"In amore nessuna distrazione" di Saxon James & Eden Finley

 

Nel lontano 2019, la Newton Compton inserì nel proprio catalogo il primo romanzo MM, per la gioia dei lettori queer e di chi adora leggere questa categoria di romanzi. Pensavo fosse una svolta, un'apertura al genere da parte di una casa editrice tra le più prolifiche e acquistate... non è andata come immaginavo. 

Quindi potete capire quanto sia stata felice di trovare questa uscita tra le loro file! Se al fatto che sia un romanzo queer, aggiungiamo che è uno sport romance (hockey, baby! Alimentiamo ancora la mia dipendenza, ma sì!), non potevo non leggerlo e non parlarne.

La storia di Foster e Zach viaggia su binari di diversità. Foster è il re del campus, il capitano della squadra di hockey, pronto a godersi l'ultimo anno prima di cercare di entrare in NHL. Vive a pieno la vita, sa cosa vuole e da cosa stare alla larga. Soprattutto da CHI deve stare lontano. 

Già, da Zach, l'amico nerd e strano del suo gemello. Finché frequentavano università diverse non c'era problema, interagivano in poche occasioni, ma Zach si trasferisce per la sua carriera didattica. Seth, preoccupato per l'amico, chiede al gemello Foster di tenerlo d'occhio, convinto di non doversi preoccupare di nulla visto il veto posto anni prima: qualunque cosa succeda, non deve provarci con Zach.

La vicinanza forzata, dettata anche dal senso di protezione di Foster e dall'incapacità di Zach di capire le persone (nonostante sia un amante della psicologia, delle interazioni, ecc.), li porta a conoscersi finalmente meglio: togliendo dall'equazione Seth, i due ragazzi scoprono di essere tanto diversi, ma di essere in qualche modo attratti. 

Certo, ora penserete che la storia si faccia fin troppo semplice e scontata: sono attratti, non possono stare insieme ma il sentimento è troppo forte quindi ci cadono con tutte le scarpe. Seth lo scopre, si lasciano ma il dolore è troppo e tornano insieme. Fine, felici e contenti. Non potete essere più lontani, fidatevi di chi ha sbagliato ed è rimasta piacevolmente colpita da ciò.

In questo romanzo ci sono due ragazzi così diversi da far risultare, a primo impatto, impossibile un legame. La caparbietà è ciò che li accomuna: Foster, a testa bassa, lavora per diventare il miglior giocatore che abbia mai calcato il ghiaccio; Zach, invece, fa della ricerca la sua passione, la sua vita, a discapito di tutto il resto. Non capisce le persone, non le sopporta proprio, diventare assistente del professore di Psicologia dello sport è una sorta di incubo per lui e per la sua tesi.

Per tutta la sua vita, è stato quello strano, quello che si è chiuso nella sua comfort zone: trasferirsi è un gesto folle, ma necessario per crescere. Teme che Foster voglia assumere il ruolo di babysitter, ma scoprirà presto che è la versione sportiva di un Virgilio dantesco. Lo sprona a uscire dal suo guscio, a fare esperienze nuove, a scoprire il mondo e, perché no, se stesso.

Ed è qui l'essenza del libro, del rapporto. Trovare una persona che ti sproni a essere la miglior versione di te, che ti apra al mondo, alle esperienze, alla vita. Quella persona che ti stuzzica, ti stimola, ti sostiene, che ti ricorda di respirare quando l'ansia sembra fagocitarti. 

Sono tante le tematiche importanti trattate con delicatezza, una spruzzata di simpatia e di ego senza limite. Mi aspettavo un tipo di storia, ne ho trovata una migliore! Questo libro è il primo di una serie di autoconclusivi, sono andata a sbirciare le altre trame... beh, spero che Newton impari dagli errori del passato e dia una possibilità alla serie e al genere queer. Di storie così belle ne abbiamo bisogno!



Commenti

Post più popolari