Le Recensioni di Davide: "Il ritorno del centurione" di Harry Sidebottom
L'ultima recensione di Davide non è su un libro fantasy: ha abbandonato quel mondo per leggere "il ritorno del centurione" di Harry Sidebottom, pubblicato a luglio da Newton Compton Editori.
Titolo: Il ritorno del centurione
Autore: Harry Sidebottom
Edizione: Newton Compton Editori
Prezzo: Euro 4,99 kindle - Euro 7,92 copertina rigida
Genere: Romanzo storico
Data Di Pubblicazione: 16 luglio 2020
Sinossi
Calabria 145 a. C.
Gaio Furio Paolo è tornato a casa dopo anni di guerra, combattuti nel nome di Roma.
E’ uno dei pochi fortunati sopravvissuti alle battaglie, e ha intenzione di passare i giorni che gli restano a lavorare la terra nella fattoria di famiglia.
Ma sembra che un’aura di morte continui a infestare il destino del giovane soldato.
Pochi giorni dopo il suo ritorno a casa, infatti, cominciano ad apparire corpi – o brandelli di essi – nelle vicinanze dei suoi possedimenti. E non ci vuole molto perché Paolo diventi il principale sospettato. Ha ucciso innumerevoli nemici sul campo di battaglia e la gente ritiene che la sua sete di sangue non sia soddisfatta.
Con il furore sordo nelle orecchie, Paolo dovrà liberarsi in fretta dei fantasmi interiori, se vuole trovare l’assassino e riabilitare il suo nome.
Perchè sa bene che è solo questione di tempo prima che diventi il prossimo bersaglio.
Recensione
Paolo è un legionario, un soldato dell’antica Roma, che è in procinto di tornare a casa, sulla Sila, dopo aver combattuto nella campagna di Corinto, per poter finalmente continuare a coltivare la sua terra, in pace e tranquillità.
Al ritorno però, una terribile sventura, lo porterà a trasformarsi in un cacciatore di assassini, spinto sia dall'esigenza di espiare una terribile colpa che lo ha portato a macchiarsi del sangue di un suo compagno d’armi, sia dalla sua indole di uomo retto e giusto e da un susseguirsi vorticoso di eventi.
La trama, per questo classico romanzo storico ambientato più precisamente nell'antica Calabria, è inconsueta: l’autore riesce ad intrecciare in maniera egregia un giallo quasi moderno, nel quale si deve scoprire chi è il colpevole, con la vita, i ricordi e l’ambientazione dell’epoca romana.
Leggendo questo libro, si capisce subito che la ricerca storica è stata fatta in maniera meticolosa e precisa, molto accademica: alla fine del libro si trovano, infatti, rimandi e citazioni prese sia da autori classici quali Pausania, Strabone, Catone, che da autori moderni quali addirittura Carlo Levi ed Ernest Hemingway!
Il personaggio di Paolo rispecchia il classico eroe: coraggioso, devoto agli dei e alla patria, astuto e pronto a difendere i più deboli anche se questi sono dei semplici schiavi.
La storia scorre veloce è accattivante, scritta in maniera fluida e senza refusi di sorta.
Se non fosse per l’idea intelligente del giallo o per le varie nozioni storiche, la vicenda risulterebbe leggermente piatta con il rischio di confondersi tra altri romanzi storici di uguale o maggiore importanza: le figure del legionario, del gladiatore, dello schiavo o del senatore sono le più usate e si ritrovano facilmente in questo filone letterario così come - ad esempio - l’elfo,il nano, il mago o il guerriero in quello fantasy.
Mi è piaciuto molto come l’autore ha cercato di descrivere il legionario Paolo nel suo profondo, le sue paure, le sue sensazioni durante e dopo la battaglia, al punto da fare in modo che il lettore si ritrovi in tutto e per tutto nei panni del personaggio principale di questa storia.
Un buon libro, scritto bene con una trama alternativa, che avvicina in maniera facile e soprattutto accattivante, agli antichi scrittori, alla storia e a tutto il mondo che ruota intorno ad un grande impero, cioè l’Impero Romano.
Al ritorno però, una terribile sventura, lo porterà a trasformarsi in un cacciatore di assassini, spinto sia dall'esigenza di espiare una terribile colpa che lo ha portato a macchiarsi del sangue di un suo compagno d’armi, sia dalla sua indole di uomo retto e giusto e da un susseguirsi vorticoso di eventi.
La trama, per questo classico romanzo storico ambientato più precisamente nell'antica Calabria, è inconsueta: l’autore riesce ad intrecciare in maniera egregia un giallo quasi moderno, nel quale si deve scoprire chi è il colpevole, con la vita, i ricordi e l’ambientazione dell’epoca romana.
Leggendo questo libro, si capisce subito che la ricerca storica è stata fatta in maniera meticolosa e precisa, molto accademica: alla fine del libro si trovano, infatti, rimandi e citazioni prese sia da autori classici quali Pausania, Strabone, Catone, che da autori moderni quali addirittura Carlo Levi ed Ernest Hemingway!
Il personaggio di Paolo rispecchia il classico eroe: coraggioso, devoto agli dei e alla patria, astuto e pronto a difendere i più deboli anche se questi sono dei semplici schiavi.
La storia scorre veloce è accattivante, scritta in maniera fluida e senza refusi di sorta.
Se non fosse per l’idea intelligente del giallo o per le varie nozioni storiche, la vicenda risulterebbe leggermente piatta con il rischio di confondersi tra altri romanzi storici di uguale o maggiore importanza: le figure del legionario, del gladiatore, dello schiavo o del senatore sono le più usate e si ritrovano facilmente in questo filone letterario così come - ad esempio - l’elfo,il nano, il mago o il guerriero in quello fantasy.
Mi è piaciuto molto come l’autore ha cercato di descrivere il legionario Paolo nel suo profondo, le sue paure, le sue sensazioni durante e dopo la battaglia, al punto da fare in modo che il lettore si ritrovi in tutto e per tutto nei panni del personaggio principale di questa storia.
Un buon libro, scritto bene con una trama alternativa, che avvicina in maniera facile e soprattutto accattivante, agli antichi scrittori, alla storia e a tutto il mondo che ruota intorno ad un grande impero, cioè l’Impero Romano.
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