Blog Tour: "In ogni stella nascosta" di Vanessa Sobrero - intervista


Il venerdì è sempre giornata autore: mentre nel gruppo due autrici si stanno raccontando, Stefania intervista Vanessa Sobrero! Non c'è niente di meglio che concludere un blog tour torturando l'autrice!!

Ciao Vanessa, la prima domanda è d’obbligo. Chi è la Vanessa di tutti i giorni?
Ciao e grazie per avermi voluta intervistare! La Vanessa tutti i giorni è una studentessa fuori corso di ingegneria, che lotta tra la sua parte logica e quella creativa, finendo per rimanere a letto a coccolare il gatto. O a bere vino. O entrambe le cose. 

Come sei approdata alla scrittura? Cosa vuoi comunicare attraverso le parole?Come la maggior parte delle persone che scrivono, la mia passione è iniziata da piccola, quando mi hanno regalato il mio primo diario segreto. Poi crescendo sono passata alle poesie, ai racconti e infine ai romanzi. Quello che voglio trasmettere con le mie parole è sicuramente divertimento, romanticismo e che l’amore (almeno nei libri) può vincere su tutto.

Passiamo a "In ogni stella nascosta". Questa storia è nata su Wattpad. Come ti sei trovata con questa piattaforma?Wattpad è un’ottima palestra per allenarsi a scrivere, ad accettare critiche e mettersi in gioco. Sono cresciuta tanto come autrice grazie ai consigli dei miei lettori, mi ha insegnato a capire cosa può cercare un lettore in una storia e cosa posso dargli io per farlo sorridere o per emozionarlo. Ma soprattutto mi ha davvero aiutato a finire un romanzo. Prima di iniziare a pubblicare le mie storie a capitoli non avevo mai terminato una storia, ero sempre stata troppo insicura e critica verso me stessa per continuare o troppo pigra per sforzarmi. Wattpad mi ha dato la forza di credere in me e grazie ai miei lettori ho finito il mio primo romanzo e questo mi ha dato la sicurezza di continuare a scrivere.

Siamo a Milano, città molto versatile, ricca di storia e modernità, vitale e giovanile. Come vedi tu la capitale lombarda e perché l’hai scelta insieme ad un’altra città importante come luogo dove la storia nasce e si sviluppa?
Ho scelto Milano perché è la mia casa, e non appena ho iniziato a conoscerla è stato amore. Milano può sembrare fredda, riservata, ma nasconde una bellezza che emoziona, ma la mostra solo a chi ha il coraggio di andare oltre le apparenze, solo a chi ha il coraggio di scoprirla davvero. Ho voluto mostrare questo volto di Milano a chi non l’ha mai visitata o a chi non l’ha mai apprezzata, in modo che potesse vederla attraverso i miei occhi e quelli dei protagonisti e raccontare i luoghi che mi hanno emozionata.

Musica e cibo la fanno da padroni in questo romanzo rendendo la storia un’esperienza sensoriale. Ho letto che il tutto nasce da un racconto di un concerto del 1975 ma cosa ti ha appassionata tanto da volerci scrivere una storia?Quello che mi ha appassionato è che ascoltando quel racconto ho pensato: vorrei viverlo anche io e vorrei che per una volta ci fosse un lieto fine. Così ho iniziato a scrivere questa storia un po’ per gioco un po’ per sognare, allo stesso modo in cui una ragazzina può scrivere un racconto sul suo cantante preferito. In questa storia c’è tanto di me e della mia passione. Volevo raccontare una storia d’amore semplice che può essere quella di ognuna di noi (sexy dj a parte).

Per scrivere questo romanzo non ti sei limitata solo all’aspetto musicale ma lo stesso protagonista maschile sembra uscito da quegli anni e le descrizioni dei vari abbigliamenti fanno intuire uno studio dietro a questa moda. Cosa ti ha incuriosita del Rockabilly e perché lo hai scelto per il tuo romanzo?
Il mio amore per questa epoca, ovvero quella a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, è nato grazie a una famosa serata Milanese che propone questo genere di musica e a cui è ispirato il Rockabilly Fest. Ho voluto far conoscere questo genere di eventi che ogni volta mi fa divertire e tornare indietro nel tempo e condividere la mia passione per questa musica e per la moda dell’epoca, che trovo meravigliosa. Per scrivere il romanzo mi sono informata molto sia sulla musica che sull'abbigliamento e questo mi ha fatto innamorate ancora di più degli anni Cinquanta.

Nel romanzo abbiamo due protagonisti di età differenti. Perché hai voluto affrontare questo tema? Secondo te in una coppia l’età è un fattore negativo?
Ho affrontato questo argomento perché mi tocca da vicino: ho sempre cercato ragazzi più grandi di me, perché i miei coetanei non riuscivano mai a starmi dietro, ma spesso venivo rifiutata proprio perché ero “troppo giovane”. Così ho voluto raccontare un po’ la mia esperienza e quella di un uomo che deve lottare contro i suoi principi per lasciare spazio all’amore. Non penso sia un fattore negativo, ma nemmeno positivo perché ovviamente è difficile trovare punti in comune quando si proviene da “generazioni” diverse, però non bisogna nemmeno essere troppo ristretti mentalmente, se il cuore chiama allora bisogna ascoltarlo.

Parlaci di Cecilia e Alex. Sono uno l’opposto dell’altro. Come sei arrivata a loro? Chi ti ha ispirato i loro personaggi? Hai dei prestavolto su cui ti sei basata?Cecilia è caratterialmente la mia copia sputata, chi mi conosce e ha letto il romanzo ha sempre detto che ci ha trovato molto di me. Come suo prestavolto ho scelto Lucy Hale perché ogni volta che la guardo, penso “questa è proprio la mia Ceci!”. Alex è Alex, è ispirato a un personaggio realmente esistente e ho voluto mostrare tutto quello che mi ha trasmesso, la sua passione, la sua sicurezza e anche tutti quei piccoli difetti che lo rendono meraviglioso. Quando ho dovuto pensare a un prestavolto, non ho avuto dubbi: Tom Hardy.

Cecilia, la protagonista del tuo ultimo romanzo, è una ragazza di ventidue anni caparbia, determinata e veramente impertinente. Cosa ha di te questo personaggio e cosa le invidi caratterialmente?Come dicevo prima, Cecilia ha tutto di me. La mia ironia, la mia testardaggine e soprattutto la passione per gli uomini irraggiungibili. So che la regola è che non bisognerebbe mai parlare di sé in un romanzo, ma penso che ogni ragazza e donna possa rivedersi in Cecilia, nella sua insicurezza e goffaggine davanti all’uomo che le piace, ma anche nella sua costante positività e determinazione nel volerlo conquistare. Sicuramente è proprio questa sua determinazione che le invidio, io spesso sono molto timida e codarda mi tiro indietro ancora prima di farmi conoscere.

Nel romanzo, chi leggerà lo scoprirà, le amiche di Cecilia sono anche loro tipini niente male. Un po’ invadenti ma a fin di bene. L’amicizia cos’è per te?
L’amicizia per me è lealtà, amore e sostenersi a vicenda. Un’amica è quella persona su cui sai di poter contare in ogni tuo successo, sbaglio, sofferenza e felicità. O anche quando ti chiudono l’acqua e ti ospita per farti la doccia.

La nonna di Cecilia è un tipo particolare e si capisce da chi ha preso la ragazza!!!! Ti sei mai trovata nella situazione di Cecilia? Ti sono state dette le parole che leggiamo uscire dalla bocca della nonna?
La nonna di Cecilia è un ibrido tra la nonna di una delle mie migliori amiche, quella a cui è ispirata Letizia, e la mia nonna materna. Sono entrambe donne forti, testarde, orgogliose ma anche sensibili. Con mia nonna ho sempre avuto un rapporto molto contrastante, è stata lei a crescermi e ospitarmi ogni pomeriggio dopo scuola fino alla fine delle medie. Era una donna molto materiale, che mi faceva tornare con i piedi per terra ogni volta che le confessavo di voler diventare una pittrice, cantante o scrittrice, dicendo che erano strade troppo difficili da realizzare (e che non ero portata). Forse non mi ha sostenuto in ogni mio sogno ma mi ha sicuramente insegnato a lottare per realizzarli. C’è una parola che diceva sempre, soprattutto in riferimento a ogni mio fidanzatino: barlafus (screanzato, buono a nulla). Nella maggior parte dei casi aveva pure ragione!

Ultima domanda e poi ti lasciamo andare! Perché bisogna leggere “In ogni stella nascosta” ? Cosa troveranno i lettori in questa storia?
In ogni stella nascosta è il romanzo perfetto per chi ha bisogno di staccare la spina e rilassarsi, divertirsi e sorridere, ma anche per chi ha voglia di emozionarsi, sognare e fare un viaggio indietro nel tempo a ritmo di rock and roll. È una storia romantica e allegra, in cui non mancano certo momenti di tensione ma dove l’amore è sempre protagonista.


Con la nostra tappa il Blog Tour termina ma da domani si parte con il Review Party del romanzo. Non perdetevelo!! Noi ci rivediamo con la recensione di Stefania il 12 giugno!


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