Le recensioni di Francesca: L'annusatrice di libri di Desy Icardi


Parliamo di "L'annusatrice di libri" di Desy Icardi, edito Fazi Editore. Sarà piaciuto a Francesca? Scopriamolo!

Titolo: L’annusatrice di libri

Autore: Desy Icardi

Edizione: Fazi Editore

Prezzo:cartaceo €10.00/€7.90

Genere: narrativa

Data di pubblicazione: 28 febbraio 2019


Sinossi

Se si potesse leggere con l’olfatto, quale sarebbe l’odore dei libri?

Torino, 1957. Adelina ha quattordici anni e vive con la zia Amalia, una ricca vedova, parsimoniosa fino all’eccesso, che le dedica distratte attenzioni. Tra i banchi di scuola, la ragazza viene trattata come lo zimbello della classe: alla sua età, infatti, non è in grado di ricordare le lezioni e ha difficoltà a leggere. Il reverendo Kelley, suo severo professore, decide allora di affiancarle nello studio la brillante compagna Luisella. Se Adelina comincerà ad andare meglio a scuola, però, non sarà merito dell’aiuto dell’amica ma di un dono straordinario di cui sembra essere dotata: la capacità di leggere con l’olfatto. Questo talento, che la ragazza sperimenta tra le pagine di polverosi volumi di biblioteca, rappresenta tuttavia anche una minaccia: il padre di Luisella, un affascinante notaio implicato in traffici non sempre chiari, tenterà di servirsi di lei per decifrare il celebre manoscritto Voynich, “il codice più misterioso al mondo”, scritto in una lingua incomprensibile e mai decifrato. Se l’avidità del notaio rischierà di mettere a repentaglio la vita di Adelina, l’esperienza vissuta le lascerà il piacere insaziabile per i libri e la lettura.
In un appassionante gioco di rimandi letterari, il romanzo di Desy Icardi racconta dell’amore per i libri attraverso la storia di una lettrice speciale. Intrecciando le vicende della zia Amalia, tra modisterie e palchi del varietà negli anni Trenta, a quelle di Adelina, che arriveranno a sfiorare il mondo dei segreti alchemici, L’annusatrice di libri ci consegna una commedia avvincente e paradigmatica sul valore dei libri sviluppata con briosa ironia e grande garbo.




Recensione

Può, un vezzo particolare come è quello di annusare i libri, diventare un vero e proprio talento?
Per Adelina sì. E tutti voi che annusate - vi vedo che lo fate - la invidiate da morire.

Adelina è una studentessa qualunque, diligente ma non eccelsa. Vive a Torino, ospite della zia Amalia, ricca vedova che sarà parente stretta di Zio Paperone vista la sua “spiccata attitudine al risparmio “.

Un giorno Adelina scopre di non essere più in grado di leggere con gli occhi. Le lettere vorticano sulla pagina, sono sfuggenti e irrispettose e tutto si confonde in un buco nero dai contorni sfocati.
In compenso, i libri rilasciano una scia profumata, un sentore di gelsomino se sfoglia Le mille e una notte o l’odore di brughiera se capita su Jane Eyre. I libri ridono, piangono, si raccontano ad Adelina che così legge velocemente e senza sforzi dei mattoni come Il Decameron o La Gerusalemme LLiberat.

Adelina è l’unica a poter riuscire a leggere e comprendere il manoscritto Voynich, un’opera tanto antica quanto misteriosa. In questa sua avventura sarà spalleggiata dalla compagna di classe Luisella, che è uno dei personaggi meglio delineati.

Nota a parte, la zia Amalia. Dietro la corazza di irreprensibile vedova di un gerarca fascista, sotto la buccia di una zia che spacca la lira in quattro e riprepara ogni giorno il panino con la frittata come merenda, si nasconde una starlette di avanspettacolo. I brani che raccontano la sua giovinezza, nella severa Torino degli anni ’30, sono i più riusciti dell’intero romanzo. In molti ,specie quando si parla di “monetina da tenere ben stretta tra le ginocchia”,ho ritrovato il brio e la verve della zia Mame e mi sono sorpresa a ridacchiare sguaiatamente.

L’annusatrice è un libro che ci fa sorridere e riflettere perché ci spinge a chiederci come sarebbe “non poter più vedere".
Il senso di impotenza che coglie Adelina quando cerca di leggere, e il sollievo che prova nel riuscire a farlo col naso, sono descritti in un modo così vivido che non possiamo non riuscirci anche noi. Sono sensazioni tangibili, da tastare con mano.
Sensazioni che solo una persona ipovedente può essere in grado di spiegarci.
Desy Icardi è una comica, una donna di spettacolo, una bravissima scrittrice che non ha “bisogno” della vista per leggere.
O scrivere, nel suo caso, un romanzo dove l’amore per i libri è un inno alla vita.



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