Le recensioni di Francesca: Il giardino delle erbe proibite di Titania Hardie
Ultima recensione per oggi a cura di Francesca. Ci parla di un titolo edito Piemme: Il giardino delle erbe proibite di Titania Hardie.
Autore:Titania Hardie
Editore:Piemme
Genere: Fiction storica/narrativa
Data di pubblicazione: 15 novembre 2011
Prezzo: cartaceo € 10.00
Sinossi
È una mattina d'inverno e la nebbia si dirada lenta nella baia di San Francisco. Madeline si sveglia carica di eccitazione per l'arrivo del fidanzato, dopo mesi di lontananza. Ma un terribile incidente infrange tutti i suoi sogni. Ora che nulla sembra avere più senso, è solo con sua nonna Isabella, in quella casa che odora di fiori e di fresco, che riesce a ritrovare un po' di pace. Isabella sa che quando la vita ti strappa le ali, l'unico modo per ricominciare è cercare le tue radici, ed è in Toscana, in un antico borgo nei pressi di Volterra, che si trovano quelle di sua nipote. Quando raggiunge l'antica villa di famiglia, Madeline resta affascinata dall'aura di mistero che la avvolge. Qualcosa di magico e potente trapela da quel luogo, e le piante dell'incantevole giardino nascondono una storia che settecento anni prima ha portato con sé dolore e morte. La storia di una ragazzina, Mia, che, dal giorno in cui ha visto uccidere sua madre, ha rinunciato alla parola, ma ha trovato nella natura e nei suoi segreti un rifugio sicuro. La storia di una donna che per amore ha sfidato le convenzioni e, in una notte di tempesta, si è conquistata la libertà. Conoscitrice delle erbe e delle loro proprietà medicinali, detentrice di un sapere antico e pagano, il suo arrivo nella villa cambia per sempre il destino di Mia.
Recensione
È sempre piacevole andare a rispolverare libri che si erano messi da parte, perché non adatti a noi in quel momento.
È ciò che mi è accaduto con questo romanzo che avevo interrotto alla ventesima pagina.
Sapete bene che amo le storie su più piani temporali e non mi smentisco neppure questa volta, facendovi spaziare dalla San Francisco odierna alla Toscana medievale.
Nella vita di Madeline tutto gira alla grande: è un avvocato di successo, vive in un delizioso appartamento, ha una famiglia che la ama e una nonna che la adora. Sta per sposare l’amato Christopher, giovane e brillante medico.
Cosa potrebbe andare storto? Un ubriaco alla guida della sua auto provoca un incidente che costa la vita a Chris e getta Madeline in un tunnel buio.
Ma le Pleiadi guidano la vita di Maddie, nata sotto il cocciutissimo, ostinatissimo segno del Toro (ne ho sposato uno per cui parlo con cognizione di causa) e la porteranno nel cuore della fulgida Toscana. Terra natale di Mia, Jacquetta e Agnesca, le altre protagoniste della storia.
Questa volta però siamo in un’epoca che noi italiani conosciamo bene: è l’Italia delle Signorie, delle infinite lotte di potere tra guelfi e ghibellini, dove ancora si narrano le leggende sulle streghe.
Il finale si chiude in un sospeso di rinascita e speranza. Di accettazione dell’inevitabile.
Il libro mi è piaciuto davvero molto, tanto da spingermi a comprare l’opera prima di questa scrittrice.
È un romanzo che superato il blocco iniziale regala belle emozioni, capace di far viaggiare con la mente. Che, visti i tempi, male non fa.
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