L'ANGOLO VINTAGE DI ANNALISA - MATILDA di ROALD DAHL


Roald Dahl descrive così la sua Matilda: «Scrivere è in un certo senso propaganda. Matilde, per esempio, è una smaccata propaganda per la lettura.»

Per me è stata una delle prime letture nell'ora di "Biblioteca" a scuola (eh sì, io avevo due ore alla settimana di Biblioteca...un'aula trasformata in salottino piena di libri. Un'educazione alla lettura creativa!) e mi è rimasta sempre nel cuore. Perchè Matilda era un pò come me. E lo è ancora.
Eppure alcune e alcuni non conoscono questo grande classico per ragazzi, e aggiungerei anche adulti.
Perchè i tempi sono cambiati...e si preferesce regalare la televisione ad un libro, proprio come accade in Matilda.

"Papà, mi compreresti un libro?» «Un libro? E per che cavolo farci?» «Per leggerlo». «Diavolo, ma cosa non va con la tele? Abbiamo una stupenda tele a ventiquattro pollici e vieni a chiedermi un libro! Sei viziata, ragazza mia!

Era così piacevole tener vicino una bevanda calda mentre leggeva e leggeva, nella sua stanzetta silenziosa. I libri le aprivano mondi nuovi e le facevano conoscere persone straordinarie che vivevano una vita piena d’avventure. Viaggiava su antichi velieri con Joseph Conrad. Andava in Africa con Ernest Hemingway e in India con Kipling. Girava il mondo restando seduta nella sua stanza in un piccolo villaggio inglese."





TRAMA:

Matilde è una bambina di cinque anni e mezzo, dotata di un'intelligenza straordinaria: a un anno e mezzo sapeva parlare correttamente e conosceva la maggior parte delle parole degli adulti, a tre anni ha imparato a leggere da sola grazie alle riviste sparse per casa, a quattro anni sapeva leggere velocemente e a cinque aveva già letto quasi tutti i libri della biblioteca pubblica. Ha però la sfortuna di essere nata in una famiglia disonesta: la madre è una donna sciocca e superficiale "schiava" del bingo, il padre, Enrico, è un disonesto rivenditore di automobili usate e Michele, il fratello maggiore, un prepotente degno in tutto e di tutto dei genitori. Essi odiano Matilde perché non è come loro e non perdono occasione per offenderla e insultarla. Così la piccola dopo una conversazione con il padre decide di punirlo architettando degli scherzi: una volta cosparge di colla il cappello del padre; un'altra volta chiede in prestito un pappagallo e lo nasconde nel camino facendo credere ai genitori che la stanza in cui è nascosto sia stregata; la terza volta fa una mistura a base della lozione per capelli del padre con acqua ossigenata.

Arriva l'autunno e Matilde inizia la scuola. La scuola, però, è il regno della terribile signorina Spezzindue, un donnone dalla forza sovrumana ed ex atleta olimpionica che usa i bambini per allenarsi nel lancio del martello o li rinchiude nello "strozzatoio". Per fortuna, Matilde trova un'amica: la dolce signorina Betta Dolcemiele, colpita dalle qualità della bambina. Un giorno, la sua amica Violetta mette un tritone nella caraffa della Spezzindue. E Matilde, che non ama le ingiustizie e la violenza, si sente scoppiare di rabbia, soprattutto quando viene accusata di aver messo un tritone in un bicchiere d'acqua (cosa che non aveva fatto). Fuggono anche i genitori, inseguiti dalla polizia, ed accettano ben volentieri di lasciare Matilde con la signorina Dolcemiele, che diventa così la sua madre adottiva, una madre affettuosa e comprensiva: una vera madre, non come la sua ex madre fastidiosa.

Nessun amante della lettura potrà mai sentirsi incompreso o solo dopo aver letto Matilda.
Nessuno potrà mai sentirsi inutile dopo aver letto Matilda.
Perchè è in questi libri, definiti per bambini, che si nascondono le risposte alle domande che da adulti ci poniamo almeno una volta nella nostra vita:
"Valgo?"
"Perchè nessuno mi capisce?"
"Cosa posso fare nel mio piccolo?"
"Perchè sono solo?"
"Cosa posso fare per essere felice?"

Ebbene sì, nei libri per ragazzi, quelli belli di una volta, i così detti classici che oggi non legge più nessuno a meno che non vengano resi un film, si trovano le risposte...e tante piccole verità che a volte ci dimentichiamo di aver letto.

Matilda merita le 5 piume per il solo fatto di esistere e di essere stata il mio salvagente in momenti di solitudine.

Vi lascio qualche citazione illustrata che ho nel cuore.
E voi, ne avete altre tratte da questo piccolo grande libro?


- E così la giovane mente di Matilda continuava a fiorire, nutrita dalle voci di quegli scrittori che avevano mandato in giro i loro libri per il mondo, come navi attraverso il mare. Da questi libri veniva a Matilda un messaggio di speranza e di conforto: tu non sei sola. -


Matilde disse: “Non fare mai le cose a metà, se vuoi cavartela. Sii esagerato, vai fino in fondo. Assicurati che tutto quello che fai sia tanto folle da risultare incredibile."


I libri le avevano mostrato la vita sotto una luce che loro ignoravano.

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