Inizio con un fatto curioso che, probabilmente, certifica quanto io sia fuori di testa. Quest'estate, le mie vacanze saranno su una nave da crociera. Quando ho letto cosa succede tra Cruz e Tennessee, mi sono alzata dal letto per andare a controllare di aver prenotato la nave giusta. Avevo l'ansia da prenotazione, no comment ahahaha
Detto ciò... se cercate una commedia romantica fresca, estiva, all'insegna di risate genuine ma anche qualche insegnamento... beh, questo è il romanzo che fa per voi.
Sono abituata a storie quasi pesanti, con un bagaglio emotivo importante: basti pensare al libro precedente, Broken, per ricominciare a piangere. Quindi, una veste nuova per L.J. Shen mi incuriosiva non poco! Se poi ci mettiamo due arci-nemici, la bad girl che litiga con il good boy del paese, le cose si fanno ancora più interessanti.
Questo romanzo, di fatto, racconta sì una storia d'amore. Ma non è questo il fulcro della storia. Certo, è una bellissima storia, che nasce proprio quando meno te lo aspetti. Leggendo Bad Cruz, quello che rimane al lettore è tutt'altro, un qualcosa di più profondo, di più intimo. E basta una frase per spiegare l'intero romanzo.
Piantala di lasciare che siano gli altri a decidere per te. Riprendi il controllo della tua vita, te lo sei guadagnato.
Quante volte ci adeguiamo per il bene degli altri? Abbassiamo la testa e subiamo in silenzio? Ingiustizie, parole, azioni... La teoria la sappiamo: bisogna far finta di niente e andare avanti per la propria strada, fregandosene di tutti, di tutto, tranne che di noi stessi... ma è la pratica che ci frega. Ci importa di quello che dicono gli altri, le persone a noi più vicine. Ci facciamo trattare male solo perché pensiamo sia giusto, perché ce lo meritiamo.
Ecco, Tennessee è abituata a essere giudicata per un unico errore, nonostante sia il più bello della sua vita. La sua stessa famiglia la giudica, la sottovaluta. Il paese la reputa una sgualdrina perché si veste e si trucca in modo vistoso. E lei usa tutto ciò come scudo: se fai credere agli altri che non ti feriscono, allora va bene, sai cosa aspettarti. Il coltello non affonderà mai troppo, giusto?
Anche per Cruz, non è troppo diverso. Lui è il golden boy del paese, un eroe, il modello a cui i giovani dovrebbero rifarsi. Un personaggio ambito dal gentil sesso, gentile con chiunque... che fatica, ragazzi. La perfezione, agli occhi degli altri, è solo un vestito, ma per Cruz è un lavoro sfiancante.
La crociera, organizzata per far conoscere le due famiglie in vista del matrimonio (il fratellone di lui con la sorellina di lei), dovrebbe essere un'evasione... lo è ancora di più quando, per errore, Nessy prenota la nave sbagliata, obbligandola a dividere la cabina con Cruz.
Scopriranno quanto le loro vite siano apparenza volta a soddisfare gli altri e non loro stessi. E se i ruoli fossero diversi? Se la bad girl in realtà sia una novella Maria Vergine? e se il dottor Perfezione avesse un'anima da cattivo ragazzo? Non basta svelarsi all'altro, il vero problema è smettere di indossare quelle maschere con chi non ci vede attraverso. Bisogna lottare per essere la migliore versione di sé, ma quella versione che rende felici noi, non gli altri. Si deve lottare per ciò che ci fa star bene, lasciandoci a scivolare addosso le parole, il giudizio degli altri... non facile, lo so. Con Nessy lo capiamo bene, saremo i suoi sostenitori in gonnella e pon pon, facendo impallidire le cheerleaders di tutto il mondo. Perché lei siamo noi, e vogliamo avere la nostra rivincita.
Mi è proprio piaciuta questa storia, mi ha fatto conoscere una versione inedita di un'autrice che sa toccare le corde della mia anima. Sono rimasta incollata la kindle finché non ho letto la parola fine... sentendone immediatamente la mancanza.
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