Blog Tour “L'Ombra di Lyamnay”: Intervista all'autrice Annarita Faggioni

Tra una recensione e l’altra della nostra Maria Rosa, vi proponiamo un bel blog tour: abbiamo potuto intervistare Annarita Faggioni, autrice fantasy.. scopriamo il suo libro e le sue risposte!




Autore: Annarita Faggioni

Titolo: L’ombra Di Lyamnay

Genere: Fantascienza

Casa Editrice: Pubme – Collana Il Piacere Di Scrivere

Prezzo: 12,00 Euro

Pagine: 194



Sinossi

John Reckon, intrappolato nella Skylhope che ha progettato, scoprirà un mondo pieno di contraddizioni dietro al modellino che aveva realizzato vent'anni prima. Cosa ha causato il suo salto nel tempo? Quali sono le circostanze che hanno portato alla morte del suo alter ego futuro? Cosa c'entra l'oscura ombra alata che si aggira per la città-stato futuristica? Alla ricerca di queste risposte, Reckon dovrà affrontare le sue più grandi paure, oltre a quelle dell'umanità intera. Il romanzo, a due anni dalla prima edizione, riparte con le illustrazioni dei protagonisti e il punto di vista degli esperti Federico Grazzini (meteolorogo) e Stefano Amendola (climatologo) sulle reali conseguenze dei cambiamenti climatici oggi, filo conduttore di tutta l'opera.


Ciao Annarita e ben approdata sul nostro blog! Partiamo con la richiesta base, per sciogliere il ghiaccio.. chi sei nella vita di tutti i giorni? 
Ciao, grazie a te e ai tuoi lettori per il caloroso benvenuto. Sono “Un'anima ispirata” che scrive con passione fin da piccola e che ha trasformato questa passione in un sito di successo e in una professione in continua evoluzione. Tutto senza arrivare ai 30 anni XD.


Come ti sei avvicinata alla scrittura? Cosa significa per te scrivere?
Mi sono avvicinata senza un perché, o meglio, non mi ricordo perché. Forse, perché raccontarle a voce ai parenti non mi bastava più, oppure per avere la possibilità di mandarle a qualcuno. Davvero, non ricordo, ero piccola.
Oggi, per me scrivere è respirare. Significa lavorare, studiare, raccontare e raccontarsi, comporre versi. Insomma, è un modo per delineare un piccolo universo, se vogliamo e, nel mio piccolo, promuovere la Letteratura e la sua bellezza.


Hai iniziato la tua carriera con delle poesie e ora sei approdata alla fantascienza... Quale ti riesce più facile? Quale genere non riusciresti mai a scrivere?
Non so se ci sarebbe da parlare di “carriera” (lato scrittrice, intendo), diciamo che ho cominciato a versi e i versi sono ancora oggi la cosa che mi riesce meglio e più velocemente. La fantascienza distopica è difficile e anche per me scriverla non è stato uno scherzo, però ho dato il 100% e sono felice del risultato.

D'altra parte, questo libro l'ho scritto a 24 anni. C'è un genere che non riuscirei a scrivere? Non lo so. Ci sono generi che non mi piace scrivere, ma che leggo sempre volentieri. Sono i “romanzi di vita” o “realistici” se vogliamo, l'evoluzione dei romanzi di maniera dell''Ottocento. Non è cattiveria, al momento non mi ispirano. Poi, chissà...


Parlaci de "L'ombra di Lyamnay". Di cosa parla? Come è nata l'idea di questo libro?
“L'Ombra di Lyamnay” parla di cosa accadrebbe alla Terra se i cambiamenti climatici fossero così veloci da diventare imprevedibili e le conseguenze poi sulla vita degli esseri umani. Si pone tantissimi interrogativi: quale rapporto abbiamo con la Natura? Potremo “controllare” questioni così più grandi di noi? Come cambieranno i rapporti tra le persone per via di questo?

Questo libro nasce da un felice mix tra problemi di salute, solitudine, sofferenza e voglia di capire il senso della vita (la mia, in primis, anche se di me si vede davvero poco). L'idea è nata da sé, così come la vedete.


Qual è il messaggio che volevi trasmettere con il tuo libro?
Non c'è un messaggio particolare. Ci sono una serie di argomenti a cui fare attenzione e di cui, effettivamente, tutti i giorni ce ne freghiamo allegramente.


Oltre a scrivere, gestisci anche un blog. Come fai a fare tutto?
E lavoro pure! Mi piace una vita ricca di cose. Non sempre riesco a fare tutto. Faccio del mio meglio e sempre al 100%. E, col tempo, ho capito che va bene così, che la mia vita così assume un significato bellissimo. Ed eterno (si spera).


Una piccola anticipazione sui tuoi prossimi progetti?
Sto completando un thriller su Milano. Stavolta, però, cerco una “casa” per queste creature. Quindi, le realtà editoriali che fossero interessate, possono contattarmi, se vogliono.

Commenti

  1. Veramente grazie di tutto e d questa splendida tappa!

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  2. Bellissima intervista.. l'autrice dice che scrivere un distopico non è facile..ma anche scrivere poesie non è uno scherzo!!

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