"Hopeless. Senza speranza" di Elsie Silver

 

Bramavo questo libro da mesi. Avevo bisogno di leggere la storia di Beau per capirlo meglio perché, nei libri precedenti, ci sono state più versioni di lui. Lo abbiamo visto essere divertente, pronto a battute e scherzi, l'abbiamo visto indossare la divisa militare e partire per una missione, finché non abbiamo scoperto che era dato per disperso. Quando è tornato a casa, malconcio dentro e fuori, non sembrava più il Beau che conoscevamo. Ecco perché aspettavo la sua storia con ansia.

Questo libro non è facile da leggere. Certo, è un Romance, possiamo dare per scontato quello che troveremo all'interno, tra le pagine. Ma la sua storia è molto di più.

Aspetto che arrivi un’emozione qualsiasi. Paura, ansia, delusione. Ma ultimamente non provo niente.


Si sforza di stare bene per gli altri, per non mostrare loro la profondità del suo disagio, della sua difficoltà. Questo demarca la profondità del suo altruismo, o l'assenza di egoismo. È il Beau che piace a noi, quello che abbiamo iniziato a conoscere nei libri precedenti. Non giriamo intorno all'elefante nella stanza, lui rappresenta un po' tutti noi: è più facile indossare una maschera, mostrare un sorriso, fingere che vada tutto bene pur di non far vedere i nostri demoni. È un meccanismo di difesa, con ogni probabilità, verso noi stessi o verso le persone che amiamo. Ma la difesa non è solo per nascondere quanto sia profondo il nostro buco nero: sta anche nel minimizzare la difficoltà, certi che non venga capito quello che si prova. Se avete mai avuto un problema importante, probabilmente capite di cosa parlo. E capite Beau.

«Sono in difficoltà». Lei annuisce. «Fidati della tua difficoltà, Beau». «Che significa?» «Quando siamo in difficoltà vuol dire che stiamo provando a fare qualcosa, no? Per migliorare le cose. È ciò che ripeto a me stessa».

Al suo fianco, Elsie Silver non poteva mettere un personaggio tiepido, non so come altro descriverlo. Bailey fa parte della famiglia più disastrata della città. Lei è il suo cognome, non importa quanto lavori duramente, quanto possa tenere bassa la testa: verrà sempre giudicata in base al cognome, a ciò che fanno i suoi fratelli e il padre criminale. Viene, in un certo senso, bullizzata, emarginata dalla comunità, neanche avesse la lettera scarlatta impressa sul petto. Sogna di andarsene lontano, lavora sodo per mettere da parte ogni centesimo che possa servirle. È proprio al pub dove lavora che si imbatte in Beau: lui scappa dalla famiglia, lei da chiunque.

Inizia così un'amicizia fatta di silenzi, di camomille fino a tarda serata, fino a un patto: un fidanzamento tra lei e lui, il Golden boy della città, vantaggioso per entrambi. Lui farà capire alla famiglia di essere a posto, di non aver bisogno di cani da guardia, mentre lei dovrebbe ripulire la sua immagine, staccarsi dal suo cognome.

Non si aspettano di conoscersi così bene, di realizzare quanto siano simili le loro anime, le loro difficoltà. Ogni storia d'amore inizia e si evolve in modi diversi, pur avendo qualcosa in comune. Quello che speri di trovare nell'altra persona va oltre al lato fisico, alla sessualità, all'ambizione o alle finanze: cerchiamo qualcuno che si incastri in modo perfetto nelle nostre imperfezioni.

C’è qualcosa di spezzato in Beau. Nel suo spirito. Come se fosse diviso in una miriade di versioni di se stesso e non sapesse quale scegliere. Vorrei che capisse che può essere tutte quante, quando è con me.


La persona giusta è quella che sa vedere oltre alla tua maschera, che capisce quando dici quello che pensi che vada detto a discapito della tua verità. Ci vuole pazienza, fiducia, un cuore talmente grande e puro in grado di farsi carico delle difficoltà dell'altro.

"Hopeless. Senza speranza" è un romanzo emozionante, che prende l'anima in pugno e la stringe forte. È in grado di distruggere, di abbattere tutte quelle maschere che vengono alzate per nasconderci. Elsie Silver è stata in grado di delineare due personaggi rotti, spezzati, addirittura delusi dalla vita, e di dimostrare, attraverso loro, quanto sia forte il potere dell'amore. Ha mostrato quanto siano quelle difficoltà a forgiare il nostro carattere, a renderci ciò che siamo, facendo capire al lettore quanto possa essere liberatorio e scendere a patti con le proprie mancanze. Riesce a instillare nel lettore la speranza che, come cantava Tiziano Ferro, il sole esiste per tutti. Basta smettere di nascondersi.

Con questo libro finisce la serie, non sono pronta ad abbandonare il ranch e questa folle famiglia. So che dovrò farlo, ma tutti loro avranno un posto nel mio cuore, Beau e Bailey più di tutti. Vi lascio con l'ultima citazione, meravigliosa.

Forse Bailey non sa cos’è l’amore, ma io sì. L’amore è dirmi che mi sto comportando da idiota, quando nessun altro lo fa. L’amore è portarmi a fare shopping per trovare scarpe che non mi facciano sanguinare i piedi. È svegliarsi ogni singola notte per settimane per fare il bagno al fiume con me, per non farmi avere incubi. Bailey non ha bisogno di discorsi elaborati. Bailey ha bisogno di prove. Sollevo la testa, perdendomi nelle profondità d’inchiostro delle sue iridi. «Allora permettimi di essere il primo a farlo».



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