Review party: "Il silenzio di un cuore graffiato" di Arianna Di Giorgio
Chiudiamo la giornata con un review party. Dopo averla intervistata per il blog tour, Ilenia ci parla del romanzo di Arianna di Giorgio, uscito quest'oggi con Butterfly Edizioni.
Titolo: Il silenzio di un cuore graffiato
Titolo: Il silenzio di un cuore graffiato
Autore: Arianna Di Giorgio
Editore: Butterfly Edizioni
Genere: contemporary romance
Data di pubblicazione: 26 settembre 2018
Prezzo: 0.99 €
Sinossi
Ilaria ha 24 anni, è una ragazza semplice, solare, altruista e sognatrice ma c'è sempre un velo di tristezza nascosto dietro ai suoi occhi. Toccata da un male che ha cambiato il suo modo di vedere le cose, è diventata così sensibile da mettere la felicità altrui al di sopra di tutto. Fabio, 26 anni, ha un animo gentile e tormentato, un'aria tenera e un broncio perenne. Quando in una giornata di pioggia si imbatte nella dolcissima Ilaria, capisce che non potrà starle più lontano. Ma lei non è pronta per aprirsi all'amore, teme di non essere compresa, vuole vivere da sola il suo inferno e non vuole raccontare a nessuno della sua malattia rara. L'unico modo per sentirsi normale è ignorare il suo problema e tenere a distanza le persone. Ha imparato a non abbassare mai la guardia, erigendo tante difese, ma Fabio non è disposto a rinunciare a lei tanto facilmente e combatterà per ottenere la sua fiducia e abbattere tutti i suoi muri. Perché tutti ci meritiamo un amore grande capace di farci sentire accettati per quello che siamo.
Recensione
Dopo aver amato il primo libro di Arianna, non potevo non leggere questa nuova pubblicazione. Una storia delicata, come l'argomento trattato dall'autrice napoletana.
Ilaria e Fabio sono due anime graffiate, segnate dalla vita e dalle malattie: mentre il ragazzo vive sulla propria pelle la difficoltà del brutto male che ha colpito il padre, la ragazza deve accettare la malattia rara che le stravolge non solo il presente, ma anche il futuro.
È solo una ragazzina quando arriva la diagnosi che le cambia la vita: un difetto cromosomico al momento del concepimento le toglie, in modo definitivo, la possibilità di rimanere incinta, di sentir crescere una vita dentro di sè. Il 99% delle donne, fin da piccole, sogna una famiglia, dei figli che corrono per casa: Ilaria fa parte di quella percentuale, ma deve scendere a compromessi, raccogliere i cocci di quel sogno infranto e vivere con la consapevolezza che la sua futura famiglia partirà con questo "handicap".
Non è facile. Non lo può essere. Una sensazione che conosco, quella delusione, quel dolore nel vedere il proprio sogno distruggersi. E capisco bene la voglia di Ilaria di non amare, di evitare il problema proprio alla radice. "Se non amo nessuno, nessuno rimarrà deluso dalla mia impossibilità di procreare". Un discorso sensato, se riesci a sentire tuoi i panni di Ilaria. Ma la vita è imprevedibile, se ti toglie qualcosa di grande, è capace di farti trovare qualcosa di enorme. E Ilaria incontra Fabio.
Non vuole lasciarsi andare, non vuole innamorarsi di lui, di quel ragazzo che perde la lucidità quando la incontra in stazione. Fabio vive l'emozione del colpo di fulmine, della pelle che pizzica, il cuore che galoppa e le farfalle nello stomaco. Ilaria è la ventata di aria fresca, in un momento di estrema difficoltà a causa delle condizioni fisiche del padre. Per il ragazzo non è facile accettare di perderlo, di vederlo soffrire nel letto, di convivere con i momenti sporadici di lucidità.
I graffi delle loro anime sono compatibili, si compensano, potrebbero guarirsi se non fosse per la paura. Paura di amare, di soffrire, di non essere abbastanza, di non essere completa. La paura esce dalle pagine, ci pervade, entra anche nelle nostre ossa. Riuscirà Ilaria a lasciar andare la paura, a passare oltre? Riuscirà ad accettare sé stessa? E Fabio riuscirà a vedere oltre alla malattia rara?
Tocca a voi scoprire quali sono le risposte corrette! Io posso solo consigliarvi la lettura. Questo è un romanzo delicato, profondo, introspettivo. L'autrice è riuscita a dar voce ai dolori, alle paure, alle angosce dei due protagonisti, ma ha fatto risaltare anche la loro forza, la loro determinazione, i loro caratteri. Certo, se amate i romanzi che sprizzano erotismo da ogni poro, questo libro non fa per voi. Arianna ci dimostra che si può parlare d'amore senza parlare di orgasmi, di amplessi mirabolanti. Con una narrazione in terza persona, apprezzabile anche da un'amante della prima come la sottoscritta, "Il silenzio di un cuore graffiato" è un romanzo che vuole aprire gli occhi, far riflettere. Da leggere, sicuramente!
Recensione
Dopo aver amato il primo libro di Arianna, non potevo non leggere questa nuova pubblicazione. Una storia delicata, come l'argomento trattato dall'autrice napoletana.
Ilaria e Fabio sono due anime graffiate, segnate dalla vita e dalle malattie: mentre il ragazzo vive sulla propria pelle la difficoltà del brutto male che ha colpito il padre, la ragazza deve accettare la malattia rara che le stravolge non solo il presente, ma anche il futuro.
È solo una ragazzina quando arriva la diagnosi che le cambia la vita: un difetto cromosomico al momento del concepimento le toglie, in modo definitivo, la possibilità di rimanere incinta, di sentir crescere una vita dentro di sè. Il 99% delle donne, fin da piccole, sogna una famiglia, dei figli che corrono per casa: Ilaria fa parte di quella percentuale, ma deve scendere a compromessi, raccogliere i cocci di quel sogno infranto e vivere con la consapevolezza che la sua futura famiglia partirà con questo "handicap".
Non è facile. Non lo può essere. Una sensazione che conosco, quella delusione, quel dolore nel vedere il proprio sogno distruggersi. E capisco bene la voglia di Ilaria di non amare, di evitare il problema proprio alla radice. "Se non amo nessuno, nessuno rimarrà deluso dalla mia impossibilità di procreare". Un discorso sensato, se riesci a sentire tuoi i panni di Ilaria. Ma la vita è imprevedibile, se ti toglie qualcosa di grande, è capace di farti trovare qualcosa di enorme. E Ilaria incontra Fabio.
Non vuole lasciarsi andare, non vuole innamorarsi di lui, di quel ragazzo che perde la lucidità quando la incontra in stazione. Fabio vive l'emozione del colpo di fulmine, della pelle che pizzica, il cuore che galoppa e le farfalle nello stomaco. Ilaria è la ventata di aria fresca, in un momento di estrema difficoltà a causa delle condizioni fisiche del padre. Per il ragazzo non è facile accettare di perderlo, di vederlo soffrire nel letto, di convivere con i momenti sporadici di lucidità.
I graffi delle loro anime sono compatibili, si compensano, potrebbero guarirsi se non fosse per la paura. Paura di amare, di soffrire, di non essere abbastanza, di non essere completa. La paura esce dalle pagine, ci pervade, entra anche nelle nostre ossa. Riuscirà Ilaria a lasciar andare la paura, a passare oltre? Riuscirà ad accettare sé stessa? E Fabio riuscirà a vedere oltre alla malattia rara?
Tocca a voi scoprire quali sono le risposte corrette! Io posso solo consigliarvi la lettura. Questo è un romanzo delicato, profondo, introspettivo. L'autrice è riuscita a dar voce ai dolori, alle paure, alle angosce dei due protagonisti, ma ha fatto risaltare anche la loro forza, la loro determinazione, i loro caratteri. Certo, se amate i romanzi che sprizzano erotismo da ogni poro, questo libro non fa per voi. Arianna ci dimostra che si può parlare d'amore senza parlare di orgasmi, di amplessi mirabolanti. Con una narrazione in terza persona, apprezzabile anche da un'amante della prima come la sottoscritta, "Il silenzio di un cuore graffiato" è un romanzo che vuole aprire gli occhi, far riflettere. Da leggere, sicuramente!
Commenti
Posta un commento