Review party: "Il guanto segreto di Re Mida" di Nicolò Marino


Chiudiamo la giornata con la recensione della nostra MaPi: vi parlerà del romanzo "Il guanto segreto di Re Mida" di Nicolò Marino, titolo edito BookRoad. Scopriamo cosa ne pensa!


Titolo: Il guanto segreto di Re Mida

Autore: Nicolò Marino

Editore: BookRoad

Data di pubblicazione: 6 giugno 2019

Prezzo: € 12,90 cartaceo - € 6,99 ebook


Sinossi

Bologna, 2017. Lorenzo Venturi, giornalista ed esperto di storia dell’arte, è inviato alla conferenza
dell’illustre archeologo Miguel Navarro, dove è stata annunciata la rivelazione di una scoperta
strabiliante. L’evento però è interrotto dall’improvvisa morte di Navarro e da una terribile sparatoria. Venturi intuisce di trovarsi di fronte a una storia intricata. Chi vuole impedire che sia svelata la verità? E cosa nascondono le carte del professore spagnolo?
Aiutato dall’assistente di quest’ultimo, Penelope Diaz, il giornalista si mette subito sulle tracce
degli assassini. Tra Madrid, Bologna e la Turchia comincerà quindi una fitta spirale di inseguimenti
e rivelazioni, nella quale i due investigatori dovranno fuggire da attentati e da un pericoloso killer
assoldato dalla setta segreta che vuole mantenere sotto silenzio la verità. Quando gli indizi
condurranno al leggendario guanto di re Mida, in grado di cambiare le sorti del mondo, svelare il
cuore del mistero diventerà per il giornalista sempre più necessario. Dovrà affrontare quindi una
corsa contro il tempo, fino al sorprendente finale.

“Lorenzo e Penelope proseguirono il cammino lungo il crinale dello scavo accompagnati dalla guida. Poco più in là c’era il custode incontrato in precedenza. Trascorse un istante e il sussurro del vento mutò la sua melodia in un suono agghiacciante. Il rumore di proiettili impazziti riempì l’aria. La guida fu investita da una raffica di pallottole. Il guardiano, che fu destato dal trambusto, cercò riparo ma non ebbe sorte migliore della vittima precedente. Lorenzo e Penelope si gettarono al di là della roccia naturale che si trovava alla loro destra, al sicuro da quella tempesta furiosa. Il giornalista riuscì a scorgere un luccichio in lontananza. Comprese che si trattava di un cecchino professionista. «Chi è quel pazzo che ci spara addosso?» gridò la ragazza.”

Con un ritmo incalzante, Nicolò Marino ci regala un thriller storico ricco di colpi di scena e
scoperte inaspettate. Un’intricata selva di enigmi e simboli occulti, che collegano Bologna a un
mistero millenario, che passa dai Templari e dagli scritti di Leonardo da Vinci, permetterà al lettore
di vivere questa travolgente avventura a caccia della leggendaria reliquia.




Recensione

Mannaggia a me e alle mie alte aspettative. Mai più!

Un romanzo storico pseudo thriller in cui il protagonista, Lorenzo Venturi, giornalista ed esperto di storia dell’arte, è alla ricerca di un tesoro antico. Sarà accompagnato durante le sue “avventure” dall'assistente del professor Navarro, Penelope Diaz, e dal suo amico Simone Volta. I tre “amici” dovranno affrontare pericoli per giungere alla fine alla risoluzione del grande enigma che coinvolge più di una persona. Più o meno la storia è questa... lo so che è molto stringata, ma se parlassi ulteriormente della storia rischierei di fare spoiler... quindi ora vi parlo delle mie considerazioni.

Allora… sono giudizi personali, quindi l’autore deve prendere con le pinze quello che sto scrivendo… non mi sono piaciuti i dialoghi, sembrano scritti da un ragazzino. Non ho apprezzato il fatto che non vi sia una netta distinzione tra buoni e cattivi, i serial killer che saranno chiamati dalle varie figure del romanzo sembrano essere, per come sono stati descritti, degli incompetenti che si fanno fregare dal loro stesso obiettivo, che avrebbero dovuto uccidere. 

Poi… tutti i personaggi che ho incontrato sono stati introdotti come “ho un amico, che non sento da un po’, che può darci una mano” (la formula non è proprio questa ma molto simile). TUTTI I PERSONAGGI sono amici di infanzia che… io non ho nemmeno il numero dei miei amici di infanzia! Lo stesso Simone Volta è stato introdotto così.
Lorenzo invita a casa sua Penelope e la conosce appena (si presentano subito dopo l’uccisione del professor Navarro)! E lei accetta! Dove è finito il detto “mai accettare caramelle dagli sconosciuti”?
Una cosa positiva però posso dirla: mi è piaciuto il fatto di aver alternato, buona parte dell’inizio del libro, racconti di epoche diverse (Frigia VII secolo a.C., Costantinopoli 1261, Bologna 2017…).

Ultima cosa, ma stavolta mi rivolgo al correttore di bozze: è proprio brutto lo spazio utilizzato quando si aprono e si chiudono i caporali!

Spero di non essere odiata dal nostro Nicolò Marino_ scrivere una recensione non positiva non è una cosa facile e di certo non provo piacere a “smontare” la mole di lavoro che ci sta dietro, ma non è un libro che mi ha convinta. Mi spiace.




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