Review party: "Come un fulmine a ciel sereno" di A.L. Jackson
Buongiorno Disastri! Anche oggi abbiamo dei Review party... Inizia Ilenia e vi parlerà del terzo volume della "Bleeding stars" di A.L. Jackson. Dopo aver letto nei prime due capitoli la storia tra Baz e Shea, scopriamo cosa succede tra Tam e Lyrik!
Titolo: Come un fulmine a ciel sereno
Serie: Bleeding Stars #3
Autore: A.L. Jackson
Editore: Self publishing
Genere: Romance
Data di pubblicazione: 6 giugno 2018
Prezzo: 3,99 € ebook
Sinossi
Lei è un meraviglioso incubo e lui un perfido sogno...
Sai cosa si prova subito prima che un fulmine cada? Il modo in cui puoi sentire l'elettricità scorrerti nelle vene? I fremiti di avvertimento che crepitano nell'aria densa? Questa è un'emozione che Tamar King ha inseguito per tutta la vita finché non è diventata proprio la cosa da cui è dovuta fuggire.
Negli ultimi quattro anni, Tamar si è nascosta in un mondo isolato creato da lei stessa. Era al sicuro. Nessuno poteva toccarla. Finché Lyrik West non è piombato nella sua vita.
Lui è il primo chitarrista dei Sunder e tutto ciò che lei non potrà mai avere. Tuttavia, l'oscuro e bellissimo rockettaro diventa l'unica cosa che Tamar desidera ardentemente.
Lyrik ha dedicato la sua vita alla band e il successo che ha raggiunto gli è costato caro. Amareggiato, duro e pieno di rimpianti, si rifiuta di lasciarsi andare di nuovo, ma dall'istante in cui vede Tamar King, non desidera altro che passare una notte di passione con lei.
La splendida barista si rivela essere molto più di quanto si aspettasse. La loro attrazione è irrefrenabile, il loro desiderio travolgente. Basta un solo tocco ed entrambi prendono fuoco.
Ma vale la pena essere bruciati?
Recensione
Cosa succede quando scappi dalla tua vita, crei una maschera che mostri a tutti e che fai diventare una seconda pelle? Sopravvivi ma non vivi. E' quello che fa Tamar King tutti i giorni, da quattro anni. Tamar è una donna che ha un passato difficile, molto più oscuro di quello che si possa immaginare. Si sente una codarda per essere scappata, ma non aveva altre soluzioni; doveva rimettere insieme la sua vita, ricucire gli strappi della sua anima. Quando arriva a Savannah viene accolta da Charlie, lo zio di Shea che, vedendola così spaurita e sola, le offre un posto dove dormire e un lavoro. Non racconta niente di sé, è più facile per lei mantenere intatta la sua armatura, la sua protezion
Cercavo rifugio da quella tempesta tra le mura che avevo costruito intorno a me stessa. Dietro la facciata di questo duro aspetto – tatuaggi, make up e capelli tinti – che era diventata la mia casa. Non erano più solo una maschera. Erano diventati me.
Si sentiva forte, una guerriera dalla lucente armatura, inscalfibile, finché non ha incontrato Lui. Lui non è un uomo come tutti gli altri. Lui la vede, vede al di sotto dell'armatura, vede la sua anima. Lui le fa venire voglia di provare quelle sensazioni che aveva giurato di non provare mai più. Lui le fa venire voglia di tornare a essere quella che era. Lui è Lyrik.
Lyrik, chitarrista dei Sunder, è abituato ad avere ogni donna ai suoi piedi: non si vergogna di usarle solo per godere. Una o due, bionda o mora, formosa o no, a lui non importa, ma quando entra da Charlie's e vede questa pin up tatuata con una chioma rosso fuoco capisce di essere rovinato.
Un’ondata di vertigini mi fece girare la testa. Avevo bisogno di lei così maledettamente tanto. Fottuto. Ero completamente, irrevocabilmente fottuto.Si urlano contro, si maltrattano verbalmente. Sembra che non possano neanche respirare la stessa aria, eppure si desiderano, bramano di sentire le mani dell'altro sul proprio corpo, ardono al pensiero di sentire le loro lingue lottare. Si avvicinano solo per allontanarsi, finché non cedono a questa scossa elettrica che passa tra loro.
«Questo…questo è quello che mi fai. Un solo fottuto sguardo, un solo tocco, e muoio dalla voglia di qualcosa che so che non dovrei avere. Perché tu…» Ridacchiò cupamente. «Mi fai provare cose che non dovresti farmi provare. Mi fa impazzire il pensiero che sei a pochi passi di distanza, proprio di fronte alla mia porta, e non posso averti.» Lottai per restare aggrappata al buon senso, e strinsi la sua giacca un po’più forte. «Noi due siamo una pessima idea.»Inizia così il loro gioco, perché nessuno dei due vuole una relazione, nessuno è pronto a mettere in ballo il proprio cuore. Ma è tra le lenzuola che il loro rapporto si evolve, da sconosciuti amici di letto diventano confidenti. Si cercano, anche fuori, vanno contro quello che si sono promessi.
Sono le promesse peggiori quelle che facciamo a noi stessi. "Non mangerò più pizza", "non comprerò altri libri", "non mi innamorerò mai più". Vogliamo proteggerci, per non dover soffrire più, ed è quello che hanno fatto anche Tam e Lyrik, ma al cuore non si comanda.
Lo sapete cosa arriva ora? Il passato nascosto cerca di tornare alla luce, per entrambi. Ed è allora che la nostra anima si lacera, piangiamo e soffriamo con e per loro.
Una storia intesa, profonda, un inno al coraggio e al dolore, alle seconde e terze possibilità. A.L. Jackson ci chiede di non dire BASTA, ma di insistere, di amare anche quando tutto sembra andare a rotoli, di guardare attraverso il dolore. Sì, perché non sempre si soffre inutilmente: Tam e Lyrik ci hanno mostrato che per fare del bene, per crescere, per evolversi, si deve passare attraverso al dolore. E' come se in ospedale ci rompessero un osso per guarirne un altro. E allora soffriamo, urliamo, ci malediciamo per le scelte fatte, ma troviamo il vero senso della Nostra vita. Quel dolore resta vivo, brucia, ma ci guarisce, ci mostra quale sia la via per il lieto fine.
Ecco, è questo quello che troverete leggendo questo libro M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O. Non basta questo aggettivo per rendere l'idea di cosa sia questo libro, ma vi ritroverete a ridere, a piangere, a soffrire. Sarete in una valle di lacrime, a pezzi come se foste voi i protagonisti, ma quando finirete il libro, concorderete nell'eleggerlo uno dei libri più belli di questo 2018! Un applauso all'autrice, dallo stile impeccabile, reale, avvincente, ma anche a Paola Ciccarelli per la traduzione. Piuma d'oro, senza alcun dubbio!
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