“The story of us” di Tara Sivec

 

Ci sono momenti difficili nella vita di un lettore: arrivano silenziosi e rendono complicato perdersi nella storia, tra le pagine che solitamente aiutano a viaggiare con la fantasia. Arrivano quando meno te lo aspetti e fanno danni enormi. Ti ritrovi bloccata, senza neanche un briciolo di desiderio di aprire il kindle e scegliere un libro. Ci provi, ti intestardisci ma non riesci ad assorbire le emozioni… ti arrendi e impieghi il tempo in altro modo, pregando tutte le divinità dell’universo che il blocco del lettore ti abbandoni il prima possibile. Poi arriva lui. IL libro. Il libro giusto al momento giusto.

“The story of us” di Tara Sivec non è un libro leggero. La storia di Shelby e Eli assomiglia a una ferita che continua a sanguinare nonostante i cerotti e sulla quale versi del succo di limone. Fa male. Dilania e squarcia il cuore in due, raggiunge la parte più profonda dell’anima. Ti prende e ti distrugge in pezzi così piccoli che ti spaventa, lasciandoti con la paura di non ritornare più intera. E poi, quando stai finendo la riserva di lacrime, ecco che ti senti meglio. Perché hai capito cosa significa amare. Soffrire. Spezzarsi per rinascere, per guarire.

Quanto può sopportare un uomo prima di andare in pezzi? Si misura forse in base a quanti minuti, ore, giorni o anni vive all’inferno? Oppure anche dal gran numero di pugni, calci o ossa rotte che ha perché si è rifiutato di arrendersi? Vorrei saperlo.

Nei romance è facile immaginare un protagonista bello e impossibile, una vita da Gran Culo, ma l’autrice è riuscita – solo nelle prime pagine – a farci diventare tutti Eli. Siamo lì con lui, imprigionati e torturati. Ferito, privato di tutto, in pace con l’idea che sta per morire, che non rivedrà l’amore della sua vita. Il suo dolore è così totalizzante che non è facile respirare. Ma, proprio quando crede di esalare l’ultimo respiro, viene liberato. Ha una seconda opportunità, tornare a casa e riprendersi la sua donna. Il suo profumo, il ricordo della sua voce, del suo carattere, della sua pelle è ciò che gli ha dato la forza di resistere. Amore all’ennesima potenza, a mio avviso.

Ogni sogno che mi sono lasciata sfuggire dalle dita, ogni decisione che ho affidato a qualcun altro e ogni pezzo di me stessa che ho perso negli ultimi cinque anni è stato per lui. Non importa quanto mi abbia spezzato il cuore, niente potrà cancellare i bei ricordi che mi ha lasciato.

Shelby aveva dei sogni che era determinata a realizzare, al costo di lottare contro sua madre. Eli era la benzina che alimentava la sua voglia di raggiungere gli obiettivi, poi tutto cambia. Un biglietto, un addio che mette in discussione tutto. Quando provi il tipo di amore che prova lei, leggere quelle parole ti toglie il fiato, prende la lucidità e la butta nel cestino. Non riesci a respirare, il dolore ti annienta… e Shelby ha pagato un prezzo troppo alto, perdendo tutti i suoi sogni. Ma nonostante questo, ha combattuto per lui, anche quando sembrava morto. Ma lui torna e il dolore aumenta.

Mi lascia andare, proprio come ha fatto sei anni fa. È ciò che merito. Ha vissuto l’inferno sperando di tornare dalla stessa donna che ha abbandonato, forse per scusarsi, probabilmente per fare ammenda per come mi ha lasciata, ma è impossibile. Quella donna è morta tanto tempo fa, insieme ai suoi sogni, ed è stato per lui. Ogni cosa è sempre stata per lui, e vederlo vivo, sapere che starà bene fintanto che sarà lontano da me, mi ricorda che ho preso la decisione giusta.

Eli e Shelby sono più simili di quanto si possa immaginare. Entrambi amano profondamente l’altro, in quel modo che ogni essere umano immagina e desidera per sé. Soffrono a ogni respiro, le cicatrici visibili e quelle nascoste sono delle zavorre fisiche quanto emotive.

Stringe le braccia intorno a me, tanto strette che riesco a malapena a respirare, ma non m’importa. Non ho bisogno di respirare perché è lui il mio ossigeno e tutto ciò di cui ho bisogno per vivere.

Spesso, per auto conservazione, creiamo dei muri intorno a noi pensando che siano invalicabili, delle barriere contro quelle emozioni forti e dolorose. Possono essere alti, li immaginiamo invalicabili e indistruttibili, ma quella persona che ama ogni parte di noi troverà il modo di raggirarli. Nel rito del matrimonio, c’è una frase che mi è venuta in mente leggendo questo libro. “Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”. Non sono solo parole da ripetere, ma un credo. È facile amare in salute e nella gioia, quando la ruota gira, il sole splende alto nel cielo. Ma è quando fa buio che il vero amore si manifesta. È proprio in quei frangenti che trovi la forza per aiutare l’altro, nonostante tu sia ancora a pezzi. Perché è il suo sorriso che cura il nostro cuore dilaniato.

«Preferirei essere un completo disastro insieme a te piuttosto che passare un altro giorno in frantumi sul pavimento da sola.»

L’amore può resistere alla tempesta più spaventosa, al dolore lancinante. L’amore ti fa andare avanti quando sembra tutto finito, ti fa resistere ai colpi bassi che continui a subire. Eli e Shelby ne sono la dimostrazione. Leggere questo libro mi ha fatto veramente male, ma ne sono uscita più forte, più grata. Tara Sivec sa scrivere, definire personaggi così veri da sembrarci familiari, nonostante vite diverse, lontane dalle nostre. È impossibile non immedesimarsi, non trovare affinità con loro, vivere le emozioni sulla propria pelle… e non è facile spezzare qualcuno con la sola forza delle parole, per poi ricomporne una versione migliore. Non è stato un viaggio leggero, sono scesa all’inferno. Ma cavolo, se ne è valsa la pena.


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