Review party: "Faster. Il brivido dell'amore" di Paola Chiozza


Davanti al foglio bianco il mio primo pensiero a mente “tiepida” è: ammazza quanto è cresciuta la scrittura della Chiozza negli ultimi due anni!

Ma come… non è per la trama?

Tranquilli che adesso vediamo tutto, ma prima, per poter scrivere una recensione che abbia un verso, un senso e un criterio ho bisogno di confessare i miei segreti. Seguo la Chiozza da quando era una “scrittrice bambina” (e vedrete che questo in un certo senso è attinente con la trama), l’ho stritolata dal vivo almeno in un paio di occasioni, ma soprattutto, ho letto ogni cosa che ha scritto e fidatevi se vi dico che ha avuto un’evoluzione di stile ed empatia nella scrittura come poche.

La Chiozza trasmette emozioni e lo fa con un’umiltà pari a poche altre autrici romance. Lo fa meravigliosamente bene.

Ma veniamo a Faster.

La tredicenne Savannah Swan, “Tortina al miele” per gli amici, figlia del campione di Formula 1 Sidney Swan, cresciuta a pane e motori, sogna di diventare un’eccellente pilota e di conquistare il ventenne campione spagnolo Alejandro Santacruz, giovanissimo avversario del padre, soprannominato “El Matador”, arrogante, spericolato ma anche rigorosissimo a livello tecnico.

Il loro primo incontro tuttavia non segue il filo dei sogni della nostra giovane, anzi, si rivela una delusione e allo stesso tempo una catastrofe sotto tantissimi punti di vista.

Un salto temporale di sette anni ci mostrerà Savannah, ora giovane e bellissima donna che si prepara al suo esordio in Formula 3 e pronta e perfettamente competente a ricoprire il ruolo offertole dallo zio come pilota di sviluppo in Formula 1. Unico neo: a guidare la monoposto della scuderia sarà proprio Alejandro che ha accettato di tornare alle corse in una delle scuderie meno quotate del Mondiale per un motivo ben preciso. Lo stesso motivo che un anno prima lo aveva costretto ad abbandonare. Un segreto che non ha intenzione di condividere con nessuno, tantomeno con la ragazza che rappresenta tutto ciò che ha sempre disprezzato e che con prepotenza si sta facendo spazio nella sua vita.

La loro missione principale diventa dunque evitarsi, cosa molto complicata in un mondo fatto di apparenza in cui la chimica tra due giovani bellissimi che vivono la stessa passione non sfugge all’occhio attento delle telecamere che cominceranno a seguirli con particolare interesse.

Questi sono i fatti. A grandi, anzi grandissime linee.

La sostanza di questo romanzo non sta però soltanto in una trama da “brividi” in cui lo sport è più volte il reale protagonista con un linguaggio tanto tecnico quanto passionale e appassionato.

Il cuore sta nella conoscenza che queste due anime tormentate dovranno approfondire in maniera solo fintamente forzata. Entrambi infatti avvertono il bisogno di sviscerare il loro rapporto e useranno l’alibi della convivenza forzata per completare più parti possibili del grande puzzle di un’esistenza in divenire.

Il perdono sarà una tappa fondamentale del loro rapporto e l’unico mezzo in grado di catapultarli al livello successivo. Quello in cui entrambi sono inesperti, almeno nel campo delle relazioni di coppia. L’unico amore che conoscono è infatti quello per le rispettive famiglie che li vede schierati nella vita come Montecchi e Capuleti. Sul piatto c’è dunque un odio shakespeariano da gestire e prima di fare qualsiasi passo è obbligatorio per entrambi valutare se ne vale la pena.

L’amicizia è una costante nei romanzi di Paola che ci fa conoscere Rafa, con la risposta pronta a qualsiasi domanda, Isla capace di camminarti vicino, di essere presente e di sparire al momento opportuno. Eppure qui c’è anche una piccola rivoluzione che porta in nome di Reyna.

Non vi dirò chi è, ve lo lascerò scoprire. Vi basti però sapere che sarà capace di ribaltare molti schemi e mettere in discussione parecchi stereotipi contribuendo in maniera significativa a rendere Faster una lettura originale e interessante anche dal punto di vista sociologico.

Io lotto per le cose che desidero


Alejandro e la sua determinazione faranno chiudere gli occhi a molte lettrici che si perderanno a immaginare le scene di un film che tutte vorremmo vedere.

Sarà una lotta senza esclusione di colpi in cui il cuore non mancherà di sperimentare diverse capriole prima di trovare un po’ di quiete. Una lotta che amerete leggere in ogni passaggio fino alla resa che andrà a compromettere la sanità mentale di molti dei personaggi coinvolti.

I suoi occhi mi corrono addosso come se fossi un circuito pieno di curve


Il linguaggio è impeccabile sotto ogni profilo e rispecchia minuziosamente la tipologia di sport romance che lo racchiude. Una perfezione espressiva non sempre scontata, frutto di un ottimo lavoro di squadra ma non solo.

Quando si scrive di ciò che si ama la cura è già nel cuore di chi crea e non può che mostrarsi sottoforma di emozione.

Altro tasto che è una costante della Chiozza e che ho trovato sempre più sottile e intelligente è l’ironia. Ho riso, tanto, tantissimo, fino a consumare gli addominali. Ci sono battute che mi hanno inseguito in doccia, in cucina e persino nel lavoro.

Non mancano neanche i gesti ripetuti come quello di Savannah alla continua ricerca di bastoncini da infilare nei capelli per trattenerli. Gesti che mi hanno dato l’idea di conoscere questi ragazzi personalmente fino ad amarli in tutte le loro fragilità.

Esco dalle pagine con la voglia di resettare la memoria per poter rivivere la lettura un’altra volta come fosse la prima e con la consapevolezza che rileggerò questo romanzo tantissime volte, perché il desiderio di tornare in un posto in cui si è stati bene non trova riposo se non tra le parole che lo hanno fatto nascere.

Nessun uomo è un’isola


Porto con me fuori dall’epilogo anche un’importante lezione di condivisione verso un processo di crescita che riguarda un po’ tutti, non solo i ragazzi.

Da soli non si va da nessuna parte. Per vivere bene è necessario donarsi la possibilità di soffrire e concedere quella stessa fiducia che pretendiamo dagli altri.

Non è facile farlo quando si è stati traditi come Alejandro ma la chiusura non è una strada percorribile.

Non è facile quando si sgomita tutti i giorni per farsi spazio in un mondo di uomini come la nostra piccola Swan che porta alto l’orgoglio di essere di essere donna e corre per sé ma in un certo senso anche per gli altri.

Non lo è a 20, a 30 e neanche a 50 anni.

Eppure entrambi hanno uno scopo diverso dal semplice “vincere” che li porterà a unire le forze e con esse i cuori.

Ci sono mille modi per dichiarare il proprio amore a qualcuno, “attento al sovrasterzo” è sicuramente uno di questi.

Chi ama Paola Chiozza e la sua scrittura avrà già preordinato l’ebook.

Chi legge romance non può perdere quest’uscita.

Chi segue la Formula 1 troverà appagati i propri desideri.

Io non posso che ringraziare la Chiozza del mio cuore e la Always per questa esperienza di lettura che ho vissuto come una preziosa opportunità.



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