, l’ho forgiato fino a non essere più in grado di controllarlo e mi ha sconfitto.”
Non so cosa mi ha spinta verso questo romanzo. Sarà stata la cover sublime, sarà stata la sinossi, non lo so. Io che fuggo da ogni tipo di sofferenza nell’ultimo periodo e cerco solo spensieratezza nei libri, è bastato dare un occhio alla cover per ritrovarmi ammaliata e desiderosa di leggerne ogni pagina, assaporandone ogni lacrima che ero sicura avrei versato.
Avete capito bene, Verso il frastuono del caos, non è una lettura semplice o leggera. Al suo interno c’è sofferenza, ci sono angoscia, disperazione e dolore fortissimo e indescrivibile tanto che faccio veramente molta fatica a portare su carta cosa ho provato. Basta leggere la sinossi per accorgersi di cosa entrambi i protagonisti di questa storia hanno sopportato e sopportano tutt'ora, giorno dopo giorno.
Jake Tucker è un Marine. Partito con le migliori prospettive, la vita si sa non è sempre lineare, non è sempre come la vogliamo noi e basta un secondo per vedere tutto crollare, briciola dopo briciola. Jake ha visto ogni bruttezza, ha subito e provato sulla propria pelle ogni forma di dolore e violenza psicofisica. Tornato a Fairhope, in Alabama, dopo anni di missioni, solo e con la mente ancora ferma in Afghanistan, non ha più voglia di vivere. Affetto da stress post-traumatico, considera ogni alba un giorno nuovo che non merita di vedere e a nulla servono le sedute con lo psicologo o la vicinanza di Nuke, il cane affidatogli. Ogni giorno è una sfida ad arrivare vivo a sera e ogni notte è una battaglia contro incubi terrificanti. Ogni attimo, ogni rumore, ogni più piccolo particolare gli ricorda cosa ha visto, cosa ha perso e non riavrà più indietro.
“Questa non è libertà; questo è l’inferno sulla terra. Non c’è nulla di gratuito per un soldato andato in frantumi. Ho combattuto la loro guerra per nove anni. Adesso, mi sveglio ogni giorno per combattere la mia.”
Ellie Mason sa cosa vuol dire non potersi permettere di respirare con troppa leggerezza. Ha anche lei un passato difficile e un presente altrettanto complicato. Non è sicuramente allo stesso livello di Jake, ma non se la passa bene comunque. Ha un figlio autistico, gioia e dolore per un genitore che non può capire fino in fondo il proprio bambino. È una grande lavoratrice, non si lascia mai mettere i piedi in testa dalla vita e lotta con tenacia. È una mamma speciale di un bambino speciale e non importa se non le dirà mai “ti voglio bene” o non si farà mai abbracciare, finché suo figlio è sereno lo è anche lei.
“Nello sforzo di arrivare a fine giornata con il minor numero di crisi possibile, ho dimenticato di avere trent’anni e non sessanta. Ho dimenticato che cosa significhi essere desiderata. Ho dimenticato che cosa voglia dire desiderare di più.”
E poi, dopo attente osservazioni, dopo tanti pensieri peccaminosi (è una donna prima di tutto anche se ha messo questo aspetto in cantina), ecco che le loro esistenze si mischiano, si annodano. Ecco che i loro problemi e le loro battaglie li uniscono o li mettono uno contro l’altro.
A questo punto non aspettatevi una piega felice e piena di colore, non aspettatevi la classica storia della infermierina che prova ad aggiustare il malato.
Da questo momento niente non sarà più come prima, ci saranno giorni buoni, sorrisi, ma ci saranno anche e soprattutto giorni terribili, dolorosi, pieni di lacrime e confidenze che non si vorrebbero mai conoscere perché se la vita è difficile, a volte, sa essere anche estremamente crudele.
“Mi viene voglia di piangere perché la sua pelle è un mosaico di sofferenza. Racconta una storia di odio e di crudeltà inimmaginabili, ma ci leggo anche grandezza. È il racconto del coraggio, della sopravvivenza, della forza incommensurabile e della bellezza di fronte a tanta bruttezza. Hanno cercato di distruggerlo, e hanno fallito.”
Cosa troverete da questo momento? Tutto. Come sempre non vi spoilero niente di più e lascio a voi il piacere di scoprire cosa vi aspetta girando pagina.
Questo romanzo è delicato e brutale allo stesso tempo. È un romanzo che ti provoca brividi, stritola il cuore e fa piangere l’anima. È una storia che ti fa veramente capire quanto siamo fortunati e quanto a volte i nostri problemi siano minuscoli o addirittura insignificanti rispetto a ciò che altri subiscono in silenzio e nonostante questo hanno sempre il sorriso sulle labbra.
Scritto a doppio POV alternato, è un viaggio verso l’inferno dell’esistenza, ma anche un inno alla speranza.
La scrittura è descrittiva, precisa non solo a mostrare ma anche nel voler far sentire. Si, sentire è il verbo giusto. Questo romanzo si sente, si vive grazie a questi personaggi e al loro vissuto.
Mi capita spesso di trovare uno dei due personaggi predominante, invece, in questo caso sono alla pari, sono entrambi forti, complessi e reali. L’autrice attraverso di loro ci mette di fronte a due situazioni diverse quanto simili, due battaglia quotidiane difficili da combattere e con cui convivere senza mai poterne sfuggire.
La bellezza è proprio questo, il farci vivere dei flashback del passato di Jake, un passato crudo che non ci risparmia nessuna cicatrice e che si ripercuote nel presente, e il non celare nessun aspetto negativo di ciò che li vede entrambi protagonisti, direttamente e non.
È un testo che per una volta non ha l’aspetto sessuale predominante, che è comunque ben inserito all’interno ma non eccessivo, ma ad esserlo sono le emozioni.
Se non si fosse capito, Verso il frastuono del caos, è un romanzo da non perdere. Ve lo consiglio e vi invito a leggerlo con attenzione. Non è un romanzo semplice ma è di una delicatezza senza eguali.
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