"Fly with me" di Emily Pigozzi

 

Ormai mi conoscete, dopo c'è dello sport mi ci fiondo. La trama di questo libro mi chiamava a gran voce, è stato quasi impossibile provare a dire di no.

"Fly with me" è un age gap (lui più grande) che parla di ginnastica artistica. Eva è la promessa italiana ma, in qualche modo, si è persa. La sua allenatrice capisce di non avere più la forza necessaria per instillarle fiducia e cede il posto. La Federazione ingaggia, solo per Eva, una star mondiale, un medagliato olimpico, il russo Oleg.

Eva è fuoco, passione, anche nei comportamenti: è una giovane donna che si sente già sfibrata dagli eventi. Essere la giocatrice di punta è pesante, impegnativo. Vivi per quello, rinunci a tutto: amicizie, sentimenti, famiglia, continui a sacrificare una parte di te... Eva si sente vecchia dentro, il gioco non vale più la candela. La passione sembra essersi spenta, è pronta a mollare tutto e iniziare un nuovo capitolo della sua vita.

Oleg è un intralcio. Lei è pronta a salutare, non ha bisogno di un pezzo di ghiaccio che sappia stuzzicare il suo ego, la sua competitività. Iniziano a lavorare insieme, tra silenzi, articoli mangiati e tanto sudore. 

Se Eva è fuoco, lui è ghiaccio. Rigore, disciplina, cieca dedizione. Non capisce come possa Eva a voler mollare, una con il suo talento. La punge nell'orgoglio, cercando di smuovere la cenere che copre il fuoco.

Sembrano non trovare mai un punto di incontro, destinati a fare un passo avanti e tre indietro. Quando le emozioni fanno capolino, hanno il potere di distruggere tutto, ma anche di aprire gli occhi, mettere in campo il cuore.

Allora capiranno di essere più simili di quanto pensano. Perché ciò che li avvicina è che sono due anime perse. Hanno perso fiducia nelle proprie capacità, in ciò che credono, vivono, sono. Oleg non ha mai capito cosa sia l'amore, né l'ha mai veramente provato. È figlio della sua nazione, un corpo che deve portare gloria al paese, diventare quanto più simile a un robot. 

Per lui non esiste debolezza, non può significare nulla di buono, giusto? Ecco, vedere il cambiamento di questo ghiacciolo è meraviglioso. La Pigozzi ha delineato un uomo che nasconde i sentimenti, ma che inconsciamente perde briciole di pane come Pollicino: un uomo che vuole costruire un legame ma che non sa come fare. 

Siamo abituati a leggere di uomini alpha, bad boy, ci piacciono tanto... Ma in Fly with me, lo è quasi più Eva di Oleg. Lei sa cosa vuole, non si fa il problema a prenderselo. È sbagliato, ma lo è veramente? Se un rapporto ci fa stare bene, perché deve essere sbagliato?

È uno sport romance con tutti i crismi. Non è solo accennato, non è qualcosa di effimero. La ginnastica è spesso il terzo incomodo di questa storia, altre volte la spalla ideale. Emily Pigozzi ha studiato e non poco: perché è facile parlare di quegli sport acclamati, chi non conosce ormai le regole base del calcio? Ma in questo libro ci sono tecnicismi inseriti perfettamente, si respira la passione, la fatica, la dedizione, l'amore per uno sport.

Ho veramente divorato il libro, sono stata catturata fin dalla prima pagina e non riuscivo a staccarmene, desiderando di conoscere meglio Eva e Oleg. La Pigozzi ha costruito una storia solida, che scorre via fluidamente. Brava, ben fatto!



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