Review party: "La promessa del buio" di Riccardo Bruni



Titolo: La promessa del buio

Autore: Riccardo Bruni

Editore: amazon publishing

Genere: Thriller

Data di pubblicazione: 26 giugno 2018

Prezzo: € 4,99 formato ebook € 9,99 copertina flessibile


Sinossi

Questa cassetta ha un lato A e un lato B: il rock e la morte 2017. Sono passati venticinque anni da quella notte di Ferragosto. Vanni sta per togliersi la vita ma prima di farlo registra una cassetta. È per il suo vecchio amico Bebo, il socio. Sul lato A c’è il rock che ascoltavano da ragazzi, sul lato B Vanni ricorda e racconta cosa avvenne nell’estate del 1992.
Bebo prende la cassetta e parte verso la Maremma con la sua vecchia Ford. Ha una pistola nella tasca del giubbotto e deve mantenere un patto: “pareggiare i conti”. Mentre viaggia accompagnato dalle canzoni dei Nirvana, Metallica, Screaming Trees, ripensa alla voce dell’amico. L’energia dei loro sedici anni, la capanna nascosta sul fiume e le vacanze con i milanesi Guia e Giorgio tornano a vivere. All’improvviso, una morte violenta. Niente più tuffi dal pontile, grigliate e occhi in su a guardar le stelle: i quattro ragazzi diventarono adulti.
In un continuo alternarsi tra passato e presente, la vita spensierata di un gruppo di amici si trasforma in un dramma avvolto nel mistero. E dopo venticinque anni la voce di Vanni è di nuovo con Bebo per svelare la verità.


https://www.amazon.it/promessa-del-buio-Riccardo-Bruni-ebook/dp/B079X2ZTM3

Recensione

È la notte di ferragosto del 1992 quando alla stazione dei carabinieri si presenta un ragazzo con lo sguardo perso e con gli abiti sporchi che non promette niente di buono.

"Quando il ragazzo fu a pochi metri dalla scrivania, Fianese realizzò che non era solo terra quella che aveva addosso. Era sangue. Aveva sangue dappertutto. E prima ancora che l'appuntato potesse reagire, il ragazzo parlò. 《Sono morti, tutti e due.》"

Ed è così che inizia La promessa del buio, con lo svelare il numero delle vittime in una torrida notte d'agosto.
Venticinque anni dopo Bebo Manetti riceve un pacco dal suo vecchio amico Vanni al cui interno trova un walkman e una audiocassetta TDK da 90 minuti. Sul lato A, "old song", la musica rock che ascoltava coi suoi amici.. il lato B,con la scirtta "unforgiven", quello più importante dove di solito si nascondono le tracce più belle e a volte con pazienza si attendono le bonustrack, invece custodisce la registrazione della voce del suo amico. Vanni cercherà nei 45 minuti del lato B di ricordare quella famosa estate e raccontare la sua verità su quella stessa sera di ferragosto, quando le loro vite cambiarono radicalmente..

"Sei comunque l'ultimo a cui rivolgo i miei pensieri prima della fien.
E questa è davvero la parte più pazzesca.
Perchè di persone ne ho incontrate molte, nella mia vita.
Come capita a tutti.
Con alcune di loro ho sicuramente passato molto più tempo di quanto ne abbia trascorso con te.
Eppure, in un certo senso, è come se i veri amici restassero quelli insieme ai quali siamo stati ragazzi.
E ogni volta che ho pensato a te, tu eri il mio amico Bebo.
Il mio socio.
Lo rimarrai per sempre.
Agosto 1992.
Quello è il punto in cui voglio tornare insieme a te.
Sarà bello.
Sarà doloroso.
E non ci sarà un lieto fine."

Bebo attraverso la registrazione rivivrà la sua adolescenza: era un ragazzotto col desidero di scappare in Sri Lanka per mettere più spazio possibile dal nuovo compagno violento della madre, che scorrazzava in giro con una vespa malridotta che chiamava "x wing", neanche fosse una navicella spaziale di Star Wars. Passava la maggior parte del suo tempo con Vanni, al tempo bello in carne che quasi sempre veniva deriso e derubato dei panini e quant'altro avesse nello zaino da Mariano, il fratello minore del Cisko, delinquente per eccellenza del paese.
Ricorderà attraverso la voce del suo "socio", così si chiamavano Bebo e Vanni dopo aver suggellato un patto di protezione reciproca, di come si fossero ritrovati a passare le vacanze estive insieme ai fratelli Giorgio e Guia, i rampolli della prestigiosa famiglia Lamberti, in un capanno di pesca senza corrente elettrica in riva al fiume pur di avere una parvenza di libertà che nessuno dei quattro per diversi motivi aveva e passando le giornate ad ascoltare la loro canzoni preferite con uno stereo a pile, a tuffarsi in acqua, a fumare e a leggere i fumetti di Dylan Dog di Vanni anche quando il sole era già tramontato, alimentando le paure altrui con storie di mostri evocati al buio e diventati reali.
L'equilibrio e le giornate tipo del quartetto si modificheranno con la comparsa in scena di un nuovo membro che allargherà la cerchia ad un quinto personaggio realmente in fuga dall'ambiente in cui sta vivendo e che ha deciso di portarsi appresso un bagaglio "pesante", stravolgendo gli ormoni a qualcuno, facendo incavolare qualcun'altro.
La storia si sviluppa divisa in tre parti: il racconto tramite la voce registrata di Vanni che sembra volerci accompagnare a piccoli passi per farci capire la storia con le sue tempistiche tanto da finire col tergiversare o divagare; il passato attraverso gli occhi dei protagonisti e il presente con Bebo che riparte per quel paesino della Maremma, per poter finalmente mantenere la parola data, con una pistola avvolta in una salvietta.

Ho inserito il testo in cui si svelava il numero delle vittime ma non vi ho minimamente accennato chi fossero per il semplice fatto che è giusto che lo scopriate sfogliando le pagine magari immaginandovi con le cuffie arancioni attaccate al walkman, e la voce di un amico del passato che vi racconta la sua storia e la sua verità con occhi diversi da come l'avete vissuta voi.
Che dire questo thriller sembra davvero prenderti per mano e accompagnarti ad ogni capitolo verso la verità dei fatti su chi, come e perchè, ma ad ogni pagina, quando penserete di aver un tassello in più ed essere vicini allo scoprire cosa successe quel ferragosto, vi troverete a leggere quel particolare che non avevate immaginato distratti da un autore molto abile a sviarvi.
L'ho letto tutto d'un fiato trovandomi a sorridere e apprezzare per la scelta "vintage" (ma neanche poi così tanto vintage) di utilizzare ancora i mezzi degli anni novanta ai giorni moderni piuttosto che un probabile file audio mandato su cellulare. Come se fosse stato scelto per la nostalgia di quel periodo quando a sedici anni ancora potevi pensare di sognare in maniera diversa da quello che poi è diventata la realtà.
Quasi quasi vado a vedere se nei cassetti il mio vecchio walkman a pile è sopravvissuto agli anni che passano e mi cerco una TDK da 90' solo per ricordarmi che sul suo lato B ci sono ancora le canzoni che cantavo a squarciagola da adolescente.


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