Le recensioni di Serena: Filo spinato di Irene Catocci


Torniamo ora con Serena e la sua recensione per FILO SPINATO di Irene Catocci.

Titolo: Filo spinato

Serie Amore Proibito

Autore: Irene Catocci

Editore: self Publishing

Genere:Forbidden Romance

Data di pubblicazione: 24 ottobre 2017

Prezzo: 12,48 € cartaceo, ebook 1,99 €


Sinossi

Non è una storia semplice.
Non è una storia accettabile.
È una storia cruda, indecente.
Ma dolce come lo è l'amore.
Cosa faresti se, di punto in bianco, ogni tua convinzione venisse stravolta?
Cosa penseresti se, la vita che conoscevi, fosse solo un imbroglio?
Anita, suo malgrado, si ritrova a porsi queste domande, lacerandosi l’anima nella discesa repentina verso la verità.
Una verità scomoda, dannata e proibita.

Recensione

Il romanzo di cui vi parlerò oggi è "Filo spinato"di Irene Catocci, un libro che insieme agli altri dell’autrice era da un po’ nella mia wishlist. Mi hanno sempre affascinato per la loro trama innovativa e per le tematiche particolari: qui ad esempio il fulcro di tutto è il racconto di un amore indecente, per molti considerato  aberrante, distorto e malvagio; tratta un argomento davvero delicato, raro e un po’ spregiudicato, quindi abbandonate i pregiudizi, i luoghi comuni e il bigottismo e vivete a 360 gradi la storia di questo amore infernale, non certo facile, dal sapore agrodolce, in cui una piccola gioia vale i molti dolori.
La scrittrice ci propone ben due storie d’amore,collegate in modo indissolubile, quella tra Livia ed Enea, e quella tra Anita, la figlia di Livia, e Nicola.
Anita è una giovane e bella ragazza che ama dipingere per vivere ,è un artista affetta però da una rara forma di daltonismo: ha una vita sommariamente felice, si sta impegnando per realizzarsi con l’arte che per lei è essenziale e sta cercando la sua strada. L’ unico aspetto della sua esistenza un po’ in bilico è la situazione sentimentale: da sempre è stata sfortunata con i ragazzi e tuttora si ritrova innamorata da anni di Nicola Saronno, giornalista ventiseienne dai capelli rossi ribelli, nonché suo migliore amico. Nicola è dolce, fidato, socievole e dal carattere poliedrico. Anita vorrebbe più di una semplice amicizia ma non ha mai fatto nulla per rivelare i suoi veri sentimenti convinta del suo disinteresse in tal senso.
La vita di Anita prosegue abbastanza regolare finché le viene inflitta una pugnalata mortale: scopre la menzogna che da sempre oscurava i suoi giorni. Con l’anima devastata dovrà superare la dura evidenza, dovrà saper accettare, perdonare e andare avanti, ma non sarà facile. Per fortuna in tutto ciò troverà un po’ di conforto nella relazione appena sbocciata proprio con il suo migliore amico. Nicola saprà darle il giusto conforto? La persona nuova in cui si è trasformata Anita influirà sullo sviluppo del suo legame appena nato? Ma qual è il segreto che travolge Anita in maniera destabilizzante?
Questo mistero,che tanto la affligge, è marchiato a fuoco tra le pagine di due diari che la madre Livia ha iniziato a comporre dall’età di 17 anni. Ora, in un momento cruciale della sua vita, ha deciso di donarli alla figlia per darle la possibilità di scoprire quello che ha sempre nascosto dietro allo sguardo triste e distante, dietro all’insoddisfazione e passività alla vita, quello che le ha tenute lontane. Desiderosa di perdono e comprensione le regala la sua verità, condivide il suo tormento e la rende partecipe del suo infinito dramma.
Tra le righe di quei diari scopre infatti l amore della madre per Enea, un bellissimo militare dagli occhi grigi.
Ma perché l’ amore di Livia ed Enea era disdicevole? Chi era Enea? Perché dovevano nascondersi dallo sguardo del mondo?
Anita si trova di fronte a una realtà sconosciuta, la vita che conosceva era costruita su bugie e segreti, ora in balia di una verità dolorosa, schiacciante e incredibile tutto il suo mondo vacilla, viene messo in discussione e stravolto, crolla il castello di carte delle sue certezze e naufraga verso l’oblio di una nuova conoscenza ripudiata ed indigesta. Anita si domanderà se ci sono confini tra moralità ed immoralità, se si può perdonare veramente chi ha prima costruito e poi distrutto le nostre illusioni, se esiste un senso in quel caos di errori.

Ho amato il modo della scrittrice di descrive l’ amore in modo così travolgente e lacerante, ci illustra un universo in cui l’amore diventa spinta di tutto, ma talmente soverchiante da far male. Mi sono sentita proprio con un filo spinato che strozzava la gola, imprigiona il cuore e immobilizza l’anima, ho vissuto quell’amore ritenuto abominevole senza giudicare, ma per quello che è: un flusso impetuoso che travolge, abbatte porta alla deriva, a cui non si può opporsi, riflettere logicamente e combattere, è più forte di qualsiasi cosa e più si allontana più in realtà si avvicina.
Tra Livia ed Enea la storia è intensa e ben sviluppata, ho percepito un dolore straziante che brucia mente si legge,che toglie il respiro che ti costringe ad andare avanti boccheggiando, lo racconta con rispetto e delicatezza, lo mostra per quello che è, certo per molti innaturale, ma così stanno i fatti: si amano come due persone qualsiasi  ma soffrono e patiscono molto di più per la crudeltà di un destino meschino che li ha condannati ad amare chi non si dovrebbe.
Dall’altro lato abbiamo l’ amore di Anita e Nicola: totale, soddisfacente e completo, ho adorato i loro momenti intimi in cui abbattono ogni barriera e freno per donarsi e basta, senza pretese di ricevere nulla ma assetati al tempo stesso da una brama accecante necessaria per sentirsi soddisfatti.
Va sicuramente  ricordato l’amore provato da Paolo, il marito di Livia, un amore che impedisce di vedere la realtà dei fatti talmente presi dal desiderio di possedere un briciolo della persona amata, un uomo che dà tutto se stesso a chi non ricambia pur di non affogare nel dolore.
Un libro che mette faccia a faccia con mille domande: quale è l amore vero? C è una  formula per definirne i confini precisi? E se si va oltre? Perché un amore così forte totalizzante non può essere accolto?
L’ amore della Catocci è spesso doloroso, oscuro ed asfissiante, dotato di una potenza che abbatte qualsiasi resistenza,sovverte ogni barriera di pensiero perché  per lui non esistono regole, lui conosce solo la sua strada che agli umani è talvolta imperscrutabile. L’ amore di Livia e Enea è si peccaminoso ma non potrete evitare che vi si appiccichi addosso, vi farà entrare in punta di piedi in un mondo privo dei soliti cliché e convenzioni e vi ci perderete inesorabilmente.
Irene affronta anche il tema dell amicizia, vera e sincera come quella tra Anita e Sonia, parla di arte in modo interessante e pertinente e dell’abbandono dell’artista alla sua febbre creativa.
Le pagine di diario sono inserite perfettamente e il tutto è reso consistente dal racconto di attimi di vita quotidiana e perfino di un fatto storico.
La scrittura utilizzata è pungente, reale e implacabile, mi ha ricordato la ruvidezza e l’incisività della letteratura del ‘900 oppure dei film in stile Anna Magnani ambientati però in epoca moderna, dove si raccontano storie vere, crude ma travolgenti ed emozionanti. Irene però rende le scene molto più intime, poetiche e profonde, riuscendo a cogliere l’ inquietudine, il mare in tempesta e le mille sfaccettature che agitano la mente umana.
Lo stile è moderno, accurato e coinvolgente.
Si percepisce perfettamente che l’autrice ci ha messo il cuore distruggendosi un po’ l’anima, ha reso possibile l’immersione in uno spazio soffocante e buio.
"Filo spinato" è un libro che ti cambia, ti porta a chiedere se possono avere il loro liete fine, perché è sbagliato, cosa faresti tu, ti senti quasi impazzita a pensare a certe soluzioni perché ti cali completamente nella parte, vivi con loro quel tormento che non da pace fino all’incontro successivo e ogni volta invece di sedarsi aumenta la sua intensità.
Aprite il vostro cuore, la mente e l’ anima, accogliete questo amore, fatelo vostro senza esitazioni.
Entrati nel tunnel non si può più tornare indietro e noi con Anita attraverseremo mille stati d animo: rabbia, dolore frustrazione, incomprensione per poi arrivare non a capire o giustificare ma ad essere consapevoli che la vita è così versatile, non si può dare un senso a tutto, ha un suo disegno per noi oscuro e incomprensibile,bisogna solo accettare, assorbire e andare avanti per non sprofondare. Anita saprà lasciar perdere il senso per trovare  la pace in quel che ormai è un  dato di fatto?
Non posso che consigliarvi con tutto il cuore questo splendido romanzo, aspettando impaziente il secondo volume spinta dalla curiosità di sapere quale sorpresa Irene ci riserverà questa volta.




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