Recensione di Jessica: Un bacio, mille sapori di Miranda Nobile
Buongiorno Disasters,
questo mercoledì si preannuncia una giornata gustosa e il merito è tutto di questo libro targato Leggereditore. Scopriamolo insieme...
Titolo: Un bacio, mille sapori
Autore: Miranda Nobile (in collaborazione con Simone
Rugiati)
Editore: Leggereditore
Prezzo: 2,99 e-book, 9,90 cartaceo
Sinossi:
Bea, trent’anni, lavora nel marketing di una casa editrice
milanese. Come una moderna Cenerentola, vive in una minuscola mansarda di un
palazzo in centro e ogni giorno sale e scende cento gradini. Tra un impiego che
non la entusiasma e una relazione d’amore che non decolla, non ama più nemmeno
la città in cui vive e trova pace solo nelle brevi e intense fughe nella
vecchia casa di famiglia sulle colline di Bergamo. È il suo rifugio, dove va
per riflettere e ricordare la nonna cucinando, senza troppo successo, i piatti
che lei le preparava. In una delle sue fughe si imbatte casualmente in un uomo
affascinante e trascorre qualche ora in sua compagnia. Solo quando si salutano,
Bea si rende conto di aver parlato esclusivamente di sé e di conoscere solo il
suo nome: Lorenzo. Il destino sembra averle giocato un ennesimo colpo basso. Ma
come a volte accade, la vita sa anche sorprendere e offrire seconde chance, a
patto di saperle riconoscere e accogliere... Riuscirà Bea a mettere da parte le
paure e a concedersi finalmente la felicità che merita? Un romanzo fresco e
appassionante che porta con sé il sapore della scoperta.
Recensione:
Dolce e frizzante come uno Spritz!
A volte, quando due anime perse si incontrano, sono capaci
di ritrovare se stesse… se se lo permettono. Bea è insoddisfatta del suo lavoro
e del suo rapporto con uno scrittore narcisista, che la cerca solo nel momento
del bisogno. Lorenzo ha un passato turbolento: è stato tradito e lo ha fatto a
sua volta, ma vuole cambiare. Vuole riscoprire il sapore delle cose semplici. E
vorrebbe farlo insieme a Bea… sarà capace di convincerla?
Come Bea, non so cucinare: faccio dei disastri cosmici e non
mi sembra il caso di cimentarmi nelle ricette proposte nel libro… ma devo dire
che l’autrice è stata bravissima a prendermi per la gola, tra le altre cose. Mi
sono appassionata anche io al destino della sfortunata Bea, che a tratti
ricorda una goffa Bridget Jones.
È stata una buona lettura per passare qualche ora
spensierata e ve la consiglio.
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