Al cinema con Marco: "Il signore degli anelli. Il ritorno del Re"

Chiudiamo il nostro giovedì con la rubrica di Marco... dopo un lungo viaggio attraverso la Terra di Mezzo, siamo arrivati al capitolo finale della storia. Sediamoci comodi e lasciamo che Marco ci racconti "Il ritorno del Re".


Regia di Peter Jackson

Cast: Elijah Wood, Ian McKellen, Ian Holm, Christopher Lee, Liv Tyler, Sean Bean, Orlando Bloom

Uscita nelle sale cinematografiche: gennaio 2004

Genere: fantasy

Durata: 201 minuti


Frodo e Sam, accompagnati dall'infido Gollum, si avvicinano tra mille pericoli al Monte Fato, dove devono riuscire nell'impresa di distruggere l'Anello. Il resto della disciolta Compagnia dell'Anello si ritrova, insieme a uomini, elfi e all'esercito di fantasmi richiamati da Aragorn in virtù di un antico patto, per la battaglia finale e per correre in aiuto della città di Minas Tirith, dove il regno di Gondor è minacciato dal potentissimo esercito di Sauron. L'impeto delle truppe del malvagio sembra incontenibile, e lo stesso Re Denethor perde la ragione nel momento più duro, ma resistere è fondamentale per distogliere l'attenzione del Grande Occhio dai due piccoli hobbit.


Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita? Come fai ad andare avanti quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indietro? Ci sono cose che il tempo non può accomodare, ferite talmente profonde che lasciano un segno.

Amici lettori, cosi apriamo l'ultima delle 3 puntate della rubrica dedicata alla saga de Il signore degli anelli, dove cercherò di farvi rivivere tutte le emozioni che ci regala ogni volta che la vediamo! Non basterebbero due ore per descrivervi l'epicità' di quest'ultima parte della trilogia, dove Jackson sa superare il limite ogni volta di più, cosi come sanno superarlo i nostri protagonisti, che ogni qual volta tutto stia franando sotto i loro piedi non si perdono mai d'animo e sanno reagire e combattere secondo le loro caratteristiche. dando sempre tutto quello che hanno in corpo per raggiungere il loro scopo!

Come sempre Jackson decide di non perdere tempo in inutili riassunti delle puntate precedenti -perché aggiungere queste divagazioni in una pellicola che è già imponente? Non vedete? Il regista è affaticato dal tuo vostro malcontento, dal vostro essere guerrafondai - e parte subito iniziando Il ritorno del Re in maniera splendida e sorprendente, omaggiando quello che forse è diventato il personaggio simbolo di questa straordinaria operazione cinematografica: Gollum. Grazie a questa scelta illuminata, non solo possiamo meglio capire la psicologia del personaggio, ma ci permette di capire anche il come tutto ebbe inizio. 

Mentre Sauron, l'Oscuro Signore di Mordor, lancia le fasi finali della sua conquista della Terra di Mezzo, Gandalf il Bianco e Re Théoden di Rohan radunano le loro forze per aiutare la difesa di Minas Tirith, capitale di Gondor, dall'incombente minaccia, mentre Aragorn rivendica il trono di Gondor e, con l'aiuto di Legolas e Gimli, convoca l'esercito dei Morti per aiutarlo a sconfiggere Sauron. Intanto, i due hobbit Frodo e Sam devono sopportare il peso dell'Unico Anello di Sauron e affrontare il tradimento di Gollum, deciso a riprendersi il suo tesoro. Dopo un lungo viaggio, arrivano nella terra di Mordor, cercando di distruggere l'Unico Anello nel luogo in cui Sauron l'ha creato: nei fuochi vulcanici del Monte Fato.



Apprezzo davvero molto il fatto che il film non abbia una trama unica e ben distinta, ma che da il giusto tempo alla conclusione delle tante storie che compongono questa saga. Una conclusione del genere ci sembra quasi necessaria, se si considera la straordinaria grandezza degli eventi raccontati nel corso del film, che non lasciano mai un attimo di respiro e tregua allo spettatore, che si ritrova piacevolmente sballottato da una capo all'altro della Terra di Mezzo, da una battaglia all'ultimo sangue come poche cose viste al cinema negli ultimi anni come l'assedio di Gondor a momenti altrettanto intensi ma di certo meno efferati, quasi come racconti di vita quotidiana, come gli intrecci vissuti da Sam e Frodo. 



È come se Jackson abbia voluto quasi riassumere tutta la trama del film nella scena della caduta della torre di Saruman... che raggiunge il massimo sforzo del crollo della diga, ma poi lascia il tempo ai protagonisti e agli spettatori di dar modo all'acqua di riassorbirsi e di poter capire cosa rimane e cosa ci rimane. Ci permette, inoltre, non solo di accompagnare il percorso di ogni personaggio, ma di capire anche la crescita morale di ognuno di loro, rendendoci loro complici. Rendendoci parte della Compagnia. Dopo tutti questi discorsi entusiastici mi sembra assolutamente inutile commentare in modo critico o analizzare quello che esprime il film... 



Ma orgogliosamente voglio solo ricordarvi che film, al momento della sua uscita, è stato acclamato, ricevendo gli elogi della critica ed è così diventato uno dei più grandi successi di critica e incassi di tutti i tempi. Infatti il film è al 19º posto nella classifica dei film con maggiori incassi nella storia del cinema con più di 1,1 miliardi di dollari incassati in tutto il mondo, diventando così il film di maggiore incasso del 2003, il film con più incassi pubblicato dalla New Line Cinema, così come il più grande successo finanziario per Time Warner. Nella classifica mondiale è stato anche al 2º posto, dietro solo a Titanic, fino a quando non è stato superato da Avatar nel 2009.

Insieme a Ben-Hur e Titanic, Il ritorno del re è il film premiato con il maggior numero di premi Oscar, undici, inoltre è complessivamente la saga più vittoriosa della storia: diciassette statuette. Inoltre è l'unico film di genere fantasy ad aver vinto l'Oscar al miglior film. Sono sicuro che qui saprete ritrovare tutte le emozioni che avete vissuto nelle precedenti puntate ma anche di nuove... non mancheranno di certo le epiche battaglie e i momenti di tensione, non mancheranno i momenti di follia ma ci sara' anche tanto spazio per i buoni sentimenti e ne sono certo alla fine spunterà' anche qualche lacrima perchè il lieto fine è dietro l'angolo, ma non per tutti... Sperando che tutta la saga e anche il mio umile lavoro vi sia piaciuto vi congedo così....

Addio, miei coraggiosi lettori. La mia opera è terminata; qui, infine, su finale della pagina, si scioglie la nostra compagnia. Non vi dirò "Non piangete"... perché non tutte le lacrime sono un male!



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