Recensione di Jessica: CRUEL DESIRE di Penny B. Carol
Titolo: Cruel Desire (vol 1)
Autore: Penny B. Carol
Prezzo: 1,99 (formato e-book)
Edizione: self
Sinossi:
Cate Stuart non ha mai visto suo marito, ma ogni settimana,
per mesi, le ha lasciato una lettera e una rosa in attesa del giorno in cui
l'avrebbe fatta sua. Pur non conoscendo quell'uomo, Cate accetta di sposarlo,
come d'altronde tutti si aspettano da lei e di seguirlo a Port Castle, un
podere desolato ai confini della penisola di Lost, chiuso al resto del mondo
dal gelo per gran parte dell'anno, circondato da ettari ed ettari di foresta,
ormai ricovero per ribelli e banditi.
Cate sa che da quel giorno lascerà per sempre il suo mondo, la sua stanza, la sua famiglia. Sa che non farà più ritorno. E sa che diventerà a tutti gli effetti la duchessa di Lost.
Ciò che non sa è che all'alba del primo giorno della sua nuova vita Lord Angus Danmark, l'uomo con cui dovrà trascorrere il resto dei suoi giorni confinata in quelle terre inospitali sparirà senza lasciarle neanche un biglietto, in balia di eventi che non sa gestire né controllare, con l'unico appoggio di un uomo di cui non sospettava neanche l'esistenza. Sir Derek Danmark, il secondogenito della casata dei Danmark. Un uomo sfuggente e misterioso, che per qualche ragione rifiuta di incontrarla e di presentarsi a lei, trascorrendo gran parte del suo tempo recluso in una delle torri del castello.
Cate sa che da quel giorno lascerà per sempre il suo mondo, la sua stanza, la sua famiglia. Sa che non farà più ritorno. E sa che diventerà a tutti gli effetti la duchessa di Lost.
Ciò che non sa è che all'alba del primo giorno della sua nuova vita Lord Angus Danmark, l'uomo con cui dovrà trascorrere il resto dei suoi giorni confinata in quelle terre inospitali sparirà senza lasciarle neanche un biglietto, in balia di eventi che non sa gestire né controllare, con l'unico appoggio di un uomo di cui non sospettava neanche l'esistenza. Sir Derek Danmark, il secondogenito della casata dei Danmark. Un uomo sfuggente e misterioso, che per qualche ragione rifiuta di incontrarla e di presentarsi a lei, trascorrendo gran parte del suo tempo recluso in una delle torri del castello.
Recensione:
Il matrimonio qualche volta è una prigione, letteralmente.
Cate ha sposato un uomo molto più grande di lei di cui non sa assolutamente
niente, se non che è un nobile sotto la protezione del re e la sua proposta non
poteva in alcun modo essere rifiutata. Così finisce a Port Castle, dove
l’inverno è desolante e blocca ogni comunicazione con il mondo esterno.
Infreddolita e spaventata, dovrà affrontare la sua prima giornata nella sua
nuova dimora da sola, tra domestici a dir poco insubordinati che accettano a
fatica la presenza della nuova Duchessa di Lost. E sembra essere lo stesso
anche per suo cognato, che ogni giorno inventa una scusa diversa per non
doverla incontrare.
Ma un imprevisto costringerà Cate a lasciare la magione, per
correre nella città vicina a chiedere aiuto. E quel giorno scoprirà che Port
Castle ha delle regole e la prima è quella di non uscire mai dalle sue mura non
accompagnata. Per nessuna ragione.
Derek Denmark è un uomo deciso e sicuro di sé, ma
assolutamente imprevedibile e molto, molto vendicativo. Tuttavia, niente riesce a
oscurare il suo fascino. Perfino quando Cate è arrabbiata con lui, non è capace di ignorarlo e questo potrebbe essere un bel guaio. L’eroina di questa storia
invece è contemporaneamente la damigella in difficoltà e quella che si rimbocca
le maniche per salvare gli altri. Cate è sensibile, ma intollerante verso quel
cognato che ha una pessima opinione di lei.
“«Mi state forse rimproverando qualcosa, Mrs Finnswork?»
«Questo non è possibile, avete detto di avere sempre ragione».
«State eludendo la mia domanda».
«Oh, no, mio signore. Ma non mi è concesso interrompervi».
Un inchino.
Un sorriso.
E prese congedo senza rivolgergli nemmeno uno sguardo.”
Dopo qualche delusione sul fronte storico, mi ero un po’
allontanata dal genere, ma la trama di questo libro mi ha conquistata subito. La prima impressione stavolta era decisamente quella giusta.
Sono rimasta
incollata fino all'ultima pagina. Non mi ha semplicemente lasciata con la
voglia di saperne di più: oggi vedo trine ovunque, carrozze con i cavalli e un
affascinante Sir Derek Denmark che ammicca nella mia direzione. Ah, il potere
della suggestione! Mi sono perfino fermata a guardare una puntata di Elisa di Rivombrosa stamattina, da
quanto ero presa. Ringrazio quindi l’autrice per avermi fatta avvicinare
nuovamente al romance storico e la invito a scrivere in fretta il seguito,
perché non vedo l'ora di sapere come andrà a finire.
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