Le anteprime di Serena: Il dono di Irene Catocci


Lettura in anteprima per Serena. Venite a leggere cosa ne pensa di IL DONO di Irene Catocci.

Titolo: Il Dono

Autore: Irene Catocci

Editore: self publishing

Genere: Romance contemporaneo

Data di pubblicazione: 16 ottobre 2018

Prezzo: ---


Sinossi

“Io credo che senza amore la vita sia come un albero che non germoglia, non dà frutti.
Immutato nella sua sterilità.
Credo che senza amore si sopravviva, ma non si viva mai veramente.”

Cassandra è una ragazza emotivamente bulimica; tiene a distanza per paura di soffrire, di essere abbandonata nuovamente. La sua vita è in stallo da quando, in un incidente stradale, persero la vita i suoi genitori. Da quel maledetto giorno, tutta la sua vita è cambiata, l’età dell’innocenza le è stata strappata via, lasciandola inerme e prosciugata come un guscio vuoto.
L'incontro con Gabriele - un ragazzo paraplegico - ribalta, in un istante, tutte le sue certezze. Da quel momento tutto sembra possibile: l'amore, una vita diversa, e ricominciare a credere in un qualcosa di superiore, a un futuro che si era preclusa tanto tempo fa.
Questa è la storia di Cassandra e Gabriele, e del loro legame benedetto dal destino; una storia semplice, sui valori importanti della vita, sull'accettazione delle diversità e sull'amore, come unico  dono da vivere pienamente e senza vergogna.

Recensione

Ho avuto il grande piacere di leggere in anteprima la nuova versione del romanzo di Irene Catocci "Il Dono", restyling della dilogia precedentemente uscita in due volumi dal nome "Il dono"e "Il dono: Oltre le barriere".

I personaggi principali di questa storia sono Cassandra e Gabriele.Cassandra è una ragazza di 26 anni che vive erigendo una barriera emotiva invalicabile tra gli altri e la sua interiorità,è anaffettiva ed introversa da quando 10 anni prima i suoi genitori sono morti in un incidente automobilistico nel quale è scomparsa insieme a loro anche la sua voglia di vivere. Gli unici momenti felici sono il tempo passato con il migliore amico Damiano e il loro lavoro presso un maneggio fuori Firenze, dove, a contatto con i cavalli, riscopre il suo lato spensierato.
Quando la sua vita sembra essersi ormai calcificata in un’immobilità immutabile, ecco che la sua esistenza viene scombussolata dal potere di uno sguardo dorato. Per caso una sera in discoteca i suoi occhi incrociano quelli di Gabriele. Il suo mondo magicamente torna a girare e il cuore che pensava  per sempre addormentato torna a battere impazzito.
Sotto lo sguardo luminoso di quel ragazzo sconosciuto lei, da sempre definita "Regina di ghiaccio", contraria  a storie serie e legami, inizia a sentire sciogliersi nel petto quel gelo perenne che si trascina da anni.
Il destino per una volta le gioca una carta fortunata, lo rivede infatti casualmente in biblioteca e da lì chiacchierata dopo chiacchierata, uscita dopo uscita inizia la loro conoscenza.

Gabriele è un docente universitario, serio, affidabile e di buona famiglia. Purtroppo 5 anni prima un brutto incidente lo ha costretto sulla sedia a rotelle, Cassandra, che in un primo momento non se ne era accorta nel buio del locale, ora, si scontra con stupore con questa dura verità. Seppure paraplegico però non riesce a vederlo come un ostacolo alla sua attrazione, è attirata come una falena  verso la luce da quel ragazzo segnato nel corpo e nell’anima da un tragico evento ma dal quale  è uscito vincitore. Gabriele è infatti un uomo motivato nel suo lavoro,autonomo il più possibile, sportivo nonostante il suo handicap e capace di infondere calore con una sola occhiata e farla sentire protetta e curiosa di scoprire tutto il suo universo. Lui è si un uomo grintoso, ma nel profondo è convinto di non poter essere amati in quella nuova condizione.
In modo naturale e spontaneo inizia la loro intensa storia d’amore, un amore forte ed unico che va al di là di qualsiasi barriera, capace di spazzare via tutte le certezze per creare nuove sicurezze.

Quando ho iniziato la lettura confesso che, fin dalle prime righe, le mie antenne si sono subito messe sull’attenti per captare ogni più piccolo dettaglio. Già dall’incipit non ho potuto fare a meno di sentirmi incanta, trascinata dalla maestria di una penna che ha saputo stupirmi, colpirmi e farmi capitolare irrimediabilmente. La mia mente è stata bombardata da una pioggia di input inimmaginabile che esporvi tutte le emozioni, le riflessioni e le impressioni scaturite è quasi impossibile.

Molti sono gli elementi che mi hanno ammaliato, in primis l’importanza data all’amicizia stupenda tra Cassy e Dam, un rapporto fraterno e indispensabile nel quale l’uno è punto fermo dell’altro e fonte di salvezza in una vita meschina ma anche il legame confortevole e di complicità che Cassandra ha con la nonna.
Altro aspetto davvero interessante sono sicuramente i numerosi richiami al mondo letterario in particolar modo latino e i riferimenti al mondo culinario.
Però la caratteristica che mi ha colpito di più è la descrizione dei personaggi, non solo i protagonisti sono delineati alla perfezione ma anche i personaggi di contorno hanno tutti un loro ruolo fondamentale ai fini dello svolgersi degli eventi.
Non voglio raccontarvi troppo nel dettaglio il loro passato, ne’ l’evolversi della loro storia perché merita davvero di essere letta e la sua bellezza risiede proprio nello scoprire pagina dopo pagina qualche piccolo particolare importante che va ad arricchire con nuove sfumature il quadro generale.

Capitolo dopo capitolo assisterete al colorarsi del loro mondo fino a quel momento grigio, vivrete con loro tutti i piccoli passi verso la reciproca conoscenza e i loro progressi nel cercare di far combaciare due mondi opposti ma soprattutto vi troverete completamente trascinati nei loro mille dubbi ed insicurezze in un presente del tutto nuovo ed inaspettato.
Cassandra con Gabry torna a sorridere e a scorgere la speranza in un futuro migliore, tuttavia  si trova a combattere contro innumerevoli insicurezze nell’esplorare un universo di cui non conosceva nulla. Lei che avrebbe bisogno di linearità ha timore che sia tutto troppo complicato, ha paura di non sapere ne’ come prendersi cura di lui ne’ se sia in grado di affrontare la situazione, in più vive ancora con l’incubo di soffrire ed essere abbandonata. Lei è una donna che vorrebbe aprirsi ma si sente frenata di fronte a lui però si sbriciola la sua fredda corazza e pian piano inizia a mostrarsi nella sua essenza più vera. Mi sono sentita davvero immersa nella personalità di Cassy, una ragazza schiva e problematica ma sensibile e profonda al tempo stesso nel percepire la realtà circostante. Ho vissuto sulla pelle le loro prime emozioni, l’incontro, le sensazioni del primo bacio così casto ma toccante da emozionare. Sono ormai adulti ma sembra siano teneramente alle prime armi, impacciati e curiosi di scoprirsi ed esaltati da esperienze sconosciute per entrambi.

Gabriele riscopre la possibilità di essere visto come un uomo intero, non spezzato nella sua virilità, ma amato senza l’ombra della pietà. È un personaggio che non si può non amare per la sua fragilità, per la sua tenacia e per la sua intelligenza. Ho sospirato nell’immaginarlo a decantare i versi di Catullo e nel rivestire i panni del uomo protettivo disposto a tutto per la sua donna. Infatti seppure fisicamente sarebbe lui il più debole della coppia, in realtà proprio lei è quella più bisognosa di sostegno. Purtroppo però pure lui si troverà vittima di mille ansie che inizieranno a tormentarlo e lo spingeranno a domandarsi se un giorno sarà solo un peso per lei, lui che la ama infinitamente ma che non ha nulla da offrirle se non se stesso.

Sapranno mettere a tacere le loro paure, oppure si lasceranno sopraffare dagli oscuri timori?

Damiano il co-protagonista sarà un punto cardine di tutta la vicenda, vi farà ridere con le sue battute ma anche commuovere per il suo triste passato e per la sua travagliata storia d’amore. Proprio lui è portatore di una delle tematiche chiave della storia, infatti oltre all’invalidità Irene tocca il tema delicato dell‘omofobia. Damiano è appunto gay, un ragazzo speciale, eccentrico e possessore di un passato doloroso. Sulle sue spalle grava il peso di cattiverie che gli  hanno lasciato enormi cicatrici, in primis quelle inferte da un padre che lo ha umiliato  e rifiutato lasciandolo traumatizzato in mille pezzi.

Paraplegia e omosessualità sono due aspetti che conducono entrambi al tema della diversità, l’autrice grazie ad un tocco ricco di tatto e delicatezza, ma non per questo meno incisivo e veritiero, porta il lettore a riflettere sul bisogno di qualsiasi persona di essere accettata nella sua unicità. Essere diversi difatti non significa essere sbagliati, non esiste perfetto ed imperfetto, ognuno di noi può essere speciale nella sua particolarità basta vederlo come un segno distintivo e non come una limitazione.

L’amore descritto dalla Catocci è struggente all’ennesima potenza, un amore in cui non possono esistere l‘uno senza l‘altro, un legame che fa comprendere che bisogna accettarsi con i propri limiti facendone dei punti di forza, solo così, stringendo i denti nelle avversità, se ne esce rafforzati e capaci di affrontare gli ostacoli che la vita ci mette davanti. Spesso possono piegarci, portarci ad odiarci e lesionarci, fino a morire dentro, a sentirci incompleti e difettati, a nasconderci dietro un’apparenza solare per paura di crollare in frantumi, ma grazie alla forza dell’amore saremo pronti a lasciarci andare ed affrontare insieme alla persona giusta per mano la salita verso una nuova svolta.

La scrittura è scorrevole, semplice ma curata nei dettagli, sempre di impatto ed evocativa. Irene Catocci ha creato un perfetto equilibrio nello sviluppo, la vicenda si snoda con calma ma mai in modo noioso poiché movimenta il tutto con colpi di scena originali ed inaspettati ed inserendo nella seconda parte anche il pov di Gabriele.
L’autrice ha scelto un titolo che non poteva essere più che azzeccato perché ci parla dell’ amore concepito come un tesoro, essere amati ed amare è uno dei premi più preziosi che la vita possa donarci e non va sprecato assolutamente, la sua forza è in grado di infondere linfa vitale perfino ad un cuore inaridito dalla sofferenza.
Personalmente però trovo perfetto questo titolo anche per un’altra ragione, il dono è un regalo meraviglioso che l’autrice ha regalato ai suoi lettori, un romanzo che tratta tematiche dolorose in modo vero e sentito ma che riesce comunque in mezzo a tutto quel dolore a donare un sorriso dopo le lacrime, a far sbocciare la speranza come un fiore prodigioso tra le crepe dell’ asfalto e a far filtrare la luce dagli spiragli ricuciti di un cuore a brandelli.



Commenti

Post più popolari