Release Blitz "eSTREmo inGAnno" di Cristina Vichi
Buongiorno Disasters! oggi vi presentiamo, per il Release Blitz, il nuovo libro di Cristina Vichi.
Amanti del fantasy? del paranormal? beh, questo è un libro proprio nelle vostre corde!
ma andiamo per gradi, scopriamo insieme di cosa si tratta!
Titolo: eSTREmo inGAnno
Autore: Cristina Vichi
Genere: Dark Fantasy, Paranormal.
Editore: Selfpublishing
Prezzo Ebook: € 2,99 Aderisce al Kindle
Unlimited
Pubblicazione: 01/10/2017
Trama
Nel 1717 una giovane
sventurata bruciò viva sul rogo, accusata di stregoneria. Quella drammatica
storia fu tramandata nei secoli e il luogo della tragedia prese il nome di
Katherine’s City, in memoria della ragazza.
Kassy, diciassettenne
del 2017, per strane e oscure ragioni si ritrova a vivere in prima persona la
storia di Katherine, la Regina Rossa, scoprendo sulla propria pelle verità
dimenticate, segreti inconfessabili e terribili maledizioni.
In un susseguirsi di
scoperte sempre più inquietanti, l’angoscia di Kassy raggiunge l’apice quando
capisce che la Regina Rossa non le ha rubato solo il corpo, lei vuole anche la
sua anima, lei vuole scambiare i loro destini.
Chi brucerà sul rogo in
quel terribile 17 ottobre 1717?
Biografia
Cristina Vichi vive a
Riccione, insieme al marito e tre figli.
Ha sempre amato molto
inventare storie, ma dopo la stesura del primo romanzo la scrittura diventa una
passione vera e propria. L’incontro con la Editor Emanuela Navone è
illuminante, perché le permette di sperimentare l’universo della scrittura con
maggior consapevolezza e nuovi stimoli.
Quando si conclude un romanzo non conta solo il risultato in
sé, ma soprattutto il percorso che l’autore ha compiuto per arrivare a mettere
la parola fine alla sua opera.
Di seguito le sue opere:
“Celeste: L’Ardore di
una Donna” (Seconda edizione: 24/07/2016). Romance/Avventura autoconclusivo e
prequel di “Celeste: La Forza di una Regina”.
“Destini Ingannati”
(Seconda edizione: 06/01/2017). Romance/Mistery autoconclusivo.
“Celeste: La Forza di
una Regina” (10/08/2016). Romance/Avventura autoconclusivo e sequel di
“Celeste: L’Ardore di una Donna”.
“E se poi te ne penti?!”
(01/12/2016). Romance/Humor, autoconclusivo.
“Tander: Dentro di noi
l’energia dei Fulmini” (20/05/2017). Urban/Fantasy autoconclusivo.
Blog Autore: Cristina Vichi Blog
Pagina Facebook: Cristina Vichi Autrice
Incipit
La folla si accalcava,
impaurita ma curiosa. Da tempo attendevano quel giorno: finalmente la malasorte
se ne sarebbe andata dal paese e la sciagura avrebbe smesso di perseguitarli.
Cinque gatti randagi,
magri e pieni di pulci, giravano intorno alla catasta di legna e paglia
ammucchiata contro un palo al centro della piazza. Uno di loro aveva una zampa
rotta, si trascinava miagolando così forte da fare accapponare la pelle.
Anche i bambini erano
curiosi di vedere la strega bruciare sul rogo; tenevano strette le loro corone
d’aglio e si fingevano impavidi. In verità avevano paura e mai e poi mai
avrebbero guardato la strega negli occhi, neanche con la collana d’aglio
stretta fra le mani.
Dal fondo della piazza
apparvero due uomini che trainavano un carretto, e i boati della folla
aumentarono. Ecco la strega!
Nella confusione un
bambino cadde a terra e fu calpestato da tre persone che nemmeno se ne
accorsero. Era il delirio. Uomini e donne gridavano e maledivano la strega;
erano in tanti, quella era la loro forza oltre all’aglio.
Lei era lì, sopra quel
carro che avanzava lentamente verso la morte, chiusa in una gabbia di ferro.
Nonostante fosse legata, incuteva ancora paura. Il neo di fianco all’occhio
sinistro e gli indomabili capelli rossi erano un chiaro segno del suo essere
demoniaco; anche la sua invidiabile bellezza era motivo di accusa. Nonostante
fosse stanca, spossata e indebolita dalle percosse subite, aveva uno sguardo
che catturava le persone. Tanti uomini, troppi, si erano innamorati di lei e
avevano compiuto adulterio verso le loro mogli.
Mentre il carretto
passava, la gente stringeva le collane d’aglio, faceva scongiuri e invocava i santi.
Nessuno guardava quella misera ragazza negli occhi. Nessuno ne aveva il
coraggio.
La fanciulla piangeva,
scrutava la folla alla ricerca di un volto compassionevole, ma nessuno faceva
nulla. Se ne stavano lì con le loro belle collane d’aglio, tutti le avevano!
Il carretto raggiunse il
centro della piazza, dove c’era la catasta di legna. Un uomo aprì la gabbia e
la folla strattonò giù la fanciulla. Più persone la trascinarono sul rogo e le
avvinghiarono polsi, caviglie e busto al palo.
Prima di appiccare il
fuoco, un uomo prese la parola davanti alla fiumana di gente, che si zittì per
ascoltarlo.
«Carissimi amici,
ricorderemo questa data come il giorno della liberazione. Finalmente la strega
brucerà all’inferno!».
Un boato di acclamazioni
fece eco alle sue parole.
«Evviva il forestiero
che ci ha salvato!».
«La Regina Rossa ha
finito di compiere misfatti». L’uomo alzò la fiaccola in aria. «Questa donna è
il demonio!».
«Bruciamola subito!».
«No!», gridò la ragazza.
«Vi prego, lasciatemi andare!».
«Tu sei una strega!»,
urlò un bambino in prima fila. «E le streghe bruciano sul rogo!».
La ragazza lo fissò e
lui si affrettò ad abbassare lo sguardo, stringendo più forte la collana
d’aglio che portava al collo.
«Sì, le streghe come te
bruciano sul rogo», incalzò un’altra voce.
Il destino della giovane
era ormai segnato.
Il miagolare stridulo
dei gatti, soprattutto di quello con la zampa rotta, si librava nell’aria.
Presto anche la strega avrebbe urlato. La sua sarebbe stata una morte lenta e
atroce.
«Uccidetemi subito, vi
prego!». La giovane si agitava per liberarsi dalle corde che le incidevano la
pelle. «Bruciatemi dopo!».
«L’anima di una strega
deve bruciare insieme al suo corpo», dichiarò l’uomo che teneva alta la
fiaccola.
Il fragore della folla
raggiunse picchi altissimi e coprì il pianto della fanciulla.
Quando l’uomo avvicinò
la fiaccola alla catasta di legna, la giovane gridò. Il fuoco sfiorò appena il
pagliericcio e le prime fiamme si trasformarono in avide mani pronte ad
agguantare ogni cosa. Le urla della ragazza divennero isteriche. Non sentiva
male, non ancora, solo un po’ di calore, ma la paura era ormai fuori controllo.
Si dimenava osservando la paglia ardere sotto i suoi piedi scalzi, si
divincolava come un serpente per sfuggire al fuoco. Non voleva che le fiamme si
impossessassero di lei. Quello strattonare violento le lacerò la pelle delle
caviglie e dei polsi. L’ispida corda si tinse di rosso.
Le fiamme danzavano
intorno alla giovane e si allungavano per afferrarle i calcagni. Ardevano dal
desiderio di abbracciarla e diventare un tutt’uno con lei.
La folla assisteva muta,
impassibile. Ormai le urla della ragazza e il miagolare dei gatti erano gli
unici strazianti rumori della piazza.
In sporadici momenti di
lucidità, la ragazza si guardava in giro alla ricerca di un’àncora di salvezza,
ma nessuno aveva pietà di lei.
Le fiamme raggiunsero i
suoi piedi e iniziarono a tormentarli, presero coraggio e si avvilupparono
intorno alle cosce fino all’inguine. Il vestito si incendiò. Le lingue di fuoco
si eccitarono, prede di una frenesia divoratrice che le aizzava a spingersi
sempre più in alto. Scalpitavano come cavalli impazziti, galoppavano sul corpo
della fanciulla, bramose di fondersi con lei. La accarezzavano con passione
ardente: volevano entrare in lei, possederla fino al suo ultimo respiro.
All’odore di fumo si mischiò quello acre di carne bruciata.
Le grida diventarono
disumane.
La strega stava
bruciando viva.
Grazie mille! <3 <3 <3
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