Blog Tour: Tutto il mare è nei tuoi occhi di Silvia Ciompi - tappa intervista
Ospitiamo oggi la penultima tappa del blog tour organizzato in occasione dell'uscita di TUTTO IL MARE E' NEI TUOI OCCHI di Silvia Ciompi, edito Sperling & Kupfer. Abbiamo posto qualche domanda all'autrice e qui trovate le sue risposte.
Titolo: Tutto il mare è nei tuoi occhi
Autore: Silvia Ciompi
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 4 giugno 2019
Prezzo: 9.99 € ebook
Sinossi
Ci sono persone che vedi una volta e ti lasciano subito il segno, come se ti firmassero la pelle con il loro nome e si mischiassero alle tue molecole. Bolognini Mirko, detto Bolo, è una di quelle. Con i suoi tatuaggi sbiaditi, i ricci scombinati e il sorriso più strafottente dell'universo, è entrato nella vita di Gheghe senza avvisare, un pomeriggio d'inverno, mentre fuori il cielo grigio minacciava pioggia, e da lì non è più andato via. E Gheghe non si è nemmeno resa conto di quello che stava succedendo, troppo presa a viverla, la vita, per avere paura. Nessuno dei due aveva mai pensato che amare qualcuno potesse essere così. Così bello, così vero, così pieno di risate, di baci e così doloroso. Anche adesso che sono passati mesi dal loro addio, ogni volta che i loro sguardi s'incrociano è un cortocircuito. Come se nulla fosse cambiato e toccarsi fosse ancora inevitabile. Entrambi sanno di essere troppo diversi per stare insieme: lui fedele da sempre soltanto alla curva dello stadio, perché è lì che ha imparato a camminare, a correre, a guidare il tifo e a prendersi a pugni; lei ai suoi libri, perché è lì che ha iniziato a sognare. Ma l'amore non si può controllare, arriva dritto come un colpo ben assestato che non ti aspetti. Un amore inatteso e travolgente, che sa mordere la vita, come solo a vent'anni si può fare.
INTERVISTA
1. Ciao Silvia e benvenuta tra i Disastri! La prima domanda non può che essere quella di routine: chi è Silvia Ciompi? Come ti sei avvicinata alla lettura e alla scrittura?
Salve a tutti e grazie per avermi ospitata nel vostro bellissimo blog! Mi presento, mi chiamo Silvia Ciompi, ho venticinque anni (quasi ventisei purtroppo), studio scienze della comunicazione, d’estete lavoro in una fabbrica alimentare, e ho due grandi passioni: lo stadio e la scrittura. Vengo da un paese in provincia di Livorno e sono innamorata della mia terra, la Toscana, e di quella città. Vado in curva ogni partita, mi piacciono i libri con un finale tragico e ero una fan di GOT, almeno prima del disastroso finale di stagione. Mi pare di aver detto tutto, no?
La mia passione per la scrittura, (anche se lo so, è banale) è nata da piccola, con i temi delle elementari che facevo con mio nonno. Mio nonno è un tipo straordinario (e non lo dico in quanto sua unica nipote femmina) e scrive poesie in rima. Così ho imparato da lui ha scrivere versi e poi ho provato a scrivere storie, quando andavo al liceo e non paravo poi molto. La scrittura è sempre stata il mio modo per comunicare davvero, (lo so, abbastanza banale anche questo!)
2. Vogliamo i nomi: autore/autrice preferito/a? Un nome per il self publishing e uno per le case editrici!
I miei autori/autrici preferiti sono più di uno, però, per parità tra i sessi faccio un nome femminile e uno maschile: per le donne Silvia Avallone, per i maschietti, Enrico Galliano.
Per quanto riguarda il self amo alla follia i romanzi di Alessia Iorio, una giovane autrice che tra poco pubblicherà anche l’ultimo romanzo della sua serie.
3. Segui uno schema o scrivi di getto le scene che ti vengono in mente?
A dire il vero il primo romanzo l’ho scritto molto di getto, immaginandomi le scene in testa e poi collegando i puntiti. Il secondo è stato un lavoro molto più complesso. Credo infatti che la scrittura sia progettazione prima di tutto, studio e formazione. Sto studiando tanto da quando è iniziata quest’avventura, tecniche narrative, tipologie di intrecci, lessico. Non si può costruire un bel palazzo senza saper progettare l’impalcatura, no?
4. Sappiamo che sei arrivata in Sperling & Kupfer passando da Wattpad… perché un aspirante autore dovrebbe utilizzare la piattaforma?
Io volevo arrivare alla pubblicazione, lo ammetto, non ci sono capitata per caso su wattpad. Ho letto in rete tonnellate di articoli sui vari mezzi di selezione degli esordienti da parte delle case editrici, e ho tentato questa via. Credo che wattpad sia una vetrina e una bella palestra per metteresti in gioco. Da’ la possibilità di confrontarsi e di sperimentare, oltre che, magari, di essere scelti.
5. Parliamo dei tuoi libri… con Teschio & Camille ci hai fatto soffrire, sospirare e innamorare. Dove hai preso l'ispirazione? Quanto di tuo è in quel libro?
Tutto il buio dei miei giorni è la storia di un grande
dolore, ma anche di una grande forza e di resilienza. Di mio c’è tanto e
niente. Non c’è la mia storia, il mio carattere, perché i personaggi sono così
forti e totalizzanti da stare in piedi sa soli. Sono molto diversi da me, e
anche la loro storia non è certo la storia che vorrei io. Però ho trasposto un
mio periodo di perdita e di dolore nel libro, e forse questo l’ha reso così
vero agli occhi di molti.
Bella domanda! Tutto il mare è nei tuoi occhi, è tante cose e questo mi fa molta paura. È un romanzo che racconta una storia d’amore, sì, ma anche un romanzo di formazione, una storia di ultras, una storia di differenze sociali, una storia che ha un tema forte e doloroso che irrompe nella seconda parte e che non vi anticipo. Spero solo che non deluda i miei lettori e che possa piacervi.
7. Qual è stata la difficoltà più grande che hai dovuto affrontare durante la stesura della storia tra Bolo e Gheghe?
Sicuramente rendere la storia diversa dalla prima. Non volevo una brutta copia di Teschio e Camille, perché loro sono unici, credo, e non esisterà un’altra mia storia così cruda, sofferta e tagliente. Bolo e Gheghe soffrono, si feriscono, si perdono, ma in un modo totalmente diverso. Poi c’è stata la parte “clinica” per trattare il tema forte che vi dicevo. Mi sono dovuta documentare un sacco, leggere, studiare. Anche se in editing, abbiamo sfoltito i termini medici e più specifici in relazione al target di riferimento.
Credo che in più non abbiano nulla. Sono semplicemente diversi. Sono meno compatibili, prima di tutto. Teschio e Camille si ammazzano di parole, si prendono a morsi, si insultano, ma si riconoscono anche. Sono due persone marchiate dal dolore e anche se per ragioni diverse, si rispecchiano. Hanno due anime simili.
Bolo e Gheghe invece sono differenti in quasi tutto. Nascono da un’attrazione chimica e fisica. Non capiscono tante cose l’uno dell’altra. Non la pensano uguale su niente, e non intendo meri battibecchi divertenti, hanno delle profonde convinzioni diverse. Hanno valori e scale di priorità diverse. Questo nella storia porterà scompiglio garantito.
Si amano però, non lo ritengo un grosso spoiler, e amare qualcuno con cui non condividi i tuoi valori, le tue convinzioni, è forse la cosa più difficile, perché l’amore può arrivare fino a un certo punto.
9. Quale frase di #TIMENTO (oddio, l'acronimo è voluto o è puramente un caso?!) ti rispecchia maggiormente? Quella frase che per te racchiude la vera essenza del romanzo?
Oddio, l’acronimo è meraviglioso e non voluto!
La frase che per me racchiude il senso di tutto il romanzo è una battuta brevissima di un dialogo di Bolo e dice: «un ultras non scappa mai.»
Non vi svelo con chi sta parlando e di cosa. Ma in realtà in poche parole dice tutto. Questa è la storia di Bolo prima di essere quella di Margherita, perché è Bolo a dover crescere, maturare, capire cosa significa essere adulti. Lo scoprirete davvero leggendo, quello che voglio dire. E anche l’amore, come la vita, è qualcosa che va affrontato a testa alta, da ultras, senza scappare di fronte alla verità, alle cose che ci succedono, ai momenti di dolore.
10. Cosa dobbiamo aspettarci dopo la storia di Bolo e Gheghe? Ci farai conoscere altri ultras sfegatati o cambierai registro?
Quasi sicuramente cambierò registro. Ho in mente una storia molto complessa, appena abbozzata, che si distaccherà parecchio da queste. Ma per ora speriamo solo che Bolo vi faccia innamorare!
11. Grazie per essere stata con noi… cosa vuoi dire a chi leggerà il tuo romanzo?
Grazie a voi, davvero! Voglio dire semplicemente di non arrabbiarvi troppo con me per quello che succederà e di cercare di capire tutti i personaggi che incontrerete, non solo i due protagonisti.
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