Blog tour: C'era una volta a New York di Cecile Bertod


Buongiorno Disasters,
oggi ospitiamo la sesta (e penultima) tappa del Blogtour dedicato a C’era una volta a New York, l’ultimo sfavillante romanzo della meravigliosa Cecile Bertod, in uscita il 5 ottobre.
Dimenticate Mr Grey, sta arrivando Xavier…
Questo Chick-lit ambientato agli inizi del ‘900 è completamente “fuori dagli schemi” (almeno quanto la sua autrice), e il merito è senza alcun dubbio di due protagonisti irriverenti, uniti da circostanze… particolari.
Oggi li conosceremo meglio grazie al dreamcast e a un'esclusiva intervista, ma iniziamo dalla trama:

L’amore può nascondersi ovunque, anche su una nave che salpa per New York.
Parigi. Fin da bambina Sophie ha sognato di sposare un nobiluomo con una rendita sufficiente a garantirle il tipo di vita a cui è stata abituata: circoli esclusivi, vestiti d’alta moda, serate di gala. Ma, malgrado l’indiscutibile fascino, non è ancora riuscita a realizzare il suo proposito e, alla soglia dei ventotto anni, sa di non avere più molto tempo a disposizione. Alric, per quanto vecchio e terribilmente noioso, potrebbe rappresentare l’ultima possibilità per sistemarsi e così, una mattina, Sophie indossa il suo abito migliore e lo raggiunge, decisa ad accettare la sua proposta. C’è però una cosa che Sophie non ha previsto: il suo nome è Xavier. Un piccolo-borghese mai visto prima che irrompe nel salotto di rue d’Orsel deciso a infangare il suo buon nome. Xavier sostiene che Sophie non sia affatto la donna che vuol far credere, ma anzi, che un tempo sia stata la sua amante e ora gli nasconda suo figlio. Xavier non intende lasciarla andare prima di averlo ritrovato. Sotto lo sguardo sgomento di Alric, Sophie viene trascinata via e condotta su una nave che salpa per New York. E da quel momento inizia la sua sorprendente avventura…

Xavier Lesage
professione: cacciatore di guai, rapitore di giovani contesse avanza-tempo. 
occhi: verdi
capelli: corvini
barba: incolta
alto e muscoloso
profumo: una colonia dozzinale mista all'odore di sigaro bruciato

"Di certo era arrogante, prepotente, insofferente. Dormiglione, ritardatario, inaffidabile. Ecco, Xavier era questo e altre mille altri difetti ma, decise, non uno, Xavier non era un criminale"
Chi può rappresentarlo meglio di Bradley Cooper?

Sophie Riou 
professione: giovane contessa a caccia di marito (facoltoso, molto molto facoltoso). 
occhi: azzurri
capelli: biondi
morbida e perfetta
profumo: delicato di agrumi, d'estate

"Era testarda, caparbia, intelligente, combattiva... E aveva un meraviglioso profumo"

Sophie ricorda in tutto e per tutto una moderna Jennifer Lawrence.


Adesso non mi resta che lasciare la parola a loro...
Mi sento un po’ la Barbara D’Urso della situazione, mentre li accolgo nel mio umile angolino letterario.


Solo… solo un attimo.  È il caso di allontanare gli oggetti contundenti dalla stanza… e sì, anche il candeliere. (Sono certa che la D’Urso non abbia mai avuto questo problema, così per dire!)
Tornando a noi…

Xavier e Sophie, vi ringrazio per aver accettato il mio invito. Vi piacerebbe raccontare ai nostri lettori le circostanze del vostro primo incontro?
Sophie: Ah!        Questa davvero non voglio perdermela! – incrocia le braccia.
Xavier: Temete forse che possa rovinarvi la piazza? – ribatte lui, ilare.
Sophie: Comprendo i vostri limiti Xavier, a vostra differenza scelgo le mie frequentazioni lontana da piazze, vicoli e mercati di porto. Dunque sentitevi pure libero di esporre i fatti come la vostra coscienza li suggerisce – sorride.
Xavier: E dunque! – la interrompe Xavier, livido in volto – Ero nei paraggi di Rue D’Orsel e si dà il caso che in uno di quei vecchi appartamenti un uomo avesse bisogno del mio intervento. Pare fosse stato aggredito da un avvoltoio. Gli trovai i suoi artigli giusto qui, sul collo – mima la scena, guardando in cagnesco Sophie.
Sophie: Che nobiltà d’animo… Che incommensurabile sforzo, qualcuno dia una medaglia al valore a costui– alza gli occhi al cielo. 

Xavier, eravate un uomo così sfortunato, ma poi la Contessa Riou è entrata nella vostra vita e… i vostri guai sono diventati ancora peggiori. Lo so, cose che capitano. Cos’avete pensato quando i vostri occhi si sono posati per la prima volta su Sophie?
Sophie: Rispondete, Xavier – lo sollecita Sophie, spingendogli un gomito. – Non vi ricapiterà così di frequente che qualcuno vi ritenga in grado di un tale sforzo.
Xavier: In realtà è pazza di me! – sussurra con espressione complice, indicando Sophie.

Sophie, graziosissimo cappellino, devo proprio dirvelo. Ah, quale classe, quale innata finezza! Siete decisamente avanti rispetto ai tempi… e la vostra sincerità è a dir poco sconveniente, ma incredibilmente intrigante. Diteci: eiste forse una piccolissima parte di voi che potrebbe essere stata grata a Xavier per avervi trascinata via dal salotto di Alaric?
Sophie – Oh, assolutamente! – gonfia le guance, si preme una mano sul seno. – Non sognavo altro. Essere strattonata, strapazzata, trascinata in un bordello della periferia di Parigi…
Xavier: Non era un bordello!
Sophie: E tutto affidandomi alla compagnia di un così squisito gentiluomo! Signori, inchinatevi davanti al re delle osterie, il principe del furto con scasso! – lo indica, rossa in viso.
Xavier: Potete ben dirlo!
Sophie: Ditemi, esiste forse, no, ditemi, esiste davvero qualcuno più fortunato di me? – strabuzza. – No, no davvero – scuote il capo, in segno di diniego.
Xavier: la lascia fare, inclinando un angolo della bocca.

Diteci una cosa che apprezzate l’uno dell’altra.
Xavier: Niente!
Sophie: Niente!

Diteci una cosa che non sopportate l’uno dell’altra.
Sophie: Tutto!
Xavier: Tutto!
Sophie: Ah! Baggianate, sono adorabile…
Xavier: E sembrate crederci.

Xavier, come si conquista una donna, secondo la vostra esperienza?
Xavier: Dunque, dalla mia pluriennale esperienza – si sistema meglio sulla sedia, lisciandosi la cravatta con espressione estremamente professionale- ho imparato a riconoscere quei piccoli accorgimenti che possono rendere facilmente anche la più ritrosa delle fanciulle in una docile amante. Ecco, io di norma faccio uso di …
Sophie: Cianuro. Corde. Lacci. Barbiturici. Minacce…
Xavier: SOPHIE!
Sophie: Che c’è? – sguardo che trasuda ingenuità. – Forse volevate dirlo voi? Oh… Perdonatemi. 

Sophie, come si fa impazzire un uomo, secondo la vostra esperienza?
Xavier: Ah. Ah. Ah. A lei riesce piuttosto facilmente!
Sophie: È il mio innato fascino.
Xavier: Io direi piuttosto la vostra incapacità di tenere la bocca chiusa per più di uno sputo!
Sophie: Siete disgustoso - lo guarda con ribrezzo.

Vi ringrazio per la disponibilità, siete stati gentilissimi. È arrivato il momento di salutarci, ma prima c’è qualche consiglio che vorreste dare ai nostri lettori?
Xavier: prima di rapire una contessa, pensateci almeno dieci, no, cento volte! – si volta di scatto e mette il broncio.
Sophie: Come ha detto lui! – si volta dall’altro, naso all’insù e braccia conserte. 

Vi ricordo che il Blogtour si conclude domani, con un’ultima imperdibile tappa dedicata a card ed estratti…




E non dimenticate di correre in libreria il 5 ottobre, manca pochissimo!

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