Review Party: "Ragazzi della tempesta" di Elle Cosimano


Ora invece tocca a Viola: nei giorni scorsi ha letto il libro di Elle Cosimano "Ragazzi della tempesta", edito Rizzoli... scopriamo insieme cosa ne pensa!


Titolo: Ragazzi della tempesta

Autrice: Elle Cosimano

Editore: Rizzoli

Genere: Fantasy

Uscita: 20 ottobre 2020

Prezzo: 9,99€



Trama

Scelta numero uno: vivere o morire. In una gelida notte d’inverno, Jack Sommers è chiamato a scegliere tra vivere per sempre, secondo le antiche leggi magiche di Gaia, o morire. Jack sceglie di vivere e in cambio da quel momento in poi sarà un Inverno. Come le altre Stagioni, ogni anno Jack deve dare la caccia e uccidere chi viene prima di lui. Le leggi di Gaia sono chiare: l’Inverno uccide l’Autunno, l’Autunno uccide l’Estate, l’Estate uccide la Primavera, la Primavera uccide l’Inverno. Questo significa che Jack uccide Amber. Amber uccide Julio. Julio uccide Fleur. E Fleur uccide Jack. Sono tutti addestrati a cacciare e uccidere, e tutti a turno muoiono. Ma quando Jack e Fleur – Inverno e Primavera – sono attratti l’uno dall’altra contro ogni buon senso e regola della natura, la legge spietata che governa le loro vite eterne a un tratto diventa qualcosa di personale e di doloroso. Fleur verrà bandita per sempre, se insieme non troveranno il modo per fermare il ciclo naturale delle cose. Quando le quattro Stagioni si coalizzano, mettendo a rischio la loro immortalità in cambio di amore e libero arbitrio, la loro fuga attraverso il Paese li condurrà in un luogo in cui saranno costretti a difendersi contro un creatore che vuole annientarli.


   


Recensione

Quando si parla di stagioni, siamo abituati a vedere il loro continuo mutamento nel corso dei giorni che viviamo e nei mesi che ci lasciamo alle spalle; nessuna stagione di per sé si è presentata ai nostri occhi uguale in ogni singolo dettaglio rispetto alla stessa dell’anno precedente. A volte l’estate ci mette di più a lasciare il passo all’autunno, a volte l’inverno è più corto perché la primavera prende il sopravvento… Ma provate ad immaginare che le stagioni siano persone reali, che entrano in gioco in un lasso di tempo necessario a prendere o perdere forza, incastrate in un ciclo perpetuo di cacciatore e preda con uno scambio di posizioni dovute alla necessità di cambiare stagione.

Noi lo notiamo con il cambio delle temperature, con la presenza di boccioli e rinascita delle piante in primavera o con la lenta caduta delle foglie in autunno e questi sono solo esempi… Elle Cosimano ci presenta la sua personale e fantasiosa idea delle stagioni: Gaia è un essere magico che governa la natura e seleziona giovani ragazzi in punto di morte terrena per gestire le stagioni; insieme al padre Cronos, padrone del tempo, cercano di mantenere l’equilibrio con regole rigide, non contestabili tanto da “terminare” chi non mantiene i loro standard. Ogni stagione ha il suo picco, ogni stagione deve perire per dar spazio a quella successiva per poi tornare a dar la caccia alla stagione che nel corso naturale delle cose la precedente.

Jack Sommers è solo un ragazzo quando Gaia gli pone la fatidica domanda, vivere con poteri magici o morire come un semplice essere umano, e sappiamo tutti che quando la scelta è una sola, la si fa senza tanti ripensamenti. Jack è un inverno da quasi tre decadi, dorme per circa due mesi l’anno, si risveglia e necessita di recuperare le forze prima di andare a dare la caccia al suo Autunno Amber; nel suo picco è uno degli Inverni migliori di tutto l’istituto ma quando si avvicina la sua primavera Fleur, oltre che a subire la stanchezza perché il cambio di stagione sta sopraggiungendo, Jack vorrebbe avere più tempo da trascorrere con lei, conoscerla al di fuori dei dossier cartacei che lui e il suo supervisore Chill hanno a disposizione e, anche se la loro caccia dovrebbe essere crudele, è più un gioco a ti rincorro ma non sono di fretta. Perché si possono anche incrociare per un solo periodo dell’anno, per pochi giorni l’anno, possono essere obbligati a uccidere la stagione precedente ma questo non vuol dire che gli piaccia farlo, ancora meno se per quella stagione provi attrazione.
Così vicini ma al tempo stesso così lontani.
Nessun tipo di contatto di pelle è consentito, ogni arma o potere ben accettato per prendere il sopravvento, nessuna alleanza, nessuna amicizia coltivabile tra membri di stagioni diverse e soprattutto nessuna regola va trasgredita, neppure per pochi attimi…

A Jack non sono mai piaciute le regole quando era vivo, cercare una scappatoia è sempre stata una delle sue capacità migliori ma a tenerlo buono all’istituto nel suo periodo di stasi è la minaccia di essere Terminato, di finire solo un mucchio di cenere. È solo quando la minaccia vira per altri motivi su Fleur che Jack studia il modo di salvarla e portarla quanto più lontano possibile da Gaia e da Cronos. Ma non può farlo da solo, serve l’aiuto anche di Amber e dell’Estate Julio. Il loro ciclo di stagioni. Solo insieme potranno provare a scappare e sperare di riuscire. Ma come si sopravvive quando non è la tua stagione? Come puoi aiutare quando non hai modo di essere nel pieno delle forze?

Il libro è scritto principalmente dal punto di Jack: attraverso lui capiamo pian piano come sia strutturato l’istituto dove viene accolto dopo aver fatto la sua scelta, si scopre come le emozioni di ognuna stagione si manifestano su di loro e soprattutto con un mutamento repentino del clima in pochi attimi se visti da lontano. La scelta del cognome di Jack è sintomo della sua tendenza alla ribellione… immagino che tutti abbiano guardato alla scelta con occhio critico dato che tutti conoscono “Jack Frost” ma è l’assonanza con summer, l’estate in inglese, che è la chiave per arrivare alla svolta del libro. Ogni dettaglio menzionato da lui o dagli altri coprotagonisti porta verso un finale assolutamente non scontato. Chi sceglierà di leggerlo sono sicura che non guarderà più con gli stessi occhi un temporale estivo o una bufera di neve.


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