Le Recensioni di LaManu: "Una ragazza cattiva" di Alberto Beruffi
Torniamo a parlare di thriller - seppur un po' datato - con LaManu: oggi ci parla di "Una ragazza cattiva" di Alberto Beruffi, pubblicato da Newton Compton Editori.
Titolo: Una ragazza cattiva
Autore: Alberto Beruffi
Edizione: Newton Compton Editori
Prezzo: €.0,99 Ebook
Genere: Thriller
Data di pubblicazione: 11 ottobre 2018
Sinossi
Quando pensi di aver individuato il colpevole, ecco che l’autore cambia direzione.
Un caso per l'ispettore Marco Pioggia.
Una giovane donna strangolata. Un collegio chiuso dagli anni ottanta. Una scia di sangue inarrestabile.
Un autogrill si trasforma nell’inquietante scena di un crimine con il ritrovamento del cadavere di una delle cameriere. Si tratta di Giulia Scarpanti, figlia minore di un noto avvocato di Mantova.
È stata strangolata con una corda di chitarra e le hanno messo della colla ai lati della bocca, per farla apparire sorridente. Le pareti del locale sono tappezzate di poster degli anni Ottanta e accanto al corpo viene ritrovato un piccolo carillon a forma di jukebox, che diffonde una melodia in tema con la messinscena.
I macabri particolari ossessionano Mattia Manfredi, musicista dal passato tormentato, e lo inducono a collaborare con la squadra investigativa di cui fanno parte l’ispettore Marco Pioggia e Lara Tarantino, criminologa italoamericana esperta di serial killer.
Ma i tre devono agire in fretta.
L’assassino, ispirato dalle torbide vicende del collegio di Santo Spirito, sta per colpire ancora.
Recensione
Una storia davvero intrecciata quella che lo scrittore descrive. Tanti personaggi, alcuni protagonisti altri solo di contorno, ma in qualche modo tutti vengono coinvolti in un intreccio tra i meravigliosi anni '80 e i giorni nostri.
Fulvio Sanmarco è in assoluto colui che suscita più emozioni, sentimenti, pensieri e dubbi.
Fulvio ama la musica in modo viscerale, inizia a conoscere cantautori e cantanti che per noi oggi sono delle icone. Vengono nominati gruppi che ci catapultano alla nostra adolescenza e, solo per questo, il libro ha iniziato a piacermi.
Parlo a quelli della mia generazione? Chi non ricorda il Commodore 64, il Cioè (noi ragazze eravamo fissate!), i Righeira e Michel Platini, i Duran Duran… vedo poche mani alzate!
Ma questo libro non parla solo di ricordi belli: parla di come un ragazzo allora, come accade ancora oggi, non riesce a trovare il “suo” posto nel mondo.
È l'anno in cui in un Istituto di prestigio, il collegio di Santo Spirito, dove la frequenza è ammessa ai soli ragazzi figli di industriali e politici di successo, tutto viene stravolto. Il Consiglio ha deciso che da quest'anno vi faranno parte anche le ragazze. Questa decisione cambierà tutto.
Ovviamente, come accade tutt'ora quando ragazzi e ragazze vengono uniti, si scatenano situazioni che in una scuola non dovrebbero verificarsi, figuriamoci in un collegio! Ogni ragazzo o ragazza che frequenta l'altolocato Istituto ha una storia da raccontare, seppur ancora troppo giovane per avere esperienze di vita.
Non è uno stereotipo ma, un dato di fatto: i figli di papà si trascinano sempre qualcosa di negativo e questo lo tramutano in atteggiamenti spocchiosi, carattere chiuso o incredibilmente sfacciato, ineducazione o troppa educazione, grandi studiosi o totalmente disinteressati. Non c’è la via di mezzo. Questo è un po' quello che succede al Santo Spirito e, lo spingersi troppo di alcuni di questi ragazzi, scatena una serie di avvenimenti che dai lontani anni '80 ci riporta ad oggi.
Lucrezia Beltrami è la ragazza bella, ricca, prima della classe che tutti vorrebbero, ma non nel loro cuore. È capace di comandare, di farsi rispettare e di decidere. Fulvio Sanmarco è colui che le dà testa, riesce sempre ad essere un passo davanti a lei, a ragionare e questo a Lucrezia non piace.
Cominciano così una serie di eventi che portano Fulvio in un tunnel dal quale non uscirà più.
Molti sono gli episodi che sconvolgono la vita di Fulvio ma, una conoscenza scatena in lui pensieri positivi che lo risollevano da tutte quelle persone che cercano di soffocarlo.
Lei si chiama Beatrice, lei è l'amore.
Marco Pioggia è l'ispettore che dovrà capire attraverso gli indizi e la musica, quello che accade oggi per riuscire a comprendere ciò che è accaduto in passato.
Ed è così che comincia il lavoro dell'Ispettore, proprio con una serie d'indizi fatti di poster o oggetti che il Killer lascia sulla scena del crimine e che solo con l'aiuto di un musicista, ossessionato dalla musica Mattia Manfredi riuscirà a capire che la serie di omicidi non saranno una coincidenza ma una vendetta studiata da lunghi lunghissimi anni.
Il killer ha studiato tutto nei minimi dettagli.
Ha voluto ripagare quei stupidi ragazzi con la stessa moneta. È proprio vero che la vendetta è un piatto che va servito freddo e il killer facendo passare tutti quegli anni l'ha sicuramente servita al punto giusto. L'amore e anche il rimpianto ti fanno compiere azioni che in quello stesso momento ti liberano l'anima. Il rimorso poi, è un'altra storia. Tutta la storia è circondata da musica, brani, cantanti e cantautori, uno splendido modo per riuscire a farti entrare nel vivo in quello che viene raccontato.
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