Le recensioni di Jessica: "Amore e Fantasia" di Susan Elizabeth Phillips


Questa settimana Jessica ci parla di Amore e fantasia di Susan Elizabeth Phillips, romanzo rosa edito Leggereditore.

Titolo: Amore e fantasia

Autore: Susan Elizabeth Phillips

Edizione: Leggereditore

Genere: romanzo rosa

Data di pubblicazione: 27 giugno 2018

Prezzo: 4,99 e-book, 16,90 cartaceo


Sinossi

Francesca Serritella Day ha tutto, o così crede: gioventù, bellezza, denaro, la sicurezza che ogni suo desiderio sarà soddisfatto e una madre che, per quanto nevrotica e irresponsabile, l'ha introdotta fin dalla nascita nel mondo lussuoso e patinato dell'alta società europea. Nulla di ciò che ha vissuto l'ha preparata al mondo reale, eppure è proprio lì che viene scaraventata quando, a ventun anni, si ritrova di colpo orfana e sommersa di debiti. Per guadagnarsi da vivere tenta la carriera cinematografica negli States, ma la realtà si rivela più dura del previsto... Sarà l'incontro fortuito con Dallie Beaudine - bellissimo golfista texano che si guadagna da vivere vincendo tornei - a cambiare radicalmente la sua esistenza... Affascinante, insensibile e narcisista, in realtà Dallie è anche un uomo profondamente ferito dalla vita e con un segreto che scava lentamente come goccia su una pietra. Francesca se ne innamora perdutamente; le cose però non vanno come dovrebbero andare e anche questa sfida le sembra essere al di sopra delle proprie forze. Ma nella terra delle opportunità, dove tutti possono trovare la propria strada, forse il destino offrirà loro una seconda e imperdibile chance...




Recensione

C’è qualcosa di diverso in questo romanzo della Phillips: l’autrice impiega molto tempo per raccontarci il presente, parte da lontano, ci racconta la storia della madre della protagonista e poi quella della piccola, viziatissima Francesca. Dall’Inghilterra ci spostiamo in Europa dove quella bambina cresce nel lusso, perennemente insoddisfatta per quanto ci sia sempre qualcuno ad accondiscendere alle sue richieste. Crescendo le cose non cambiano e Francesca diventa la donna bellissima che le donne invidiano e che gli uomini vorrebbero conquistare. E lei sfrutta la sua avvenenza a suo vantaggio: li fa innamorare e poi li lascia, convinta che ci sia sempre qualcosa di meglio ad attenderla. Finché un giorno il suo mondo non crolla: sua madre muore improvvisamente e lei si ritrova piena di debiti. Tenta di ignorare il problema all’inizio, ma quando capisce di essere davvero nei guai, decide di accettare la proposta di un regista di lavorare per lui. Usa i suoi ultimi soldi per comprare un biglietto per gli States e finisce in un posto sperduto, a girare un film sui vampiri. Quando scopre l’inganno abbandona tutto, con l’abito di scena.

Dallie e Skeet la trovano così, che percorre a piedi la statale con quell’ingombrante abito vittoriano. È sudata, il suo trucco è colato, i suoi capelli sono inguardabili e il suo umore ai minimi storici, ma non è per questo che lui non cade ai suoi piedi. Francesca continua ad essere bellissima, ma il suo atteggiamento altezzoso proprio non lo è. Calpestando il suo orgoglio, chiede aiuto ai due e si unisce al loro viaggio. Anche se i due uomini non esitano a prendersi gioco di lei e la trattano alla stregua di un randagio, finché l’attrazione tra Dallie e Francesca non avrà la meglio, ma non sarà assolutamente abbastanza. Dopo un brutto litigio Francesca fugge e Dallie non la rivedrà per dieci lunghi anni…
Non male vero? Ci sono intrighi, colpi di scena continui e quando pensi di aver inquadrato la soluzione, la Phillips con la sua immensa fantasia dimostra che non ci siamo andati nemmeno lontanamente vicini. Inserisce un’altra tessera nel puzzle e l’immagine cambia.

Dallie è un misogino figlio di puttana con un bel faccino, ma a differenza di Francesca non ha mai sfruttato la sua bellezza per ottenere denaro. È un golfista, partecipa ai tornei, ottenendo sempre ottimi risultati, ma non vince mai. Per qualche motivo più è importante il torneo, più lui fa schifo. Beve un sacco nel tentativo di affrontare il dolore perché non ha vissuto una vita semplice, tra il padre violento e il figlio che ha perso, si è convinto di non avere un buon motivo per superare i suoi limiti. Fa il necessario per racimolare i soldi per vivere e mantenere lui e il suo caddy, si accontenta di poco. Francesca lo manda in bestia, con quel suo chiacchierare a vanvera di cose assurde, l’aria di superiorità che non l’abbandona nonostante sia ridotta praticamente a chiedere la sua elemosina… se non fosse tanto attratto da lei probabilmente la mollerebbe alla prima stazione di servizio.
Francesca d’altra parte proprio non capisce come sia possibile che un uomo riesca a resistere al suo fascino. Non le era mai successo prima. Diventa una questione di principio riuscire a sedurlo ma, quando finalmente ci riesce, se la fa sotto dalla paura. Non è l’amante passionale che gli ha fatto credere. Le sue esperienze sessuali sono state catastrofiche e teme che anche con Dallie sarà lo stesso. Invece… cosa ve lo dico a fare?

Forse stavolta la SEP ha esagerato un po’ con i personaggi secondari che di tanto in tanto prendono il sopravvento sulla storia principale, ma non mi è dispiaciuto scoprire i fili dell’intricata trama e ho fatto nottata per finire di leggerlo perché non riuscivo ad addormentarmi senza sapere come sarebbe finita.
I temi affrontati sono molti e delicati: la violenza nei confronti dei minori, la perdita di un figlio, la violenza sessuale e molti altri, affrontati sempre senza toni tragici, come per ricordarci che è sempre possibile rialzarsi, anche dopo le peggiori cadute.
E Francesca ne è l’esempio perfetto. Se all’inizio del romanzo provavo una certa antipatia nei suoi confronti, alla fine sono riuscita non solo a comprenderla, ma a stimarla, nonostante le sue scelte sbagliate. Ci sono state alcune cose che non ho approvato e mi hanno fatto storcere il naso, ma tutto sommato sono felice di aver letto questo romanzo e ve lo consiglio.



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