Le recensioni di Stefania: "Respirami" di Laura Rocca
Stefania ci parla di Respirami, romanzo di Laura Rocca uscito a fine gennaio.
Titolo: Respirami
Autrice: Laura Rocca
Editore: Self publishing
Genere: Romance/New Adult
Data di pubblicazione: 31 gennaio 2019
Prezzo: € 2,99 ebook
Sinossi
“Avrò diciassette anni ancora per poco, poi sarò libera”, ecco cosa pensa Freya osservando i suoi genitori che inscenano la famiglia perfetta.
La sua vita potrebbe essere riassunta con due parole: apparenza e finzione. Ma quel mondo dorato non ha più nulla da offrirle e presto potrà lasciarselo alle spalle, dimenticandolo per sempre.
“Bugiarda! Non tutto. Non Chase”, la pungola la sua coscienza.
Sì, Chase, l’unico capace di fare breccia nella sua corazza, il ragazzo che le ha rovinato la vita in una notte. Per colpa di una sola debolezza, da un giorno all’altro andare a scuola è diventato un inferno e quello che era un sogno a occhi aperti è ormai un incubo sulla bocca di tutti, un bisbiglio che la perseguita.
Chase Weber — in arte @Defluencer — è l’influencer più chiacchierato del momento perché non mente mai, ed è famoso proprio per le sue recensioni dissacranti, per il suo sarcasmo pungente, per la sua ribellione nei confronti del sistema.
Ma è realmente la persona che fa credere di essere? Il ragazzo sicuro che non si nasconde dietro a nulla, che non ha remore a disprezzare anche ciò che gli converrebbe acclamare, che fa e dice solo ciò che vuole davvero?
Defluencer saprà guardare oltre o farà a pezzi anche Freya?
I due si ritroveranno coinvolti in una storia difficile, schiacciati tra passione e dubbi, inebriati a tal punto da perdere il controllo e la lucidità.
In bilico tra giusto e sbagliato, verità e finzione, mondo reale e social, Freya e Chase dovranno decidere se passare la mano o rischiare.
Recensione
Apparenza, sorrisi finti di circostanza, recite studiate per mostrare una famigliola stile mulino bianco che in realtà non esiste nemmeno in fotografia. Questa è la vita di Freya Villa.
Figlia di due grossi imprenditori, studentessa diciassettenne, si divide tra scuola e casa.
Non ha particolari interessi, se non studiare e sognare di abbandonare le costrizioni a cui è da sempre sottoposta.
“Pensate che io sia la classica ragazzina viziata che sa solo lamentarsi? Chissà quante persone vorrebbero ciò che ho io: una casa enorme, tutti i vestiti e i soldi che desidero, cameriere, vacanze, persone famose intorno? Ma sapete cosa posseggo davvero in abbondanza? È qualcosa che non desiderereste mai, né mi invidiereste: la solitudine.”
Proprio così, la vita perfetta in realtà è una bolla di sapone. I suoi genitori non la considerano, non si interessano realmente a lei. La riempiono di beni materiali e soldi ma mai una carezza o un sincero apprezzamento. Per loro è invisibile. Non hanno il minimo interesse per la loro figlia, ma ci tengono a mostrarsi uniti e sono convinti, soprattutto sua madre, di sapere cosa è meglio per lei senza neanche sapere quale colore preferisce, quale materia scolastica le piace di più, quanti amici abbia e se ha qualche problema. Non la incoraggiano in nulla e considerano le sue ambizioni una perdita di tempo. Grazie a loro non sa cosa significa lasciarsi andare o semplicemente fidarsi del prossimo.
Il pensiero costante di questa ragazza è che presto, finalmente, diventerà maggiorenne e potrà allontanarsi e vivere come ha sempre sognato.
In tutto questo c’è solo una persona in grado di renderle migliore le giornate. Chase Weber.
In realtà Chase non lo conosce realmente ma lo segue stile stalker su Instagram. Ammira i suoi scatti, si perde in film mentali dove il ragazzo è realmente al suo fianco e ne è segretamente innamorata persa. Chase è popolare, rincorso da moltissime ragazze non solo per l’aspetto fisico piacevole ma anche perché pian piano si è costruito un personaggio. Lui è @Defluencer, l’influencer sulla bocca di tutti per la sua schiettezza e sincerità nel distruggere i prodotti apprezzati da tutti. Chi passa sotto le sue grinfie non ne uscirà positivamente.
Ma un modello idealizzato per tanto tempo riuscirà a confermarsi perfetto una volta incontrato in carne ed ossa? O la delusione sarà pesante da superare? Le conseguenze quali saranno?
E soprattutto, ne vale la pena passare dalla fantasia alla realtà rischiando di ritrovarsi il cuore a pezzi?
Disastri, quante volte avete sognato ad occhi aperti di incontrare e addirittura di avere una relazione con un personaggio famoso? Nell’era dei social niente sembra lontano o impossibile. Non negatelo, tra le amicizie di Facebook o tra le persone che seguite su Instagram c’è sicuramente quel modello, quell’attore o cantante che amate alla follia e sognate di poter incontrare e riempire il mondo di minilui. Quindi ecco che anche la nostra Freya si trova a controllare e studiare ogni fotografia del suo beniamino, ad ammirarne ogni particolare fisico e caratteriale. Ma immaginare non è come trovarsi veramente di fronte a lui o parlarci.
La storia ideata dall’autrice mi ha stupita e fatto riflettere molto.
Dal mio punto di vista questo romanzo si divide in due parti. Una mi è piaciuta veramente molto, ha un forte impatto ed è bella da leggere nonostante il tema pesante. L’altra mi ha fatto storcere il naso, non ho compreso tutti i giri di parole e le scene che si ripetono all’infinito.
La prima parte è molto interessante, impariamo a conoscere una ragazza sola e arrabbiata. Sembra un cucciolo ma si rivelerà presto essere anche tosta e scaltra, ma inevitabilmente anche quella che non è in molte situazioni. L’argomento trattato in questa parte iniziale è forte, orribile. Il bullismo è un atto ignobile, non ci sono scusanti ne motivazioni valide per cui accanirsi su una persona possa considerarsi giusto. Laura Rocca lo ha descritto benissimo, leggere come la protagonista si trovi al centro dei bulli è massacrante, un dolore continuo pagina dopo pagina. I ragazzi sono crudeli, cattivi, egoisti. Non è un bel quadro quello che ne esce ma è pur vero che è realmente così e non è facile contrastarli.
“Perché proprio a me?”
Questa è la domanda a cui non si sa rispondere quando si è vittima di atti di bullismo così pesanti e continui. Freya non sa darsene pace ed è brutto leggere ciò che le viene fatto e come lei assimila la situazione.
Il messaggio che evidenzia l’autrice è riuscito. Attraverso Freya ci regala una regola di vita fondamentale da non dimenticare:
“«Dovete imparare ad amare le diversità, vostre e degli altri, non a vederle come dei difetti, ma come un modo per crescere, imparare a migliorare. Dovete amare ciò che serve a definire voi stessi»”
La seconda parte purtroppo non sono riuscita a trovarla lineare, costruttiva e all’altezza di ciò che avevo letto in precedenza.
Mi è sembrato un grande scarabocchio che fatica a trovare un epilogo. Ho mal sopportato sia Freya che il protagonista maschile. Troppo arrendevole lei e troppo indeciso lui. Li ho trovati finti, esagerati e veramente troppo poco coerenti con la descrizione iniziale. Probabilmente avrei voluto un percorso completamente diverso, avrei voluto una protagonista più sicura di se, più decisa, proprio per come si è presentata e invece ha dimostrato di essere più immatura di quanto mi aspettavo e dell’età che ha.
Stessa cosa per il personaggio maschile che invece pecca moltissimo di presunzione e arroganza.
Il loro è un amore difficile, pieno di ostacoli ma ogni barriera che si è messa tra loro li ha portati all’epilogo che tanto meritavano.
Le premesse c’erano tutte, io ne sono uscita non del tutto convinta, ma non posso bocciarlo perché se mi ha scatenato tante reazioni diverse un motivo c’è quindi vi consiglio la lettura!
Recensione
Apparenza, sorrisi finti di circostanza, recite studiate per mostrare una famigliola stile mulino bianco che in realtà non esiste nemmeno in fotografia. Questa è la vita di Freya Villa.
Figlia di due grossi imprenditori, studentessa diciassettenne, si divide tra scuola e casa.
Non ha particolari interessi, se non studiare e sognare di abbandonare le costrizioni a cui è da sempre sottoposta.
“Pensate che io sia la classica ragazzina viziata che sa solo lamentarsi? Chissà quante persone vorrebbero ciò che ho io: una casa enorme, tutti i vestiti e i soldi che desidero, cameriere, vacanze, persone famose intorno? Ma sapete cosa posseggo davvero in abbondanza? È qualcosa che non desiderereste mai, né mi invidiereste: la solitudine.”
Proprio così, la vita perfetta in realtà è una bolla di sapone. I suoi genitori non la considerano, non si interessano realmente a lei. La riempiono di beni materiali e soldi ma mai una carezza o un sincero apprezzamento. Per loro è invisibile. Non hanno il minimo interesse per la loro figlia, ma ci tengono a mostrarsi uniti e sono convinti, soprattutto sua madre, di sapere cosa è meglio per lei senza neanche sapere quale colore preferisce, quale materia scolastica le piace di più, quanti amici abbia e se ha qualche problema. Non la incoraggiano in nulla e considerano le sue ambizioni una perdita di tempo. Grazie a loro non sa cosa significa lasciarsi andare o semplicemente fidarsi del prossimo.
Il pensiero costante di questa ragazza è che presto, finalmente, diventerà maggiorenne e potrà allontanarsi e vivere come ha sempre sognato.
In tutto questo c’è solo una persona in grado di renderle migliore le giornate. Chase Weber.
In realtà Chase non lo conosce realmente ma lo segue stile stalker su Instagram. Ammira i suoi scatti, si perde in film mentali dove il ragazzo è realmente al suo fianco e ne è segretamente innamorata persa. Chase è popolare, rincorso da moltissime ragazze non solo per l’aspetto fisico piacevole ma anche perché pian piano si è costruito un personaggio. Lui è @Defluencer, l’influencer sulla bocca di tutti per la sua schiettezza e sincerità nel distruggere i prodotti apprezzati da tutti. Chi passa sotto le sue grinfie non ne uscirà positivamente.
Ma un modello idealizzato per tanto tempo riuscirà a confermarsi perfetto una volta incontrato in carne ed ossa? O la delusione sarà pesante da superare? Le conseguenze quali saranno?
E soprattutto, ne vale la pena passare dalla fantasia alla realtà rischiando di ritrovarsi il cuore a pezzi?
Disastri, quante volte avete sognato ad occhi aperti di incontrare e addirittura di avere una relazione con un personaggio famoso? Nell’era dei social niente sembra lontano o impossibile. Non negatelo, tra le amicizie di Facebook o tra le persone che seguite su Instagram c’è sicuramente quel modello, quell’attore o cantante che amate alla follia e sognate di poter incontrare e riempire il mondo di minilui. Quindi ecco che anche la nostra Freya si trova a controllare e studiare ogni fotografia del suo beniamino, ad ammirarne ogni particolare fisico e caratteriale. Ma immaginare non è come trovarsi veramente di fronte a lui o parlarci.
La storia ideata dall’autrice mi ha stupita e fatto riflettere molto.
Dal mio punto di vista questo romanzo si divide in due parti. Una mi è piaciuta veramente molto, ha un forte impatto ed è bella da leggere nonostante il tema pesante. L’altra mi ha fatto storcere il naso, non ho compreso tutti i giri di parole e le scene che si ripetono all’infinito.
La prima parte è molto interessante, impariamo a conoscere una ragazza sola e arrabbiata. Sembra un cucciolo ma si rivelerà presto essere anche tosta e scaltra, ma inevitabilmente anche quella che non è in molte situazioni. L’argomento trattato in questa parte iniziale è forte, orribile. Il bullismo è un atto ignobile, non ci sono scusanti ne motivazioni valide per cui accanirsi su una persona possa considerarsi giusto. Laura Rocca lo ha descritto benissimo, leggere come la protagonista si trovi al centro dei bulli è massacrante, un dolore continuo pagina dopo pagina. I ragazzi sono crudeli, cattivi, egoisti. Non è un bel quadro quello che ne esce ma è pur vero che è realmente così e non è facile contrastarli.
“Perché proprio a me?”
Questa è la domanda a cui non si sa rispondere quando si è vittima di atti di bullismo così pesanti e continui. Freya non sa darsene pace ed è brutto leggere ciò che le viene fatto e come lei assimila la situazione.
Il messaggio che evidenzia l’autrice è riuscito. Attraverso Freya ci regala una regola di vita fondamentale da non dimenticare:
“«Dovete imparare ad amare le diversità, vostre e degli altri, non a vederle come dei difetti, ma come un modo per crescere, imparare a migliorare. Dovete amare ciò che serve a definire voi stessi»”
La seconda parte purtroppo non sono riuscita a trovarla lineare, costruttiva e all’altezza di ciò che avevo letto in precedenza.
Mi è sembrato un grande scarabocchio che fatica a trovare un epilogo. Ho mal sopportato sia Freya che il protagonista maschile. Troppo arrendevole lei e troppo indeciso lui. Li ho trovati finti, esagerati e veramente troppo poco coerenti con la descrizione iniziale. Probabilmente avrei voluto un percorso completamente diverso, avrei voluto una protagonista più sicura di se, più decisa, proprio per come si è presentata e invece ha dimostrato di essere più immatura di quanto mi aspettavo e dell’età che ha.
Stessa cosa per il personaggio maschile che invece pecca moltissimo di presunzione e arroganza.
Il loro è un amore difficile, pieno di ostacoli ma ogni barriera che si è messa tra loro li ha portati all’epilogo che tanto meritavano.
Le premesse c’erano tutte, io ne sono uscita non del tutto convinta, ma non posso bocciarlo perché se mi ha scatenato tante reazioni diverse un motivo c’è quindi vi consiglio la lettura!
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