Le recensioni di Alexa: "Solo il tuo profumo" di A.I. Cudil


L'ultima recensione della settimana è di Alexa. Ci parla oggi di Solo il tuo profumo, quarto capitolo della Six Senses series, di A.I. Cudil.


Titolo: Solo il tuo profumo 

Serie: Six Senses Series #4

Autore: A.I. Cudil

Editore: Self publishing

Genere: Romance contemporaneo

Data di pubblicazione: 17 dicembre 2018

Prezzo: 2,99 €


Sinossi

Vivere di soli espedienti, raggiungere una certa stabilità e respirare a poco a poco, guardando un orizzonte fatto di speranze. Questa è la vita di Sylvie, ciò che la muove, ciò che la anima. Perché il suo passato è troppo complicato e il peso che porta nel cuore a stento riesce a farla respirare. Philippe, d’altronde, è il fratello che lei stessa ha condannato a un letto d’ospedale. Come uscire da questa impasse emotiva? Eppure, quando Damian irrompe nella sua vita, unendosi alla squadra del Six Senses, a Sylvie sembra quasi di rinascere. Il loro amore cresce in un lampo, puro e sincero, e nonostante il lavoro di entrambi rappresenti un ostacolo quasi insormontabile, la loro attrazione appare sempre più forte. Ma quando i desideri di Damian per il proprio futuro iniziano a prendere il sopravvento, per Sylvie è ora di svegliarsi dall’incanto.

Il Six Senses riapre le porte, e questa volta per trasportarvi in una storia tormentata, potente. Perché non tutte le storie d’amore iniziano nel momento perfetto per viverle, alcune hanno bisogno del giusto mix di essenze per creare un profumo indimenticabile.




Recensione

eccoci arrivati al quarto volume della serie Six Senses attraverso il quale l’autrice ci riporta alle origini della Spa di lusso situata nel centro di Parigi.
Sylvie Bonnet, la protagonista nonché unico membro femminile del centro benessere, è infatti una delle prime dipendenti di Irina, oltre Jonathan e Damian Sorel, il protagonista.
L’autrice ci offre così l’occasione di vedere come sia diventato effettivamente il luogo di ripartenza degli altri protagonisti della serie, che abbiamo conosciuto e amato coi loro complicati bagagli personali e con i protagonisti di questo libro non si può certo fare di meno.
All’inizio della storia, Sylvie è da poco approdata a Parigi con il cuore infranto, profondamente sola e disillusa nei confronti della vita. Ha perso i genitori due anni prima, in un incidente stradale nella sua città d’origine in Provenza, mentre suo fratello Philippe è finito in coma. Lei si incolpa dell’accaduto e l’unica cosa che non le ha permesso di spezzarsi è stata la speranza che un giorno, grazie alle costose cure che gli garantisce, suo fratello possa risvegliarsi. Questo è il suo leitmotiv, l’unico pensiero che le fa stringere i denti anche quando si ritrova a prostituirsi per pagare la costosissima clinica privata della capitale francese.

Una sera, si scontra letteralmente e accidentalmente con Irina, di fronte al ristorante ucraino da dove sta uscendo la seconda. Ed è proprio Irina, col suo savoir-faire, a salvare Sylvie da un uomo violento e pericoloso che la stava minacciando a causa del suo lavoro. Irina capisce al volo la situazione e le lascia il suo biglietto da visita prima di andarsene. Sylvie, senza pensarci due volte la contatta e si ritrova così in Rue de Castiglione, sempre a Parigi, alle porte della Six Senses Spa dove
inizia a lavorare per il centro estetico.
La giovane ragazza, tuttavia, non si ritrova a fare solo l’estetista, bensì diventa la “tester” dei nuovi acquisti maschili della Spa e ne organizza gli appuntamenti con le facoltose clienti che richiedono servigi fuori orario. Nonostante odi le attività extra, è costretta ad accettarle dal bisogno di grandi somme di denaro.

Sebbene, la regola numero uno del Six Senses sia non farsi mai coinvolgere emotivamente da nessuno, Sylvie la infrange quando si ritrova davanti Damian, il suo primo test. Bellissimo, passionale e all’apparenza scanzonato, anche il ragazzo è approdato (tramite Jonathan) al centro per soldi, ossia ha bisogno di guadagnare abbastanza da mettere in piedi la sua azienda di profumi nella sua Provenza. Intanto però rimane a sua volta ammaliato dagli occhi verdi della biondissima nuova collega. Tra loro non è solo l’attrazione a essere istantanea e bruciante ma anche la connessione a livello emotivo. E’ proprio lui la prima persona a cui Sylvie confessa la sua storia e il peso che sente sul cuore.

Tuttavia, i due non riescono a stare insieme come vorrebbero proprio a causa del lavoro che svolgono e dei loro differenti obiettivi di vita. Non riuscendo a reggere la tensione, anche a causa di pesanti litigi e incomprensioni, finiscono col separarsi. Da lì a poco, Damian lascia anche Parigi, visto che nel frattempo ha raggiunto la cifra per avviare la sua attività.
I due innamorati si ritroveranno a distanza di molto tempo grazie a una coincidenza fortuita quanto dolorosa e, nonostante la situazione, capiranno che non hanno mai smesso di amarsi e che non tutto è perduto. Hanno solo imboccato una serie di curve sbagliate ma alla fine hanno ricevuto una seconda occasione, che li ha reindirizzati sulla strada giusta, quindi non devono sprecarla.

Premetto che a dispetto delle distrazioni del periodo festivo, ho divorato questo libro e posso dire che è valso assolutamente il mio tempo. Ho sofferto e gioito con i personaggi lungo tutto il loro travagliato percorso.
Sylvie è una presenza fissa dal principio della serie, anche se, prima di questo romanzo, non sapevamo niente di lei, nonostante fosse una delle prime persone che Matteo incontra nel primo libro (che tra l’altro si era ritrovato a essere proprio il sostituto di Damian nella Spa). All’inizio, è soltanto una ragazza sola e divorata dal senso di colpa, che crede di non meritare la felicità e l’amore ma che pian piano capisce, grazie agli amici, che non può lasciare che la vita le scorra davanti. Deve vivere anche per se stessa.
Confesso candidamente di essere rimasta molto sorpresa dalla storia di Sylvie, non mi aspettavo un personaggio così profondo e provato e al contempo con la forza di andare avanti.
Viceversa, Damian era un fantasma dall’inizio della serie. Veniva citato dagli altri come ex collega e amore perduto di Sylvie ma non l’avevamo mai visto realmente. In questo volume, però, riusciamo finalmente a conoscerlo.

Damian è un ragazzo intraprendente e deciso, che non perde mai di vista il suo obiettivo finale. Odia dover fare il gigolò ma è cosciente che sia l’unico modo per aprire l’azienda dei suoi sogni in tempi brevi. Da subito, capisce che Sylvie è la donna della sua vita e lotta per stare con lei, ma il loro lavoro ostacola lo sviluppo di una vera relazione tra i due, creando solo incomprensioni e tanta sofferenza.
La vicenda copre un arco temporale di diversi anni ma è magistralmente scandita e si segue in
modo naturale. Lo scorrere del tempo fa trasparire tutto il tormento dei due protagonisti nell’essersi ritrovati prima in una vita che non volevano e poi per essersi fatti sfuggire l’unica felicità
che avevano conosciuto.
Un altro aspetto, che ho molto apprezzato, è stato l’amicizia tra Sylvie e Irina. Nonostante Irina sembri una regina dei ghiacci col suo aspetto, in realtà ha un grande cuore e qui notiamo come sia proprio una madrina per Sylvie, tanto è vero che continuerà ad aiutarla anche quando lascia Parigi.
Per quanto riguarda lo stile, invece, è fluido, ben articolato e le scene intime tra i due protagonisti sono molto sensuali e al contempo cariche dei sentimenti che talvolta non riescono ad esprimere ad alta voce.

In sostanza, consiglio assolutamente questo libro perché rappresenta un vero giro sulle montagne
russe nel campo emozionale e perché viene dalla penna di un’autrice che è diventata una garanzia.
Non vedo l’ora di leggere il quinto libro della serie su Jonathan di cui abbiamo un breve scorcio al termine di questo. Viste le premesse, penso proprio che ci terrà col fiato sospeso. Letteralmente.



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