Le recensioni di Yaya: Non c'è niente che fa male così di Amabile Giusti


Torniamo con Yaya e la sua recensione per Non c'è niente che fa male così di Amabile Giusti, romance arrivato a noi a fine luglio di quest'anno.

Titolo: Non c’è niente che fa male così

Autore: Amabile Giusti

Editore: self publishing

Genere: romanzo rosa

Data di pubblicazione: 23 luglio 2018

Prezzo: 2.99 € ebook


Sinossi

Caterina ha diciassette anni ed è una ragazza solitaria e scontrosa. I compagni di scuola la osservano con sospetto e ha un pessimo rapporto anche coi suoi genitori.
Marco ha trentasei anni ed è un uomo deluso dalla vita che annega le sue frustrazioni private in decine di relazioni inutili e senza storia. Un giorno si incontrano in una libreria, apparentemente per caso, ed entrambi si rendono subito conto che fra loro c’è qualcosa di profondo: un’affinità, un’amicizia, un'attrazione o qualcosa di più?

La storia di un legame proibito, diviso tra presente e passato. Ma anche la storia di un amore vero: un amore inatteso, odioso e sublime, carnale e purissimo.

Recensione

Questo è un libro diverso dai soliti romanzi rosa letti, già il titolo fa riflettere e pensare. Devo dire che è il primo libro di Amabile Giusti che leggo, e come qualcun altro per me è stato una pugnalata al centro del petto. Ci sono tante cose che non si possono spiegare e accettare, in primis tra tutte la perdita di una sorella: ho sempre detto che due sorelle sono la metà di un insieme perfetto, che combacia quando il mondo esterno va in frantumi, e tutto ciò che hai sempre conosciuto cambia, così come cambia il tuo modo di essere, pensare, sorridere….VIVERE.
In questo libro la nostra protagonista ha soli 17 anni, e tutta una vita davanti, ma è una ragazza solitaria e scontrosa; non ha un buon rapporto con i genitori, ma adora sua sorella, stravede per lei, (penso sia strano il contrario, chi ha una sorella e un bellissimo rapporto con lei, sa cosa voglio dire), nonostante sia criticata, isolata, derisa dalla madre, al contrario di Loretta che è venerata e vezzeggiata, per lei la sorella è un punto di riferimento.
Il libro è un alternarsi tra presente e passato, ed ho ammirato la capacità della scrittrice di rendere fluida la storia. Si tratta di una storia molto intensa, molto difficile da comprendere. I lutti segnano spesso indelebilmente una famiglia, non sempre i membri riescono ad accettare il dolore e conviverci: la famiglia di Caterina rifiuta di essere distrutta dal dispiacere che la vita ha dato loro. La madre è molto severa, rigida, non la considera, le impedisce di uscire, usare il telefono, tende a farla nascondere con abiti che ne occultano la bellezza; il padre invece ha paura per tutto, è iperprottetivo e asfissiante (per esperienza posso dire che forse anche sbagliando non mi sentirei di biasimarli).
Nel corso del libro scoprirete tutti i retroscena che porteranno questa famiglia ad anneggare nel dolore, scoprirete cosa è davvero successo alla sorella di Caterina, e soffrirete con lei, (io dal mio canto posso dire, anche se non è la stessa situazione, che ho vissuto sulla mia pelle il suo dolore, l’ho sentito e fatto mio perché so cosa vuol dire perdere una sorella, vederla soffrire ed essere impotente, vederla andar via e sentire il vuoto intorno a te, un vuoto che ti schiaccia e ti risucchia nell’oblio).
Caterina è sola, non ha amici, non permette a nessuno di avvicinarsi, eppure un giorno in una libreria incontra Marco, un uomo di 37 anni deluso dalla sua vita, costretto in un matrimonio dove l’amore non è contemplato, padre di una figlia, che non lo considera come tale. Marco lavora come avvocato nello studio del padre, ma vorrebbe solo essere libero, libero dai vincoli, dal matrimonio che non lo rende felice, e dal lavoro che non sente suo, vorrebbe passare il suo tempo a dipingere, se solo potesse...
Caterina rappresenterà per Marco una boccata di aria fresca, una passione travolgente, che trascende da tutto, dalla differenza d’età, dal passato che li accomuna anche se Marco non lo sa, (non posso svelarvi il perché altrimenti vi leverei il gusto di leggere il libro). Vi dico solo che il libro merita di essere letto, assorbito e fatto proprio perché ognuno di noi vive le emozioni in modo diverso: leggetelo, date la possibilità a questo libro di entrarvi dentro, non resterete delusi, forse amareggiati, tristi ma mai delusi.
Ancora una volta i libri ci insegnano che l’amore è un attimo, un incontro stabilito dal destino, ma cosa possono avere in comune Caterina e Marco? Cosa succederà quando il passato verrà svelato? Quando i segreti custoditi nel cuore di Caterina verranno allo scoperto?
Spero di avervi incuriositi e che darete una possibilità a questa storia.
Ho amato questo libro, anche se ho avuto difficoltà a leggerlo, vi chiederete il perché o forse no, magari non vi interessa minimante comunque lo scoprirete leggendolo, soprattutto se come me qualcuno di voi ha perso una persona importante e non riesce a farsene una ragione.
Complimenti ad Amabile Giusti perché è riuscita a scrivere un libro così appassionante, bello, difficile, e toccante, trattando temi davvero forti con una delicatezza senza eguali, e per quanto mi riguarda penso che titolo più azzeccato di quello scelto non avrebbe potuto trovare per questa storia, “ non c'è niente che fa male così”.


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