Le recensioni di Stefania: "A Natale ti sposo" di Evelyn J. Wolfman


Le festività natalizie sono appena finite ma noi Disaster siamo ancora qui a parlarvi di un romanzo ambientato in una Norvegia innevata che aspetta proprio l’arrivo del Natale.
Immergiamoci nel profumo di neve, nel buon odore dei biscotti allo zenzero e delle torte di mele e venite a leggere cosa ne penso del romanzo A Natale ti sposo di Evelyn J. Wolfman edito Un cuore per capello!


Titolo: a natale ti sposo

Autore: Evelyn J. Wolfman

Editore: Un cuore per capello

Data di uscita: 5 dicembre 2017

Prezzo: 1.99 €



Sinossi
Fanny Nicolas è una giovane donna dolce e fin troppo sognatrice, che non ha mai smesso di credere nel potere del Natale. A differenza di altri suoi coetanei, riesce a percepire la meraviglia in ogni cosa e a trasportarne un po' nel suo lavoro di Christmas Planner, che la tiene impegnata nel periodo dell'anno che adora. Desiderosa di cambiare aria alla prospettiva di un altro Natale in solitudine, accetta subito il lavoro che la vecchia Helsa Jensen le propone in Norvegia al Drunk Reindeer, un ranch per famiglie che purtroppo sta andando in fallimento. L'incarico sembra facile e Fanny è sicura di riuscire a portarlo a termine senza troppi intoppi, ma la ragazza non ha messo in conto l'incontro con Ben, nipote di Helsa, che tenterà in tutti i modi di farla andare via. Lui è testardo, orgoglioso e non crede che una donna dal lavoro alquanto discutibile possa risollevare e salvare la casa in cui è cresciuto. E nonostante l'attrazione immediata che li unisce, tenterà in tutti i modi di scoraggiarla, senza successo. Fanny è frizzante, non si arrende, e finirà per travolgerlo riportando in piedi non solo il Drunk Reindeer, ma anche il suo burbero proprietario.



Recensione
Fanny Nicolas crede nel Natale, nella magia dei colori e luci che nel periodo natalizio addobbano le strade, i negozi, le case e i cuori di chi ama ancora Babbo Natale. La giovane donna è una Christmas Planner, ovvero il suo lavoro è decorare e portare la magia del Natale a chi le chiede aiuto: sarà proprio questo il motivo che la porta in Norvegia.
Ben Jensen, invece, non crede più in nulla. Il suo ranch sta passando un brutto periodo e, se non trova in fretta una soluzione, rischia la chiusura; sicuramente non trova geniale la presenza di Fanny in casa sua. Le case e le varie attività che circondano il suo ranch sono un assortimento pacchiano di luci, colori e suoni e, per nulla al mondo, vuole trasformare la sua eredità in qualcosa di orribile, solo per poter attirare qualche cliente in più. Non sa però che Fanny è un’artista e saprà portare la magia del Natale non solo nell'ambiente che lo circonda, ma riuscirà anche a riaprirgli il cuore ormai chiuso a doppia mandata da troppo tempo.

Disasters, questo romanzo è stata una lettura molto dolce, semplice nella sua struttura, dove ho gioito, sorriso e mi sono affezionata a tutti loro.
Il romanzo si articola in uno spazio di due settimane, il tempo in cui la donna soggiorna in Norvegia per risollevare le sorti nel ranch della famiglia Jensen. Da quando il capofamiglia è morto tutto è sulle spalle del figlio Ben e delle cognate Olga e Helsa, due vecchiette arzille che fanno comunella contro il povero Ben spesso e volentieri. Due settimane in cui Fanny e Ben scopriranno l’amore ma come in ogni fiaba ci sono degli ostacoli da superare, dei limiti da affrontare.

Fanny è un piccolo elfo dai capelli rossi e occhi verdi. Una biricchina che sembra tanto buona e pacifica e invece è una piccola teppista pronta ad ogni sfida.
Ben sembra tanto burbero e scontroso ma è tutta apparenza. A ventotto anni si fa in quattro per non perdere il ranch, lavora sodo senza mai lamentarsi.
La madre e la zia di Ben sono uno spasso, due vere comiche. Nella loro casa sfornano biscotti allo zenzero, lavorano a maglia e tramano contro l’uomo perché la forte attrazione tra i due protagonisti non è passata inosservata e cercano di spingerli tra le braccia dell’altro.
Insomma un bel mix di risate ed emozioni.

Purtroppo però la lettura per me ha avuto anche dei contro.
Il minore dei mali sono i refusi che ho trovato che richiedono sicuramente una maggior cura.
Quello che però mi ha lasciata poco convinta è la trama. Mi aspettavo più guerra tra i due ragazzi e invece dopo lo screzio iniziale cambia il registro dei loro scontri. Mi aspettavo che il motivo principale per il quale Fanny è stata ingaggiata fosse più presente per sottolineare la magia che riesce a creare con la sua fantasia e invece sembra avere spazio ritagliato nei buchi. Mi aspettavo qualcosa di più scoppiettante e invece risulta tutto un po’ apatico e scontato,  con qualche attimo un po’ più vivace ma niente di più che non riesce a far rimanere incollati fino alla fine con il batticuore.
Nel complesso la storia è comunque carina, non troppo pretenziosa. L’ideale se si vuole sognare un po’.


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