Le Recensioni di Amira: "Burn" di Giusy Bellone

Oggi pomeriggio tocca a un'altra new entry della nostra piccola grande famiglia di pazza. Lei è Amira e ci parlerà del libro pubblicato dalla Hope Edizioni.






Titolo: Burn

Autore: Giusy Bellone

Editore: Hope Edizioni

Data pubblicazione: 10 ottobre 2017

Prezzo: 2,49€



Sinossi

“Spesso mi avevano detto che più si ha paura di una cosa e più quel qualcosa acquista potere, mi avevano insegnato tecniche per non temere nulla, ma non erano servite. Se qualcosa te la porti dentro, anche se in un angolino remoto della tua testa, ti farà male e ti farà sentire inadeguata, inutile, scialba.”

Bessie vorrebbe essere invisibile agli occhi di tutti. Fin da bambina ha dovuto fare i conti con una malattia della pelle che l’ha fatta sentire a disagio e l’ha resa vittima di attacchi di bullismo. Per questo motivo, ora che deve scegliere il college in cui andare, opta per uno lontano dalla sua città natale, in modo da poter iniziare una nuova vita distante dagli sguardi di troppo e dalle battutacce.

Quando viene obbligata dalla sua amica ad andare a una corsa clandestina di automobili conosce Trent, un ragazzo popolare e sicuro di sé che entrerà nella sua vita, stravolgendola, e riporterà a galla tutte le sue paure e le sue insicurezze. Trent è davvero il ragazzo aperto e senza segreti oppure anche lui ha un passato da cui scappare? Bessie potrà davvero fidarsi di lui e lasciarsi andare o si tratta solo dell’ennesima presa in giro?

Il bullismo è un fenomeno sempre più diffuso nella società contemporanea e lascia segni indelebili sulle vittime. Ricominciare per loro è difficile, ma possibile, occorre però un lungo percorso per tornare a fidarsi degli altri. Il romanzo è un esempio di come sia possibile farlo attraverso la scoperta dell’amore.


Recensione

Appena iniziato questo libro, non sapevo bene cosa aspettarmi conoscendo solo il titolo – ammetto che non avevo ancora letto la trama, l’ho fatto solo in un secondo momento – invece devo dire che mi ha piacevolmente sorpresa 😊

È un bel libro, che tratta delle tematiche non semplici, di un certo peso. Non essendo argomenti facili non è facile parlarne, ma le idee di questo romanzo e la storia in sé sono davvero buone.
Inevitabilmente si finisce per amare i personaggi e immedesimarsi in uno di loro. Credo che la mia preferita sia Lottie, la migliore amica. Spiritosa, schietta, sempre presente, la migliore amica che tutte vorrebbero. Lottie ha evidentemente una cotta per Joy, il fratello della protagonista, cotta che cerca di mascherare, ma chiara fin dall’inizio anche se velata dagli insulti reciproci. È ben chiaro anche che l’amore è corrisposto. Forse la loro storia la preferisco persino a quella dei due protagonisti.
Penso che sia chiaro il mio amore per questi due, visto che ho cominciato per prima cosa di loro (non me ne vogliate!)

La protagonista è Bessie, è molto dolce e sarcastica e questo lato del suo carattere mi è piaciuto molto, quello che non mi è piaciuto è stato il suo arrabbiarsi apparentemente senza un motivo serio iniziale. La patologia che ha è vero, non dev’essere facile “sopportarla” e capisco perfettamente il nervosismo e il cambiamento di umore se si viene derisi, sia che sia una persona che amiamo sia che non lo sia. So quanto è difficile essere presi in giro per chi si è, solo perché non si è come tutti gli altri. L’ho provato sulla mia pelle, per via delle mie origini, per questo mi sento di poter dire che le battute di Trent non le ho trovate così pesanti da scatenare il finimondo. Le cose potevano essere due, rendere più “pensati” le battute di lui, o meno pesante le reazioni di lei. In questo senso ero un po’ perplessa e infastidita.
Questo però non mi ha importunata così tanto da non permettermi di godere del romanzo e non saperlo apprezzare per quello che nel complesso trasmetta e cerca di far capire.

C’è un ma, anzi forse più di uno. Ci sono stati diversi dettagli che mi ha fatto spinto a una votazione così bassa. Per cominciare è tutto troppo veloce.
Inizia molto velocemente e anche se poi piano piano la narrazione rallenta, non raggiunge mai la “calma” nella descrizione, che credo una storia debba avere. Era come sfuggente, non saprei bene spiegarmi, è come se si corresse e si saltassero particolari che avrei voluto approfondire, sentire di più, ed è un peccato perché la storia è davvero buona.
Senza contare che ci sono delle frasi campate un po’ in aria, qui e là e degli errori a livello di significato delle parole o di sintassi, alcune frasi non le ho comprese bene, erano caotiche. In alcuni casi il vocabolario era un po’ carente.
Essendo un argomento davvero importante e soprattutto del quale bisogna parlare (sono pienamente d’accordo con la scrittrice su questo) alcune parti a parer mio andavano raccontate in modo meno superficiale, molto più approfondito, meno sbrigativo ecco.
Certo non è tutto pessimo, alcune parti sono descritte molto bene e mi hanno anche emozionata molto e mi sono davvero affezionata ai protagonisti.

Avrei davvero voluto dare una votazione migliore, perché la storia mi è piaciuta molto, ma non sono proprio riuscita a sorvolare. Andava sviluppata meglio, il potenziale c’è eccome.


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