Le recensioni di Stefania: Il mio capo è un idiota di Andreea M. Blioju
Ultima recensione per oggi a cura di Stefania.
Il mio capo è un idiota di Andreea M. Blioju è il romance di cui ci parla oggi.
Titolo: Il mio capo è un idiota
Autore : Andreea M. Blioju
Editore: Self publishing
Editore: Self publishing
Data uscita: 14 novembre 2019
Genere: contemporary romance/ chick lit.
Sinossi
Per Chiara la vita è un pendolo che oscilla tra un lavoro e un altro. La sua singolare capacità di attirare guai la porta a detenere il record di licenziamenti mondiale. In una delle sue performance migliori, cade letteralmente ai piedi del bello e irascibile Steven. Niente di grave se non fosse che… lei è la cameriera di una pizzeria e che la pizza fa un tuffo direttamente sulla costosissima camicia di Steven. Il risultato? Licenziata. Ancora. Comincia allora una rocambolesca serie di eventi che la porteranno a lavorare al Banacher, un locale esclusivo e ricercato. E indovinate chi sarà il suo capo? Chiara dovrà farsi forza per non prenderlo a schiaffi ogni due minuti, perché lo odia. Ma è davvero così? Un vicino sexy, un amico d'infanzia fuori di zucca e un alter ego, Peppino, che traduce in siciliano tutti i suoi pensieri inconfessabili. Questi gli ingredienti della vita di Chiara che imparerà, tuttavia, quanto l'apparenza, soprattutto in amore, possa ingannare…
Recensione
Si può essere più sfortunate di Chiara Lo Salvo? NO!
A tutto c'è un limite, ma non per lei che, perseguitata dalla jella, si trova sempre allo stesso punto: perdere il lavoro del momento.
L'ultimo della lista infinita la vede cameriera in una pizzeria e, dopo due settimane di diligente servizio - un miracolo oserei dire - ecco che la nuvola di Fantozzi torna a oscurare il brillante periodo. La figuraccia delle figuracce. Mentre con le pizze in bilico percorre lo spazio che la separa dal tavolo dove siede il suo affascinante vicino di casa Luca, bocconcino su cui sbava sfacciatamente, nella sua traiettoria un bambino sposta la sedia e...
"È solo questione di secondi, tanto che non ho nemmeno il tempo di realizzare quello che sta accadendo. Il mio ginocchio va a sbattere contro la sedia, inciampo nei miei stessi piedi e perdo l'equilibrio. In questo momento nemmeno il mago Silvan potrebbe essermi d'aiuto. Le pizze mi volano dalle mani e io finisco attaccata al pavimento come una cozza allo scoglio."
Un incidente involontario, penserete voi. Basterà chiedere scusa, non avendolo fatto di proposito, direte voi.
Non Steven, il ragazzo al tavolo con Luca, che inizia a sbraitare e pretende il risarcimento della lavanderia per la camicia e i jeans macchiati da Chiara.
Come va a finire?
Chiediamolo alla diretta interessata:
"Non ci vuole un genio per capire che sono stata di nuovo licenziata. Per la terza volta nell'ultimo mese."
... e con un conto a 5 cifre della lavanderia da saldare per conto di Steven Lo Stitico!
Cerca qui, cerca là, per Chiara si inizia a formare l'idea di lasciare la sua amata Sicilia, ma arriva Luca che le propone un'alternativa. Lavorare al Banacher come cassiera.
E indovinate chi è il proprietario e diretto superiore della nostra sfortunata fanciulla? Ebbene si, il sopracitato Steven. Ovviamente la sfortuna la segue con affetto, e non finirà di mettersi nei pasticci.
Un odio profondo da entrambe le parti che cresce giorno dopo giorno, litigi e ripicche sempre più frequenti, scontri accesi, risposte al vetriolo, ma come sempre, quanto è veramente odio?
"«Chiara Lo Salvo, perché ho come l'impressione che vuoi farmi la guerra?», digrigna i denti, mostrandosi alquanto incazzato davanti alla mia mancanza di collaborazione. «Forse perché sei un idiota?», dico ironica come al solito."
Il mio capo è un idiota, è un romanzo che pian piano si è formato nella piattaforma Wattpad, con un seguito importante che ne ha seguito la stesura, e ora trasformato senza intaccarne i contenuti per il self publishing.
Non conoscevo la storia, non utilizzando questo social, e ovviamente non conosco l'autrice ma leggendo la trama e osservando la cover ho pensato: ecco un titolo che rientra nelle mie corde.
E invece, purtroppo, non è stato così.
La parte iniziale, molto carica e accattivante, è solo una bella facciata. Questa storia ha del potenziale che non è stato sviluppato a dovere.
Alle risate iniziali, ho storto il naso troppe volte.
Mi aspettavo un testo divertente, comicità genuina e un innamoramento mascherato da odio che pian piano veniva alla luce con naturalezza, e invece ho trovato un romanzo che, a parer mio, non ha ne capo ne coda.
Gli aspetti negativi più importanti sono due.
La prima riguarda la pianificazione. Probabilmente, ne sono sicura, nel mondo Wattpad funziona. Pubblicare un capito per volta con all'interno un plot twist più o meno elaborato e importante, una rivelazione significativa, o un cliff scioccante ha il suo impatto e crea aspettative sempre maggiori. Nel romance, così come lo intendo io e per quello che sono abituata a leggere, questa cosa è stancante, ripetitiva e non consente di avere una visione d'insieme chiara o comunque non mi ha permesso di apprezzare la storia proprio perchè non ho trovato elementi positivi e di impatto reale che mi facessero voler rimanere incollata alle pagine.
Per come è composto il testo, manca lo sviluppo logico e la coerenza cosa che si nota in tanti passaggi.
L'innamoramento è stato trattato superficialmente, forzato e storpiato per i troppi cambi e le troppe informazioni che man mano vengono aggiunte; stessa identica cosa per i rapporti d'amicizia veramente troppo repentini. Uno tra tutti - piccolo spoiler - è quello tra Chiara e Macayla, sorella di Steven, che neanche il tempo di stringersi la mano sembravano amiche da una vita.
Il secondo aspetto negativo, ahimè, la caratterizzazione di tutti i personaggi coinvolti. A partire dai due protagonisti, fino a quelli di sfondo. Manca una buona definizione di ognuno di loro, quel qualcosa che li differenzia e li fa spiccare.
Se avete notato non vi ho detto nulla del protagonista maschile e la cosa è voluta. Se avessi anche solo accennato a lui avreste subito capito cosa non mi ha convinta.
Steven è il concentrato di tutto ciò che in un uomo, reale o fittizio, non accetto.
Scontroso, irascibile, volubile, irrispettoso. Ci viene descritto come affascinante, dallo sguardo tenebroso e le donne ai piedi, ma per me la sostanza è poca e non dimostra l'età che in teoria dovrebbe avere.
Chiara d'altro canto è o troppo eccentrica o troppo emotiva. Una volta dimostra più dei suoi anni e nella pagina dopo regredisce - aspetto che Steven evidenzia spesso e volentieri quando si riferisce a lei e anche se vero non è comunque giustificato il suo evidenziare le lacune o elogiare i pregi della ragazza in base all'ostacolo che in quel momento si insinua tra loro.
Inoltre,negli office romance si differenziano benissimo i ruoli, invece qui ho trovato due protagonisti che non hanno ben capito da che parte giocare.
Il rapporto principale/dipendente non è stato quindi ben elaborato e anzi spesso sembra che i ruoli siano invertiti.
Divertente l'espediente della voce della coscienza Peppino, che in dialetto siculo dona ironia e leggerezza e grazie per aver inserito le traduzioni perchè da non siciliana alcune frasi mi erano incomprensibili.
E qui mi fermo anche se di cose da dire ne avrei mille.
Insomma, stringendo, non è stata una lettura piacevole per la sottoscritta. Consiglio all'autrice di rivedere dal principio il testo e scegliere bene su cosa puntare, limitando gli argomenti difficili e delicati per poterli valorizzare al meglio.
Recensione
Si può essere più sfortunate di Chiara Lo Salvo? NO!
A tutto c'è un limite, ma non per lei che, perseguitata dalla jella, si trova sempre allo stesso punto: perdere il lavoro del momento.
L'ultimo della lista infinita la vede cameriera in una pizzeria e, dopo due settimane di diligente servizio - un miracolo oserei dire - ecco che la nuvola di Fantozzi torna a oscurare il brillante periodo. La figuraccia delle figuracce. Mentre con le pizze in bilico percorre lo spazio che la separa dal tavolo dove siede il suo affascinante vicino di casa Luca, bocconcino su cui sbava sfacciatamente, nella sua traiettoria un bambino sposta la sedia e...
"È solo questione di secondi, tanto che non ho nemmeno il tempo di realizzare quello che sta accadendo. Il mio ginocchio va a sbattere contro la sedia, inciampo nei miei stessi piedi e perdo l'equilibrio. In questo momento nemmeno il mago Silvan potrebbe essermi d'aiuto. Le pizze mi volano dalle mani e io finisco attaccata al pavimento come una cozza allo scoglio."
Un incidente involontario, penserete voi. Basterà chiedere scusa, non avendolo fatto di proposito, direte voi.
Non Steven, il ragazzo al tavolo con Luca, che inizia a sbraitare e pretende il risarcimento della lavanderia per la camicia e i jeans macchiati da Chiara.
Come va a finire?
Chiediamolo alla diretta interessata:
"Non ci vuole un genio per capire che sono stata di nuovo licenziata. Per la terza volta nell'ultimo mese."
... e con un conto a 5 cifre della lavanderia da saldare per conto di Steven Lo Stitico!
Cerca qui, cerca là, per Chiara si inizia a formare l'idea di lasciare la sua amata Sicilia, ma arriva Luca che le propone un'alternativa. Lavorare al Banacher come cassiera.
E indovinate chi è il proprietario e diretto superiore della nostra sfortunata fanciulla? Ebbene si, il sopracitato Steven. Ovviamente la sfortuna la segue con affetto, e non finirà di mettersi nei pasticci.
Un odio profondo da entrambe le parti che cresce giorno dopo giorno, litigi e ripicche sempre più frequenti, scontri accesi, risposte al vetriolo, ma come sempre, quanto è veramente odio?
"«Chiara Lo Salvo, perché ho come l'impressione che vuoi farmi la guerra?», digrigna i denti, mostrandosi alquanto incazzato davanti alla mia mancanza di collaborazione. «Forse perché sei un idiota?», dico ironica come al solito."
Il mio capo è un idiota, è un romanzo che pian piano si è formato nella piattaforma Wattpad, con un seguito importante che ne ha seguito la stesura, e ora trasformato senza intaccarne i contenuti per il self publishing.
Non conoscevo la storia, non utilizzando questo social, e ovviamente non conosco l'autrice ma leggendo la trama e osservando la cover ho pensato: ecco un titolo che rientra nelle mie corde.
E invece, purtroppo, non è stato così.
La parte iniziale, molto carica e accattivante, è solo una bella facciata. Questa storia ha del potenziale che non è stato sviluppato a dovere.
Alle risate iniziali, ho storto il naso troppe volte.
Mi aspettavo un testo divertente, comicità genuina e un innamoramento mascherato da odio che pian piano veniva alla luce con naturalezza, e invece ho trovato un romanzo che, a parer mio, non ha ne capo ne coda.
Gli aspetti negativi più importanti sono due.
La prima riguarda la pianificazione. Probabilmente, ne sono sicura, nel mondo Wattpad funziona. Pubblicare un capito per volta con all'interno un plot twist più o meno elaborato e importante, una rivelazione significativa, o un cliff scioccante ha il suo impatto e crea aspettative sempre maggiori. Nel romance, così come lo intendo io e per quello che sono abituata a leggere, questa cosa è stancante, ripetitiva e non consente di avere una visione d'insieme chiara o comunque non mi ha permesso di apprezzare la storia proprio perchè non ho trovato elementi positivi e di impatto reale che mi facessero voler rimanere incollata alle pagine.
Per come è composto il testo, manca lo sviluppo logico e la coerenza cosa che si nota in tanti passaggi.
L'innamoramento è stato trattato superficialmente, forzato e storpiato per i troppi cambi e le troppe informazioni che man mano vengono aggiunte; stessa identica cosa per i rapporti d'amicizia veramente troppo repentini. Uno tra tutti - piccolo spoiler - è quello tra Chiara e Macayla, sorella di Steven, che neanche il tempo di stringersi la mano sembravano amiche da una vita.
Il secondo aspetto negativo, ahimè, la caratterizzazione di tutti i personaggi coinvolti. A partire dai due protagonisti, fino a quelli di sfondo. Manca una buona definizione di ognuno di loro, quel qualcosa che li differenzia e li fa spiccare.
Se avete notato non vi ho detto nulla del protagonista maschile e la cosa è voluta. Se avessi anche solo accennato a lui avreste subito capito cosa non mi ha convinta.
Steven è il concentrato di tutto ciò che in un uomo, reale o fittizio, non accetto.
Scontroso, irascibile, volubile, irrispettoso. Ci viene descritto come affascinante, dallo sguardo tenebroso e le donne ai piedi, ma per me la sostanza è poca e non dimostra l'età che in teoria dovrebbe avere.
Chiara d'altro canto è o troppo eccentrica o troppo emotiva. Una volta dimostra più dei suoi anni e nella pagina dopo regredisce - aspetto che Steven evidenzia spesso e volentieri quando si riferisce a lei e anche se vero non è comunque giustificato il suo evidenziare le lacune o elogiare i pregi della ragazza in base all'ostacolo che in quel momento si insinua tra loro.
Inoltre,negli office romance si differenziano benissimo i ruoli, invece qui ho trovato due protagonisti che non hanno ben capito da che parte giocare.
Il rapporto principale/dipendente non è stato quindi ben elaborato e anzi spesso sembra che i ruoli siano invertiti.
Divertente l'espediente della voce della coscienza Peppino, che in dialetto siculo dona ironia e leggerezza e grazie per aver inserito le traduzioni perchè da non siciliana alcune frasi mi erano incomprensibili.
E qui mi fermo anche se di cose da dire ne avrei mille.
Insomma, stringendo, non è stata una lettura piacevole per la sottoscritta. Consiglio all'autrice di rivedere dal principio il testo e scegliere bene su cosa puntare, limitando gli argomenti difficili e delicati per poterli valorizzare al meglio.
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