Le recensioni di Viola: Still I rise di Lady D
Lo scorso anno Viola ha recensito per il blog il romanzo d'esordio di Lady D. Oggi ci propone la sua opinione per Still I rise, romanzo breve pubblicato a fine settembre.
Titolo: Still I rise
Autore: Lady D
Data uscita: 20 settembre 2019
Casa Editrice : self publishing
Genere: Sport romance
Sinossi
➡️BREVE ROMANZO AUTOCONCLUSIVO⬅️
Se mi chiedeste un solo aggettivo per descrivere la mia vita, probabilmente vi direi: adrenalinica.
Sì, perché è così che ho vissuto gran parte della mia esistenza; in sella a una moto da corsa su circuiti dove si arriva a sfiorare i 350 Km/h.
Se chiedeste a un giornalista di descrivermi, vi direbbe sicuramente: pazzo scatenato, donnaiolo e rissoso.
La verità è una sola: ho pochi limiti in pista, ancor meno nella vita.
Ora chiedetemi se ne è valsa la pena giocarsi la vita in questo modo, di sicuro vi risponderei di sì.
In fondo sono fatto così.
Sono nato per rischiare, dopotutto corro in MotoGP, dove la morte è una compagna che alita sul collo di ogni pilota.
Mi chiamo Andrea Isotta e credo di aver preso una bella sbandata, ma questa volta la mia moto non c'entra nulla.
Sono completamente assuefatto da lei, ma devo essere discreto, devo andarci piano e questo non è nella mia indole.
Sono nato per correre anche sulle piste più insidiose; sono nato per vincere, eppure con lei, mi sembra di andare contro un muro alla massima velocità, senza avere la benché minima possibilità di salvarmi.
È come l'isola di Man: non sai mai se ne uscirai vivo eppure rischi lo stesso.
Rischierò fino in fondo.
Recensione
Andrea Isotta è un pilota di grande talento che gareggia in Moto GP, castano dagli occhi neri e un temperamento grintoso. Ama le moto da sempre e da sempre il suo sogno nel cassetto è quello di diventare il campione iridato del mondo nella massima categoria. Ama stare coi suoi fans e interagire con loro dopo ogni gara, che vinca o che perda a lui piace stare a contatto con loro.
Poi se dopo i festeggiamenti ci scappa anche una festicciola privata con l'ombrellina di turno, o con chiunque sia munita di organo femminile, tanto meglio perchè tale organo è la seconda cosa che ama di più.
Inoltre, ogni scusa è buona per prendersi a cazzotti e finisce spesso in clinica mobile anche per questi motivi. Ed è qui che incontra la dottoressa Rinaldi, che non lo riconosce, quasi non sa chi sia e il suo ego resta quasi ferito. La dottoressa è pure un bel bocconcino ma scoprirà presto che è impegnata con un uomo che tale non si può definire.
Per quanto sia un romanzo breve di circa novanta pagine, e la storia corra come Burt Munro mentre cerca di fare il record sul lago salato di Bonneville Speedway, il messaggio che l'autrice vuole far arrivare al lettore è assolutamente da supportare.
La violenza sulle donne non è giustificabile ne perdonabile quindi mi trovo a fare un plauso per l'argomento trattato ma a dover comunque far presente che il romanzo presenta un po’ di refusi. La trama fila e mi sarebbe piaciuto fosse un po' più corposo per sviluppare meglio trama e argomento.
Nel romanzo fan la comparsa anche i protagonisti di Iceman, primo libro dell'autrice, quindi se volete avere qualche spoilerino qui potreste essere accontentate.
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