Le recensioni di Serena: "Tutto il buio dei miei giorni" di Silvia Ciompi


Ultima recensione per questo martedi.. Serena ha letto TUTTO IL BUIO DEI MIEI GIORNI di Silvia Ciompi, edito Sperling & Kupfer.


Titolo: Tutto il buio dei miei giorni

Autore: Silvia Ciompi

Editore: Sperling & Kupfer

Genere: New Adult

Data di pubblicazione: 10 Aprile 2018

Prezzo: € 9.99

Sinossi



Camille ha vent’anni, ama lo stadio nelle domeniche di primavera, con le maniche corte e le bandiere mosse dal vento, e ama la sua curva, in ogni stagione. Lì salta sugli spalti, tiene il tempo con le mani: è la cosa che ama di più al mondo. È l’unico posto dove si sente davvero viva. Ma un giorno, proprio fuori dallo stadio, la sua vita si spezza. Un’auto con a bordo un gruppo di ultras la investe. Tra di loro c’è anche lui: in curva tutti lo chiamano Teschio. Sembra il cliché del cattivo ragazzo, ricoperto di tatuaggi e risposte date solo a metà. Eppure Teschio e Camille sono come due libri uguali rilegati con copertine differenti. Due anime che non hanno fatto in tempo a parlarsi prima, a guardarsi meglio. Si sono passati accanto migliaia di volte, ma non sono mai stati davvero nello stesso posto. Lo sono ora. Ora che il dolore si è mangiato tutto ciò che Camille era.



Recensione

Oggi vi parlo di una storia che ho fatto davvero molta fatica a metabolizzare, una storia che riesce a scavarti qualcosa dentro, una storia che oltre a donarti tantissimo ti toglie anche un pezzetto di cuore: questa è la storia di Teschio e Camille, l’ultras e la sua ragazzina spezzata.
Teschio è il tipico "ragazzaccio" cresciuto in una famiglia disagiata, il padre è in galera e la madre l’ha lasciato troppo presto; ora, a 28 anni, fa il tatuatore, ha il corpo coperto di tatuaggi e il cappuccio della felpa sempre calato a coprire i suoi occhi di ghiaccio. Beve, fuma e si dedica alla sua più grande passione: la curva. La sua famiglia sono i suoi amici un po’ scapestrati e folli come lui e la passione più grande che sente è la lealtà per la sua squadra.
Durante una domenica allo stadio tra i migliaia di volti sconosciuti incontra gli occhi verdi di Camille e da lì pur non sapendolo la sua vita cambierà per sempre. Ogni partita sarà l ‘occasione per guardarla, per cercarla tra la folla e per desiderarla da lontano.

“Gli si era ficcata dentro. Da qualche parte tra lo stomaco e le costole, lui l’aveva guardata e lei si era ficcata lì senza chiedere il permesso. E ci sarebbe rimasta con prepotenza, a riempirgli gli occhi, a mangiargli il respiro, incastrata nella saliva della sua bocca. Non se ne sarebbe andata mai. E lui non lo sapeva mentre la guardava da lontano. Non lo sapeva,ma se la sentiva sotto pelle, dentro le ossa”.

Camille è una ragazza semplice di vent’anni, studia arte all’università, si diverte con le amiche e passa le domeniche allo stadio con il padre. Fin da quando era bambina ha imparato ad amare quel mondo che la affascina fino all’inverosimile, il tifo, i cori... gli ultras sono per lei qualcosa di irraggiungibile ma di cui si sente anche parte,solo lì è veramente se stessa.
Purtroppo una domenica, proprio prima di una partita fuori dallo stadio, Camille viene investita, il suo mondo distrutto e cambiato per sempre, ma non solo il suo anche quello di Teschio perché su quell’auto c’è anche lui con i suoi amici e irreparabilmente i loro destini si incroceranno.
Teschio veglierà su di lei durante tutta la degenza in ospedale, la vedrà soffrire, piangere, distruggersi e soccombere e lui inevitabilmente con lei. L’ amore nascerà pian piano tra quelle corsie travestito da dolore e si insinuerà lentamente  nei loro cuori con la forza, li farà a pezzi per poi ricomporli.


“Preferisco soffocare con lui che respirare da sola”


Camille ora con un braccio letteralmente spezzato e due gambe non più funzionanti vedrà tutto il suo mondo sotto un’ altra prospettiva, lui influirà in tutto ciò,  aiutandola ma anche togliendole il respiro con i suoi problemi, con la sua vita incasinata e la sua testa pazza.
Non posso raccontare gli eventi che si susseguono senza sosta nei particolari perché il rischio di spoiler è dietro l’ angolo, è una storia dove ogni minimo particolare è un piccolo pezzo del puzzle che formerà l’ insieme, ogni elemento descritto ci farà conoscere i personaggi e tutto il loro mondo poco alla volta ma con una forza dirompente, che ci farà inevitabilmemte sentire sotto pelle ciò che provano e pensano.
Non è solo una storia d’amore ma di amicizia, lealtà, fiducia, passione, ideali, dolore e sofferenza; è il racconto di un amore diverso, come diversi sono loro, due personaggi unici che si mostrano per quello che sono fin dentro l’anima con i loro difetti, le loro brutture e le loro cicatrici interne. Il loro rapporto non sarà di certo tutto "rose e fiori" anzi è un continuo fuggire, nascondersi  rincorrersi, farsi male fino a morire, fatto non di baci e carezze ma di morsi, offese, insulti, rabbia, parole a metà e frasi non dette. Questo è un amore che li soffoca, una droga di cui hanno bisogno, devono odiarsi un po' per respirare, per non affogare nel loro mondo ormai distrutto. Si feriscono per poi cucirsi le ferite, sono la malattia e la cura allo stesso tempo.

“Un amore cosi è una malattia, una di quelle che ti si insinua nel sangue, ti modifica il DNA e non se ne va più. é corrosio, come una dipendenza, è morboso come la follia dei matti, è ossessivo ed è tossico.”

Lui la fa reagire,arrabbiare mettere in discussione con la sua aria arrogante e strafottente ma nello stesso istante la fa sentire viva, speciale, aggiustata. Distruggono a vicenda il loro cosmo facendolo a brandelli per poi rincollarli insieme in modo imperfetto ma vero, sentito, desiderato fino a consumarsi.

“Sei fuoco,prima mi hai fatta bruciare di rabbia,poi di adrenalina,di vita,di ormoni impazziti”.

“L’unico che sia stato davvero capace di farmi dimenticare di tutto e tutti per qualche ora. L’unico che mi fa sentire qualcosa,mi fa incazzare ma mi accende”.

Lo stile di Silvia Ciompi seppure al suo esordio è decisamente incisivo, emozionante e commovente, un centrifugato di sensazioni che rimescolano l’ anima, fanno battere i cuore e cadere lacrime amare. L'autrice riesce a raccontare questa storia trasmettendo tutta la loro frustrazione e la loro pena con parole che sono pura poesia, una poesia tagliente e reale usando la penna come un taglierino che incide parole struggenti e sentite, fa precipitare il lettore insieme a loro in quell’abisso fatto di fuoco e acqua, luce e ombre, vita e morte, elementi opposti che riesce a fondere in modo sublime perché è così che sono Camille e Teschio due entità contrarie fatte in mille pezzi dal destino beffardo, vetri rotti, pezzi impossibili da aggiustare singolarmente ma ricostruiti insieme in un nuovo unico intero imperfetto, ma non per questo meno meraviglioso. La Ciompi narra una storia di vita vera, del destino che sa regalare tantissimo ma al tempo stesso rinfaccia e toglie. Si tratta di una storia d’amore non convenzionale, non è una favola ma l'amore fuso al dolore e racconta che c è sempre una piccola luce dopo il tunnel, una seconda possibilità che permette di riscattarsi.
Dalle mie parole avrete già capito che ho davvero apprezzato "tutto il buio dei miei giorni", sicuramente la particolarità che mi ha più affascinato è il carattere di Teschio: non è il tipico bad boy, è arrabbiato con il mondo, ribelle e schivo ma al tempo stesso ci viene mostrato con le sue fragilità riusciamo a vedere la vera persona. Teschio, è Luca, con il suo percorso, con tutto ciò che l’ ha portato ad essere ciò che è. Non viene mai "indorata la pillola", anzi inevitabilmente le sue azioni deplorevoli portano a dure conseguenze, che però lo hanno reso anche ciò che è oggi, un uomo che è si tormento per il cuore di Camille ma è anche forza e rinascita.
Ho amato i piccoli colpi di scena inaspettati che mi lasciavano ogni volta con il fiato in sospeso e non potevo fare altro che continuare a leggere e leggere per sapere come sarebbe finita.
Non so se sono riuscita a trasmettervi le mille emozioni che questo romanzo suscita dentro, ma se siete pronti ad affondare tutto ciò con loro, a essere schiacciati dal loro sentimento per poi tornare in superficie, non potete non leggere la storia di Luca e Camille, dell’ ultras impenetrabile e della sua bimba dagli occhi limpidi. Questa è decisamente una storia che consiglio che mi ha agitata, scossa, rattristato ma anche fatto sentire viva come Luca rende Camille, una storia che sarà difficile da dimenticare e superare perché inevitabilmente non si sono solo plasmati insieme i due protagonisti ma anche una parte di me con loro. Se avete voglia di un amore straziante e corrosivo ma che riesce a essere anche dolce e avvolgente non dovete fare altre che assaporare questo libro dalla prima all’ultima parola.


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