Le recensioni di Alexa: "Le replicanti" di Laura Mercuri Leoni


Nuova recensione a cura di Alexa: oggi ci parla de "Le replicanti", libro scritto da Laura Mercuri Leoni e pubblicato in self publishing il mese scorso. Scopriamo cosa ne pensa!


Titolo: Le replicanti

Autore: Laura Mercuri Leoni

Editore: Self-Publishing

Genere: Narrativa contemporanea

Data di pubblicazione: 5 febbraio 2019

Prezzo: € 2,99 (ebook)/€ 9,99 (copertina flessibile)



Sinossi

In un paese sul mare scompare una ragazza. La ritrovano qualche giorno dopo, ferita a morte con una spada. L’ispettore Carelli non si capacita: perché una brava ragazza di buona famiglia, che studiava all’università e aveva tanti amici, è stata uccisa in quel modo? La sua più cara amica, Camilla, sembra soffrire come gli altri, ma è l’unica a non chiedersi il motivo di quella morte, perché lei sa cosa ha fatto Federica, e cosa hanno fatto anche Sarah e Alice, le sue complici, il suo braccio armato, le sue “replicanti”. Poi c’è Davide, che non vuole sapere, anche se è per lui che Federica ha meritato la vendetta di qualcuno. Uno spunto giallo per raccontare il bullismo al femminile e l’atmosfera quasi asfittica delle piccole comunità dove tutti sanno tutto di tutti o credono di saperlo.
Una storia in cui niente è come sembra, i lupi si travestono da agnelli e le vittime diventano carnefici.




Recensione

Avete presente quelle serie televisive che entrano nell’immaginario collettivo, diventando cult, perché innescano in noi il morbo della curiosità che ci spinge a vedere puntata dopo puntata per sapere cosa gli sceneggiatori sono stati capaci di inventarsi?
Ebbene, è ciò che mi è capitato qualche anno fa con Pretty Little Liars, una serie televisiva americana ambientata a Rosewood, una fittizia città di provincia della Pennsylvania, teatro delle avventure di 4 amiche adolescenti più un’ape regina che, da un giorno all’altro scompare, lasciando le altre ad affrontare le conseguenze dei problemi causati tutte assieme.
Ora vi chiederete perché io vi stia raccontando tutto questo. È presto detto: mi è successa la stessa cosa con questo libro che mi sono ritrovata a leggere quasi tutto d’un fiato.

Rimaniamo perciò in Italia, per vivere una storia simile seppur molto più cupa e intricata in una fittizia cittadina nostrana, dove tutti sanno o meglio credono di sapere tutto di tutti.
La storia si svolge a Marca Marina, un’immaginaria città costiera, e si apre con l’omicidio di Federica Sassi, che viene ritrovata in riva al mare dopo tre giorni dalla sua scomparsa. Lo stesso giorno del ritrovamento si apprende della morte di Alice Mari, una sua amica, avvenuta in un incidente stradale.
L’ispettore Carelli, uno dei protagonisti, che si occupa del caso di Federica, intuisce quasi subito che l’omicidio della ragazza non è opera di un pazzo perché, parlando con amici e conoscenti, scopre che la ragazza non era benvista in paese, anzi, chi incontrava Federica e le sue amiche era solito cambiare letteralmente strada.

Camilla Lorenzi, una delle protagoniste, Federica Sassi, Sarah Monti e Alice Mari, sono quattro amiche dai tempi della scuola che hanno sempre fatto cerchio escludendo il mondo. Camilla è la loro leader mentre le altre tre sono le sue subalterne. Le ragazze hanno tutte famiglie benestanti alle spalle che non hanno mai fatto mancare loro niente, ma, nonostante sembrino ragazze modello, hanno delle personalità fortemente negative.
Persino la sorella di Federica, Lidia, anche lei protagonista, inizia a scavare nella vita della sorella perché sospetta esserci molto di più dietro il suo assassinio. Un pomeriggio, per caso, in spiaggia si imbatte in Andreina Ravasi, terza protagonista, con cui stringerà amicizia. Andreina è una donna schiva e solitaria, sulla quarantina, che ha subito un grave dolore nella sua vita e il cui matrimonio è praticamente finito.

Lidia, nel frattempo, continua a rovistare nella vita di sua sorella anche con l’aiuto di Davide Carlei, altro protagonista maschile, che conosce al funerale della sorella e che è il fidanzato storico di Camilla, un ragazzo all’apparenza superficiale e soprattutto dongiovanni che non si lascerebbe scappare una donzella nemmeno se ne andasse della propria vita.
Ma qual è il filo rosso che lega tutti questi personaggi? In una girandola di rivelazioni inaspettate, sarà proprio quella più sconvolgente la ragione degli omicidi ma … dovrete leggere il libro per scoprirla.

Allora, quando ho iniziato a leggere questo libro continuava a risuonarmi nella mente la canzone “Secret” dei Pierces, la sigla di Pretty Little Liars per l’appunto. Il ritornello si adatta perfettamente alle dinamiche di questo libro, dove tutto è il contrario di tutto e dove i segreti uccidono.
Per quanto riguarda i personaggi, Lidia è una protagonista che mi è piaciuta sin da subito, pragmatica, razionale e spontanea. Sa che lei e sua sorella non erano unite e non finge di provare un dolore che non sente; quando scopre che sua sorella era una cattiva persona non esita a biasimarla, riconoscendo che è in parte responsabile di ciò che le è capitato.
Al contrario, Camilla è uno dei personaggi più spregevoli che io abbia mai visto. È una ragazza squilibrata, spietata e ossessionata dal suo aspetto fisico. È consapevole che il suo fidanzato la tradisca praticamente con chiunque eppure (nonostante non ne sia innamorata) si rifiuta di lasciarlo, rivalendosi su povere vittime ignare. È la persona che nessuno dovrebbe o vorrebbe mai incontrare nella propria vita.

Davide, invece, è una persona che si nasconde dietro il suo essere scanzonato. È a conoscenza delle attività extracurricolari della sua ragazza eppure se ne disinteressa finché non iniziano gli omicidi e non capisce che la sua vita deve cambiare.
A differenza di quasi tutti gli altri, l’ispettore Carelli è un uomo buono, un po’ vecchio stampo ma dedito al suo lavoro, quello che tutti vorrebbero a capo di un’indagine che riguarda un proprio familiare.
Andreina, viceversa, è una editor free lance, una donna che va avanti per inerzia. È introversa e chiusa e si è rovinata la vita perché forzata a fare qualcosa in quanto era ciò che ci si aspettava dal suo ruolo.

Per quanto concerne lo stile, l’ho trovato pulito, incisivo e incalzante. Non ci sono momenti di stallo nella narrazione, al contrario, le rivelazioni si susseguono. Devo dire che mi è sembrato proprio di vedere un film, che mi ha tenuto con gli occhi incollati allo schermo. In ultima analisi, devo ammettere che non è stato un libro non facile da leggere perché il tema portante è il bullismo, una delle piaghe del nostro tempo, qualcosa che mi ha riguardato anche da vicino. In questo libro, tuttavia, non è qualcosa rimasto confinato entro le mura scolastiche ma continua a essere perpetrato in modo brutale e crudele.

L’autrice ha fatto un ottimo lavoro nel rappresentarlo e nel mostrare cosa accada a chi lo subisce.
Alcune scene e alcune rivelazioni sugli atti compiuti sono state un pugno nello stomaco.
Trovo che di questo tema non se ne parli mai abbastanza. Trovo che sia un tema altamente sottovalutato e malamente affrontato dal momento che spesso chi lo subisce compie atti estremi.
L’unica cosa che avrei voluto diversa è il finale perché ritengo che dare infinite possibilità a qualcuno che non le merita è controproducente. Alcune delusioni non fanno che ripetersi, sono malattie incurabili.


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