Review party: "Drawn down the moon" di Kristin Cast e P.C. Cast

 

Wren Nightingale è la protagonista di questo fantasy in cui l’energia magica scorre impavida tra le pagine della storia portando un cambiamento necessario a sconvolgere diverse vite.

La pecora nera è quanto di più vicino io sia mai stata in famiglia. Quella lontana dagli schemi. Quella che ha rifiutato il posto fisso per inseguire i propri sogni. Quella incapace di guidare un’auto. In sostanza quella diversa.

Sulla mia diversità ho basato tutta la mia vita e devo ammettere che non sempre ho vissuto bene nei miei panni, a volte essi erano talmente stretti da strozzarmi, in altre situazioni mi sono sentita semplicemente disorientata.

All’interno di una comunità l’affermazione di sé è molto importante, a maggior ragione se le differenze che sembrano appartenerci in maniera innata finiscono per farci sentire degli esseri umani diversi e incompresi.

Spesso per appartenere a un gruppo è necessario scendere a compromessi accettando il modo di pensare prevalente all’interno del piccolo universo di cui ambiamo a fare parte. Questo processo è necessario ad attivare un meccanismo di coesione e condivisione di valori, opinioni e spesso e volentieri anche di giudizi.

La pena per il mancato adeguamento è l’esclusione e l’isolamento.

Quello che rischia Wren per non aver ricevuto la magia lunare alla nascita pur essendo i suoi genitori Lunari. Sembra che Luna al momento della sua nascita non fosse nella posizione giusta e soprattutto che non fosse piena.

È una Mondana, termine che i lettori conoscono bene. Ha fatto i conti con il fatto di essere diversa e ha deciso di non perdere tempo a piangersi addosso.

La mia empatia con la protagonista è immediata. Nei suoi gesti, nelle sue scelte, nei suoi pensieri, rivedo la me ragazzina. E con questa consapevolezza ho affrontato la lettura.

Lee è un Lunare. È intriso della magia della Luna piena sotto cui è nato. Non capisce come Wren possa rassegnarsi all’idea di non possedere la magia e alla loro imminente e inevitabile separazione.

La separazione è sempre un po’ una forzatura, soprattutto quando oltre alle abitudini e alla quotidianità sono coinvolti anche i sentimenti. Non pensarci non sempre è la soluzione ideale perché la mente sembra dotata di vita propria e difficilmente lascia scampo.

Forte è anche tra queste pagine la sensazione di abbandono, quasi fosse un tradimento al quale bisogna concedere la resa. Alcune persone sono talmente importanti nella nostra vita da essere percepite come casa, come luogo di incontro e perderle lascia addosso un disagio difficile da mascherare.

I luoghi sapientemente descritti portano un fascino tutto loro e molto originale all’interno di questa storia.

Granny’s Place è un piccolo frutteto d’altri tempi. Il terreno su cui sono disseminati i meli maturi è coperto da uno spesso strato di erba e fiori avvizziti. I filari non sono disposti seguendo una griglia: gli alberi sono sparsi per il campo come fossero vecchi amici anziché soldati allineati per l’ispezione.


Ma osa accade quando una realtà che si è già accettata viene sconvolta e rimessa in discussione? Quando tutti i piani fatti vanno rimessi in discussione?

Wren allo scoccare della mezzanotte del suo diciottesimo compleanno riceve in dono la magia e con essa verrà catapultata fuori dal mondo in cui si sente al sicuro, dalla casa che l’ha vista sopravvivere alla perdita dei genitori e dove custodisce gli ultimi brandelli di felicità.

Lee e Wren cominceranno il loro addestramento all’interno dell’Accademia e qui comincia la parte più avventurosa di questo romanzo. Quella con le prove da affrontare, i sospetti, la curiosità irrefrenabile dei giovani, di Wren soprattutto. Di porte che si aprono e altre che finiscono inevitabilmente per chiudersi.

L’amicizia in questo romanzo ha la forma di braccia tese ad aiutare e di scelte sofferte sulle quali non si ha molto tempo per ragionare.

Una lettura molto fresca e dinamica, adatta a un pubblico giovane ma anche a chi ha voglia di ragionare sul passaggio all’età adulta con un briciolo di magia.



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