Review party: Invictus di Ryan Graudin


Venerdì pomeriggio, sulla nostra pagina facebook, abbiamo dato comunicazione della nascita de "La Gilda delle blogger".. come cos'è?! La Gilda è un gruppo di amiche, di lettrici, di blogger, di cui facciamo parte: 10 persone che rappresentano 10 blog, insieme per svolgere questo "lavoro"... la Gilda, come primo evento organizzato e curato, ha pensato a un Late Review party! Viola e Faith ci raccontano il libro di Ryan Graudin, Invictus, uscito a metà settembre!

Titolo: Invictus

Autore: Ryan Graudin

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 18 settembre 2018

Prezzo: 9.99 € ebook, 16.15 € cartaceo


Sinossi

Voglio incontrare la storia faccia a faccia. Voglio essere il sangue che le scorre nelle vene, come la storia scorre nelle mie. Farway Gaius McCarthy non è un ragazzo come gli altri. Tutti lo considerano uno strano prodigio. Figlio di una viaggiatrice del tempo del 2354 d.C. e di un gladiatore dell'Antica Roma, la sua esistenza è un evento straordinario che al contempo distorce e infrange le leggi della natura. Perché Far è nato fuori dal tempo.

Ostinato, inquieto, dall'animo indomabile, il ragazzo fin da bambino ha un unico incontenibile desiderio: vivere l'esperienza frastornante di tuffarsi in epoche sempre diverse e provare quel miscuglio di vertigine, shock e déja-vu che solo incontrare la storia faccia a faccia può dare. Per questo studia per seguire le orme materne e diventare un documentatore, un viaggiatore del tempo che, per conto del governo, viene spedito nelle epoche passate a osservare e registrare gli eventi storici.

Subito dopo aver fallito, inspiegabilmente, l'esame finale del corso, Far viene contattato da un trafficante di opere d'arte che gli offre la possibilità di continuare a inseguire il suo sogno. Il ragazzo avrà a disposizione una macchina del tempo e, davanti a sé, secoli e secoli da esplorare. In cambio però dovrà mettere in piedi una squadra con la quale viaggiare clandestinamente di epoca in epoca per rubare oggetti e manufatti preziosi.

Un anno dopo, durante l'ennesima missione, dopo essere rimbalzati dall'Europa nazista all'America selvaggia di Davy Crockett al Vaticano michelangiolesco, Far e la sua squadra incappano in Eliot, una solitaria ragazza dalla pelle chiarissima e dalle origini misteriose che metterà in discussione l'esistenza stessa del ragazzo e di lì a poco trascinerà lui e i suoi amici in una missione pericolosissima nell'Antica Roma, dove la storia di Far ha avuto inizio. Una corsa disperata contro il tempo per impedire che il mondo si spenga. E con esso qualsiasi speranza per il futuro.

Recensione Viola

Buongiorno disastri oggi vi parlo di "Invictus", insieme a Faith.
Dalla sinossi devo dire che si capisce già molto della trama quindi cercherò di non ripetere troppo ciò che avete già letto.

Farway Gaius McCarthy ha quasi diciasette anni, è il figlio di una delle più conosciute viaggiatrici nel tempo della sua epoca, sia per abilità e competenza nel suo lavoro sia per aver dato alla luce suo figlio in fase di rientro dall'antica Roma quando ancora erano nel reticolo. Farway ha un compleanno non compleanno proprio per questo motivo e ad ogni esercitazione all'accademia che frequenta per seguire le orme di sua madre trova sempre qualche intoppo.
Far, come lo chiamano tutti, non vuole solo entrare a far parte del Corpo dei viaggiatori per poter emulare la madre e avere gli stessi successi, è determinato a diventarlo anche per poter tornare indietro nel tempo per ritrovare la madre che undici anni prima non ha fatto ritorno dall'ultima missione che le era stata affidata insieme all'equipaggio della ab aeterno.
Ma è all'esame finale che qualcosa va storto, Far non supera la prova e viene espulso a vita dall'accademia mandando in pezzi tutti i suoi sogni.

Ma si sa, a volte, le cose negative portano a qualcosa di inaspettato e che profuma di seconda possibilità, anche se questa si rivela essere assolutamente illegale ma che permetterà al nostro protagonista di comandare una macchina del tempo con tanto di equipaggio scelto da lui stesso con la possibilità di poter effettuare salti temporali per poter proseguire la ricerca della madre. Nasce così l'equipaggio della Invictus composto dallo stesso Far al comando, dalla presenza dell'amico ingegnere Gram, da Imogen la storica del gruppo e stravagante cugina di Far col vizio di colorarsi ogni giorno i capelli coi gessetti colorati e da Prya, dottoressa e fidanzata di Far. Dopo un anno a recuperare cimeli antichi per il contrabbando del loro datore di lavoro qualcosa va storto e si ritrovano in mezzo ai piedi una ragazza di nome Eliot, che sottrae loro il bottino.
Eliot proporrà loro uno scambio.. L'oggetto sottratto per un posto nel loro equipaggio. Accettare significa dar fiducia a chi invece non vorresti darne, non farlo implicherebbe perdere la vita una volta fatto rientro a mani vuote, e Far per proteggere gli altri decide di fidarsi di questa ragazza sconosciuta nonostante sembri fare di tutto per metterlo in difficoltà e rovinargli la vita.

Chi è Eliot?
Cosa succederà quando sarà obbligata a spiegare a tutti il motivo per il quale si trova li, in quel preciso istante e proprio con Farway?

Posso solo dirvi che non sarà nulla di quello che penserete...
Ho scelto di offrirmi a leggere questo libro incuriosita dalla trama, dalla possibilità di guardare al futuro e conoscere come lo immagina l'autrice ma soprattutto per curiosare e avere la possibilità di saltare da un secolo all'altro del passato e scoprire quale epoca mi sarei trovata a vivere insieme ai personaggi. Ovviamente, per quel che riguarda il passato, mi sono trovata ad apprezzare le scelte fatte, per quel che riguarda il futuro nulla da obiettare se non la scelta di alcuni termini che sostituirebbero le parolacce e che a me han fatto pensare a tutto tranne che ad eventuali insulti o imprecazioni.
Per quel che riguarda la storia mi è sembrata partire un pò lenta ed animarsi all'entrata in scena di Eliot e del suo personaggio criptico. E' tutto da scoprire perchè, se Far è famoso per la sua anomalia di nascita, lei è decisamente più interessante da scoprire e ad ogni pagina ti vien proprio la voglia di capire da dove salti fuori. Imogen ha preso posto nei miei personaggi preferiti con tutte le sfumature dei suoi capelli e del suo carattere e Prya per la sua determinazione e il coraggio dimostrato fino alla fine. In questo libro si parla di fiducia, di amore, di sacrificio, di avere quella possibilità di vivere fino in fondo nonostante tutto e di guardare al domani con occhi diversi ma soprattutto di speranza, quel tipo di speranza che ti fa scommettere sull’ignoto anche quando pensi che tutto stia giocando contro di te e il tempo da amico sembra improvvisamente diventare il tuo principale antagonista e risultare essere troppo poco..

Ora lascio la parola a Faith...

Recensione di Faith

Il libro Invictus narra le vicende di Farway McCarthy, ragazzo nato fuori dal tempo, e  dei  membri dell’equipaggio della macchina del tempo Invictus.

Roma maggio 2371 d.C. , Far ha da tutta la vita un solo grande desiderio, vuole seguire le orme della madre Empra e viaggiare nel tempo per conto del governo.

“ Voglio incontrare la storia faccia a faccia. Voglio essere il sangue che le scorre nelle vene, come la storia scorre nelle mie.”

Studia, si allena, si prepara all’esame finale, niente può andare storto. Ne ansia, ne nervosismo, di sicuro nulla lo coglierà impreparato, ma come si sa purtroppo, gli imprevisti esistono.
Far però non può rinunciare cosi facilmente al sogno di tutta la vita. La soluzione gli verrà allora  offerta da un losco mercante d’arte, che metterà a disposizione di Far una macchina del tempo e carburante per i viaggi, a patto che lui si dedichi per conto suo al furto di opere d’arte di altre epoche. È cosi che Far assembla la squadra che lo accompagnerà nei suoi viaggi : sua cugina Imogen, la storica, Gram l’ingegnere, Priya il medico e il piccolo panda rosso, Zafferano.
Sarà proprio durante una di queste missioni illegali che la giovane Eliot irromperà nella vita di tutti, costringendo Far a collaborare con quella che considera la sua nemesi, perché si sa, l’orgoglio può essere messo da parte quando c’è in gioco il futuro di tutto quello che si conosce.
Non vorrei aggiungere altro alla trama del libro, a mio avviso la sinossi svela già troppo.

Viaggi nel tempo. È bastato questo a convincermi nella scelta di questo romanzo.
Chi di noi non vorrebbe essere capace di piegare le leggi fisiche e tornare indietro nel tempo?
Se potessi, io viaggerei di epoca in epoca, mi gusterei abitudini passate, assisterei in diretta a momenti storici segnanti, scoprirei misteri che ancora oggi non sono stati svelati, ma soprattutto tornerei nel mio passato e darei fortissimi abbracci a quelle persone che oggi non ci sono più nel mio presente.
I viaggi nel tempo come avrete capito sono un mio sogno segreto. Sarà forse per questo che questo romanzo mi ha catturato? Non credo proprio.
Sono più che sicura che la forza di Invitus sia dovuta ai suoi personaggi e alla sua trama complessa.

L’autrice è riuscita a creare una realtà futura articolata, un mondo diverso da quello che conosciamo, interessante al punto da riuscire a rendere impossibile smettere di leggere il libro.
Ad essere onesta, l’inizio è un po’ confuso, ho dovuto rileggere più volte alcuni passaggi perché qualche dettaglio mi sfuggiva, ma ad un certo punto non sono più riuscita a fermarmi e sono stata catapultata all’interno della storia.
Ho conosciuto Far, un giovane ragazzo, forte, deciso, le sue origini sono avvolte da una nube di mistero, ma questo non gli ha mai fatto mettere in discussione quello che lui sa essere il suo destino, viaggiare nel tempo.
Ho giocato con il riservato Gram per risolvere alcuni rompicapi, ma i suoi ragionamenti matematici il più delle volte mi hanno fatto venire il mal di testa, lo ammetto.
Aspettavo con curiosità l’uscita dalla stanza della coloratissima Imogen per vedere di che colore avrebbe tinto i suoi capelli e cercavo di scommettere sulla musica che avrebbe fatto capolino dalle cuffie vintage di Priya.
Quella che tra di loro mi ha conquistata al cento per cento però,  è stata la misteriosa Eliot, non vi voglio rovinare la sua conoscenza ma vi preannuncio che sarà un personaggio straordinario e complesso.

La scrittura della Graudin è molto descrittiva e articolata. Ammetto di preferire uno stile più crudo, che però sarebbe risultato inadatto a descrivere un mondo che a noi è del tutto estraneo.
L’unica pecca che ho trovato è stato l’uso di una parola in alternativa alle imprecazioni. Non so se è stata una scelta da parte dell’autrice, che magari voleva dare uno slang linguistico diverso ai suoi personaggi o se ciò è stata invece una censura della Mondadori, fatto sta che io ho trovato il tutto “frollamente” fastidioso.
Detto ciò, vi invito a leggere Invictus se siete amanti del genere Fantasy, ne resterete colpiti.
Aspetto le vostre opinioni, e perché no? magari potremo trovarci al famoso Cafè de la Paix nella Parigi del ventesimo secolo, in compagnia di Zola, Maupassant, Wilde, Proust e discuterne tutti insieme.

Viola e Faith sono arrivate alla stessa conclusione e la loro valutazione è di...



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