Le recensioni di Vanessa: Se ci sei, non ho paura di Miriana Vitulli


Vanessa ha letto Se ci sei, non ho paura di Miriana Vitulli, edito DarkZone, in questi giorni e oggi ce ne parla. Seguiteci...

Titolo: Se ci sei, non ho paura

Autore: Miriana Vitulli

Editore: DarkZone

Data di pubblicazione: 19 dicembre 2018

Prezzo: 2.99 € ebook


Sinossi

Per Judy, capelli rossi, occhi spenti e un dramma da cui fuggire, la vita non è più la
stessa e scappare nel freddo dell’Alaska sembra l’unico modo per ritrovare la pace.
Il passato la tormenta, i continui flashback le ricordano che il dolore è duro a morire e
che da sola non arriverebbe lontano.
Blake ha una chitarra, un plettro e uno spartito su cui lavora ogni giorno. Suona per
scappare dal mondo, per scordarsi delle cicatrici, per raggiungere luoghi sicuri.
La musica è il nodo che lega e unisce indissolubilmente i due ragazzi; l’attrazione cresce
giorno dopo giorno, ma l’ombra del passato sembra non lasciare tregua.
Così Judy si trova a metà tra ciò che crede giusto e ciò che vorrebbe, in bilico tra il
dolore e la voglia di rinascere.
È giusto restare intrappolati nei ricordi e continuare a soffrire o è possibile tornare ad
amare senza riserva, senza paura?

Recensione

Oggi vi parlo di un libro dove il tema principale è la rinascita.
Spesso ci capitano cose talmente difficili e brutte nella vita, che l’unico nostro pensiero è:
"Riuscirò a superare questo momento?" -  "E’ giusto che la mia vita vada avanti, quando mi sento morire dentro?".
Delle volte è difficile darsi una risposta. Ma per fortuna c'è chi trova la forza di andare avanti, di provare a vedere al di là delle tenebre, di provare ad avere anche un piccolo spiraglio di luce nella propria vita.
Ok non è mia intenzione deprimervi, però è quello che si trova ad affrontare la nostra protagonista, e oggi ve ne voglio parlare.

Un evento nella vita di Judy l’ha scossa profondamente, e per provare a riprendere in mano la sua vita, i genitori l’hanno mandata in Alaska dai nonni, pensando che un cambiamento d’aria potesse solo che giovarle. All’inizio le cose continuano ad esser difficili, le sue paure, i suoi incubi e i suoi sensi di colpa non accennano a diminuire, nemmeno quando fa amicizia con i suoi nuovi vicini di casa e compagni di scuola, Andrea, Kim e Jimmy.
Con il tempo, però, inizia ad affezionarsi a questi ragazzi che non l’hanno mai forzata a parlare, che le stanno vicino senza pretendere niente, che capiscono che lei porta dentro sé un dolore grande ma di cui non riesce ancora a parlarne, ed pian piano grazie a loro e all'affetto dei nonni, le cose sembrano andare meglio.

Fino all’arrivo di Blake. Sexy chitarrista, con occhi penetranti, capelli selvaggi e sorriso ammaliante. Compagno del corso di musica della scuola, Blake aiuterà Judy a far rientrare la musica nella propria vita.

"Conosceva bene quella sensazione, la sentiva calda al centro dello stomaco, l’avvertiva in ogni parte del corpo. Era come vita, come fuoco, come arcobaleno dopo la tempesta. Era amore. Uragano impazzito che solo la musica può provocare."

Blake, a sua insaputa, aiuterà Judy a riacquistare fiducia in sé stessa, nella musica e nell’amore. Se però da un lato troviamo Judy che lotta per andare avanti, dall’altro troviamo i sensi di colpa che tornano prepotentemente a galla.
E’ giusto che il suo cuore torni ad amare? Ad amare un ragazzo con un passato difficile, con un tormento dentro che rischia di farti cadere?

“Nell’amore o ti ci butti a capofitto o lo lasci a chi ha coraggio. Perché l’amore è coraggio. Non è mica da tutti togliersi il cuore dal petto e metterlo nelle mani di un estraneo. L’amore è per chi sa custodirlo, un cuore, e per chi sa donare il proprio.”

Al cuor non si comanda, e anche se la situazione si fa difficile, ed è tutto in precario equilibrio, si lotta per la persona giusta.

“L’amore si vive, si suda, si combatte, si trascina, si salva. L’amore salva. L’amore non è da condividere con troppe persone, è l’intimità più pura che si possa vivere, un segreto impronunciabile che si intende solo con un bacio, con il fare l’amore, con l’essere due in una camera e il mondo fuori che fa rumore. Non si spreca. Perché va sempre a finire così: chi vuol viverlo, lo vede sfumare dalle mani come granelli di sabbia; chi può goderselo, lo butta via e ci scherza.”

Miriana Vitulli ha spiegato bene il senso di perdita, il dolore e il pensare di non farcela in alcune situazioni. Ha descritto bene anche il senso di rinascita, i confronti che la protagonista ha con i suoi amici, il provare a chiudere con il passato, lasciando nel proprio cuore solo le cose belle.
Ho apprezzato molto il percorso della protagonista, il suo rialzarsi piano piano, contando sulle persone a lei vicino, ma soprattutto su se stessa. Ammetto però, che il finale del libro mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca. La mia parte razionale accetta il finale così com'è stato scritto, perché vede che il percorso intrapreso dai due protagonisti è ancora lungo e vuole il suo tempo per crescere; il mio lato sentimentale no. Nell'epilogo, ho trovato come se Judy facesse un passo indietro rispetto al percorso fatto all'interno della storia. Non posso dirvi certo a cosa mi riferisco, però ho trovato come se mancasse un pezzo di storia. Spero vivamente che l’autrice decida di dare un seguito alla storia di Judy e Blake. Sarò in prima fila se mai decidesse di farlo!

“Era come calore, era come colore, era come ghiaccio, fuoco, dolore e sorrisi. Era come Vivere.”


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